Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Cesca_Haibara20    12/08/2020    2 recensioni
Conan ed Ai sono amici da tanto tempo. Sono ormai entrati in sintonia, tutti li considerano simili perché hanno lo stesso modo di fare, di agire e di pensare ma, c'è qualcosa di strano nel comportamento di Ai... Sta diventando più affettuosa nei confronti di Conan; sarà semplicemente amicizia o qualcosa di più? E Ran? Aspetterà ancora il ritorno di Shinichi o piano, piano, cercherà la felicità altrove? Si dice che l'amore vero sia un sentimento che provino gli adulti, chissà se i nostri ragazzi sanno già cosa sia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
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ATTENZIONE: Ritorno del punto di vista di Conan!
 

Mi ritrovo nel letto abbracciato ad Angel, il peluche di Ai.
"Incominciamo bene..." penso lasciando la presa sul peluche. "Perché non c'è? Si è già svegliata?"
Scendo dal letto e mi dirigo in salotto trovandomi Ai intenta a parlare al telefono ma, appena mi vede, riattacca in fretta. La guardo e rimango folgorato: indossa una maglietta a croptop nera con stampato sopra un gatto, un girocollo elastico, shorts chiari e Converse bianche basse.

 

«Ehi Shin.» mi saluta mettendo il cellulare in tasca.
«E-ehi... Con chi parlavi al cellulare?»
«No, niente era Ran che chiedeva se fossi sveglio.»
«Ah, okay.» annuisco non poco convinto.
«Buongiorno Shinichi!» mi saluta allegramente Agasa arrivando in salotto. «Sei pronto per il week-end in montagna?»
«Sì, sono pronto.» ridacchio.
«I bambini arriveranno tra pochi minuti.»
«E Asami come viene?» domando preoccupato.
Ai corruga per pochi secondi la fronte.
«Asami la va a prendere Mitsuhiko e viene con lui.» mi risponde leggermente fredda. «Hai fame?»
«Mmm... Non molto.» mormoro grattandomi la nuca.
<<«Sei sicuro? C'è tempo prima di partire e di montare la macchina, puoi mangiare.»
<<«No, tranquilla, al massimo se mi viene fame mentre mangio ti chiedo di passarmi un panino.» ridacchio.
Ai alza gli occhi al cielo, mi conosce bene, è inutile combattere.
«Tu hai fame?»
«Non cambiare il soggetto.» sorride.
«Non sto cambiando il soggetto.»
«Io ho già fatto colazione, sono sveglia già dalle sette.»
«Perché che ore sono?»
«Sono esattamente le otto.» risponde Agasa guardando l'orologio.
«Perché non mi hai chiamato prima?»
«Dormivi così bene, mi dispiaceva svegliarti così ti ho lasciato dormire.» risponde scrollando le spalle. «Poi con la giornata che hai avuto ieri, te lo meritavi un po' di riposo.»
«Sì... Forse...» mormoro. «E per che ora arriva Asami?»
«La mamma di Asami mi ha detto che prendevano il treno delle sette e mezza e che sarebbero arrivate qui per le otto e qualcosa, ora che arriva Mitsuhiko con la sua macchina saranno le otto e mezza. Aspettiamo poi Genta ed Ayumi e partiamo verso le nove circa.»
«Ran con chi viene?» domando confuso.
«Con chi? Beh, Ran viene accompagnata da una sorpresa.»
«Che tipo di sorpresa? questa storia non mi piace.
«Fidati di me, sarà una sorpresa bellissima!» si affretta a dire sorridendo.

 

Aspettiamo l'arrivo di Mitsuhiko e gli altri chiacchierando de più e del meno, cosa strana tra di noi, non parliamo così spesso o almeno non di cose di tutti i giorni.
D'improvviso la porta si spalanca.

«Buongiorno professore!»

La voce di Ayumi illumina la casa.

«Buongiorno anche a te Ayumi, come siamo allegri stamattina.» risponde il dottore.
«Non vedevo l'ora di venire!»
«Immagino, immagino.»
«Buongiorno Conan!»
«Ciao Ayumi.»
Si avvicina a me e mi stringe in un forte ed allo stesso tempo dolce abbraccio, sorrido intenerito e la stringo a mia volta.
Si allontana dall'abbraccio e posa la sua attenzione su Ai.
«Ciao Ai!»
«Ehi Ayumni.» la saluta lei col suo solito tono. «Perché la porta è ancora aperta? Deve ancora entrare qualcuno?» domanda.
«Oh?» si gira verso la porta. «Andiamo, non l'ha ancora convinta?» sbuffa ed esce da casa.
Curosi io ed Ai la seguiamo fuori a troviamo Genta e Mitsuhiko che cercano di convincere Asami ad entrare.
«Insomma perché non vuoi entrare?» domanda Genta esasperato.
«Ho paura...»
«Di cosa?»
«E se non gli sto simpatica...?»
«Scherzi?! Ti adorerà e poi, Agasa già ti conosce!»
«Esatto!» aggiunge Mitsuhiko. «Ti conosce già e ti adora! Come tutti del resto.»
«Che succede?» domando avvicinandomi ai tre.
«CONAN!» Asami come mi vede mi corre incontro e mi stringe forte.
«Tutto bene?» domando tenendola stretta a me.
«Non voleva entrare in casa.»
«E perché?»
«È troppo timida e non voleva disturbare.»
«Ma quale disturbo?» domando abbassando il volto verso Asami.
«Non lo so...» sussurra nascondendo il viso nel mio petto. «Non volevo sembrare invadente.» si scusa.
«Stai tranquilla Asami, qui puoi entrare come se fosse casa tua.»
«Davvero...?»
«Certo! Vieni pure, dai.» la prendo per mano e la accompagno dentro.
«Oh ma buongiorno Asami!» la saluta calorosamente Agasa.
«B-buongiorno...» mormora in risposta.
Non ricordavo Asami così timida... Con me sembrava a suo agio. Forse è perché non è stata spesso coi Detective Boys e non è riuscita a socializzare così tanto da essere completamente a suo agio.” la tendo per mano e ci avviciniamo ai divani.

I ragazzi mettono i loro zaini con il cambio accanto ad essi e ci sediamo tutti.

Io, Asami e Genta in uno mentre Ai, Mitushiko ed Ayumi in quello di fronte al nostro.

«Prima di partire che ne dite di una bella fetta di melone fresco?» domanda Agasa posando sul tavolino un vassoio con varie fette di melone.
«Buono il melone!» esclama Genta con l'acquolina ed addenta una fetta.
Seguiti dall'entusiasmo di Genta prendiamo una fetta di melone. Asami sembra intimidita dal farlo ma, dopo aver visto me, lo fa anche lei.
«Datemi solo un attimo ragazzi, okay? Finisco di mettere l'attrezzatura nel furgoncino e partiamo.» ci rassicura prendendo il materiale per le tende.
«Va bene.» rispondiamo tutti in coro.
«In quanti staremo in una tenda?» domanda Ayumi.
«Se non sbaglio saremo in tre.»
«Io propongo che noi tre ragazze in una tenda e voi ragazzi in un altra.» propone Ai.
«Ci sto! Brava Ai!» concorda Ayumi.
«A voi ragazzi va bene, vero?» ci domanda Ai.
«Certo che ci va bene.» rispondo subito. «Così potete farvi le unghie e le treccine in santa pace.» le prendo un po' in giro facendo ridere Mitsuhiko e Genta.
«Baka.» replica Ai con un sguardo infuocato.
Quello sguardo mi fa drizzare la schiena.

Dopo svariati minuti, finalmente, riusciamo a partire per il campeggio. Ho scoperto che Ran era già partita con la “sorpresa” ed io non ho la più pallida idea di chi sia.
Che sia Sonoko che ha preso la patente ieri? Improbabile, è troppo ricca per guidare lei. Se si trattasse di Goro Ai non terrebbe così tanto la bocca chiusa. Che si tratti di Heiji e Kazuha? È un ipotesi. Invece che venire col motorino di Heiji avranno preso una macchina a noleggio. È abbastanza credibile.” sospiro. “Lo vedrò quando sarò lì.
Durante il tragitto sono tutti abbastanza tranquilli; Ai ascolta la musica con gli auricolari guardando il paesaggio, Mistuhiko, Ayumi e Genta parlano animatamente ed Asami rimane in silenzio ad ascoltarli parlare, come me del resto.

«Tu che ne pensi Conan?» la voce di Ayumi mi distrae dai miei pensieri.
«E-eh?»
«Secondo te si potrà fare il bagno?»
«Beh ragazzi, andiamo in campeggio non proprio al mare.» rispondo stringendomi nelle spalle.
«Però Ai ha detto di portare il costume.» piagnucola Genta.
«In effetti...»
«State tranquilli.» li rassicura Agasa. «Nel luogo dove andiamo a campeggiare c'è un laghetto dove potete tutti fare il bagno.»
«EVVIVA!» esclamano i ragazzi felici.
Per un attimo punto la mia attenzione su Ai: sembra così tranquilla mentre ascolta la musica; sta lì rannicchiata nel sedile a guardare fuori dal finestrino ed, a quella vista, non posso fare altro che sorridere.
È così carina. Sembra quasi un'altra persona.” penso posando la testa sulla mia mano osservandola.
Ai sposta il viso verso di me facendomi abbassare improvvisamente abbassare lo sguardo.
Dio, mi sento un cretino! Nemmeno Ran mi fa questo effetto!
Finalmente, alle dieci e mezza, riusciamo ad arrivare a destinazione, quando scendiamo dal furgoncino rimaniamo tutti incantati: una grande valle fiorita con un ruscello di acqua fresca; sembra quasi un luogo magico.

«WOW! Sembra un posto di una fiaba!» esclama Ayumi guardandosi intorno.
«Hai ragione, sembra un disegno!» aggiunge Mitsuhiko.

Scendiamo tutti dal furgoncino ma io non vedo Ran e comincio a preoccuparmi un attimo.

«Vuole una mano con le tende Agasa?»

Quella voce.
Quella voce mi fa partire il nervoso dalla punta dei piedi fino alla punta della testa.
Quella voce, quella persona, non la voglio vedere. Non qui. Non oggi.
Volto la mia attenzione verso la voce e vedo Araide avvicinarsi con Ran. Mi giro verso Ai.

«Possiamo tornare a casa?» le domando al suo orecchio.
«Sorpresa.» risponde lei sempre sussurrando.


Stringo i pugni nervoso.
TRA TUTTE LE PERSONE PROPRIO ARAIDE?!” penso ormai esasperato.
Prendo Ai per mano e la trascino lontana dal gruppo così che non possano sentire la nostra conversazione.


«M-mi fai male al polso così...» piagnucola Ai mentre ci allontaniamo.
Mi guardo intorno constatando che siamo lontani abbastanza e sospiro.
«Si può sapere che hai?» mi domanda massaggiandosi il polso dolorante.
«Io che ho, io?!» sbotto arrabbiato.
Ai rimane sorpresa dalla mia reazione.
«Dannazione sai benissimo che per un po' non voglio vedere quella faccia da culo e cosa succede? Ora dovrò sopportarlo per due giorni interi?!» esclamo passandomi le mani tra i capelli.
«I-io non s-sapev-» farfuglia ma io la freno.
«Bugiarda! Tu sapevi benissimo e scommetto che è stata un'idea tua e del dottore! Ecco chi era la fantomatica sorpresa, eh?»
«Ora basta!» si arrabbia lei stringendo i pugni. «Io e il dottor Agasa non l'abbiamo fatto per farti piangere addosso per i prossimi giorni. È vero che è stata un'idea nostra ma l'abbiamo fatto per te, per abituarti della presenza di Araide nella vita di Ran, non perché ci sembrava una cosa divertente!» spiega.
"Forse non dovrei essere così duro con Ai... In fondo voleva solo aiutare..."
«Ai...»
«Se tu avessi visto Araide a casa saresti venuto da me e il dottore a lamentarti o addirittura a piangere perché non ce la facevi più di vedere loro due insieme ed io ho voluto risparmiarti questa tortura, va bene?»
"L'ha fatto per me...?"
«Baka lo sai che ci tengo tanto a te e farei tutto pur di rivederti felice!»
«N-non ho detto che non devi ma-»
«Allora cosa?! Lo so che vedere Araide ora come ora non ti sembra la cosa più bella e facile ma, vedrai che col tempo ti abituerai e la perdita di Ran ti sembrerà più sopportabile.»
"Se non ci fossi tu..."
Prendo Ai per le spalle e le attiro a me abbracciandola forte.
«Scusami Ai, non mi sarei dovuto arrabbiare tanto. Lo fai per me perché mi vuoi bene, vero?»
Ai si stringe a me anche se esitante.
«Certo... Ti voglio un bene dell'anima Conan.»

Il nostro momento tenero viene interrotto da Ran.

«Eccovi voi due!» richiama la nostra attenzione avvicinandoci a noi costringendoci a staccarci di colpo. «Che fai Conan, ora hai anche convinto Ai a sparire come fai sempre tu?» scherza lei mettendosi alla nostra altezza.
«Eh sì Ran, Conan è proprio una cattiva influenza.» scherza Ai posando lo sguardo su di me.
«Ehi non è vero! Dovevo dirle una cosa»! la correggo sentendomi le guance bruciare.
«Che carino che sei Conan! Sei diventato tutto rosso!» esclama Ran accarezzandomi una guancia.
"Perché sono improvvisamente arrossito?" penso confuso.
«Dai venite, Agasa ed Araide hanno quasi montato il barbecue e prepareranno la carne.» Ran prende per mano entrambe riportandoci verso il gruppo.
«Ma non è presto per il barbecue? Ai ha fatto tanti panini che sono nel cestino da pic-nic.»
«Lo so Conan ma volevamo tenere i panini per oggi.»
«Oh...» annuisco. «E perché?»
«Oggi volevamo andare a fare il bagno visto che c'è un sole così cocente.»
«Ah, va bene.»

Ritorniamo dal gruppo e vediamo i bambini che giocano allegri con la palla ed Araide insieme ad Agasa che mettono la carne sul barbecue.

«Ciao Conan!» mi saluta Araide con un sorriso fintissimo.
Io per non fare il maleducato ricambio il saluto.
«Ciao.»
«Spero ti piacciano gli spiedini, questa carne è stupenda!» si complimenta posandoli sulla brace.
«Devi ringraziare Ai. È stata lei a comprare ieri la carne da cucinare.» gli spiego indicando Ai con un cenno della testa.
«Oh ma davvero?»
Il suo finto tono sorpreso mi irrita da morire.
«Prego non c'è di che, so di avere buon gusto.» lo zittisce Ai con un sorriso raggiungendo gli altri.
Araide rimane, finalmente, senza parole ed io nascondendo una risata seguo Ai.

«A che giocate ragazzi?» domando avvicinandomi.
«Ci passiamo la palla e chi la fa cadere è eliminato.» spiega Mitsuhiko.
«Interessante, posso giocare?»
«Certo Conan!» esclama Genta.
Mi avvicino a loro inserendomi nel loro cerchio così che possano passarmi la palla.
«Ai tu non giochi?» le domanda Mitsuhiko.
Lei per tutta risposta prende il suo zaino dal furgoncino e si mette seduta a pochi metri da noi.
«Giocate voi ragazzi.» si mette seduta ed apre un libro.
«Sei sicura che non vuoi giocare?» le domanda Mitsuhiko con tono semi-dispiaciuto.
«Stai tranquillo, magari dopo.» lo rassicura con tono gentile.


Lui annuisce ed iniziamo a passarci la palla a turno, dopo vari giri veniamo eliminati io e Asami perché ci è scivolata la palla e rimaniamo seduti nel cerchio a vedere chi rimane. So che solitamente sono un asso con la palla, ma non mi andava tanto di giocare così ho perso apposta. Genta passa la palla ad Ayumi troppo in alto facendola uscire dal cerchio, sta per finisce in testa ad Ai ma, fortunatamente, riesco a prenderla.


«Stai più attento a dove lanci la prossima volta Genta.» lo rimprovero lievemente ripassandogli la palla.
«Scusami Ai, non volevo prenderti.» si scusa abbassando lo sguardo imbarazzato.
«Non preoccuparti Genta.» sorride lei chiudendo il libro. «Mi sposto di pochi passi io.» si alza, posa il libro nel suo zaino e si avvicina a Ran che sistema la tavola.
«RAGAZZI, VENITE! È QUASI PRONTO!» Ran ci richiama facendoci segno di avvicinarci.
«Va bene Ran!» rispondo. «Andiamo ragazzi.»

Ci avviciniamo tutti alla tavola apparecchiata e ci mettiamo tutti a sedere.

«Preferite iniziare con gli spiedini o la salamella bambini?» ci domanda Araide.
«SPIEDINO, SPIEDINO!» esclamano i ragazzi tranne me ed Ai.
Ci guardiamo per pochi secondi per poi riporre l'attenzione sulla tavolata che parlotta allegra.

«Che libro stavi leggendo Ai?» le domanda Asami curiosa.
«Stavo le-»
«Sicuramente stava leggendo un noiosissimo enciclopedia sulla chimica o sui programmi per computer.» la interrompo io scherzandoci sopra.
Ai mi da un pugno sul braccio.
«Baka!» ringhia.
«Ahi...» piagnucolo.
«Stavo leggendo il libro di “Avatar: L'Ultimo Dominatore Dell'Aria”.» risponde rivolgendosi ad Asami.
«Woow! Alcuni miei compagni di classe parlavano del cartone animato!» esclama entusiasta. «Quando hai finito i libri me li potresti prestare?» le domanda facendole gli occhi dolci.
«Certamente Asami. Mi mancano pochissime pagine ed ho finito il primo, se vuoi te lo do stasera dopo aver fatto il bagno.»
«Davvero?»
«Sì, mi sono portata dietro il secondo libro perché sapevo che l'altro lo avrei finto subito.»
«Grazie mille!»
«Non sapevo che leggessi anche quel tipo di libri Ai.» dico voltandomi verso di lei.
«Significa che non mi conosci bene.» replica fredda.<«Allora apriti di più con me.» mi avvicino pericolosamente al suo viso ma vengo interrotto da Ran che finisce di porgere i piatti a tutti e anche lei, Agasa e Araide si mettono a tavola.

   
 
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