Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
Ricorda la storia  |      
Autore: Roe Jaeger    07/08/2020    2 recensioni
Ereri
E Levi lo aspettava sempre nello stesso modo, quando tornava a casa: una sigaretta tra le dita e lo sguardo vago fuori dalla finestra. Erano mesi che tra loro non funzionava, né il sesso, né l’affinità, né niente: la loro quotidianità era andata a farsi benedire a favore di litigi continui, Eren che faceva sempre più straordinari nel locale dove lavorava per non stare a casa con Levi, e poi quello.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Eren Jaeger, Erwin Smith, Levi Ackerman, Mikasa Ackerman
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Akiraka ni sa reta nazo
 
E Levi lo aspettava sempre nello stesso modo, quando tornava a casa: una sigaretta tra le dita e lo sguardo vago fuori dalla finestra. Erano mesi che tra loro non funzionava, né il sesso, né l’affinità, né niente: la loro quotidianità era andata a farsi benedire a favore di litigi continui, Eren che faceva sempre più straordinari nel locale dove lavorava per non stare a casa con Levi, e poi quello
Quando Mikasa era entrata nel bar con sguardo triste e si era seduta a un tavolino appartato, Eren aveva creduto che – finalmente! – avrebbe conosciuto l’identità del misterioso ragazzo della sorella, ma, quando lei gli aveva detto «Accomodati dieci minuti, è seria la cosa», lui si era ricreduto e anche preoccupato. 
Ricordava di averle rivelato i suoi problemi con Levi più per sfogarsi che per altro, non pensava certo che lei si mettesse davvero a indagare. Cosa che, evidentemente, aveva fatto. 
«Sta con Erwin!» gli aveva rivelato. «Io sono preoccupata per te, non meriti di essere tradito così!»
«Va tutti i giorni a casa sua mentre tu sei qui a lavorare!»  
«Eren, devi lasciarlo, ti cornifica!» 

Le parole di Mikasa gli echeggiavano ancora nella mente, mentre guardava Levi affacciato alla finestra. Aveva sempre il suo bel culo, ma cosa – chi, più che altro – gli assicurava che non l’avesse toccato anche Erwin? Nessuno, e questo faceva male. 
«Dobbiamo parlare.» disse, posando le chiavi di casa sul tavolino davanti al divano. 
Levi sussultò: non l’aveva sentito entrare. Spense la sigaretta nel posacenere poggiato sul davanzale e si voltò: «Dimmi pure, che è successo?» 
Levi sembrava davvero preoccupato dal fatto che Eren non avesse cominciato a inveirgli contro come al solito, come da prassi quotidiana, quindi alzò un sopracciglio e attese ammutolito. 
«Questo dovresti dirmelo tu.» disse Eren, cercando di mantenere la calma. 
«Davvero, non ho capito... che ti prende? Lo so che la nostra vita sta andando a rotoli, lo so. Ma sto cercando di recuperare, Er. Ti aspetto a casa, non mi vedo più con Erwin così spesso come prima, sto cercando di farmi perdonare quello schiaffo che ti diedi quando pensavo mi tradissi con Armin. Ma davvero stavolta non capisco cosa ti...» 
«Non capisci? Non capisci?» domandò Eren urlando «Io non capisco perché, se ami Erwin, non scopi con lui anziché con me! Ti odio!» 
Quando Eren smise di urlargli contro, Levi cercò di rispondergli: «Eren, sai benissimo che per Erwin sono solo un fratello minore che non ha mai avuto. E lo adoro... è vero, lo ammetto.» Si passò una mano sugli occhi, stanco, stufo di doversi sempre scusare per l’affetto che provava per il suo amico. «Ma non ti tradisco con lui. Ho te, amo te, voglio te, ti adoro, non capisco perché dovrei scopare con lui. La nostra vita sessuale fa schifo in questo periodo, lo so, ma... scusami. Davvero. Sono distratto, è colpa mia, ma non ti tradisco, davvero. Te lo giuro.» 
«Allora dove cazzo te ne vai la sera, eh? E durante il giorno, quando Mikasa ti vede con Erwin che ci fai, stronzo?» 
«Mi hai messo Mikasa alle costole?» Levi se n’era accorto, lo sapeva, ma finse stupore. 
«Ti odio, non parlarmi! Io, io... devo pensare. Non so se voglio stare ancora con te.» 
Ed Eren non aspettò una risposta, se ne andò in camera, mentre Levi si chiedeva se tutto quello che stava facendo per Eren fosse davvero meritato. Ma, in fondo, lui aveva solo dimenticato di guardare il calendario. Sperava solo che non lo lasciasse prima di... sbuffò, non doveva pensarci. 
 
Qualche giorno dopo, Levi, Armin ed Erwin erano a casa di quest’ultimo, visto che il fatto che vivesse solo comportava una casa libera per organizzare quello che aveva organizzato. Certo, questo non contribuiva a sminuire la gelosia di Eren nei confronti di Erwin, ma Jean che gli stava parlando, forse, poteva riuscirci. L’amico non era affatto a buon punto, ma siccome era proprio lì che voleva arrivare, non era minimamente preoccupato della cosa. 
«Allora andiamo a casa di Erwin e vediamo se stanno scopando o no, scusa! Se sei così in pensiero, vuol dire che di Levi qualcosa ti importa!» 
Ah, a volte sono perfidi gli amici! 
«Certo che mi importa ancora di lui.» disse Eren, e tirò un’altra boccata alla sua sigaretta «Lo amo, ma davvero non capisco cos’abbia Erwin che io non ho.» 
«E se andassimo a scoprirlo?» chiese Jean. Il ragazzo si alzò, si precipitò fuori casa seguito da Jean e in un battibaleno furono davanti casa di Erwin. 
Quando Eren suonò il campanello, nessuno rispose. Risuonò e la porta si aprì, ma le serrande erano tutte chiuse e la luce era spenta. Chi diavolo gli aveva aperto? E che diavolo di scherzo era mai quello? E Levi, dov’era? Lui era in camera di Erwin a farci l’amore? 
Chiuse la porta dietro di sé e, senza far rumore, si avviò verso la camera di Erwin, quando le luci si accesero e i suoi amici apparvero davanti a lui preparati a festa. Scritte di “Buon compleanno” erano appese al soffitto e la tavola era imbandita. Levi era seduto sul divano e sorrideva sornione. Erwin aveva una maglia con su scritto “Happy Birthday Eren!” e Jaeger non capiva più nulla. 
«Cosa diavolo...?» iniziò. 
«Sono anni che temi che io abbia una relazione con Erwin, tesoro.» cominciò Levi a parlare «Stai rendendo la nostra vita un inferno per la tua gelosia e avevi anche dimenticato il tuo compleanno, impegnato com’eri nelle sceneggiate. Così abbiamo pensato di organizzarti questo, stupido.» prese un rustico dal piattino sul tavolino e lo mise in bocca in un modo che Eren trovò invitante. 
«Mikasa è sicura che tu e Erwin state insieme... mi ricordavo del mio compleanno, ma pensavo fossi più interessato a festeggiare qualcosa con Erwin.» 
«Mikasa fingeva di aiutare te, ma in realtà era d’accordo con me!» 
«Idiota!» pronunciarono tutti all’unisono. 
Eren si lasciò cadere sul divano, esausto e sorpreso, e Levi lo attirò a sé in un caldo abbraccio: «Hai visto com’è carina la maglietta di Erwin?» 
«Carina, sì.» rispose Eren, beandosi del profumo di Levi. Non lo aveva così vicino da mesi... 
«Facciamo pace, piccolo?» chiese Levi, dandogli un bacio sulla fronte. 
«Pace.» ribatté Eren, baciandogli le labbra. 
E, mentre gli altri consumavano i dolci comprati per l’occasione, Eren e Levi si scambiavano effusioni sul divano. 
Secondo tutti erano adorabili, altro che relazioni segrete con Erwin Smith.

Salve a tutti! Eccomi, nel giorno del mio compleanno, a festeggiare quello di Eren. Ovviamente con una Ereri che spero vi sia piaciuta ;)
Alla prossima!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti / Vai alla pagina dell'autore: Roe Jaeger