Castiel toglieva uno per uno quei maledetti chiodi inseriti nel cranio di quel ragazzo.

Gli faceva una tenerezza incredibile. Tutto quello che aveva passato….non era giusto.
Crowley aveva davvero superato il limite della crudeltà, quella volta.
Riuscirono infine a scappare e a fuggire dall’edificio.
“Va tutto bene, tranquillo, qui sei al sicuro. Adesso ti porto a casa.”

Come aveva potuto Crowley fare del male a un angelo innocente come Samandriel? Era inumano.

“No. Non riportarmi la, Castiel.”
“Perché no?”
“Ti scongiuro, non farlo. Ho detto a Crowey delle cose che non avrebbe dovuto sapere. Ha decifrato il nostro codice, Ha scoperto segreti che nemmeno io ero a conoscenza.”
“Quali segreti?”

“Il paradiso. Naomi.”
“Chi? Chi è Naomi?”
“Chi è? Ascoltami, ascoltami bene,io ci sono stato. Io lo so, loro ci controllano, Castiel.”
“Che cosa vuoi dire?”
Ma in quel momento ripiombò Naomi nella testa di Castiel.
 
“Uccidilo.”
“Che cosa vuol dire Loro ci controllano?”

“Castiel!!”

“Chi è che ci controlla??” disse Cas.“Perché conosco il tuo viso, perché sono così spaventato, che mi hai fatto?”
“Questo è un ordine irrevocabile. Uccidilo!” disse, Naomi sbattendolo contro una scrivania del lato del suo ufficio.

La stanza scomparve, Castiel era di nuovo fuori, con il ragazzo.

Samandriel notò la comparsa in quel momento della lama angelica nella mano di Castiel.

“Castiel. No, che fai?? CASTIEL!”

Castiel era pronto ad ubbidire a quell’ordine, ma un urlo squarciò l’aria in quel momento.

“CASTIEL!” urlò Dean.

“Allontanati da lui!!” fu la volta di Sam.

Castiel apparve confuso, vedendoli arrivare. Samandriel fu destabilizzato allo stesso modo ma si riprese subito, cercò di scappare, ma Castiel lo tenne fermo con un braccio intorno al collo.

“Castiel. Lascia andare il ragazzo. È spaventato non lo vedi? Che stai facendo?” disse Dean.

Castiel sembrò per qualche istante preda di un doloroso conflitto interiore.

“Lui ha..ha bisogno di protezione!” disse Castiel, liberandolo in maniera brusca dalle sue braccia.
Il ragazzo scappò subito da lui e andò a rifugiarsi da Dean e Sam che si pararono davanti a lui come se fosse stato un fanciullo impaurito.

“Castiel, l’unico che stava per ucciderlo, eri tu.”Disse Dean. “Aggredire un ragazzino!! Ma hai perso la testa. Dov’è finito il tuo onore??”

Ovviamente l’angelo era di sicuro molto più vecchio di quello che dimostrava il suo contenitore, lo sapevano sia Castiel, sia Sam, che per motivi diversi – Castiel perché stordito, Sam invece per via della drammaticità della situazione - non ritennero fosse importante puntualizzare. E poi, anche Sam si sentiva protettivo nei confronti di quello – che a dispetto di ogni logica angelica – gli pareva proprio un ragazzino.

“NO!! Non è colpa sua, è colpa di Naomi !” disse il suddetto ragazzino.

“Chi è Naomi?”  urlò Dean. Perdeva sempre la pazienza quando le situazioni sfuggivano al suo controllo e allo stesso tempo qualcuno dava di matto, mandando a puttane tutto quanto. Se poi le due cose avvenivano allo stesso momento, beh..

“Naomi! È lei che lo controlla. Lei che gli ha ordinato di farlo.” Disse Samandriel scoppiando a piangere, mentre Sam lo teneva stretto a sé.

“Castiel, chi cazzo è questa stronza!” Era un ordine, più che una domanda. Era buio, avevano avuto una giornata del – e qui ci stava bene una parolaccia -, un ragazzino era stato appena torturato per colpa di quel bastardo di demone, il suo migliore amico era fuori di testa – di nuovo – e ancora non aveva capito chi era questa nuova stronza, e stava cominciando a perdere la pazienza.

“Nessuno..e anche io sono nessuno..”
Forse l’avrebbe preso a pugni, almeno si sarebbe sfogato.

“CASTIEL! SE NON MI DICI ENTRO TRE SECONDI..”

“Tenete d’occhio il ragazzo. è un po confuso..e non può stare da solo.” Disse Castiel.
“Certo. “ disse Dean con poca convinzione. “Sam, porta Samandriel in un luogo sicuro.”

“No!! Lui..lui è stato compromesso. Non può..andare..” disse Castiel preda del delirio.

Dean si parò davanti a lui.

“Samandriel è una vittima innocente. Sei confuso, Castiel. Ci hai chiesto tu di proteggerlo? Non ricordi? Ci hai detto che necessita di protezione, non più tardi di due minuti fa.” Disse Dean, e il fratello minore si sentì di amarlo profondamente, per il tono conciliante che riuscì ad usare.

“Io..sì..avete ragione. Io sono un po’ confuso. Tornerò in Paradiso. Grazie..grazie a entrambi per quello che avete fatto.” Disse Castiel, scomparendo un’altra volta.
 
“Castiel..Lui..voleva uccidermi!” disse Samandriel con gli occhi lucidi.

Dean e Sam lo guardarono.

“Non lui, Samandriel. Probabilmente è controllato da qualcuno che ora ti vuole morto. Potrebbe essere questa Naomi?”disse Dean, inginocchiandosi alla sua altezza e ripromettendosi che appena avesse ritrovato Castiel, lo avrebbe pestato per quello che aveva avuto intenzione di fare.

“Io non ho mai fatto del male a nessuno! Però..però adesso per colpa mia, Crowley è venuto a sapere di alcuni segreti del paradiso. E Di Naomi. Lei..vuole controllarci tutti!”
Dean e Sam si guardarono.

“Era ostaggio del re dell’inferno e chissà quante cose gli ha estorto dalla mente contro la tua volontà, mentre lo torturava. “ disse Sam, sospirando in realizzazione, stringendo il ragazzo contro il suo petto.
 “Senti, adesso dovrai venire con noi, non possiamo lasciarti andare via da solo.” Disse Dean.

“Così ora invece di essere prigioniero di Crowley sono il vostro??” chiese Samandriel, urlando, quasi isterico.

“Ehi, take easy, ok? Sam ha ragione. Sei più al sicuro con noi in un bunker che può tenere lontani gli angeli, che là fuori da solo. Crowley ti ha quasi torturato a morte e Cas , o quello che ne resta, stava per completare il lavoro. Prendila come una vacanza. Avrai anche un compagno di giochi.” Disse Dean sorridendo, alludendo a Kevin.

Samandriel sbuffò e alla fine cedette. Magari non sarebbe stato così male.
Mentre si avvicinavano alla macchina, Sam sorrise a Dean.
“Lo so cosa stai pensando, va tutto di nuovo a puttane. Castiel è di nuovo a pezzi..”
“E io voglio prendere l’Impala e buttarmi in un burrone.” Sospirò Dean.
Sam gli diede uno scappellotto.
“Perché l’hai fatto?”

“Non mi piacciono questi discorsi. Come farei io..senza di te?”
Dean gli sorrise e lo abbracciò, camminando con lui addosso.

“Scusami, fratellino..ma vedere Castiel così..hai visto cosa voleva fare a quel ragazzino? Lo so che gli angeli non hanno età…ma sembra così piccolo e innocente..era stato liberato dalle torture di Crowley e stava per..”

“Lo so, Dean, lo so..ma sai che ti dico? Noi riusciremo a liberare il nostro migliore amico e poi..adesso che torniamo al bunker, abbiamo dei bambini da accudire. Quindi non voglio vederti depresso ok?”
Dean sbuffò e non potè fare a meno di stringerselo addosso.

“Come potrei fare a lasciarti da solo?” gli disse dolcemente.
Sam fece una smorfia.
“Quanto diventi melenso quando sei triste.”
“Ehi, hai cominciato tu.” Disse Dean, e finalmente i due si apprestarono a entrare in macchina.
 





















Note dell'autrice:  8 x 10! finalmenteeeee ho partorito anche questo capitolo!!! Mi ha fatto tribulare un bel po, ma alla fine sono stata molto contenta di com'è venuto!! ^^ Samandriel mi ha sempre fatto una tenerezza immensa e questa è stata una delle volte che ho odiato davvero tantissimo Crowley! Però almeno non è stato lui a ucciderlo, questo l'ha fatto Castiel xd
non meritava quella fine e quindi io ho voluto salvarlo..nella prima versione il capitolo era un po scialbo e finalmente sono in parte soddisfatta!! Devo ammettere che le idee per un sequel con Dean e Sam che amoreggiano con Kevin e Samandriel che forse forse si innamorano..mi garba assai...xd ma chissà xd