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Autore: Iron_Girl_    07/08/2020    1 recensioni
Questa storia non prende in considerazione nessuno dei film, quindi la figlia di Tony non è Morgan. Buona lettura❤
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Peter Parker/Spider-Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci siamo addormentati subito dopo aver fatto l'amore, ora la stanza è buia e sento il respiro di Hayley sul collo, volto il viso per vedere l'ora e noto che sono le due di notte, cazzo! Mia zia mi ucciderà quando torno a casa! Volto lo sguardo e vedo che anche la mia ragazza si è svegliata

 

-Dovrei tornare a casa-sussurro, lei si stringe di più a me

 

-No, dai resta qui...manda un messaggio a tua zia-si sta per riaddormentare ma il suo cellulare prende a squillare, si mette seduta e risponde

 

"Ho scoperto chi è l'uomo che gestisce tutto e ho trovato anche i suoi seguaci"

 

-Davvero? E chi sono?-domanda

 

"Ti mando l'indirizzo, ci vediamo lì tra trenta minuti"chiude la chiamata ed esce dal letto iniziandosi a vestire

 

-Fury li ha trovati-mi alzo dal letto e mi vesto a mia volta, usciamo dalla stanza poco dopo e riusciamo ad uscire senza essere visti -Come facciamo ad arrivare al luogo dell'incontro in venti minuti?-guardo l'indirizzo e vedo che è dall'altra parte della città

 

-Ti fidi di me?-domando, lei mi sorride ed annuisce, l'abbraccio -Stringiti forte-lo fa e poco dopo sfrecciamo sui tetti dei palazzi grazie alle mie ragnatele, la guardo e vedo che sorride divertita, non è affatto spaventata. Arriviamo in un quarto d'ora e proseguiamo a piedi fino al punto di ritrovo

 

-Addirittura in anticipo, non hai preso questo da tuo padre allora-le prendo la mano e ci facciamo portare all'interno di uno dei capannoni da Fury, appena entriamo vediamo degli uomini in manette ma a primo sguardo non sembrano semplici manette, non riusciamo a vedere i volti però

 

-Hayley Stark...mi chiedevo quando ti avrei incontrata-l'uomo mostra finalmente il suo volto ma non mi dice nulla, Hayley invece mi lascia la mano ed in un movimento fulmineo tira fuori una pistola dal pantalone puntandola verso l'uomo, quando ha preso la pistola?? Quando si è vestita non l'ho vista

 

-Tu! Brutto bastardo!-urla, l'uomo si mette a ridere -Dammi un buon motivo per non spararti-le parole che escono dalla bocca della mia ragazza mi sconvolgono ma cerco di restare vigile e non darlo a vedere, Fury si mette davanti alla ragazza

 

-So che ci sono dei precedenti tra tuo padre e quest uomo ma non puoi ucciderlo, metteremo lui e gli altri nelle celle di sicurezza dello S.H.I.E.L.D.-Hayley non abbassa la pistola -Abbassa la pistola ragazza, non faranno più del male a nessuno e le armi non gireranno più, le abbiamo sequestrate tutte-abbassa la pistola ma non la mette al suo posto, la tiene nella mano destra pronta ad usarla se qualcosa va male

 

-Avete le prove che posso mostrare ai ragazzi che ci vogliono morti?-Fury annuisce e le porge una grossa cartella che prende con la mano libera -Grazie-le prendo la pistola dalle mani e la do ad un agente senza che lei se ne accorga troppo intenta a guardare altri agenti che portano su un furgoncino gli uomini. Torniamo a casa circa un'ora dopo, quando ci siamo assicurati che tutti sono nelle loro celle

 

-Devo tornare a casa Hayley-sussurro, lei mi guarda poi sorride dolcemente

 

-Sono le quattro ormai Pete, resta da me-abbasso lo sguardo e scuoto la testa, devo pensare a quello che ho visto e devo farlo a casa mia

 

-No, devo tornare a casa mia zia sarà preoccupatissima-fa per avvicinarsi per darmi un bacio ma io sposto il viso leggermente -Ti chiamo io-mi volto e cammino verso la metro che mi porterà a casa senza guardarmi indietro.

 

POV Hayley

 

Torno a casa confusa, stanca e triste, perché Peter si è comportato in quel modo? Cammino per il salone e vado a sbattere contro qualcuno, quasi cado a terra, alzo lo sguardo e vedo che è mio padre

 

-Ma si può sapere dove sei stata?? Sono venuto nella tua stanza alle due e mezza per vedere se stavi bene e non c'eri! Jarvis non è riuscito a rintracciarti perché avevi il cellulare qui, ho chiamato anche May ma mi ha detto che non eri lì e che nemmeno Peter c'era ed anche lei ha cominciato a preoccuparsi visto che Peter non rispondeva al cellulare-Steve entra nel salone e si mette accanto a mio padre 

 

-Papà mi dispiace...dovevo fare una cosa e non ho visto l'ora, mi dispiace tanto-mi abbraccia forte ed io ricambio con il braccio libero -Ora vado a dormire-saluto entrambi e vado nella mia stanza dove mi faccio una doccia e mi metto a dormire. Mi sveglio per il suono insistente del cellulare, mi giro nel letto e rispondo ancora assonnata senza vedere chi è

 

"Ciao Hayley" riconosco subito la voce del ragazzo che mi è venuto a minacciare in ospedale

 

-Gli uomini che spacciavano le armi sono stati arrestati e ho tutte le prove che sono stati loro-

 

"Tra un'ora al Central Park"

 

-Okay-chiudo la chiamata e provo più volte a chiamare Peter che però non risponde a nessuna delle mie chiamate, mi preparo ed esco dalla mia stanza

 

-Esci?-domanda mio padre dalla cucina, lo raggiungo e mi siedo anche io aspettando la colazione che Steve mi porge poco dopo

 

-Grazie-sussurro cominciando a mangiare -Ho un appuntamento tra...-guardo il telefono, nessun messaggio, nessuna chiamata -Tra quaranta minuti-bevo un sorso del cappuccino e riprovo a chiamare Peter ma senza successo

 

-Con Peter?-domanda mio padre, guardo il suo ultimo accesso...lo ha effettuato cinque minuti fa! Allora perché non mi risponde??

 

-Non è che ogni volta che esco devo uscire con Peter-rispondo un po' troppo acida infatti mi guardano tutti e due confusi, scuoto la testa -No, non esco con Peter ma sarò perfettamente al sicuro, non preoccuparti-finisco la colazione ed esco di casa provando ancora a chiamare Peter ma non mi risponde

 

Peter ma che succede?? Perché non mi rispondi?

 

Visualizza il messaggio ma non risponde, sbuffo e lo poso in tasca dirigendomi al Central Park con mille domande che mi frullano per la testa. Arrivo con ben venti minuti di anticipo quindi mi siedo su una panchina a guardare i bambini che giocano e ridono senza un solo pensiero in testa, spensierati e felici...proprio come me fino a qualche mese fa

 

-Stark-volto lo sguardo e vedo il ragazzo, questa volta però non è minaccioso anzi, sembra quasi amichevole

 

-Ciao-prendo lo zaino e tiro fuori la cartellina dandola al ragazzo che la apre e ne legge tutti i fogli

 

-Mi dispiace per averti quasi ucciso...ora che so che davvero non centrate nulla mi sento in colpa-abbasso lo sguardo

 

-Non preoccuparti, ora è tutto risolto, io sono al sicuro ed anche voi...mi dispiace davvero tanto per tutte le persone che sono morte devi credermi-ci guardiamo per qualche secondo poi lui annuisce

 

-Si, ti credo...non sembri il tipo di persona che farebbe male a degli innocenti-rimaniamo in silenzio per un po' -Il tuo ragazzo non ti ha accompagnato?-mi alzo e metto lo zaino in spalla

 

-Ora devo andare...fai una buona vita-non gli do il tempo di rispondere e mi incammino verso casa.

 

Lunedì

 

Non sento ne vedo Peter da quella notte e la cosa mi preoccupa molto così oggi ho deciso di aspettarlo davanti al suo armadietto per domandargli cosa succede e perché non mi parla più. Arriva circa cinque minuti dopo ed appena mi vede abbassa lo sguardo

 

-Che ci fai qui?-domanda con un tono di voce duro che non gli ho mai sentito usare con me

 

-Bé ero preoccupata, non rispondi alle chiamate ne ai messaggi...-non mi guarda, apre l'armadietto e prende i libri

 

-Avevo bisogno di pensare alla nostra relazione e sono giunto alla conclusione che non voglio più stare con te Hayley-il mio cuore si frantuma in mille pezzi in un solo secondo, sto per rispondere ma lui se ne va, prendo il cellulare e faccio il numero di papà

 

"Hey piccola, dimmi"

 

-Papà potresti venirmi a prendere?-domando cercando di trattenere le lacrime -non mi sento molto bene-aggiungo

 

"Arrivo"chiude la chiamata ed io mi avvicino all'uscita della scuola attendendolo lì ma per soli dieci minuti, entro in auto e tutto l'autocontrollo cede, inizio a piangere come non mai e a singhiozzare come una bambina

 

-Piccola che succede?-domanda abbracciandomi forte, non rispondo continuando a piangere tra le braccia del primo uomo della mia vita, quando mi calmo un po' mette in moto, penso che stiamo andando a casa invece ci ritroviamo in spiaggia, scendiamo ed andiamo a sederci sulla sabbia senza curarci troppo del fatto che potremmo sporcarci

 

-Peter mi ha lasciata e non so nemmeno perché non me lo ha detto...ha detto solo che ha pensato a noi e che non vuole più stare con me-confesso con le lacrime che scorrono di nuovo sulle mie guance, mi stringe di nuovo a se ed io mi lascio coccolare

 

-Lui è quello che ci perde perché tu sei la ragazza più meravigliosa del mondo-non ne sono poi così sicura ma non capisco cosa può essere cambiato da quella notte io proprio non capisco! Stavamo così bene insieme e abbiamo fatto l'amore proprio quella notte ed è stato bellissimo...

 

-Sono così triste e devastata e stanca, ho avuto così tanto di cui occuparmi nell'ultimo periodo-mi carezza la schiena

 

-Di cosa ti sei occupata? E chi ti ha spedito in ospedale? Non dire cazzate Hayley, voglio la verità perché so che hai contattato Fury-alzo lo sguardo scioccata, ha fatto la spia??Ma perché?? -Non me lo ha detto Fury, stavo facendo un controllo del mio cellulare e ho visto che lo avevi preso e avevi aperto il suo numero, allora che è successo?-prendo un respiro profondo

 

-Delle armi della Stark Industries giravano ancora e facevano danni così dei ragazzi mi hanno aggredito, volevano uccidermi ed uccidere anche te perché molti innocenti sono morti, ho trovato i responsabili ed ora sono allo S.H.I.E.L.D., lo sapevamo solo io e Peter, non te ne ho parlato perché non volevo che andassi a combattere chi mi ha aggredito e non volevo ti preoccupassi ma lo hai fatto comunque e mi dispiace così tanto-ora che ho detto tutta la verità a mio padre mi sento meglio come se un peso se ne fosse andato, odio mentirgli ed odio avere dei segreti con lui -Sono la figlia peggiore del mondo-sussurro prendendomi il viso tra le mani

 

-Questo non ti consento di dirlo! Eh no cara, sei la figlia migliore, volevi proteggere me e le persone che ami ed hai fatto tutto da sola...sei stata coraggiosissima-mi toglie le mani dal viso e mi bacia dolcemente il naso -Tu sei la miglior figlia che mi potesse capitare-sussurra prima di stringermi ancora di più a se -Ora alzati dai facciamo un po' di foto!-lo guardo divertita ma lui sta già prendendo il suo cellulare, mi levo le scarpe e mi alzo andando verso l'acqua seguita da mio padre. Passiamo ore a fare foto, parlare, ridere e bere bevande fresche e ad ora di cena decidiamo di tornare alla Stark Tower

 

-Hay mi dispiace per quello che è successo, Tony mi ha messaggiato-Steve mi abbraccia ed io mi perdo per qualche secondo nel secondo abbraccio più protettivo per me

 

-Abbiamo fatto delle foto ti va di vederle?-domando dopo qualche minuto staccandomi da lui e trascinandolo sul divano senza aspettare una sua risposta, colleghiamo il cellulare alla tv e cominciamo a vedere le foto che abbiamo fatto

 

Prima foto

 

-Tony sei davvero un fotografo bravissimo e tu Hay un soggetto fantastico-mi passa il braccio intorno alle spalle ed io mi accoccolo al suo petto cosa che fa anche papà visto che Steve è al centro -I miei due amori accoccolati su di me? Sono davvero fortunato-ridiamo tutti e tre e Steve posa un bacio su entrambe le nostre teste

 

Seconda foto

 

-Oh sei anche andata in acqua?-domanda Steve facendomi sorridere

 

-Si ed era perfetta veniva quasi voglia di tuffarsi-rispondo sorridendo ma per poco perché nella mia testa si affollano i ricordi di me e Peter senza alcun motivo in particolare

 

-A cosa pensi?-domanda papà, scuoto la testa e mi alzo andando in cucina a preparare la cena, in realtà non ho fame è solo per fare qualcosa e tenere la mente occupata

 

-Lui è quello che ci perde-sussurra Steve, annuisco -Ci penso io qui, vai a farti un bagno rilassante...tuo padre è già andato-annuisco e mi dirigo verso la mia camera, preparo un bel bagno caldo e mi immergo chiudendo gli occhi, i ricordi di me e Peter mi invadono la mente e non posso far altro che piangere ancora, ho perso l'unica persona della mia età che amo e che non mi vedeva come una ragazzina viziata ma come ho fatto a perderlo?? Esco dalla vasca circa venti minuti dopo e mi metto il pigiama scendendo poi in cucina per mangiare il minimo per non far arrabbiare papà e Steve.

 

***

 

A scuola tutti sanno che io e Peter ci siamo lasciati, chi non ha visto lo è venuto a sapere da altri, è tutto orribile, mi guardano tutti con scherno e tutti mi additano ancora più del solito, tiro su il cappuccio della felpa e vado al mio armadietto dove prendo i libri e corro in classe, cerco davvero di concentrarmi sulle lezioni ma non ci riesco, ho gli sguardi di tutti addosso, sono stanca ed ho un fortissimo mal di testa visto che ho pianto quasi tutta la notte. Le ore passano lente ed arrivo all'ora di pranzo che sono stanchissima e non vedo l'ora di andare a casa, mi siedo sotto uno degli alberi e metto la sveglia dieci minuti prima della prossima lezione, non ho voglia di mangiare, mi poggio al tronco e chiudo gli occhi addormentandomi all'istante. Mi sveglio perché sento qualcuno scuotermi per la spalla, apro gli occhi trovandomi Peter davanti

 

-Va tutto bene? Ti ho vista qui e...-gli sposto la mano con rabbia e mi alzo velocemente

 

-Hai anche il coraggio di venirmi a parlare??-sussurro furiosa per poi andare verso l'armadietto, prendo i libri e mi dirigo in classe anche se mancano quindici minuti all'inizio della lezione, il mio cellulare vibra e rispondo alla chiamata anche se non ho visto chi è

 

"Ciao piccola Stark...ho saputo tutto da Steve e sono tornata da Parigi apposta, hai bisogno di una serata tra ragazze, ti passo a prendere dopo scuola"

 

-Nat! Ma sei tornata da Parigi per questo? Ma la missione?-

 

"La mia migliore amica è più importante di qualsiasi missione"

 

-Grazie Nat-

 

"Ci vediamo dopo scuola ti voglio bene"

 

-Ti voglio bene anche io-chiudo la chiamata proprio mentre entra il professore in classe che mi guarda confuso

 

-Cosa ci fai già qui Stark?-domanda gentile

 

-Non ho voglia di stare fuori-rispondo semplicemente iniziando a disegnare sulla prima pagina del quaderno

 

-Noi professori sappiamo sempre tutto sai? Sentiamo anche noi le voci che girano-sospiro, fantastico! -Devo ammettere che anche la maggior parte dei professori credono che tu sia in vantaggio rispetto agli altri ma io no, io so che tutti i bei voti che prendi e tutto quello che fai lo fai con le tue forze e non con le raccomandazioni di tuo padre-alzo lo sguardo con gli occhi lucidi, davvero c'è qualcuno in questa scuola che non mi crede solo una figlia di papà?

 

-Grazie-sussurro sinceramente commossa dalle sue parole -Tutti pensano che sia solo una raccomandata ma non è così...io vorrei davvero fare amicizia con loro ma non me lo permettono! Sono riuscita a fare amicizia solo con Peter e sembrava tutto perfetto ma ora che ci siamo lasciati è di nuovo tutto uno schifo...ho gli occhi di tutti puntati addosso-non so perché sto dicendo queste cose al mio professore d'arte ma mi sento un po' più libera

 

-Mi dispiace molto per te e Parker, sembravate davvero una coppia unita-annuisco poi suona la campanella ed iniziano ad entrare in classe. Tutti guardano Natasha poggiata alla moto:indossa dei jeans stretti, una canotta nera, un giubotto di pelle dello stesso colore e delle semplici converse ma è semplicemente stupenda, vado verso di lei sorridendo e ci abbracciamo forte e sento diversi versi e persone bisbigliare ma non mi importa, tra le braccia della mia migliore amica tutto passa

 

-Andiamo?-annuisco e metto lo zaino a posto per poi salire e stringermi alla rossa che parte. Arriviamo pochi minuti dopo e mi accorgo che siamo al poligono

 

-Una serata tra ragazze eh?-la rossa ride trascinandomi dentro

 

-Secondo te cosa dovevamo fare truccarci e metterci lo smalto?-ridiamo entrambe perché in effetti non è da nessuna delle due, entriamo e subito tutti gli occhi sono su di noi ma non ce ne curiamo ed andiamo dove si spara mettendo gli occhiali di protezione, le cuffie ed iniziando subito a sparare, è un metodo di sfogo come tanti altri credo anche se le sedicenni sicuramente non lo fanno, uno dei difetti o pregi? Di essere la figlia di Tony Stark. Spariamo per circa un 'ora poi usciamo e ci dirigiamo al mini market accanto prendendo un barattolo grande di gelato e due cucchiai, ci sediamo sul marciapiede ed iniziamo a mangiarlo

 

-Questa è una cosa che fanno le ragazze per le delusioni d'amore-sussurro per poi mangiare una bella cucchiaiata di gelato, la rossa sorride

 

-Bé questo è decisamente gustoso-ridiamo entrambe poi poggio la testa sulla sua spalla -Pensavo che Peter fosse diverso...non uno stronzo come tutti-sussurra carezzandomi i capelli

 

-Si Nat, anche io lo credevo-prendo un altro po' di gelato -ma non riesco a credere che mi abbia usata, lui non è così-sospiro -Solo che non riesco proprio a capire-mi fa togliere la testa dalla sua spalla e butta il barattolo ormai vuoto

 

-Da domani si inizia una nuova vita piccola Stark e sai come si inizia?-scuoto la testa e prendo la mano che mi porge -Dai capelli-sorrido e risaliamo sulla moto diretti dal mio parrucchiere che ha sempre un posto libero per me

 

-Amore ciao!-mi saluta per poi darmi due baci sulle guancia -Allora cosa vogliamo fare?-guardo Nat che mi sorride

 

-Un nuovo inizio-mi fa accomodare su una delle poltrone ed inizia a lavorare.

 

 

   
 
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