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Autore: Spensieratezza    11/08/2020    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam alla fine aveva deciso di prendere il coraggio a quattro mani, e uno di quei giorni, chiese a Dean di parlargli in camera, al piano di sopra, approfittando del fatto che Lisa e Ben erano in giardino.
“Dean, adesso che siamo soli, parliamo seriamente. Sono passate due settimane da quando sono qui. “
“Lo so benissimo, Sam.”

“Va bene, allora visto che lo sai, arriviamo direttamente al punto: che cosa hai intenzione di fare con Lisa?”
Dean strabuzzò gli occhi.
“Mi stai chiedendo se voglio lasciarla?”
“VUOI? Vuoi? Perché tu…vorresti restare con lei?
“Abbassa la voce: Sam, tu non capisci..”
“Dean, non ti sarai mica innamorato in una settimana??”

“Cosa? NO. Ascoltami, Sam. Tu non c’eri, ok? E lo so benissimo che non è colpa tua. Non guardarmi così. Ero così stravolto che…non riusciva a consolarmi neanche Bobby..o..Castiel..ero davvero perso senza di te. Tanto che all’inizio non volevo neanche rispettare la promessa fatta di andare da Lisa.”
“Ma alla fine ci sei andato.”

“Sì! E sai cosa ti dico? Mi ha stupito, Sam! Mi ha stupito davvero. È stata davvero in gamba. Mi ha accolto..senza fare domande..mi ha detto che lo faceva per me…che non voleva niente in cambio..nè soldi..nè..niente. Solo che io stessi BENE. Quella notte io e lei..”

“Tz..lo immaginavo.”

“Non capisci. Per la prima volta..per me non è stato solo sesso. È stato..di più..in un certo senso, più emotivo, ma anche più doloroso. Ero disperato. Per te, Sam.
“Questo non mi fa stare meglio.”

“Lo so. L’indomani..lei mi disse che non si aspettava niente da me, ma desiderava che io rimanessi li..perché non si sentiva sicura a sapermi là fuori, da solo. Temeva che facessi qualche cazzata. Mi ha detto che potevamo non avere etichette, essere semplicemente Dean e Lisa, e quello che sarebbe stato, sarebbe stato. Non cercava un marito, o un padre per Ben. Voleva solo..”
“Portarti a letto.”

“Ma mi ascolti? Ti sto dicendo che ero disperato e tu.. da quanto tempo era che non assaporavamo  il sapore di una CASA? Da quanto tempo è che entrambi non la assaporavamo? Credo di non essere più abituato a questo..a un lavoro, a tre pasti caldi tutti i giorni.”

Sam lo guardò spalancando la bocca.
“Quindi vuoi farti una vita con lei?”
“No! Io..non so quello che voglio..”
“Va bene, ho capito..”
“Sam, cosa stai facendo? HAI FATTO I BAGAGLI?”

“Sì e adesso me ne vado.” disse l'altro, tirando fuori il borsone da sotto il letto.
“CHE COSA?”

"Questi sono per Lisa, per il disturbo." disse Sam, tirando fuori dei soldi, ma Dean con una manata glieli respinse, facendoglieli cadere.

Sam sbuffò. "Molto elegante." disse Sam. "Devi accettare questi soldi, sono stato qui fin troppo, almeno lascia che ricambi in qualche modo."

"Sei un idiota. Riprenditi quei mucchietti di carta.

"Va bene. Vorrà dire che li userò per il motel."

"Fai sul serio? La odi così tanto da preferire un motel a una casa VERA?"

“Senti, Dean, questa situazione non può durare. Tu per Lisa sei qualcosa, io no. Sono un estraneo. Non posso continuare a stare qui. Se tu vuoi lei, buon per te.”

“Guarda che è stata LISA a proporre di fermarci qui da lei per un po'! L’ha proposto a entrambi!! Per riposarci, ricaricarci, dopo quello che abbiamo affrontato. Ha detto che possiamo essere suoi ospiti.”
“Oh, Dean, sei così ingenuo..” sospirò.“Credi davvero che Lisa non abbia un secondo fine? Lei vuole solo legarti a lei. Sa che più tempo passerai qui più poi potresti decidere di non volertene più andare! E l’ha chiesto anche a me, solo perché sa bene che se io me ne vado, tu fai lo stesso!”

“La fai davvero così meschina? “
“Sono solo realista, Dean.”
“E quindi tu vuoi andartene, perché così io scelgo di venire con te? Accusi lei di cercare di manipolarmi ma tu fai lo stesso!”
“No!! Io non manipolo nessuno! Io voglio andarmene perché voglio tornare alla mia vita normale! Non puoi costringermi qui. DEAN. Non sono uscito in una gabbia, per entrarne in un’altra!”

A Dean si mozzò il respiro nel sentire quelle parole.
“Perdonami..io..non penso davvero quello che ho detto.”
“Però l’hai detto..”
“Io..devo andare adesso.” Disse Sam, facendo per uscire.
“SAM, NO. TI PREGO!”
Sam rimase esterrefatto, Dean si era praticamente inginocchiato ai suoi piedi e lo teneva stretto, stringendolo per lo stomaco come un amante disperato.

“Dean..” A Sam veniva da piangere.
Non andartene, ti prego, non lasciarmi..non di nuovo..”
“Dean, io non ti lascerò mai..tuttavia è meglio che io vada adesso…” disse Sam accarezzandogli i capelli.
“No, no, no, no..allora vengo con te. Faccio i bagagli anche io!”
Dean, credi davvero che io accetti una cosa del genere, sotto coercizione?”

“Sono io che lo voglio! E tu non puoi impedirmi di venire con te!”
“No. DEAN!” Sam gli bloccò i polsi. “Prendiamoci una pausa , almeno per stanotte e domani decidiamo.”
“Non puoi chiedermi di lasciarti da solo. Non lo farò.”
“Eppure..ti eri detto d’accordo, quando ti dissi che avrei detto di sì…per lasciarti..” disse Sam .

Quelle parole soffocarono Dean mentre Sam le disse con studiata crudeltà, a quel punto Sam scese velocemente le scale e quando Dean si riprese, fece per correre per fermarlo.
“SAAAAAAAM!”
Ma Sam era già partito via.
 
“Dean, che cosa sono queste urla??” era Lisa.

“Era Sam, Lisa. Mi ha lasciato. Ci ha lasciato.” Disse Dean.
“Dean, ascoltami, adesso devi lasciarlo sbollire. È meglio che lo lasci sbollire un po' e domattina gli parli, ok?”
“Okay..okayy…oh, è tutta colpa mia. È colpa mia.”
 
 
 
Quella sera, Dean non mangiò niente e alle domande di Lisa riguardo cosa fosse successo con Sam, preferì non rispondere.
Ad un certo punto, verso sera inoltrata, andò in garage e chiamò Castiel.
Dopo tre richiami l’angelo arrivò.
“Dean, se stai cercando Sam, ti voglio tranquillizzare. Lui sta bene.”
“Ti ha già raccontato la sua genialata di volersene andare? Gli è venuta una crisi isterica!”

“Strano, quando mi ha raccontato la sua idea di lavorare in un locale qui vicino per darti del tempo, mi è sembrato molto calmo. Dal suo racconto, sembrava che fossi TU in preda a una crisi isterica.” Disse Castiel.
Cosa? Quel figlio di… aspetta….C-cosa? Calmo? Locale?” Dean faceva fatica a mettere in ordine i pezzi.

“Sì, mi ha detto che avete bisogno tutti e due di un po' di tempo per rimettervi in sesto. Tu non vuoi lasciare Lisa per adesso e quindi lui vuole concederti del tempo e quindi gli ho sguinzagliato contro Gabriel.
“Gabriel??”
Erano ovviamente a conoscenza del fatto che l’arcangelo fosse sopravvissuto allo scontro con Lucifer,grazie a uno dei suoi trucchi. Pochi giorni dopo che l’arcangelo disse che era morto, Gabriel contattò lo stesso Castiel dicendogli che era vivo ma di non volerlo far sapere a nessuno, esclusi i Winchester.
“Certo, grazie a uno dei suoi poteri angelici, è diventato padrone di una pasticceria proprio poco distante.”
Questa è bella.”

“Se proprio devo dirla tutta, non ho creduto alla sua apparente tranquillità e quindi ho deciso di metterglielo alle costole. Lavorerà con lui. Almeno si terrà impegnato per un po'.”
“Tutto questo è assurdo…ma è reale tutto questo? Non sembrano neanche le nostre vite,.”

“È vero. Tutto si è stravolto. Tuo fratello che lavora in una pasticceria con il mio, tu con Lisa e io..”
“Tu…?”
Castiel sembrò imbarazzarsi.
“Non ne voglio parlare. Piuttosto, Sam ti ha detto che vuole tirare fuori Adam dalla gabbia?”
“Cosa?? Eravamo già d’accordo che ci avrei pensato io!!”

“Beh, con tutto il rispetto, Dean, tuo fratello non sembra più avere tanta fiducia in te, in considerazione al tirare fuori gente dalla gabbia.”
Dean lo guardò sorpreso e un po' amareggiato.
“Scusa, Dean. Adesso devo andare.”
“Cas, aspetta, devi dirmi..”
Ma l’angelo era già sparito.
 

“Lisa…”
“Dean, che è successo? Ho visto Castiel qui fuori e…”
“ Baciami.”
“C-che cosa?”
“Ho un bisogno DISPERATO che tu mi baci. Adesso!”
“Dean…”
“Ti prego!”

E sembrava così simile al Dean che era arrivato da lei, quel giorno, che Lisa lo fece. Lo baciò e in men che non si dica, Dean l’aveva spinta dentro e fatta salire sul tavolo della cucina.
Un rumore di un portaombrelli, ruppe per un momento l’incantesimo.
“S-scusate. Io..vado di sopra. In soffitta. A giocare ai videogames!”
“Merda…sono un idiota..che figura..io..” Ben li aveva sorpresi così, con la mano di Dean sotto la gonna di Lisa. Voleva sprofondare nel terreno.

“Non preoccuparti. Ben è grande. Ti ho già detto che ha già la prima fidanzatina?” disse Lisa ammaliante.
“COSA? Dovrò fargli un discorsetto.”
“Non farai niente del genere!” disse Lisa, poi si addolcì.
“Avanti, baciami ancora. Stavi andando bene.”
“Forse io non..”
“L’abbiamo fatto solo due volte..ne sento la mancanza.”
Dean la baciò ancora.

Lisa sapeva di pesca e di pastafrolla, ma per qualche motivo, non era la crostata che lui amava più di tutte.
Era un gusto che sapeva di dolce, ma che non lo convinceva, non in mezzo alla pastafrolla. Ne veniva fuori un sapore che era dolce ma che non era convincente.
 
La portò in braccio in camera, mai un simile peso gli sembrò tanto pesante.

Per qualche motivo si ricordò di quando Sam morì, durante lo scontro dei prescelti. Gli era sembrato così leggero.
La spinse sul letto. La baciò. La sua bocca finì sui suoi seni e la sentì ansimare.
Cercò di fare tutto bene, ma reprimeva le lacrime, mentre facevano l’amore.

No, sesso…
E Se Sam si fosse trovato qualcuna? Se l’avesse sostituito, solo perché lui l’aveva fatto prima?
Non avrebbe potuto sopportare l’idea. Non poteva sopportarlo. Sarebbe morto, perché era consapevole che se Sam decideva di rifarsi una vita…sarebbe stato..
Vero…

Non come lui, che ogni volta era un palliativo..sempre..sempre..sempre..
Sam..
Perché non mi hai aspettato..
Perché non hai avuto pazienza…
Perché? Perché? Perché?

E ogni affondo era una domanda, ogni affondo un interrogativo, tanto che si chiedeva come facesse Lisa a non percepire il dolore, la sofferenza, la….l’aggressività quasi.
Finì di fare sesso con Lisa senza percepire piacere. Non come avrebbe voluto.
Da quant’era che non provava piacere più nel sesso?
Da quando era tornato dall’inferno o forse da prima?

Si addormentò con questa ultima domanda e con una constatazione che aveva dell’amaro in bocca.
Sam, lui…di sicuro prova ancora piacere nel sesso…lui è così passionale..è stato capace di sedurre una perfetta sconosciuta , mentre io ero stato circuito da una sirena…

E non avrebbe voluto che quel pensiero gli arrecasse così tanto male, non voleva sentirsi così tradito, davanti a quello, ma era…non poteva fermarlo.
 
 


Mentre Dean consumava quel pensiero, annegando nei rimpianti e nei ricordi, Sam aveva fatto a pezzi il cuscino, e le lenzuola, in un motel qualunque di cui non ricordava il nome.

Dormiva tra lenzuola sfasciate, tra cuscini rovinati, pieni di piume.
Lacrime che si mischiavano nelle piume.

Mentre gli rigavano ancora il viso.

“Maledetto, maledetto…” singhiozzava ad alta voce Sam.

“Se mischi delle lacrime a delle piume, potresti ricavarne un elisir?” chiese l’arcangelo appena comparso in quel momento.
Sam fece un balzo.
“Gabriel??? Ma non eri morto??”
“Ma come!! Mio fratello non ve l’ha detto?”

“Ah, sì. Ce l’ha detto che hai finto..scusami, sono rimbambito.” Disse Sam.
“E qual è la differenza tra il solito?”
“Senti, se sei venuto qui per divertirti, non è aria, come vedi. E Non guardarmi.
Gabe gli accarezzò il viso.
“Non guardare un bel faccino come il tuo? Che spreco. E questi occhi rossi?”

“Lasciami! Fatti gli affari tuoi. Anzi, vattene!”
“È stato Dean, vero? Ho sempre pensato che per essere un idiota gli sei fin troppo fedele. Vuoi che lo faccia morire altre venti volte per punizione?”
Sam soffocò un grido.
Non ti azzardare! Dean non ti ha ancora perdonato per quella cosa. E neanch’io!!”

“Mmm…che tristezza. Beh, allora cosa posso fare per farmi perdonare, vediamo un po'.” Disse sdraiandosi sul letto di Sam. “Io e mio fratello abbiamo avuto un’idea. “
“Non mi coinvolgerai nelle tue idee folli.”
“Vuoi tuo fratello indietro? Allora, lasciami fare ok?” gli chiese, facendogli l’occhiolino.

“Oddio..” disse Sam, deglutendo. Non sapeva cosa aveva in mentre Gabe. Ma per qualche strana ragione, aveva deciso di aiutarlo  e quindi questo significava GUAI SERI.
 
   
 
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