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Autore: Vals Fanwriter    16/08/2009    7 recensioni
Che succederebbe se i gemelli Weasley non avessero niente da fare? Beh, scopritelo leggendo.“Stai pensando anche tu quello che penso io, Fred?” domandò uno dei due.
“Ovviamente, George.” rispose l’altro con un sorriso sornione.
I due presero a fissare il loro fratellino. “E naturalmente verrà anche Ronnie!” dissero in coro.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Hermione, Granger, Ron, Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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NOTA: I gemelli Weasley hanno sette anni, Ron ne ha cinque e Ginny ne ha quattro.

 

Gita Tra i Babbani

Mattinata insopportabile. I gemelli Weasley che vanno avanti e indietro in cerca di qualcosa di divertente da fare in piena estate, stagione in cui regna l’ozio totale, è veramente straziante. Per quanto possa essere divertente avere due fratelli attivi e scherzosi, vi posso assicurare che per i Weasley più piccoli era un tormento. Quel giorno il piccolo Ron aveva già subito due attentati al suo buon umore, mentre sua sorella Ginny per la disperazione si era seduta in cucina a due metri da sua madre, in modo che i pestiferi gemelli non provassero più a perseguitarla. Ron invece era in trappola.

“Dai, Ronnie, facciamo qualcosa di divertente!” esclamò uno dei gemelli, sottolineando il soprannome che solitamente veniva usato dalla signora Weasley.

“Non mi va.” borbottò Ron, stringendo a sé il suo orsacchiotto preferito.

“Qualcosa di spassoso!” fece eco al fratello l’altro gemello.

Il piccolo Ron scosse la testa, mentre suo padre in fretta e furia entrava in cucina. “Cara, io esco con la macchina.” avvertì l’uomo rivolto alla signora Weasley. Le orecchie dei gemelli si rizzarono avendo fiutato l’avventura spassosa.

“Ancora con quella macchina!?” domandò Molly, che probabilmente non si fidava di quell’apparecchio Babbano.

“Molly cara, devo fare un salto tra i Babbani. Affari del Ministero. Non posso usare la Polvere Volante.” spiegò il signor Weasley.

I gemelli smisero di ascoltare, poiché avevano tutte le informazioni necessarie. “Stai pensando anche tu quello che penso io, Fred?” domandò uno dei due.

“Ovviamente, George.” rispose l’altro con un sorriso sornione.

I due presero a fissare il loro fratellino. “E naturalmente verrà anche Ronnie!” dissero in coro e dopodiché afferrarono Ron, uno per le braccia e l’altro per i piedi, e lo portarono in giardino.

“Lasciatemi.” disse per l’ennesima volta Ron, quando i tre furono vicini alla Ford Anglia, al che i due gemelli lo lasciarono cadere sull’erba. Poi aprirono il bagagliaio dell’auto e ci si infilarono dentro trascinandosi anche Ron. Giusto il tempo di chiudere lo sportello che arrivò il signor Weasley, che si sedette alla guida dell’auto e partì.

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Arrivati a destinazione, i gemelli aspettarono che il padre fosse abbastanza lontano, poi aprirono il bagagliaio con uno schiocco delle dita e ne saltarono fuori. Intanto Ron era rannicchiato in un angolo, piuttosto spaventato.

“Scendi, Ronnie!” gli ordinò Fred, afferrandogli un polso e cominciando a tirarlo.

“Non vorrai rimanere lì?” gli domandò George, cominciando a tirarlo anche lui.

In due riuscirono a farlo uscire ed ora il piccolo rosso dagli occhi azzurri si guardava intorno spaesato.

“Ce n’è voluto!” commentò Fred, chiudendo lo sportello.

“Dai, andiamo a farci un giro!” propose George incamminandosi e il gemello lo seguì a ruota, ma si fermarono subito poiché Ron non era intenzionato a muovere un passo. Fred e George sbuffarono, poi il primo prese la mano destra del fratellino, mentre il secondo gli mise una mano sulla schiena, poiché la sua mano sinistra era impegnata a reggere l’orsacchiotto.

“Andiamo!” dissero i due gemelli all’unisono, cominciando a camminare, mentre Ron teneva il passo.

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Non passò neanche mezz’ora che i gemelli erano già stufi della loro avventura. Ora i due sedevano su una panchina, con Ron in mezzo.

“Questi Babbani sono noiosi!” esclamò uno dei gemelli imbronciato.

“Già!” assentì l’altro indignato “Hai visto come mi ha urlato dietro quel vecchietto quando mi sono messo a giocare con quel lungo tubo verde!?”

“Quello è stato forte! Ti è bastato toccare quella leva perché ne uscisse fuori un sacco d’acqua.” lo adulò l’altro.

“Vero, Fred. Proprio forte!” disse George, mostrando un sorriso enorme.

In quel momento i due sentirono Ron tirare su col naso.

“Che c’è, Ron?” domandò Fred, con tono un po’ scocciato.

“Voglio tornare a casa.” si lamentò il piccolo, terminando la frase con dei brevi singhiozzi.

“Per Merlino, quanto scocci, Ron!” sbuffò George.

Fred allora si alzò in piedi. “Ti manca la mamma?” lo canzonò, mentre anche George si alzava.

“Voglio andare a casa.” ripeté Ron, stringendo a sé l’orsacchiotto, al che gli occhi dei due gemelli si puntarono su di esso.

“Pronto, Fred?” domandò il gemello.

“Prontissimo, George!” assentì l’altro.

I due afferrarono il pupazzo di Ron e cominciarono a tirarlo. Per quanto Ron cercò di impedirlo, l’orsacchiotto finì tra le mani dei due gemelli.

“No …” sussurrò Ron, scattando in piedi con le lacrime agli occhi.

“Te lo ridiamo subito.” esclamò Fred divertito.

Uno schiocco delle dita di entrambi e l’orsacchiotto era diventato un terrificante ragno di pezza.

“Tieni, Ron.” disse George, porgendo al fratellino il pupazzo.

Le lacrime cominciarono a sgorgare in modo esagerato dagli occhi di Ron, la cui fronte si aggrottò e il cui viso divenne pallido. Iniziò ad urlare impaurito.

“Non lo vuoi più?” domandarono i due gemelli con sguardo innocente.

“Basta!”

La voce che li aveva interrotti non era di Ron. Era una vocina femminile. Infatti una bambina stava a pochi metri da loro e li fissava arrabbiata. Aveva dei folti capelli crespi e castani che le arrivavano alle spalle e dai suoi occhi castani emanava una voglia di fare giustizia.

“Non so come abbiate fatto, ma vi ho visti! Non siete stati molto carini con lui!” li rimproverò la bimba, mentre Ron sussurrava in sottofondo “i ragni no, i ragni no”.

“Ci hai visti?” domandò George allibito.

“Oh, no, è una Babbana.” constatò Fred con gli occhi sbarrati.

“Fatelo subito tornare un orsacchiotto!” ordinò loro la bambina.

“E perché dovremmo!?” le urlarono in coro i due gemelli.

“Lui è nostro fratello!” disse poi George.

“E possiamo fargli tutti gli scherzi che vogliamo!” concluse Fred.

La bambina strinse i pugni. Ora era davvero furibonda.

“Siete cattivi!!” urlò loro, mentre i suoi capelli si mossero, come sollevati da una leggera brezza, sebbene quel giorno non ci fosse vento. In quel momento, il pupazzo di Ron tornò ad essere un orso. Un sorriso si dipinse sul volto del piccolo, che afferrò subito il suo pupazzo, mentre sul volto dei gemelli era stampata un’espressione orripilata ed esterrefatta.

“Ho fatto una magia.” disse la piccolina sorpresa, mentre Ron le si avvicinava.

“Grazie.” le disse il bimbo.

La bambina sorrise. “Prego.” gli rispose, poi si rivolse a Fred e George col disappunto sul viso “Ed ora chiedetegli scusa!”

“Certo, certo!” si affrettò a dire George spaventato.

“Ovviamente!” lo imitò Fred.

I due gemelli fecero un mezzo inchino. “Scusaci, Ron.” dissero i due.

“Okay.” rispose il piccolo, mentre rivolgeva un abbraccio affettuoso al suo pupazzo.

Hermione!!” chiamò una donna poco lontano.

La bimba si voltò. “Oh, è mia madre. E’ tardi. Io devo andare. Ci vediamo.”

La piccola Hermione corse verso sua madre e l’abbracciò. Proprio in quel momento uno dei gemelli si rese conto che era il momento di terminare l’avventura. Dopo aver incitato gli altri a tornare alla macchina, questi si incamminarono.

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“Dove eravate?” domandò la signora Weasley con le mani sui fianchi e la fronte aggrottata ai tre bambini che ora stavano sulla soglia di casa.

“A fare un giro con papà.” rispose il piccolo George, mostrando innocenza.

Arthur allora prese la parola, mentre entrava in casa. “Io non c’entro. Sono loro che si sono infilati nel bagagliaio.” spiegò.

Molly li guardò esasperata. “Ma cosa vi passa per quella testolina? Ron, anche tu! Non me lo aspettavo.” li rimproverò.

“Mi hanno costretto … Non volevo andare …” rispose Ron con espressione dispiaciuta e gli occhi lucidi.

Sua madre non seppe resistere a quegli occhioni adorabili e lo abbracciò all’istante. “Oh, Ron, la mamma non ti lascerà più con quei due diavoletti.”

Ron ricambiò l’abbraccio all’istante.

“Voi due avrete una punizione!” esclamò il signor Weasley, cercando con gli occhi l’approvazione della moglie, che gli fece un cenno d’assenso.

“Oh, sicuramente.” disse Molly con gli occhi fiammeggianti “Metterete in ordine la soffitta. Del resto, è il posto dove avete più cianfrusaglie voi di tutti gli altri.”

“Ma, mamma!” protestò George.

“E’ un pandemonio quella soffitta!” concluse Fred.

“Beh, avete tutta la vita per terminare.” li snobbò la madre, andandosene in cucina “Venite a prendere l’attrezzatura! Comincerete subito!”

Lo sbuffo sonoro dei due gemelli fu la resa alla punizione ricevuta.

FINE

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ANGOLINO DELL’AUTRICE

Salve!!! Piaciuta questa one-shot? I piccoli gemelli sono i soliti pestiferi. Mi lasciate una piccola recensione così so quanto è stupida questa fic? *Vale-chan fa gli occhi dolci* XDXD Ora scappo! A presto!

Vale-chan

   
 
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