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Autore: iced_swan    05/08/2020    7 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7

POV ANASTASIA

 

“ tesoro attento ” lo richiamo quando lo vedo che corre verso lo scivolo piccolo “ si mamma ” ride tornando subito a giocare. Siamo in bel parco in mezzo al verde circondati da bambini che scappano da tutte le parti.

Sorrido vedendo il mio piccolino che gioca con una bambina più piccola “ buongiorno ” una voce mi distrae un attimo da Marco. Davanti a me mi trovo una bellissima ragazza sulla trentina, dai capelli biondi e gli occhi dolci “ buongiorno ” le sorrido tornando a guardare la mia piccola peste.

Sorridendo mi indica la panchina su cui sono seduta “ posso? ”

Mi sposto leggermente sorridendole di rimando “ ma certo ”

“ è nuova di qui vero? ” mi chiede sedendosi di fianco a me

Annuisco con un sorriso “ si mi sono trasferita con mio figlio da poche settimane ”  le indico con una mano Marco e lei seguendo con lo sguardo la direzione che ho indicato lo nota. La vedo guardare con tenerezza mio figlio “ oh quanto è bello ” esclama sospirando

Sorrido “ grazie ” la guardo un istante e vedo che si accarezza il ventre sovrappensiero. Intenerita chiedo “ di quanto è? ”

Alla mia domanda sussulta “ cosa? Come fa a saperlo? ”

Le sorrido indicandole la sua mano “ anche io quando ero incinta mi accarezzavo il ventre ” si guarda e sorride anche lei “ è un gesto inconsapevole che facciamo tutte ” aggiungo sospirando teneramente

“ già ” mi dà ragione “ ho appena finito il terzo mese comunque ” le sto per rispondere quando mi sento chiamare da Marco “ mamma ” è fermo sulla giostrina e blocca gli altri bambini.

“ scusami un attimo ” le dico alzandomi dalla panchina e mi dirigo da lui.

Raggiunto lo scivolo, trovo il mio piccolino che si tiene stretto ai bordi “ amore vieni giù dalla mamma ” scuote la testa con gli occhietti pieni di lacrime “ paura mamma ” mormora

“ oh tesoro no ” mi avvicino alla scaletta e raggiunti i maniglioni che mi arrivano al seno sorrido al mio bambino “ forza ti aiuta la mamma ” gli prendo una manina e lo aiuto a scivolare facendolo atterrare sull’erbetta fresca.

Mi guarda felice alzando le braccia verso di me “ visto tesoro non era niente ” lo prendo in braccio e mi dirigo nuovamente alla panchina su cui mi sta aspettando la ragazza “ ora stai un po’ con la mamma tesoro? ” gli accarezzo la guancia sinistra

Lui mi sorride e mi circonda con le gambe i fianchi e con le braccia il collo “ si mamma ” lo abbraccio stretto anche io baciandoli la testolina. Sorrido alzando lo sguardo e vedo la ragazza che ci aspetta con il sorriso sulle labbra.

“ eccoci qui ” mi siedo e mi giro leggermente “ questo piccolo koala si chiama Marco ”

“ ciao Marco ” lo guarda con tenerezza e noto che fa fatica a trattenere le lacrime. Forse nota che l’ho guardata perché inizia a ridere “ scusami ti sembrerò matta, ma in questo periodo appena vedo i bambini inizio a piangere ” sempre ridendo si asciuga una lacrima sulla guancia.

Rido anche io “ tranquilla capitava anche a me di piangere per cose che sembravano stupide ” la tranquillizzo “ e comunque tesoro, questa bella signorina ti ha salutato ” lo sprono accarezzandoli la testa “ non vorrai fare brutte figure, vero? ” gli sorrido facendolo staccare un po’ da me.

Scuote la testolina e mi sorride “ no mamma ” mormora per poi girare il viso e guardare la ragazza “ ciao ” e torna ad abbracciarsi a me.

“ che amore ” sospira portando nuovamente la mano al ventre e iniziando a lacrimare “ che imbarazzo… non so cosa fare ”

“ tranquilla sono gli ormoni ” le sorrido allungando una mano verso di lei “ a proposito sono Anastasia ” allunga subito la sua stringendo la presa “ io sono Katherine ”

 

***

 

Siamo rimaste a chiacchierare per un po’ e con il passare dei minuti Marco si è sciolto prendendo confidenza con Katherine.

Le ho raccontato in breve la mia esperienza e l’ho rassicurata su alcune cose. Non ha amiche o cugine che hanno figli quindi era molto spaventata… mi ha ricordato la me stessa di 4 anni fa! Ero appena tornata dalla prima missione in Afghanistan, ci eravamo sposati poco prima della mia partenza quando sono rimasta incinta.

Non avevo nessuno con cui confrontarmi, tutte le mie amiche erano single e a parte mia madre, non avevo nessun altro. Per fortuna ad una visita di controllo incontrai una ragazza che aspettava il suo terzo figlio. Mi ha aiutato molto parlare con una donna della mia età che avesse al contempo  esperienza.

Non la dimenticherò mai… a me era servito avere un conforto in quel momento e quindi mi è venuto spontaneo fare lo stesso con Katherine. Ci siamo scambiate i numeri di telefono e ci incontreremo nuovamente domani al parco.

Appena l’ho vista mi ha trasmesso tanta dolcezza, sarebbe bello avere un’amica qui! Chissà forse era destino che dovevo incontrarla.

“ mamma fame ” Marco mi risveglia dai miei pensieri e me lo trovo davanti che mi guarda con gli occhietti “ fame ”

Sorrido prendendolo in braccio “ ma certo amore mio ” lo bacio sulla fronte facendolo sorridere a sua volta “ ora la mamma ti fa mangiare una cosa buona buona ” gli faccio l’occhiolino

“ buona ” ripete contento

 

POV CHRISTIAN

 

È lunedì pomeriggio, è iniziata una nuova settimana di lavoro… è appena terminata la riunione con Ros che doveva avere luogo la scorsa settimana. Anche se avevamo già stipulato il contratto,  l’intermediario pretendeva la mia presenza.

Così con tutta la calma di cui sono dotato, ho presenziato all’incontro facendo parlare però solo Ros. In questo modo abbiamo accontentato il cliente e allo stesso tempo gli ho fatto capire che poteva fidarsi della mia collaboratrice. Per fortuna è andata!

Adesso sono in macchina con Jason.

Devo attraversare la città per raggiungere mio padre nel suo ufficio. Mi ha telefonato ieri sera, pregandomi di raggiungerlo insieme ad Elliot, perché vuole organizzare una sorpresa a Grace per il loro anniversario di matrimonio. Mia è con mamma a fare non so cosa e noi due incontriamo papà…

Quest’anno vogliono rinnovare le promesse e ho già in mente il regalo perfetto da fargli.

“ Taylor quanto manca all’arrivo? ” chiedo guardando l’orologio al polso “ 15 minuti Signore ” risponde concentrato sulla guida.

“ perfetto ” sospiro poggiando la testa al sedile rilassandomi un secondo con gli occhi chiusi.

Ieri dopo la telefonata con mio padre, ho continuato a pensare al mio contratto con Leila. Dovrei farla finita prima che la situazione si complichi, perché anche se è senza ombra di dubbio la sottomessa perfetta, dopo tanto tempo si inizia a creare un’intimità diversa e sto iniziando a notare dei piccoli cambiamenti in lei.

È accaduto lo stesso con Susan…

Iniziano con piccole cose, che poi diventano qualcosa che vorrei evitare. Tipo la speranza che il contatto muti in una vera relazione,  e allora sono stato costretto a tagliare i contatti.

‘ di la verità… vorresti Anastasia Steele ‘

Appena questo pensiero mi attraversa la mente, spalanco gli occhi sorpreso di me stesso! Non è possibile che ho pensato ad Anastasia in questo momento e in questi termini… devo finirla assolutamente!

Guardo fuori dal finestrino per distrarre la mente e noto che siamo fermi nel traffico vicino ad un parco pieno di bambini.

Bambini, che corrono liberi e felici come è giusto che sia.

Grace una volta circa 3 anni fa, mi ha chiesto cosa pensassi sull’avere dei figli… all’epoca non ho saputo darle una risposta certa, ricordo di essermi irrigidito e di aver fatto scena muta per un paio di minuti.

Poi le ho risposto con calma e delicatezza, che non sapevo se avrei mai avuto figli.

Adesso invece che ho raggiunto quasi i 40 anni, sto rivalutando le mie ambizioni. Soprattutto dopo che Elliot ha annunciato che lui e Katherine avrebbero avuto un bambino, mi sono ritrovato a pensare un paio di volte a come sarei come padre.

È stato un pensiero strano…

In tutta la mia vita è la prima volta che penso alla remota possibilità di formare una famiglia. Mi ha fatto sentire molto a disagio, cosa potrei mai offrire io ad un bambino?

All’improvviso scorgo Katherine… sta parlando con una donna mora, sono sedute su di una panchina e ridono.

Sorrido ripensando al fatto che tra un po’ di mesi, ci sarà un bambino in famiglia. Tante novità per tutti!

Sempre guardando Katherine rifletto su quanti cambiamenti ci saranno adesso. Cambiamenti positivi certo!

La macchina riparte, quando la donna mora si gira…

È Anastasia Steele…

  
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