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Autore: janerizzoli    02/08/2020    1 recensioni
Lena è una ragazza molto intelligente ma anche estremamente sola, Kara invece è molto popolare.
Due ragazze così diverse ma infondo così simili.
"Ciao, scusa, Lena giusto?"
" SSSSSSI"
" Bene ciao, io sono Kara"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Altri, Eliza Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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~~La mattina seguente si salutarono e Lena tornò a casa sua.
Il lunedì la mora non era a scuola cosa che demoralizzò molto Kara che le mandò un messaggio, a fine lezioni ancora nessuna notizia da Lena, Kara si preoccupò e decise di passare da casa della ragazza.
Era tutto chiuso, suonò al campanello ma non ci fu risposta, le sembrava strano che non avesse risposto al messaggio ma si disse che forse aveva impegni importanti con la madre.
Il martedì fu lo stesso e uguale il mercoledì.
In casa vedevano che qualcosa non andava.

“ Kara tesoro tutto bene?”

“ Non tanto, mamma”

“ Perché?”

“ Lena”

“ Avete litigato?”

“ No, è questo il punto è da lunedì che non mi risponde ai messaggi, a casa sua non c'è nessuno non è da lei se fosse andata da qualche parte me lo avrebbe detto non credi?”

“ Credo di si ma avrà i suoi motivi”

“ E sabato c'è il ballo, dovevamo andarci insieme ma ora non so...”

Il venerdì quando Kara tornò a casa da scuola trovò una sorpresa ad attenderla.

“ Kara, tesoro, il fattorino ha portato questo per te insieme a questa lettera”

Kara aprì il sacco e all'interno vi era il vestito che aveva visto settimane prima con Lena, si voltò verso la madre anche lei incredula, poi prese la lettera e la aprì e i suoi occhi si riempirono di lacrime.

“ Ciao Kara, scusami se sono sparita così, ma mia madre ha scoperto di te...di noi e non ha approvato, ha detto che sono una Luthor e una Luthor non fa queste cose, che sono contro natura, ha fatto i bagagli e mi ha costretta a partire confiscandomi il telefono, volevo tanto dirti che mi manchi, che non è colpa tua.
Anche se io non potrò esserci voglio che tu vada al ballo e che indossi il vestito che ti piaceva tanto perché voglio immaginarti così sotto le luci con la musica che ti circonda mentre indossi quel vestito, voglio vederti volare sulla pista da ballo e voglio immaginarmi li con te, vorrei tanto essere li con te e ballare insieme come ho desiderato fin dal primo momento in cui ti ho vista.
Ti Amo e lo farò per sempre. Lena.”

La ragazza alzò la testa verso la madre.

“ Kara che c'è, cos'è successo?”

“ E' di Lena, la madre l'ha costretta ad andarsene perché ha scoperto di noi e non approva e vuole che io vada al ballo che mi goda la serata come l'avevamo immaginata, ma non posso, non posso se lei non è con me”

La ragazza corse tra le braccia della madre e detto fondo a tutte le lacrime che aveva.

“ Oh tesoro, mi dispiace tanto”


Il sabato arrivò e Kara era ancora raggomitolata sul letto a pensare a Lena quando la madre entrò nella stanza.

“ Kara allora hai deciso di non andare?”

“ Non posso andare senza Lena, non avrebbe senso”

“ Lo so, ma lei ti ha chiesto di vivere il ballo anche per lei”

Dicendo questo prese il vestito.

“ E ti ha pure regalato il vestito che ti piaceva tanto, lei vuole che tu non perda questa esperienza”

“ Ma non posso”

“ Fallo per lei, io sarò li per il servizio dei genitori e se proprio non ce la farai ti riporterò personalmente a casa”

La ragazza si convinse e anche se contro voglia si preparò e andò al ballo.
Come immaginava la serata non la emozionava, tutti ridevano scherzavano ma a lei mancava qualcosa, aveva un vuoto dentro, le mancava Lena.
Era seduta ormai da quasi due ore in un angolo, aveva rifiutato ogni invito, ogni tentativo dei suoi amici di farla divertire, quando alzando lo sguardo vide qualcosa che la sorprese.
Lena dall'altra parte della palestra che cercava qualcuno con lo sguardo, che cercava lei.
Era bellissima nel suo abito nero e i capelli raccolti, per un attimo le mancò il fiato.
Si alzò e con passo veloce e deciso si diresse verso di lei.

“ Lena!”

La ragazza si voltò illuminandosi.

“ KARA!”

Le corse incontro abbracciandola.

“ Sei venuta”

“ Non potevo mancare, avevo promesso, e mia madre faccia quello che vuole non mi importa, io voglio te”

Rimasero in quella posizione per un tempo infinito.

“ Lena?”

“ Si?”

“ Ti va di ballare?”

La ragazza annuì e le due si diressero verso il centro della sala.
Iniziarono a ballare, una, due, tre canzoni poi iniziò un lento, ondeggiavano al ritmo della musica, Lena appoggiò la testa sul petto di Kara e si lasciò cullare dal battito del suo cuore.

“ Ti amo”

Quelle due parole, sussurrate al suo orecchio da Kara le fecero correre un brivido lungo la schiena, alzò la testa.
La ragazza la guardava intensamente e i suoi occhi azzurri risplendevano sotto le luci della sala.

“ Lena, anche io ti amo”

Lena si perse a quelle parole ma non aveva paura perché era tra le braccia di Kara e li si sentiva a cas. Kara la guardava, Kara la vedeva.

“ Kara....io...”

Le porte della palestra si spalancarono e con passo deciso Lilian Luthor entrò nella sala, al suo fianco tre uomini vestiti di nero.
Lena rimase immobile.
La donna le si parò davanti.

“ Lena, davvero credevi che non mi sarei accorta di nulla?”

“ Mamma...io...”

“ Ti prego di seguirmi senza fare tante storie, e di dimenticare questa piccola e inutile ragazzina, tu porti il nome dei Luthor e anche se non te lo meriti lo devi onorare”

Kara si frappose tra la ragazza e la madre.

“ Lei non vuole quella vita”

La donna le si avvicinò ma Kara rimase immobile.

“ Oh ma non mi interessa cosa vuole lei, l'importante è il potere, Lex è tornato e ha bisogno di un'assistente, quindi scostati e dimentica Lena”

“ No!”

“ Non hai nessun potere decisionale non l'hai ancora capito, piccola ragazzina?”

“ La prego di non rivolgersi in quel modo a mia figlia o a Lena sono due ragazze meravigliose e non dovrebbe trattare così sua figlia”

Eliza arrivò al fianco di Kara.

“ Lei deve essere Eliza Danvers la madre “ adottiva” di Kara”

Lilian sottolineò vivamente “ adottiva”.

“ Vedo che ha fatto bene i compiti”

Le rispose sicura Eliza, non aveva mai potuto soffrire quella donna, la sua arroganza, il suo sentirsi superiore agli altri.

“ Bisogna essere sempre cinque mosse avanti se si vuole  vincere, e lei non ha diritto di dirmi come crescere mia figlia visto che lei ha cresciuto due mostri contro natura, non è normale quello che sono”

“ Vede signora Luthor, io non pretendo che le mie figlie siano perfette, io voglio che le mie figlie siano felici, voglio che abbiano a loro fianco qualcuno che le ami, le guardo e vedo la felicità nei loro occhi, non voglio che abbiano una vita “normale” se questo non è quello che sono e non le rende felici e se lei non accetta sua figlia solo perché ama una ragazza io sarò più che felice di prenderla con me perché, probabilmente per colpa della sua ottusità e arroganza non si è mai resa conto di che persona meravigliosa sia Lena è una ragazza intelligente e brillante e sono sicura che avrà successo nella vita anche senza di lei o il suo nome”

“ Lei crede di potermi fermare da sola?”

“ Non lo so, ma ci proverò con tutte le mie forze”

“ Bene allora, ragazzi prendete Lena”

I due uomini fecero per andare verso Lena.
Kara le si mise davanti.
Anche Eliza era pronta.

“ Loro non sono sole, dovrete vedervela anche con me”

 Winn si unì al terzetto.

“ E anche con me”

“ E con me”

“ E con me”

Piano piano tutta la scuola si parò in difesa delle due ragazze, che guardavano i loro compagni battersi per loro.

“ Come vede signora Luthor sua figlia non è sola, ha tanti amici e credo che per lei sia giunto il momento di andare”

La voce della preside Grant arrivò forte e sicura, anche la donna si mise a difesa delle due.

“ Lei non si intrometta, tutto quello che vede è qui solo per la grande generosità dei Luthor, non si permetta più di parlarmi così”

“ Signora Luthor so benissimo che la sua famiglia ha donato migliaia di dollari alla scuola ma c'è qualcosa che va ben oltre il denaro, questa cosa è l'amore e il queste due ragazze vedo solo amore, rispetto e sincerità l'una verso l'altra, cosa che non posso dire di vedere in lei, si supportano e proteggono a vicenda, e non permetterò che questo finisca, la scuola c'era prima dei Luthor e ci sarà anche senza le vostre donazioni.”

“ La pensa davvero così?”

“ Fermamente”

“ Se ne pentirà, ve ne pentirete tutti”

La donna girò i tacchi e se ne andò.

“Non finisce qui e tu Lena scordati di tornare a casa, tu non sei una Luthor, non lo sei mai stata piccola e inutile ingrata”

 


La serata finì e le due ragazze decisero di tornare a casa a piedi.
Camminavano in silenzio, non servivano le parole bastavano loro, l'essere l'una a fianco all'altra riempiva i loro cuori.

“Lena?”

“ Si?”

“ Mi dispiace per quello che ha detto tua madre”

“ Lascia stare, non mi ha mai voluta, sono sempre stata lo sbaglio di suo marito e servivo solo a quello, a ricordarle che aveva preferito un'altra a lei in realtà non ho mai avuto una famiglia”

“ Ma ora tu hai me, la mia famiglia...la TUA famiglia, che non sarà perfetta o ricca ma ha qualcosa che non si può comprare, un amore infinito per te e Lilian potrà fare quello che vuole noi ti proteggeremo sempre, e se lei ti farà cadere Supergirl sarà li e ti prenderà al volo ”

Lena era felice, quella ragazza chiassosa e imbranata le aveva regalato quello che per tutta la sua vita aveva voluto, l'amore incondizionato, quell'amore che aveva sentito solo nella sua vera madre.
Si alzò un po' sulle punte e baciò Kara, i Luthor avevano un grande potere ma gli mancava quello più potente di tutti.

   
 
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