Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Cesca_Haibara20    08/08/2020    3 recensioni
Conan ed Ai sono amici da tanto tempo. Sono ormai entrati in sintonia, tutti li considerano simili perché hanno lo stesso modo di fare, di agire e di pensare ma, c'è qualcosa di strano nel comportamento di Ai... Sta diventando più affettuosa nei confronti di Conan; sarà semplicemente amicizia o qualcosa di più? E Ran? Aspetterà ancora il ritorno di Shinichi o piano, piano, cercherà la felicità altrove? Si dice che l'amore vero sia un sentimento che provino gli adulti, chissà se i nostri ragazzi sanno già cosa sia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
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ATTENZIONE: Questo capitolo sarà dal punto di vista (POV) di Ai, dal prossimo capitolo tornerà il punto di vista di Conan.
 
Ci siamo messi seduti sul letto con la schiena contro il muro ed entro su Netflix per cercare qualche film da guardare.
Dopo svariati film sento lentamente un peso sulla mia spalla, volto la mia attenzione e noto che Shinichi è crollato come un bambino. Sorrido dolcemente, gli accarezzo delicatamente i capelli, chiudo il portatile, mi sposto senza cercare di svegliarlo e lo faccio sdraiare mettendolo comodo sul letto con accanto il peluche giusto per fargli sentire una presenza.
Scendo dal letto e noto il suo telefono vibrare, non so perché ma lo prendo e vedo il numero di Asami.
"E da quando Asami lo chiama?" penso leggermente infastidita.
Mi allontano di pochi passi dal letto così che non riesca a svegliarlo.

«Pronto?» esordio rispondendo alla chiamata.
«Ciao Conan, sono Asami.» mormora lei con tono imbarazzato.
«Ehi Asami, sono Ai, rispondo io perché purtroppo Conan non può rispondere.»
«Oh... E perché?»
«Emh... Ha avuto una brutta sorpresa e sta cercando di riprendersi.»
«Oh, povero il mio Conan!» piagnucola.
"Mio?!" corrugo la fronte.
«Ti serve qualcosa?» le domando.
«Oh, sì! In realtà cercavo Conan perché devo dirgli una cosa abbastanza importante...» sento la sua voce esitante.
«Mi dispiace ma, come ho detto prima, non può rispondere; si è appena addormentato e mi dispiace svegliarlo.»
«Capisco...»
«Forse è meglio se lo richiami stasera, sicuramente gli farà piacere sentire la tua voce dopo una giornata come questa.» cerco di rassicurarla.
«Va bene! Grazie comunque Ai.»
Sorrido lievemente.
«Figurati Asami.»
«Ciao, ciao!»
«Ciao.»

Riattacco, poso il suo cellulare sul comodino con un sospiro e mi dirigo verso il salotto.
"La sua voce sembrava esitante e insicura, sicuramente quello che voleva dirgli doveva essere sicuramente importante. E se volesse..." quel pensiero mi fa sbiancare. "No, ma che vado a pensare?! È troppo piccola, non penso vorrà dichiararsi." sorrido scuotendo lentamente la testa.
Entro in cucina, apro la credenza e prendo un po' di biscotti, li metto in una ciotola, prendo un bric di succo alla pesca e torno in salotto; poso tutto sul tavolino di fronte al divano ed accendo la TV cercando un canale interessante da guardare.
In quel momento torna in salotto Agasa.

«Ehi Ai.» mi saluta venendomi incontro. «Ma Shinichi dov'è? È tornato a casa?» mi domanda guardandosi intorno.
«È in camera, è crollato.» rispondo con un leggero sorriso.
«I messaggi lo hanno stressato parecchio, mh?»
«Secondo me aveva anche bisogno di sfogarsi un po', non può fargli altro che bene.» aggiungo con un sospiro. «Penso che ora per lui sarà un pochino più difficile accettare la presenza di Araide a casa di Ran.»
Agasa si gratta il mento.
«Fammi pensare...»
«A cosa?»
«Potrei inventare una scusa per far stare a stretto contatto Shinichi ed Araide senza dargli la possibilità di scappare.»
«Li chiude in uno stanzino per ventiquattro ore?» domando alzando un sopracciglio.
Lui per tutta risposta ridacchia divertito dalla mia domanda.
«No, no, Ai, niente così di estremo. Stavo pensando che potremmo invitare Araide, Ran e i ragazzi a campeggiare per un paio di giorni, così che entrambe stiano a contatto ed abituarsi l'uno all'altro.» mi spiega con un sorriso.
«È una grande idea!» mi complimento con lui facendolo sorridere fiero. «Ma Shinichi non accetterà mai.»
«C-come non accetterà?»
«Se gli diciamo che viene anche Araide farà i capricci per non affrontarlo.»
«Non se non glielo dici.»
«Quindi dobbiamo mentirgli?»
«Semplicemente glielo teniamo nascosto finché non arriviamo al campeggio così non avrà altra opzione che restare.»
Mi accarezzo il mento con l'indice seguendo il ragionamento di Agasa.
«In effetti il ragionamento quadra.» ammetto. «Oggi che giorno è?»
«Oggi è venerdì, perché?»
Annuisco prendendo il cellulare.
«Adesso chiamo i ragazzi e gli chiedo se gli va di venire in campeggio domani e domenica.»
«Brava, io vado in ufficio ad invitare Ran ed Araide.»
«Ha il numero di Araide?» domando sorpresa.
«Certo che no! Chiederò a Ran di invitare anche Araide.» risponde come se fosse ovvio.
«Oh, giusto.» mororo sorpresa.
Mentre il dottore se ne va nel suo ufficio abbasso il volume del televisore e chiamo per prima Ayumi.

Dopo aver chiesto a Ayumi, Genta e Mitsuhiko mi manca di chiederlo ad Asami. Sono sinceramente incerta se invitarla, non per cattiveria ovvio ma non so come approcciarmi con lei. Quando ci ritroviamo io e lei cala sempre un silenzio imbarazzante dalla quale non sappiamo come uscirne.
"Magari potresti usare questa occasione per avvicinarti di più a lei ed evitare situazioni imbarazzanti." penso stringendomi nelle spalle.
Faccio un profondo respiro e chiamo anche Asami decisa ad invitarla.
A quanto pare hanno accettato tutti senza esitazione, sono curiosa di come prenderà Shinichi il fatto che domani andiamo al campeggio tutti insieme. Rialzo il volume della televisione, bevo un sorso dal bric prestando tutta la mia attenzione al programma che segue.

Le ore passano in fretta e Shinichi ha dormito fino a dopo l'ora pranzo, sorprendentemente ha accettato l'idea del campeggio ed ancora non sa della sorpresa che lo attende; ha pranzato da noi ed ora è ancora qui. Non se la sente di tornare a casa da Ran, non riuscirebbe a guardarla negli occhi e non lo biasimo.

«Ti dispiace se dormo da voi stanotte? Non me la sento di dormire da Ran.» mi domanda riprendendo il suo tono di sempre.
Gli sorrido dolcemente.
«Certo Shinichi, non devi preoccuparti.»
«Non mi chiami spesso così.»
«Lo faccio solo quando siamo io e te o la tua copertura salterebbe in un giorno, baka.» aggiungo facendogli l'occhiolino.
«Grazie.» replica con una risatina.

In quell'istante suona il campanello, io e Shinichi ci guardiamo per pochi secondi sorpresi poi decido di scendere dal divano ed andare ad aprire.
La figura che si presenta davanti a me mi lascia sorpresa.
È Ran.

«Ciao Ai, hai visto Conan?» mi domanda mettendosi alla mia altezza.
"Hai proprio deciso di spezzarlo definitivamente?" penso nascondendo il mio fastidio.
«Sì, è seduto sul divano, è rimasto con me tutta la mattina.» rispondo indicandolo con un cenno del capo.
«Oh, grazie al cielo!» fa un sospiro di sollievo. «Ho provato a chiamarlo ma non rispondeva.» mi spiega con una nota di preoccupazione.
«Ah, è perché si è addormentato... Ci siamo messi a guardare svariati film al PC ed è crollato. Probabilmente doveva essere ancora stanco.» le spiego fingendo indifferenza.
«Posso parlargli un momento?»
Poso per poco secondi lo sguardo verso Shinichi cercando consenso, mi fa cenno di avvicinarla ed io rispondo.
«Certo, prego.» le faccio spazio e lei entra in casa.
Prende Shinichi per mano e lo porta in cucina. Io chiudo la porta e ritorno sul divano, anche se cerco di origliare la loro conversazione Ran bisbiglia e ciò me lo impedisce.
"Che pizza! Volevo sapere che gli sta dicendo." penso con un lieve broncio in viso.
Pochi minuti dopo Ran e Shinichi tornano in salotto e lui ritorna a sedersi accanto a me.

«Allora Conan ti devo aspettare per l'ora di cena? Così ti fai la doccia per domani?» gli domanda Ran avvicinandosi alla porta.
«In verità preferisco dormire qui e raggiungere il campeggio con Ai e gli altri.» risponde Shinichi prendendomi per mano.
A quel contatto cerco di nascondere il rossore sulle mie guance dietro i miei capelli.
«Ma Conan, devi almeno farti la doccia.» replica con un sospiro.
«Può tranquillamente farla qui.» mi intrometto col mio tono pacato.
«Ti prego Ai non venirmi contro.»
"Oh cara mia, non puoi dirmelo dopo che hai rifiutato Shinichi per un bracciale ed una collana!" penso infastidita.
«Ma davvero, non c'è alcun problema se la fa qui. Abbiamo spazio ed inoltre è più comodo se dorme qui, il dottore ha persino noleggiato un piccolo pulmino così ci stiamo tutti.» spiego.
«Tutti chi?» domanda Shinichi confuso.
«Ma come tutti chi? Io, te, Genta, Asami, Mitsuhiko ed Ayumi. Nella macchina di Agasa non ci stiamo tutti insieme con anche gli zainetti e la attrezzatura per le tende.»
«Ah, giusto...»
«Ti prego Conan. Facciamo così, vieni a casa a farla subito la doccia così ti posso preparare lo zaino col cambio per la notte e lo zaino per il campeggio, che ne dici?»
Shinichi mi guarda per un paio di secondi ed io gli faccio un lieve cenno di consenso.
«Va bene, vengo.» sospira e scende dal divano.
«Grazie Conan.» Ran sorride e lo prende per mano.
«Ci vediamo dopo Ai.»
«A dopo Conan.»

Lo saluto con un cenno della mano e lo guardo uscire. In effetti devo preparare qualcosa da mangiare, almeno qualche panino per il viaggio o prima della grigliata serale. Scendo dal divano e raggiungo Agasa nel suo ufficio.

«Dottor Agasa?» esordisco entrando.
«E-eh? Chi è?» sobbalza sorpreso dalla mia presenza.
«Si calmi, sono io.» lo rassicuro.
«Ah, sei tu Ai.» sospira sollevato. «E chi era alla porta?»
«Era Ran, è venuta a prendere Shinichi per fargli fare una doccia e preparargli lo zaino per domani.»
«Capisco, capisco.»
«Ah e rimane qui a dormire.»
«Bene, bene...» annuisce riprendendo a lavorare. «ASPETTA HAI DETTO DORMIRE?!» esclama.
«Non se la sentiva di dormire da Ran così gli ho detto di sì, in fondo c'è spazio qui.»
«No, no, lo capisco, è solo che non viene spesso qui a dormire.»
«Meglio. Così è più facile per non incrociare Araide, no?»
«Giusto, giusto, brava Ai.»
Sorrido soddisfatta.
«Ah! Sono venuta qui per avvisarla che vado a fare un po' di spesa per prendere la cane da preparare al barbecue e ingredienti per preparare i panini per il viaggio. Sicuramente Genta avrà fame e non potremmo fermarci ogni cinque minuti.»
«Bravissima Ai! Il portafoglio è dentro al primo cassetto della mia scrivania, prendi tutti i soldi che ti servono.»
«Va bene, grazie.»
Annuisco ed esco dall'ufficio a prendere il portafoglio, prendo i soldi che mi servono, faccio una lieve lista degli ingredienti ed esco di casa.

Mentre passeggio per strada osservo tante coppiette camminare e scherzare felici tra loro, le osservo con una sensazione strana dentro.
"Chissà se anche Shinichi si sente così quando vede queste persone insieme mentre lui ha sofferto così tanto per proteggere la ragazza che ama." su Ai, non fare questi pensieri tristi!
Scuoto il capo ed entro in un supermercato a comprare i vari ingredienti che mi servono per i panini e la carne per il barbecue.

Torno a casa nel tardo pomeriggio e per strada incontro Mitsuhiko.

«Ciao Ai!» mi raggiunge da dietro.
«Oh, ciao Mitsuhiko.» ricambio il saluto. «Come mai sei in giro a quest'ora?»
«Potrei farti la stessa domanda.»
«Beh... Io, come vedi, sono andata a fare la spesa.» rispondo alzando le mani con le buste. «Qual è la tua scusa?» domando con tono da mamma.
«Anche io sono a fare spese.» replica con una risatina mostrando una piccola lista della spesa. «Mamma era stanca ed io mi sono offerto.»
«Oh, sei un ometto.»
«Più o meno». mormora grattandosi la nuca. «Hai bisogno di una mano con le buste?» domanda preoccupato.
«Non preoccuparti Mitsuhiko, non sono pesanti.» lo rassicuro.
«Andiamo Ai, insisto.»
Si avvicina maggiormente a me e toglie dalla mia mano la busta più pesante.
«C-che c'è qui dentro?» domanda con una risata.
«Ho messo tutte le lattine di bibite e la carne. Se è troppo pesante facciamo a cambio, tanto siamo quasi arrivati.»
«No, no, ce la faccio, vai tranquilla.»
Mitsuhiko sorride facendomi sentire sollevata, in fondo è un gesto molto gentile da parte sua.

Una manciata di minuti dopo arriviamo a casa del dottore.

«Eccoci qui.» posiamo entrambe le buste a terra. «Grazie per avermi fatto compagnia.»
«Ma figurati Ai. Lo sai che se hai bisogno, basta farmi un fischio e arrivo.» lo noto arrossire.
«Ancora grazie, sei stato un vero gentiluomo.» gli do un veloce bacio sulla guancia.
Improvvisamente la porta di casa si apre, ci voltiamo entrambe verso di essa e vedo un Shinichi non molto contento.
"Dio, ma oggi non è proprio giornata..." penso preoccupata dalla sua reazione.
«Ciao Conan!» lo saluta solare Mitsuhiko.
«Ciao Mitsuhiko.» ricambia il saluto un po' giù di corda.
«Q-quando sei tornato...?» domando tirando su le buste.
«Sono arrivato un paio di minuti fa, Agasa mi ha detto che eri a fare compere, ma siccome è tardi mi sono preoccupato e volevo venire a cercarti.» replica avvicinandosi a me e togliendo entrambe le buste dalle mie mani.
"Shinichi era preoccupato per me...?" questo pensiero fa battere forte il mio cuore.
«Non ce n'era bisogno...» mormoro cercando di scacciare l'imbarazzo.
«Mi preoccuperò sempre per te Ai.» replica lanciando uno sguardo a Mitsuhiko. «Vado a posare la spesa, ci vediamo domani Mitsuhiko.»
«Sì, ciao Conan!»
Per tutta risposta ricambia il saluto con un cenno del capo ed entra in casa. Faccio un piccolo sospiro.
«Si è fatto tardi, è meglio che vada dentro anche io.»
«Va bene...» annuisce. «Allora a domani Ai.»
«A domani.»
Lo saluto con un cenno della mano ed entro in casa chiudendo la porta dietro di me.

Raggiungo Shinichi in cucina e lo vedo che non proferisce parola.
"Ci aspetta una lunga serata." penso sospirando.

Shinichi ha deciso di rifilarmi il trattamento del silenzio e per tutta la sera non mi ha nemmeno degnata di uno sguardo; ora capisco come si è sentito quando io lo avevo fatto a lui. Io ho fatto la bambina ed ora lui lo sta facendo con me.
"Diciassette anni per niente! Solo quando vuole lui è il ragazzo dolce e maturo che è veramente. Non capisco perché prendersela tanto per un innocente bacio sulla guancia, va bene che oggi ha avuto una giornata di merda ma non mi sembra il caso di farla tanto tragica per un bacetto. Scommetto che se non avesse visto nulla sarebbe tornato il ragazzo di sempre, il ragazzo di cui mi sono innamorata." penso mangiando la mia cena ed posando lo sguardo su di lui ogni tanto.

Dopo cena e dopo aver preparato tutto il necessario Agasa va a dormire e rimaniamo solo io e Shinichi, da soli seduti sul divano a guardare un film.
Nessuno dei due ha il coraggio di aprire bocca, ma dopo interminabili minuti di silenzio, decido di parlare per prima.
«Quel bacio non significa niente. Ho solo ringraziato Mitsuhiko per avermi aiutato con le buste della spesa.» esordisco con lo sguardo incollato al televisore.
Passano alcuni minuti ma Shinichi decide di terminare il trattamento del silenzio.
«Se avevi bisogno di aiuto potevi tranquillamente chiamarmi.»
«Non potevo sapere che eri già tornato.»
«Anche se fossi stato da Ran sarei corso a perdifiato solo per aiutarti, lo sai. Farei di tutto per te.»
«Ti prego non voglio litigare... Soprattutto non con te e non per una questiona così piccola...» sospiro posando una mano sul suo braccio e guardandolo.
Lui volta lentamente il viso verso di me guardandomi intensamente negli occhi causandomi il batticuore.
"Ti renderai mai conto dell'effetto che mi fai?"
Improvvisamente abbassa lo sguardo.
«Hai ragione, non c'è motivo di cui essere arrabbiati... Scusami, è che è stata una giornata strana e non ci sto capendo più niente.» spiega tutto d'un fiato.
Gli prendo il viso tra le mani alzandolo in modo che mi guardi negli occhi.
«Non c'è bisogno che tu mi chieda scusa, è okay. Lo capisco che è stata una giornata stressante, soprattutto per te, e sai cosa?»
«Cosa...?»
«È tardi e domani mattina dobbiamo alzarci presto, vai a nanna su.»
Sono tentata di chiedergli cosa gli abbia detto Ran mentre lui era a casa ma non mi sembra il caso di stressarlo ancora di più.
«Ma Ai...» piagnucola con fare da bambino.
«Niente ma.» lo zittisco io. «Devo ancora farmi la doccia e domani sarà una luna giornata quindi, vai a lavarti i denti e fila a nanna.» ordino con tono da mamma.
Lui per tutta risposta sospira e scende dal divano andando in camera a prendere lo spazzolino per poi tornare in bagno.

E, finalmente, anche questa lunga giornata è terminata.
   
 
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