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Autore: Iron_Girl_    31/07/2020    1 recensioni
Questa storia non prende in considerazione nessuno dei film, quindi la figlia di Tony non è Morgan. Buona lettura❤
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Non meriti di stare al mondo! Schifosa Stark-sto per andare verso il ragazzo che mi ha detto queste parole ma sento delle mani afferrarmi la gola da dietro, perdo i sensi in poco tempo e l'ultima cosa che ricordo è l'asfalto sotto la mia guancia. Sento delle voci confuse, qualcuno mi chiama forse mio padre, si credo sia lui, cerco di aprire gli occhi ma li sento pesanti

 

-Hayley, ti prego svegliati-si, è la voce di mio padre senza dubbio e sento anche un singhiozzo, ci riprovo e dopo qualche secondo riesco finalmente ad aprire gli occhi, una luce bianca mi acceca per qualche secondo ma subito nel mio campo visivo entra mio padre con la barba ed i capelli sfatti, i vestiti stropicciati e gli occhi rossi -Amore, ti sei svegliata finalmente...Steve chiama un'infermiera svelto-vedo il biondo correre fuori dalla stanza

 

-Dov...dov'è...P...Peter-riesco a sussurrare con voce roca, la gola mi fa male ma devo sapere se sta bene

 

-Viene qui ogni giorno, ora è a scuola ma tornerà presto-si alza e viene ad abbracciarmi ma piano per non farmi male -Non sai quanto ho sofferto in questo mese piccola, pensavo di non rivedere più i tuoi occhi ed il tuo sorriso...ti voglio bene Hayley-gli occhi mi si fanno lucidi ed alzo a fatica le braccia per poter ricambiare l'abbraccio

 

-Ti vo...voglio bene anche io p...papà-sono stata un mese priva di coscienza e tutto per colpa di quei cretini, mio padre è vivo e lo è anche Peter...per ora questo è l'importante, ci stacchiamo e mi passa il bicchiere con l'acqua facendomi bere un po' visto che sento la gola molto secca -Mi dispiace di essere la causa della tua tristezza e mi dispiace di averti fatto preoccupare, scusami tanto papà-mi carezza la guancia e sta per rispondere ma in stanza entra l'infermiera che fa uscire mio padre e Steve

 

-Hayley, è bello vederti finalmente sveglia...tuo padre aveva ragione hai degli occhi stupendi-il sorriso della donna mi rilassa ed anche se mi procura dolore lo ricambio -Io sono Abby-mi sorride ancora ed intanto mi fa degli esami

 

-Un vero piacere-rispondo mentre la donna mi preleva del sangue

 

-Il tuo ragazzo era molto preoccupato sai? Non voleva andare a casa mai i primi giorni, passava notte e giorno qui e lo ha fatto per una settimana ma poi la zia lo ha costretto a tornare a scuola, viene ogni pomeriggio, è davvero un bel ragazzo, molto dolce ed educato-sospiro di sollievo, questo vuol dire che oltre ad essere vivo sta anche bene, fantastico! Bussano alla porta proprio nel momento in cui l'infermiera finisce gli esami infatti è proprio lei che apre la porta -Oh Peter ciao, la bella addormentata si è finalmente svegliata-lo sento ridacchiare poi la donna se ne va facendo entrare Peter che dopo aver chiuso la porta corre accanto al mio letto e mi bacia dolcemente

 

-Non sai quanto ero preoccupato per te e continuavo a darmi la colpa perché ti ho lasciata andare da sola a casa quella sera, mi dispiace così tanto amore te lo giuro-gli carezzo una guancia

 

-Non è colpa tua Pete, avevi da fare con tua zia e sarebbe successo comunque ma saremmo finiti tutti e due in ospedale quindi è meglio così-i suoi occhi sono lucidi, mi bacia la mano dolcemente per poi intrecciare le nostre dita -Ti hanno attaccato ancora? Hanno cercato mio padre?-scuote la testa

 

-No, da quella sera non hanno più fatto nulla forse stanno aspettando qualcosa-

 

-Stanno progettando un piano perfetto per colpire mio padre...ma io non permetterò a nessuno di arrivare a lui, noi non abbiamo fatto nulla a quelle persone! Mio padre non ne sa nulla di questa storia delle armi e nemmeno io, sono dei contrabbandieri che vendono le vecchie armi delle Stark Industries-una lacrima scende sulla mia guancia -Ho provato a tracciarle ma non ci sono riuscita e non posso fare molto senza l'aiuto di qualcuno esperto...-un singhiozzo esce dalle mie labbra -Non è colpa nostra se sono morte delle persone, noi non ne sappiamo nulla-sta per abbracciarmi ma la porta si apre di nuovo, faccio appena in tempo ad asciugarmi le lacrime

 

-Cosa è successo quella notte?-domanda mio padre, stringo di più la mano di Peter

 

-Hanno provato a violentarmi, sono sbucati dal nulla e mi hanno afferrata con quelle intenzioni, mi dicevano tante cose ed io volevo difendermi ma uno di loro mi ha afferrato da dietro e sono svenuta-spero di essere abbastanza convincente perché non ho intenzione di rivelare il vero motivo per cui quei ragazzi mi stavano cercando

 

-Cosa?? E non ti ricordi i loro volti?-scuoto la testa

 

-No, non li ho visti bene-. Mio padre e Peter se ne vanno un'ora dopo in modo da potersi lavare e cambiare, mi stupisco infatti che poco dopo la porta si apre, entra un ragazzo che non riconosco ma non mi piace

 

-Hayley Stark, sei viva allora...-si avvicina al mio letto ma non osa toccarmi, si siede e mi guarda ghignando

 

-Chi sei?-domando sulla difensiva

 

-Quello che ti ha mandato qui dentro stronza-si alza ma io non mi muovo, primo perché mi fa male tutto e secondo perché non credo mi farebbe male in un ospedale

 

-Io e mio padre non centriamo nulla...devi credermi! Sono vecchie armi che qualcuno vende illegalmente, noi non centriamo nulla ma posso cercare questa persona, mi dispiace tanto per tutte le famiglie e...-non mi fa finire perché mi ritrovo la sua mano intorno al collo

 

-Non fingere si dispiacerti schifosa Stark, i ricconi come te e tuo padre non sono mai dalla parte del popolo-le sue dita stringono di più e sento il respiro cominciare a mancare

 

-Dammi...de...del...tempo-la presa sul mio collo si allenta ma la mano resta lì, prendo dei respiri profondi -Lo troverò, troverò chi vende le armi illegalmente ma voi non dovrete più attaccare me, il mio ragazzo o mio padre o chiunque tra le persone che amo-mi toglie la mano dal collo

 

-Hai una settimana-fa per andarsene ma lo blocco prendendogli il polso

 

-Ho bisogno di più tempo-ride e si libera facilmente dalla mia presa visto che è debole, esce dalla porta che sta ancora ridendo , una settimana...come farò a rintracciare quell'uomo in una settimana? Chiudo gli occhi per calmarmi iniziando a respirare lentamente.

 

-Amore, svegliati-apro lentamente gli occhi rendendomi conto solo ora di essermi addormentata, metto a fuoco Peter davanti a me e vedo che ha in mano un piccolo bouquet di margherite legato con un filo d'erba -Ho visto queste margherite e mi sei venuta in mente-sorrido per la dolcezza di quel gesto e mi avvicino per posargli un dolce bacio sulle labbra ma sono ancora preoccupata e lui se ne accorge -Che succede?-domanda prima di mettere le margherite in una bottiglietta d'acqua

 

-Mi è venuto a trovare il ragazzo che ha tentato di uccidermi, gli ho detto che io e mio padre non centriamo nulla ma non mi ha creduto...alla fine mi ha dato una settimana per rintracciare questo uomo-faccio un respiro profondo -Una settimana è troppo poco Peter-entra mio padre con Steve al seguito

 

-Per cosa è poco una settimana?-domanda, metto su uno dei miei migliori sorrisi

 

-Per recuperare tutte le verifiche a scuola-mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio -Ne hanno fatte parecchie in questo mese-mi carezza una guancia

 

-Vedrai che riuscirai a recuperarle tutte piccola-sorrido poi una persona mi viene in mente...una che potrebbe sicuramente aiutarmi ma che non è coinvolta con la mia famiglia, forse potrebbe aiutarmi anche Nat ma lei è troppo coinvolta e non voglio che le succeda qualcosa

 

-Si, certo, ci riuscirò ma non in una settimana-rispondo a papà che mi abbraccia e mi posa un bacio sulla fronte

 

-Devo andare piccola ma con te resterà Steve-annuisco e ricambio l'abbraccio di papà che si stacca poco dopo ed esce, sia io che Peter ci voltiamo a guardare Steve

 

-Dove sta andando mio padre?-domando lui viene colto di sorpresa e per un secondo fa un espressione colpevole, lui sa!

 

-Cosa vuoi che ne sappia? Non mi dice dove va ogni volta che esce!-lo guardiamo con aria scettica e poco dopo cede

 

-Vuole andare a chiedere dei video di sorveglianza per vedere se si vede quello che ti è successo ed i tuoi aggressori-volto di scatto lo sguardo verso Peter completamente presa dal panico

 

-Devi fermarlo Pete-mi volto di nuovo verso Steve -Dovete fermarlo! Non deve vedere quei video okay?-mi guarda confuso

 

-Perché mai non dovrebbe?-mi prendo il viso tra le mani

 

-Non posso dirtelo ma devi fermarlo Steve fidati di me-annuisce poi esce dalla stanza insieme a Peter e resto di nuovo sola, mi guardo intorno e vedo che mio padre ha lasciato il cellulare sul mio letto, perfetto! Così posso contattare la persona che mi serve! Lo prendo subito e digito il codice che è la data del mio compleanno e vado nella rubrica per cercare il numero che mi serve e rido quando vedo che lo ha salvato come "Monocolo", copio il numero sul mio cellulare e subito faccio partire la chiamata, risponde al terzo squillo

 

"Chi sei e come fai ad avere il mio numero?"

 

-Sono Hayley Stark...ho il suo numero perché sono riuscita a prenderlo dal cellulare di mio padre, lui non deve sapere nulla di questa chiamata ne di quello che le dirò-sospiro-Solo io e Peter Parker ne siamo a conoscenza e deve restare così perché non voglio mettere in pericolo altre persone-

 

"Cosa mi deve dire?"

 

-Le chiamate possono essere rintracciate-

 

"Allora dove possiamo vederci?"

 

-In questo momento io non posso muovermi...sono in ospedale-

 

"Allora Stark diceva la verità quando rifiutava le missioni per stare con te"

 

-Si-

 

"Ci vediamo tra venti minuti" sto per rispondere ma non me ne da il tempo visto che chiude la chiamata, metto di nuovo il cellulare sul comodino, attendo con ansia e cerco di darmi un aspetto un po' più da adulta anche se non posso fare molto. Arriva esattamente venti minuti dopo ed appena lo vedo comincia a salirmi un po' d'ansia e timore

 

-Quindi tu sei la figlia di Tony Stark-annuisco ed allungo una mano verso di lui

 

-Hayley Stark-mi stringe la mano con forza tanto che devo trattenermi dal gemere di dolore

 

-Nick Fury, allora...perché sono qui?-si siede accanto al mio letto e prendo un respiro profondo per poi raccontare tutto -Quindi vuoi il mio aiuto per rintracciare l'uomo che ha fatto partire tutto questo e senza che tuo padre e nessuno che conosci meno Peter Parker lo sappiano?-annuisco

 

-Si può fare, inizierò le ricerche oggi e ti farò sapere-si alza ed io lo seguo con lo sguardo

 

-La ringrazio-non risponde ed esce dalla stanza, mando un messaggio a Peter

 

Credo di aver trovato l'uomo giusto per trovare chi ci interessa

 

la risposta arriva pochi minuti dopo

 

Steve ed io siamo riusciti a fermare tuo padre, stiamo arrivando

 

Tre giorni dopo

 

Finalmente sono a casa e non potrei chiedere nulla di meglio, almeno da qui posso fare anche io delle ricerche visto che Fury non si è fatto più sentire. Però riesco a fare poco visto che mio padre mi è sempre accanto e quando sono a scuola non ho tempo perché devo recuperare tutto quello che hanno fatto in mia assenza e non è affatto poco!

 

-William Shakespeare è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale...-sento delle mani iniziare a massaggiarmi le spalle e sorrido riconoscendo subito il tocco di Peter

 

-Non sei stufa di studiare? Non fai altro da giorni-mi posa un dolce bacio sulla spalla facendomi sorridere ancora

 

-Manca poco più di un mese alla fine della scuola ed io sono molto indietro con il programma...inoltre studiare mi tiene la mente occupata e non penso al fatto che Fury non si è ancora fatto sentire-si siede sulla mia scrivania poi si piega in avanti per baciarmi dolcemente, ricambio il bacio per poi sorridere sulle sue labbra

 

-Io avrei un altro modo per tenere la tua mente occupata-ridacchio e lui si alza per poi prendermi in braccio e posarmi sul letto delicatamente mettendosi sopra di me per baciarmi ancora ed ancora fino a far finire i nostri vestiti a terra e fare l'amore per la seconda volta.

   
 
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