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Autore: Aliasor    02/08/2020    0 recensioni
"La principessina che va a salvare il principe? Che le posso dire, altezza? Un bel rovescio della storia, se vuole andare a morire per salvare un ipotetico prigioniero... dovrà portarci con lei. Dopotutto ci paga lo stipendio."
Si dice che se una cosa può andar male allora accadrà; va sempre a finire così quando qualcuno decide di muovere guerra ad un altro per avidità.
Da una parte un regno violento, un regno violento come tanti altri, dall'altro un regno pacifico, ce ne sono a dozzine così. Ad Aletheia questo però non sta bene, non vuole farsi conquistare e massacrare il popolo solo perché il nemico è a livello bellico superiore; lei è certa che un piano ben congegnato e alleanze possano battere la mera forza.
Ciò divertente molto il cavaliere Renart, ma anche dall'altra parte il sadico Ysengrin non vede l'ora di giocare un po'.
Ma ciò che a nessuno torna è: perché far scoppiare ora una guerra? Il Re Formica ha le sue teorie.
Genere: Avventura, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Tracannò il boccale di birra tutto ad un fiato, sembrava non toccasse liquidi da giorni.
Una volta che lo ebbe finito fece un forte sospiro di soddisfazione, per trovarsi dinanzi ad una principessa e ad un cavaliere non sembrava molto in soggezione.
<< Grande! Ora si sa che sto bene, pensate che nel tragitto mi sono ritrovato ad una festa in una locanda e ho perso le lenti a contatto. Mi sono fatto tutta la strada in una specie di campo nebbioso! Il nonno mi ammazza quando torno a casa!>>
I due si scambiarono uno sguardo, cosa diamine era una “lente a contatto”? Mah, pensarono che era meglio non fare domande inutili e andare direttamente al punto della questione.
<< Signor Schuyler, lei è stato davvero inviato dal Re Formica per aiutarci?>>
<< Il re mi ha mandato a discutere, ora non esageriamo, sorella.>> Rispose agitando una mano. << Ma se posso essere d’aiuto, volentieri.>>
Si alzò dalla sedia e iniziò a stiracchiarsi, si poteva sentire lo scricchiolio delle sue ossa della sua schiena e delle dita che penetrava violento delle orecchie di tutti.
Rimise la giacca sulle spalle e si accese una sigaretta come nulla, non aveva la benché minima forma di rispetto; combinata con quella barbetta incolta lo faceva sembrare un criminale.
Renart si grattò la testa, quello prendeva le cose alla leggera persino per i suoi di standard, era meglio prendere la parola prima della principessa. Non sembrava capace di entrare nel discorso.
Il cavaliere quindi decise di fare la cosa più intelligente a cui potevesse pensare.
Fu l’azione di un secondo, in un singolo istante che la vista cinetica di un uomo normale non avrebbe nemmeno potuto percepire.
Lo scoccare veloce di una freccia partita da una balestra contro il volto del loro ospite dai capelli neri, solo quando poté assistere alla scena ormai conclusa Aletheia, la principessa, disse qualcosa.
<< Cosa diamine...>>
Schuyler giocò con la freccia tenendola tra le dita della mano sinistra come fosse un bastoncino di legno trovato per terra.
Renart non abbassò l’arma. << I portoni del castello erano chiusi, come hai fatto ad entrare?>> Domandò serio. Raramente faceva quel genere di faccia, amava reputarsi rilassato, ma esistono momenti in cui non tutto si risolve con un sorriso.
Onestamente la sua comparsa improvvisa aveva confuso tutti distogliendoli a ciò. L’altro non risposte, si limitò ad alzare le spalle.
Un secondo colpo. Un secondo colpo che andò scagliandosi contro un muro, in qualche modo aveva cambiato completamente la sua traiettoria.
<< Questo è...>> La principessa si fermò.
<< Sì, sta usando il Craft per manipolare le mie frecce.>>
L’ambasciatore frugò in tasca sino a tirarne fuori una pallina del tutto simile ad una biglia e la lanciò alle spalle con un gesto delle dita.
<< Playful Ball: Secondo Modulo.>>

Renart alla fine riuscì a bloccarla, o per meglio dire l’altro decise di fermala conficcandola contro un muro.
Aveva rimbalzato ovunque per la stanza, ma non aveva lasciato nemmeno un buco o un graffio fino a quando non concluse i suoi rimbalzi.
<< Ma che gran figlio di...>>
<< Renart! Basta!>> Lo riprese. << Ora ci parlo io!>>
La principessa avanzò decisa verso l’avversario fino a poterlo fissare negli occhi, si poteva vedere una grande determinazione sul suo volto.
<< Hai dato dimostrazione della tua forza, ora basta. Sei chi hai detto di essere, vero? Se avessi voluto avresti potuto cavarci ad entrambi gli occhi, invece hai fatto in modo che non venissimo nemmeno sfiorati. Ho ragione?>>
Schuyler scoppiò a ridere.
<< Questo coraggio è un punto a vostro favore, principessa.>> Fece un inchino educato. << Il mio nome è Selwyn Schuyler, sono uno dei  tre grandi ufficiali dell’esercito di Thule. Mio nonno è il nobile Brettone, consigliere del Re Formica Akheilos Jungsievers, sotto suo ordine sono giunto qui per discutere con voi dell’attuale situazione. È un onore per me conoscervi.>> Affermò con un tono di voce molto più rispettoso del precedente.
Alzò lo sguardo.
<< E se lo desiderate vi insegnerò il Craft e anzi, per premiarvi, vi rivelerò il nome del mio potere: “Biglia Vettoriale”. Con me la vostra anima è al sicuro, principessa.>> Concluse con un sorriso e un occhiolino.

 

Capitolo breve e semplice, ma utile alla storia.
Nota importante: Brettone Beaumont appare nel mio romanzo "Scritture del Primo Mondo",, consigliere di Re Akheilos e indossa una maschera da celacanto. Appare anche in versione più giovane in "Inquilino del 7C" che trovate in "Proscenium" qui sul sito.

   
 
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