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Autore: Purrrfect    09/08/2020    3 recensioni
Può un gesto di gentilezza avere risvolti inaspettati?
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Chat Noir è molto orgoglioso di quello che ha preparato; questa volta la sua amica non dovrà accontentarsi di qualcosa che Ladybug ha rifiutato, ma avrà qualcosa che è stato pensato apposta per lei nella speranza di stupirla, di renderla felice.
Il ragazzo ripensa al baule pieno di regali e si sente in difetto: il suo impegno è ridicolo in confronto a quello di Marinette, ma da qualche parte dovrà pur cominciare a sdebitarsi, no?

§§§
A voi la nostra seconda role, seguito di Bruises.
Buona lettura!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTO II, SCENA I: Cataclisma


 
[Chat Noir]


La prima cosa che ha fatto Chat Noir, appena tornato sul luogo dell'appuntamento, è stata spegnere le candele: non gli servono, visto che può vedere bene anche al buio. Man mano che soffia sui lumicini, ripensa alla sua chiacchierata con Marinette. Si scopre a sorridere al pensiero di quanto si sia sentito a proprio agio con lei, a come abbia avuto la possibilità di vederla sotto una luce diversa: non impacciata e balbettante, non sfuggente come quando è Adrien a parlare con lei. Poi si perde nel ricordo della scoperta di essere davanti all'autrice della lettera d'amore su cui aveva fantasticato per mesi e il cuore ricomincia a battere più forte.
Sta piegando il lenzuolo quando un richiamo inaspettato lo fa sobbalzare per la sorpresa.

"Ma-", comincia, però il nome di Marinette gli muore sulle labbra quando si trova davanti Ladybug. Per uno stranissimo e destabilizzante momento avrebbe giurato che ci fosse di nuovo Marinette, lì con lui.

"Ma che splendida sorpresa, Milady!", la saluta con più disinvoltura, le sorride, s'inchina. Con una manovra fulminea lancia il lenzuolo piegato e riesce a nascondere la scatola che ha usato come proiettore. Ha già rischiato di tradirsi una volta dimostrando di conoscere fin troppo bene il sistema di sicurezza di Villa Agreste, non vorrebbe compromettere la propria identità nel caso in cui Ladybug notasse il marchio della maison di moda di suo padre.

"Cosa ci fai da queste parti, Insettina? Le brave coccinelle non dovrebbero essere a letto a dormire, a quest'ora di notte?"

Si morde la lingua, nel vano tentativo di contenere la propria curiosità, ma alla fine cede al bisogno di aggiungere una domanda:

"O forse sei stata a un appuntamento galante?"

Se non ci fosse stato il ricordo del bacio di Marinette, che ancora sembrava regalare un lieve tepore nel punto in cui si era posato, è probabile che non si sarebbe mai azzardato a chiedere una cosa del genere, con il rischio di ricevere una risposta che avrebbe potuto ferirlo. In effetti si sente stranamente sereno, a riguardo.
Osserva con attenzione la sua compagna di avventure (la ragazza dei suoi sogni) e fa un rapido inventario, ritrovando ancora tutto: amore, ammirazione, devozione, la casa sull'isola deserta, la frutta, il criceto... allora perché non lo preoccupa la prospettiva di sentirle dire che ha passato la serata con qualcuno?

 
 
[Ladybug]
 
"Un appuntamento galante io, dici?", chiede Ladybug, con fare pensoso. "Mh, può darsi."

Fa un paio di passi in direzione delle poltroncine e le osserva distrattamente, prende in mano la ciotola vuota su una di esse e l'annusa.

"Appuntamento galante a lume di candela e pop-corn?"

Ridacchia sotto ai baffi, al pensiero del film che lei e Chat Noir hanno seguito solo per metà. Torna a rivolgergli lo sguardo con un ampio sorriso, dopo essersi seduta su una delle poltroncine.

"Chi è la fortunata, Micetto?"

Poi tutta la sua attenzione si concentra sul telo su cui è stato proiettato il film, buttato in malo modo su una scatola (quella del proiettore, immagina). Lo acciuffa e inizia a piegarlo.

"Certo che sei proprio disordi-", si blocca appena riconosce il marchio Agreste sulla scatola. Come ha fatto a non notarlo prima? Torna con lo sguardo sul viso di Chat Noir. "...disordinato. Ma questa roba dove l'hai presa?"

Percepisce il viso crucciarsi all'idea che il suo collega abbia fregato tutta la roba in qualche magazzino degli Agreste.
 

 
[Chat Noir]
 
Il può darsi di Ladybug non è un ... ma nemmeno un no, eppure la risposta sibillina non fa male. Chat Noir fa un mezzo sorriso per l'insinuazione di Ladybug che forse sia stato lui ad aver passato una serata romantica. Che sia un pochino gelosa?
Però, quando lei gli domanda a bruciapelo dove abbia preso quel fantastico allestimento che ha preparato per Marinette, ha un momento di panico che riesce a nascondere benissimo. Il suo sorrisetto diventa più provocatorio.

"Posso spiegarti tutto, Milady", comincia tranquillo.

"In primo luogo, si dà il caso che, involontariamente, abbia ferito Marinette e ho pensato di farmi perdonare organizzando per lei una serata speciale. Dubito che lei l'abbia considerato un incontro romantico e non era quello il mio scopo, quindi non essere gelosa, Insettina. Punto secondo", incrocia le braccia, contrariato dalla critica di Ladybug.

"Io non sono disordinato. Mi hai colto di sorpresa e ho avuto fretta di liberare le mani, nel caso tu avessi voluto correre ad abbracciarmi".

Il sogghigno di Chat Noir è diventato molto più sfacciato e il ragazzo si prepara per il gran finale.

"Per quanto riguarda la tua ultima domanda, Milady, sono diventato molto amico di Adrien Agreste. È stato lui a suggerirmi di prendere in prestito queste cose per qualche ora: visto che Marinette è una sua cara amica, è stato molto felice di contribuire, ma mi ha fatto promettere che non avrei detto niente alla Principessa"

Rimane sbalordito dalla sfacciataggine e dalla rapidità con cui è riuscito a confezionare quella mezza verità, ma deve ammettere con sé stesso di avere avuto una trovata geniale.
Si avvicina il più possibile a Ladybug, tanto da poter quasi sentire il suo respiro, poi afferra il lenzuolo sfiorando appena le mani della ragazza.

"Questo, invece, viene dal mio letto", le confida in tono intimo e con un sorriso sornione. "Se non ti dispiace, vorrei riaverlo: è appena diventato il mio lenzuolo preferito".
 
 

[Ladybug]
 
Ad ogni singola parola che Chat Noir dice, si sente avvampare. Ogni suo passo verso di lei, con quel suo sguardo sfacciato e la voce profonda, le rende le gambe molli come gelatina. Menomale che è seduta, si dice, altrimenti cadrebbe a terra.
Quando Chat Noir recupera il telo dalle sue mani, sfiorandole di poco le dita, il viso così vicino al suo da sentirne il fiato caldo che sa ancora di popcorn accarezzarle le labbra, si sente cedere.

"Questo, invece, viene dal mio letto", le confida lui, con un sorriso vittorioso. "Se non ti dispiace, vorrei riaverlo: è appena diventato il mio lenzuolo preferito."

Molla il lenzuolo in questione come scottata, borbottando qualcosa di sconclusionato mentre volta le spalle a Chat Noir per nascondere tutto l'imbarazzo che prova.

"Se A-Adrien ti ha prestato queste cose, a-allora v-va bene!"

Poi ragiona un attimo sul motivo per cui Adrien ha deciso di aiutare Chat Noir: visto che Marinette è una sua cara amica, è stato molto felice di contribuire.
Non sa cosa dovrebbe provare a riguardo: non che si aspettasse altro, da Adrien, che in fondo sta con Kagami; allo stesso tempo, il sentirsi ripetere di essere solo un'amica per lui, lo ha percepito come il conficcarsi di un chiodo direttamente nel centro del petto. E poi c'è Chat Noir, che come al solito è riuscito a risollevarle il morale e a riscaldarle il cuore, con quel suo modo di fare dolce e... Provocante? Attraente? Si sente avvampare di nuovo, all'idea che si sta facendo del suo collega. Non ha idea di come il loro rapporto si sia sviluppato così tanto e in così poco tempo. O meglio, sa cosa è successo, ma non ha ben compreso come Chat Noir sia riuscito a conquistare le attenzioni che Marinette riservava solo e unicamente ad Adrien.
Ladybug torna con lo sguardo sul supereroe, recupera il lenzuolo dalle mani di Chat Noir e lo butta sull'altra poltroncina. Si alza in piedi e lo abbraccia.

"Sei proprio un bravo Micetto", sussurra, godendosi ancora un po' il suo calore, il suo profumo e il battito del suo cuore.
È contenta che le cose tra loro si siano sistemate, è felice di avere il supporto di cui ha bisogno sia nei panni di Marinette che di Ladybug. Chat Noir è speciale, e sebbene sia di una sfacciataggine incredibile, non riesce a tenergli il broncio.
Si allontana da lui quanto basta per guardarlo dritto in viso. 

"Vuoi una mano a sistemare?"
 

 
[Chat Noir]
 
Chat Noir rimane così sorpreso quando Ladybug gli toglie il lenzuolo di mano per poi abbracciarlo, che non fa neppure in tempo a ricambiare il gesto; non si è nemmeno messo a fare le fusa, ha solo sentito il cuore esibirsi nell'ennesima acrobazia nel suo petto. Non è abituato a tante emozioni e per un momento si domanda se la felicità possa uccidere: in quel caso lui sarebbe già con un piede nella fossa. Di sicuro è sempre più confuso perché non capisce come sia possibile che, tanto Ladybug quanto Marinette, gli procurino le stesse emozioni.
L'offerta di Ladybug di aiutarlo lo sorprende ancora di più, si sente addirittura commosso.
Le prende le mani e se le avvicina al petto mentre si perde nei suoi bellissimi occhi blu.

"Milady, la mia parte cavalleresca ti direbbe che posso fare tutto da solo e ti inviterebbe ad andare a dormire, visto che è tardissimo".

Le stringe le mani ancora di più e le sorride.

"Però c'è una parte di me, molto insistente, che sarebbe felicissima di poter passare ancora un po' di tempo con te, stasera. Quindi ti ringrazio e accetto il tuo aiuto"

Si guarda attorno e pensa a come organizzarsi. Dal momento che sono in due, basterebbe un solo viaggio per riportare le poltrone a sacco al deposito. Per il lenzuolo non ci sarebbero problemi: visto che ha già ammesso che gli appartiene, a Ladybug non verrà certo in mente di accompagnarlo a casa per sistemare anche quello, giusto?

"Bene, Insettina", Chat Noir comincia a raccogliere le bottigliette vuote e il contenitore dei popcorn.

"Comincio a portare via la spazzatura, tu aspettami qui. Appena torno andremo a restituire le poltroncine e poi avrai il bacio della buonanotte che desideri tanto, d'accordo?"

Si diverte a stuzzicarla, però poi si fa serio all'improvviso.

"Scherzi a parte, Milady", aggiunge mentre è già pronto a lanciarsi in strada in cerca di un cestino della pattumiera, "prima di salutarci vorrei chiedere il tuo parere su una questione che mi sta... a cuore"

Ancora una volta la lascia senza aspettare una risposta; mentre porta a termine il suo compito pensa a come esporre il suo problema all'amica. È impaziente di parlare con lei perché spera che una persona sensibile e piena di risorse come la sua Insettina, sappia dargli un consiglio per aiutarlo a risolvere il rompicapo che gli sta confondendo mente e cuore.
 

 
[Ladybug]
 
Il bacio della buonanotte che desidera tanto?!
Oh mamma. Si accarezza le guance, le sente scottare come roccia lavica sotto le dita.
Non ce la può fare, si dice, a continuare così. Chat Noir sta diventando uno sfacciato di prima categoria. O è lei che sta iniziando a prendere sul serio i suoi atteggiamenti?
Per fortuna che Chat Noir si fa serio e "scherzi a parte, Milady", le dice, mentre è pronto a lanciarsi in strada con le mani piene di spazzatura. "Prima di salutarci vorrei chiedere il tuo parere su una questione che mi sta... a cuore."
Lo guarda di traverso, mentre Chat Noir si butta giù dal tetto senza aspettarsi una risposta.

Ladybug fa spallucce e inizia a raccattare alla bell'e meglio tutta la roba: raggruppa le candele spente in un angolino; torna a piegare il lenzuolo (a cui comunque dà un'annusatina veloce e, oddio, sa proprio del profumo di Adrien!); chiude il cavalletto e posa a terra la scatola di scarpe, in cui alla fine decide di mettere via le candele.

Chissà di cosa vorrà parlare, Chat Noir?
 
 

[Chat Noir]
 
Quando Chat Noir torna dalla sua spedizione di corvée, trova il resto dell'allestimento già riordinato, grazie all'efficienza di Ladybug. D'istinto lancia un'occhiata in direzione della casa di Marinette, domandandosi se la sua amica stia già dormendo. Forse sta pensando a lui... cioè, ad Adrien.

Gli sfugge un sospiro frustrato a causa della confusione che lo assale di nuovo. Meglio non pensarci troppo.
Si avvicina alla collega e di nuovo viene travolto dalla forza dei sentimenti che prova per lei: sì, è ancora tutto al suo posto, isola, casa, frutta, criceto.

"Grazie Principessa", ecco, come non detto. Come può continuare a confondere il modo in cui si rivolge a Ladybug e Marinette?

"Voglio dire, grazie Milady, mi sei già stata di grande aiuto", le rivolge un sorriso smagliante.

"Credo però che sia davvero troppo tardi, sicura di non voler tornare a casa a dormire?"

Le aveva detto di aver bisogno di un consiglio, ma comincia a pensare di aver fatto un errore. Come potrebbe spiegarle la faccenda di Marinette, se nemmeno lui riesce a capire che cosa pensare?
 
 
[Ladybug]
 
Le si accende un campanello d'allarme nel momento esatto in cui Chat Noir la chiama Principessa. Che abbia scoperto la sua identità segreta?! Che sia questo il motivo per cui gironzola attorno alla sua versione civile?!
Non va bene, si dice. Se Chat Noir ha davvero scoperto che sotto la sua maschera c'è Marinette, allora si troverà costretta a togliergli il Miraculous.
Cerca di regolarizzare il respiro dal momento in cui si accorge di trovarsi nel panico più totale e spera vivamente di essere ancora in tempo a rigiocarsi la carta di Multimouse, perché la sola idea di perdere il suo collega la demolisce.
Deve assolutamente indagare, al costo di tenerlo tutta notte fuori casa. Si siede su una delle poltroncine con una calma che ha del ridicolo.

"No, no. Non sono stanca, Chat Noir. Di cosa volevi parlarmi?"
 
 

[Chat Noir]
 
 
Ladybug si accomoda su una delle poltroncine, tranquilla e disponibile e Chat Noir non può fare a meno di pensare che, o la sua collega ha passato davvero una bellissima serata - e chissà chi è il fortunato che l'ha resa così felice - oppure il fatto che sia entrata in gioco Marinette, ha di nuovo scatenato la sua gelosia.
Oltretutto, ora che ha la completa attenzione di Ladybug, gli sembra ancora più stupido rivolgersi a lei per un consiglio. Prende rapidamente in considerazione eventuali alternative: Plagg? Per carità. Nathalie? Probabile che sia in una situazione anche più complicata della sua. La sua guardia del corpo? Risponderebbe con un grugnito, visto che è un uomo di poche parole. Suo padre? Lo avrebbe ricevuto su appuntamento chissà quando. Alya, Nino...?
Con un sospiro si lascia cadere sulla seconda poltroncina e si prende la testa fra le mani, frustrato e a disagio.

"Interrompimi pure quando vuoi, Milady", esordisce, "È una faccenda complicata e non so neppure da che parte cominciare"

Fa una pausa per schiarirsi le idee, si massaggia la nuca per sciogliere la tensione e vincere l'imbarazzo.

"Ho un amico che, tempo fa, si è innamorato di una ragazza straordinaria ma inarrivabile. Si è dichiarato, ma lei l'ha respinto perché è già impegnata".

L'ultima parola lascia le sue labbra con un grande sforzo e un sorriso amaro increspa la sua espressione. Chat Noir non riesce neppure a guardare la sua amica negli occhi, tanto è il timore che abbia già intuito che stia parlando di sè.

"Lui poi ha conosciuto un'altra, che ha ammesso di provare qualcosa per lui. Così ha deciso di cominciare a frequentarla, forse sperando di riuscire ad essere felice con lei. Però le cose non stanno andando come dovrebbero e la situazione è precipitata qualche giorno fa, quando il mio amico ha scoperto per... ehm... vie traverse che la sua migliore amica è innamorata di lui da tempo. È rimasto sconvolto perché non lo avrebbe mai immaginato", scuote la testa, sconsolato per la propria stupidità.

"Però, sai, dal punto di vista sentimentale lui è un caso abbastanza disperato. E non ha nemmeno modo di provare a sistemare le cose con la sua amica, perché lei si sente di troppo e lo sta evitando"

Chat Noir chiude gli occhi e si prende di nuovo la testa tra le mani: è venuto il momento di affrontare la questione più difficile e forse non si sente ancora pronto.

"Per farla breve, il mio amico si è reso conto che questa ragazza, in fondo, è sempre stata più che un'amica per lui, ma forse adesso è troppo tardi. E avrebbe bisogno di averla vicina, di passare di nuovo del tempo con lei per capire cosa provi davvero. Però non vuole forzarla, non vuole insistere... e io vorrei tanto vederli felici entrambi, ma tutto quello che fino ad ora sono riuscito a fare è stato lasciare un pezzo del mio cuore sulla porta di casa di questa ragazza fantastica. E non mi spiego come sia possibile, perché il mio cuore appartiene a te Insettina, anche se continui a respingermi"

Ecco. Si è finalmente tolto un peso e si sente molto più leggero. Chissà Ladybug cosa penserà di lui, adesso.
La guarda e le rivolge un sorrisetto rassegnato.

"Scusa, sembra la trama di una brutta telenovela, vero?"
   
 
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