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Autore: AryaDream    05/08/2020    6 recensioni
Londra 1865
Pandora è la figlia di un nobile.
Rhadamanthys non fa parte di quel mondo sfarzoso, ma dal loro incontro può nascere qualcosa che va oltre la loro posizione sociale.
Genere: Mistero, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garuda Aiacos, Pandora, Violate, Wyvern Rhadamanthys
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pandora & Rhadamanthys'
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Era quasi il tramonto. La luce del sole colpiva i fianchi delle montagne riflettendo dai picchi innevati il suo colore rosso per tutta la valle, facendo cosi terminare un altro giorno.
Il tramonto era il momento della giornata che Rhadamanthys preferiva, era l'unico momento in cui poteva stare solo con i suoi pensieri, ma quel tramonto era diverso.
Si trovava nella parte posteriore di un piccolo carro in legno, e osservava Pandora addormentata con la testa appoggiata sulla sua spalla.
Il giovane sentiva ridere i due ragazzi avanti e si voltò lentamente verso di loro, cosi da non svegliare la giovane nobile.
-Cosa avete da ridere?- Chiese curioso.
-Ti piace, non negarlo.-
-Smettetela di dire assurdità.-
-Perché dovrebbe esserlo?- Il ragazzo che non era alla guida del piccolo carro, osservava Rhadamanthys, per poi posare lo sguardo sulla giovane addormentata.
-Non penso che amare questa fanciulla sia un problema.-
-In effetti rappresenta un bel problema. Lei è una nobile e io uno straccione, lei deve stare con nobile come lei.-
-Ti fai troppi problemi...-
In lontananza si intravedeva il palazzo Heinstein e Rhadamanthys fu costretto a svegliare la fanciulla.
-Lady Pandora tra poco arriveremo.- Le toccò i capelli corvini, mentre lentamente Pandora, prese a svegliarsi.
Prese a osservarla era bellissima, mentre gli ultimi raggi del sole, le illuminavano il viso e nonostante fosse appena sveglia, aveva quello sguardo regale che avrebbe guardato all'infinito.
Lui un giovane nato povero stava cominciando a provare dei sentimenti per una nobile, ma non doveva mostrare nulla, doveva essere lo stesso di sempre.
Mancava poco all'arrivo e lo sguardo di Pandora si faceva più cupo, si capiva che odiava il mondo da cui proveniva e il motivo erano le troppe regole che per lei erano assurde.
Intanto al palazzo le ricerche di Pandora, proseguivano senza sosta. Aiacos, Violate e anche Julian stavano cercando la giovane, mentre i suoi genitori erano rimasti nella loro dimora.
Il carro varcò il grande cancello e quando alcuni domestici videro Pandora, andarono a chiamare i conti.
Sua madre corse ad abbracciare sua figlia, mentre il conte Heinstein chiese cosa fosse accaduto, anche se era felice di vedere sua figlia senza nemmeno un graffio.
La giovane raccontò in parte cosa fosse accaduto.
-Se non fosse stato per Rhadamanthys e i suoi amici, non so se avrei trovato la strada di ritorno.- Il conte prese a osservare i giovane, per poi chiedere i nomi dei due giovani.
Si presentarono come Valentine e Gordon. Per ringraziarli i genitori di Pandora offrirono loro un carro nuovo come dono e sarebbero stati gli ospiti d'onore del ballo che sarebbe stato dato in loro onore.
In qualche modo Rhadamanthys sentiva odoro di guai, ma era felice di aver riportato Pandora a casa.
Prima di tornare indietro, la giovane lo bloccò.
-Ringrazia tua madre da parte mia...-
-Lo farò...-
Lo vide andare via, ma lo avrebbe rivisto presto, ma qualcosa aveva smosso Pandora, anche se per poco aveva capito cosa fosse il calore.
-Lady Pandora vi accompagniamo nella vostra stanza.-
Venne accompagnata, ma cacciò le domestiche, voleva stare sola, prese a osservare dalla finestra, ma del piccolo carro nessuna traccia.
Vide Aiacos e gli altri tornare, vi era anche Julian lo odiava, non riusciva a sopportarlo, non voleva più vederlo, e mai avrebbe accettato una sua proposta di matrimonio.
La porta della stanza si aprì di colpo, facendo entrare Aiacos, Violate e Isabel. La promessa sposa di suo cugino, l'abbracciò.
Nonostante odiasse quel mondo, aveva degli amici.
-Violate posso chiederti una cosa?-
-Ti andrebbe di passare per il tè domani?-
-Certo!-
-Mi dispiace rubarti la sposa, ma devo parlare con lei di “problemi” donne.-
-Troverò altro da fare come cercare un modo di eliminare Julian senza che mi arrestino...-
Pandora sorride, per poi rivolgersi a Isabel.
-Avrei bisogno anche di te...Domani nel pomeriggio lascia i tuoi doveri.-
-Come desideri.-
 
Il giorno seguente venne fatto preparare tutto per il tè che la contessina aveva fatto preparare per incontrare le sue amiche.
Rhadamanthys che era intento nel suo lavoro, notò un via vai di domestiche che facevano avanti e indietro.
Una volta arrivate Violate e Isabel, la giovane nobile, allontanò le domestiche voleva restare sola con le sue amiche, in modo tale da poter dialogare in piena libertà.
-Vuoi dirci cosa succede? Cos'è tutto questo mistero?- Violate osservava Pandora, preoccupata, pensò che fosse accaduto qualcosa di spiacevole, ma poi la vide rilassarsi e cercare le parole giuste per dire ciò che pensava.
-Credo di essermi innamorata di Rhadamanthys.- Le due presero a osservare Pandora e alla fine sorrisero.
-Pensavo che volessi accettare l'offerta di Julian.- Disse Violate contente, mentre Isabel, strinse la mano alla sua amica.
-Sono contenta per te, ma credo che tu voglia dirci altro.-
-Ho paura che lui non provi i miei stessi sentimenti. La nostra condizione sociale è molto diversa.-
-Anche noi...Io sono la tua dama di compagnia, ma mi tratti in modo differente.-
-Hai ragione Isabel, ma lui è molto testardo e la nostra diversità potrebbe spaventarlo.- Violate intanto stava pensando, mentre ascoltava le due parlare, ma poi le venne l'idea.
-Il ballo.-
-Cosa hai in mente?-
-Il ballo è stato organizzato ed è tra due giorni per ringraziare Rhadamanthys e i suoi amici di averti riportata a casa, sana e salva. Chiederò ad Aiacos di pensare ai tre specie al tuo innamorato.- Violate poteva essere una fanciulla timida, ma era davvero tremenda quando doveva aiutare le persone che le erano care.
Aiacos venne messo al corrente e il giorno del ballo chiese a suo zio se Rhadamanthys e i suoi amici potevano recarsi da lui, per preparasi per il ballo.
Una volta che i tre arrivarono furono rapiti dai domestici di Aiacos che cominciarono a preparare i tre malcapitati.
Non erano abituati a tutto quello sfarzo, per loro era un mondo completamente nuovo, ma alla fine quella serata era per loro e dovevano divertirsi.
 
I balli erano momenti salienti della vita mondana e l’occasione, per le dame di corte, era d'indossare gli abiti più belli ed eleganti.
Pandora era nella sua camera a prepararsi: Gli abiti da ballo erano formati da un'ampia sottogonna che dava una forma arrotondata all'abito. L'abito che avrebbe indossava Pandora era di un colora viola, formato da un corpetto che andava stretto al massimo e questo la giovane lo odiava e una gonna fatta a più balze.
Il corpetto era scollato e lasciava scoperta le spalle.
Era un abito di raso che veniva apprezzato per la sua brillantezza.
Pandora preferiva tenere i capelli sciolti, ma quella sera venne convinta a tirarli su.
Quando fu pronta scese da sola diretta nella sala da bello, dove vi erano gli ospiti.
Suo padre aveva invitato anche Julian, nonostante non piacesse neanche a lui.
Tutti la fissarono non appena entrò, andando dagli ospiti d'onore, ringraziandoli per quello che avevano fatto per lei.
Pandora non era riuscita a passare poco tempo con Rhadamanthys, visto che veniva chiamata a salutare ogni nobile.
Con la coda dell'occhio lo vide uscire e voleva raggiungerlo, ma venne presa per il braccio da Julian.
-Vuoi farmi credere di essere innamorata di un misero plebeo?-
-Non ti dovrebbe importare di chi io sono innamorata, Julian, ora se non ti dispiace, dovrei andare.- Si liberò della sua presa per poi andare a cercare Rhadamanthys.
Lo trovò nella stalla ad accarezzare un cavallo.
-Come fai a dover vivere tutto questo?-
-Credo sia abitudine.-
Pandora si avvicinò, mentre lui prese a osservarla. Era dannatamente bella che le sfiorò il viso, il suo tocco era delicato, per paura di farle male.
Quello che stava per accadere era sbagliato. Lo sapeva Rhadamanthys e lo sapeva anche lei, non dovevano essere li insieme, Pandora doveva essere al ballo, ma invece era li con lui, ma non potevano farne a meno.
Era tutto cosi perfetto, mai in vita sua si era sentito cosi ammaliato e preso da qualcuno. Lei era speciale, non poteva più negarlo.
Lasciò che la mano di lui accarezzi le spalle nude, mentre continuava a guardarsi intensamente, desiderava proteggerla e stare con lei, nonostante appartenevano a due mondi diversi.
Poco dopo le loro labbra si incrociarono. Rhadamanthys continuò a pensare che tutto quello era sbagliato, ma non riusciva a staccarsi da quelle labbra cosi delicate, ma allo stesso tempo morbide.
Doveva andare via, non dovrebbe bramare ogni centimetro del suo corpo, si stacca dalle sue labbra, sapeva che lei non era alla sua portata.
I suoi pensieri non si arrestano continuando a desiderarla, le sue mani erano come se si muovevano da sole.
Le sollevò il mento con due dita e lasciò che i suoi occhi fissandola perdessero l'ultima lume di ragione, ma fu lei a sorprenderlo perché si lasciò andare. Sentì di nuovo le sue labbra premere con tenerezza premere sulle sue. Non gli era mai successo di sentirsi cosi attratto da una fanciulla, Pandora era diversa e lo aveva capito dal loro primo incontro.
Non era u luogo adatto, ma nessuno li avrebbe disturbati. Quella sarebbe stata la loro notte.
Le mani di Rhadamanthys giocano con i laccetti del corsetto, temeva che lei potesse interromperlo, invece lei non si oppone .
Era cosi strano sentire le delicati mani di Pandora che lo sfioravano. Avvertì impulsi nella parte bassa, ma doveva contenersi, non era quello il momento. Volevano entrambi stare insieme e poteva avvertire il desiderio di Pandora.
Continuò a spogliarla, accarezzando e baciando ogni parte del suo corpo. A sua volta lei prende a spogliarlo, era impacciata, ma lo erano entrambi.
I baci prima delicati si fanno più passionali. Le labbra di Rhadaanthys raggiungono il collo, i suoi baci accarezzavano delicatamente la sua pelle, mentre i loro gemiti accompagnavano i loro movimenti.
Pandora si stringeva a lui, ma poco dopo Rhadamanthys che all'inizio sembrava impacciato prese coraggio. Le toccò il seno per poi passarci le labbra. Non poteva e non voleva fermarsi. Una volta dentro di lei si sentì avido, non voleva dividerla con nessuno era solo sua e lo stesso valeva per Pandora, nessuno le avrebbe portato via il suo Rhadamanthys.
Entrambi raggiunsero l'apice in un gemito di piacere che era nascosti a tutti coloro che si stavano divertendo alla festa.
Pandora rimase tra le braccia di Rhadamanthys, mentre lui le accarezzava capelli e schiena.
Non sapevano cosa riservasse loro il futuro, ma sapevano di voler stare insieme.
Pandora aveva obbedito all'ordine della regina, aveva trovato l'uomo con cui avrebbe voluto passare il resto della sua vita. Probabilmente i suoi genitori l'avrebbero appoggiata, ma non aveva fatto i conti con la crudeltà di Julian e della sua famiglia.



Note Autrice:
Finalmente Pandora e Rhadamanthys riescono  a stare insieme.  Ho scelto un luogo diverso dal solito, ma mi piaceva l'idea di farli stare insieme in un luogo strano.
Alla fine non mancano circa tre o quattro capitoli.
Spero che questa mia piccola storia sia di vostro gradimento.
Grazie per essere arrivati fin qui.
  
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