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Autore: Spensieratezza    14/08/2020    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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La panna nei dolci è la sensualità, mista alla dolcezza, è versatile, onduosa, può andare dove vuole e tutti la accoglieranno. Tutti amano la panna.
Tutti vorrebbero essere la panna.
Per farti volere devi ESSERE la panna, Samuel Winchester.
 
 
Adoro la panna, ma ora che la sto servendo direttamente nei dolci e nei gelati e nelle torte, o direttamente nei bicchieri e nelle coppe, vorrei contraddire Gabriel.
Non sono sicuro…che la panna piace a tutti…

 
 
Perché si comporta così..perché è così sfacciato..così ambiguo…così…così..perché si comporta così..
Come una…una puttana.

 
Non voglio..non DEVO pensare questo di lui, di mio fratello. Non lui.Non lui.
Diosanto…
 
Non preoccuparti, Samantha.. fa come ti dico, se vuoi far impazzire tuo fratello.
 
Ma mio fratello pensa che sono una puttana.  
Tuo fratello, pensa che sei di sua proprietà, devi fargli avere paura di perderti.
Lo stai destabilizzando credimi, continua così.
 
 
 
Non sono sicuro, che Gabriel abbia ragione..
È…diosanto è…come prostituirsi…
 
Ma cosa sta facendo con quella panna? Se la sta versando addosso? Oddio.
 
Mi ingoio la panna, aprendo la bocca con una smorfia oscena, me la verso sulla camicia, arrivano ragazze a leccarmela sul torace.
Altri ragazzi, presumibilmente gay, mi lasciano delle mance nelle tasche dei jeans.
Manate ambigue sul sedere.
Mi trasferisco sul biliardo.
 
Faccio strike e mangio ancora della panna con le dita.
Mi giro.
Dean se n’è andato via.
Senza dire niente.
All’improvviso mi viene da vomitare.
 
 
In bagno, vomito davvero.
 
Ma non ho mangiato davvero niente.
All’improvviso, arrivo a chiedermi se quella panna finisca per far vomitare.
Dovevo immaginarlo che io non sono così, questo serpente che ho voluto ingoiare a tutti i costi, mi ha fatto rivoltare l’intestino e il mio stomaco si è ribellato a questo veleno.
 
Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco.
L’inferno mi ha dunque rovinato e corrotto a questo punto?
Sto davvero allontanando mio fratello perché voglio portarmelo a letto?
Uccidetemi angeli, non merito di vivere.
 
“Sam..”
 
“Vattene via. Questo..tutto questo è colpa tua!!” dico con un ringhio.
Ma inciampo e Gabriel mi accoglie tra le braccia.
 
“LASCIAMI!” dico come un isterico.”Sto perdendo mio fratello per colpa tua!!”
“E io, sto perdendo il mio.”
 
La sua voce è così mortifera e drammatica, così non risonante con tutto quello che è stato sempre Gabriel che ne rimango così tramortito che smetto di combattere e mi lascio abbracciare.
Lui quasi si aggrappa a me, all’improvviso come se fossi io a sostenere lui.
 
Mi sussurra all’orecchio, segreti inconfessabili, della cosa che lo fa tanto soffrire. Del fratello che lo fa tanto soffrire.
E all’improvviso capisco.
Mi rendo conto.
Siamo simili noi due, ecco perché lui voleva tanto disperatamente aiutarmi.
 
Resto li, come uno scemo, come un ragazzino, un adolescente che piange nel bagno della scuola consolato dal suo amichetto per una cotta non corrisposta.
 
E all’improvviso desidero tanto, davvero tanto che sia un mondo alternativo, un mondo in cui magari io e Dean non siamo fratelli e io sono solo un ragazzo un po' sfigato, che si è preso una cotta per il ragazzo più cool della scuola. Un giocatore di football magari, o proprio il capitano.
Il classico clichè insomma.
 
Ed è mentre Gabriel mi rimbocca le coperte, nella mia mansarda, che io gli svelo IL MIO segreto, con le lacrime agli occhi che non ne vogliono sapere di scendere, le asciuga Gabriel per me.
Non mi accorgo più di quello che dico, tra i tanti deliri sono anche certo di aver invocato la morte o il rimpianto di non essere morto nella gabbia quel giorno.
Gabriel sta per andarsene, ma ad un tratto mi dice qualcosa che non scorderò mai.
 
“Ero troppo rinchiuso nel mio dolore, Sam, ma ascoltando il tuo, ho deciso di mettere in tasca il mio.”
Mi abbracciò da dietro come un bambino e ci addormentammo insieme, in quel letto.
 
Da amici, non da amanti e fu li che, malgrado sapessi bene che Gabriel non disdegnava gli uomini e di certo non avrebbe disdegnato me, che capii che il mio amore per Dean era REALE così come il suo amore per Castiel.
 
Ci misi ore poi, ma nei fiumi dell’incoscienza ci arrivai.
Ci volle la notte profonda per realizzare che, quando Gabriel mi disse che aveva messo in tasca il suo dolore, non si riferiva a quella notte.
O non soltanto.
 
Si riferiva a prima, al momento in cui ha deciso di farmi lavorare li.
L’aveva fatto per me.
 
 



L’indomani mattina mi vesto, prima che si svegli Sam, risparmiandogli un risveglio imbarazzante, mi lavo velocemente e apro la pasticceria, dopo essermi messo dei vestiti puliti che avevo lasciato nella mansarda.
 Nel mentre i ricordi di quello che mi aveva confessato Sam, ieri, mi rimbombano nel cervello come flash assordanti.


Tu mi hai confessato il tuo più grande segreto..e io voglio confessarti il mio..
Io AMO Dean..e non come un fratello..
 Non so quand’è cominciata..forse da sempre…
 Ma l’ho realizzato quand’ero nella gabbia.. mi sono reso conto che quando non mi dispiaceva che ci scambiassero come una coppia..quando la curiosità prendeva il sopravvento e desideravo VEDERE quelle storie che scrivevano di noi i fans..non l’ho mai fatto..non sarei più riuscito a guardarlo in faccia..ma VOLEVO..oh,se volevo..e non per curiosità..poi nella GABBIA..Lucifer mi chiamava CODARDO, mi disse che se esistevano PERSONE che pensavano a NOI in quel modo..era perché era stato Chuck a VOLERLO..visto che tutto passa da lui..viene scritto da LUI..
 
Lucifer continuava a dirmelo, mi tormentava, con immagini, pensieri, DUBBI..mi DERIDEVA per aver spinto Dean da Lisa….

 
A quel punto Gabe aveva capito molto poco, perché Sam era praticamente scoppiato in lacrime, singhiozzando e si capiva a malapena quello che diceva, anche perché,l’arcangelo ne era certo, Sam si vergognava. Era certo però di averlo sentito dire che sarebbe stato meglio se fosse morto o sepolto per sempre in quella gabbia, e che era un peccatore e un perverso.
 
Addirittura lo aveva giustificato, perché in fondo per lui non era la stessa cosa, Castiel era una sorta di fratello d’anima, non di sangue, ma Gabriel non gli aveva permesso di addentrarsi troppo in queste oscure sciocchezze.
Sangue..non sangue…tutte sciocchezze.
Erano tutti FRATELLI. Tutti FIGLI del mondo.
Gabriel non ammetteva giustificazioni.
 
Anche se forse considerato quanto faceva Castiel adesso, forse sarebbe stato meglio con lui che con un DEMONE.
Arrivò il primo cliente e si mise su il suo solito sorriso finto,il primo di una lunga serie.
Ci era abituato,dopotutto.
 
 



Dean, dopo essere scappato dalla pasticceria, si era infilato subito nella doccia e in essa, cercava di lavare via non sapeva neanche lui che cosa.
 
Forse la rabbia, la disperazione, l’angoscia, la paura, la…vergogna…
Sam l’aveva fatto così incazzare.
Sì....
Davvero.....
Molto.....
Incazzare......
Si lavò con più frenesia.
 
E pensare che aveva lasciato Lisa per lui e lui..
Cosa faceva in cambio?
Si gingillava con..
L’immagine di Sam che si versava della panna in bocca lo tempestò.
Con…oscenità..di..
La sua mano si mosse più veloce , più in basso.
I suoi occhi..
 
Lui che si sporge sul biliardo, jeans stretti..il suo sedere..
Immaginare come sarebbe stato se fosse stato costretto più a lungo in quella posizione..per altre attività di altro tipo..
NO..
NO..
Fermati..vattene via.. diceva incoerentemente nella sua testa. Non sapeva neanche più lui se lo diceva ai pensieri nella sua testa o a quella mano.
Ma la sua mano non ne voleva sapere di smettere, così come i suoi pensieri.
 
Come l’aveva GUARDATO quando si versava la panna in bocca e quando quelle..
Zoccole..
L’avevano circuito.
No, non stava guardando me, era probabilmente ubriaco.
Sam…
 
Aveva fame di sesso, l’aveva capito. Dean ne era stato schiavo abbastanza a lungo da riconoscere i segnali, quel brillio negli occhi, quasi come se diventassero rossi, quelle labbra rosse, che si mordicchiava, il modo in cui muoveva la lingua.
Era come preda di una febbre. Quasi come se fosse potuto svenire se non fosse stato appagato.
All’improvviso sembrava come preda della sete di sangue, dovuta all’influenza di Carestia , come quel giorno.
Cosa avrebbe fatto se avesse continuato?
 
Era una malattia o una cosa passeggera?
E se Dean..si fosse offerto?
Ma cosa sto pensando?
Poteva fare tante cose per il suo fratellino ma NON QUELLO.
Non era morale..non era..
Ma oramai quei pensieri erano una trappola e non potevano più essere disinnescati, anzi più voleva cacciarli e più ci pensava.
 
Gli venne in mente Sam e il suo imbarazzo quando gli aveva messo le mani DENTRO lo stomaco, quel giorno che viaggiavano nella dimensione astrale.
Sarebbe arrossito allo stesso modo se gliele avesse messo da un’altra parte? Magari DENTRO i pantaloni?
Ma cosa sto pensando? È mio fratello!!....
Oddio..sono duro..
 
Per Sam..
per mio fratello?
NO. NO.
 
Eppure non era stato timido in pasticceria..ma allora FINGEVA di essere timido?
 
Io vorrei sapere perché ci credono gay!
Tu fai tanto il macho!
Sammy pensava che lui facesse il macho? Ma cosa significava per lui fare il macho? Era solo l’atteggiamento..o lo vedeva sexy?
La sua mano accelerò, immaginando che Sam pensasse che fosse SEXY.
 
E d’un tratto si immaginò Sam in quella stessa doccia, con un sorriso lascivo che si abbassava davanti al suo membro .

Quindi il mio fratellone non è grande solo di età.
Dean deglutì.
Immaginò la sua bocca attorno al suo membro, il modo in cui lo succhiava, si immaginò i gemiti che avrebbe fatto, paragonandoli a quelli che faceva nel sonno.
 
Facevi dei gran grugniti! Chi hai sognato? Angelina Jolie?
“No!”
“Brad Pitt!”
 
Era stato leggermente imbarazzato di sentirlo gemere quella volta, ma non così tanto da uscire dal motel per non sentirlo, e aveva anche pensato che gemeva in modo carino..
Angelina Jolie?
No.
Brad Pitt?
 
No! No!
E se invece fosse stato così? Se invece Sam avesse avuto interesse anche per i maschi?
Se invece facesse sogni erotici per i maschi?
Ma no, Sam non era gay!
 
O forse era lui che desiderava che fosse così?
E lui?? Lui era gay invece? Perché se fosse stato etero non avrebbe pensato certe porcate su suo fratello minore, vero? Vero??  
 
Venne all’improvviso con un grido nella sua mano.
L’orgasmo gli fece girare la testa e si accasciò a terra con la testa contro le piastrelle.
“Diosanto..”
 
Quando riuscì ad alzarsi, si sdraiò sul letto, invocando perdono a suo fratello, più e più volte, chiamando il suo nome come una nenia, pregandolo di tornare da lui e maledicendosi per i pensieri peccaminosi che gli erano saliti al cervello. Pianse, pensò a cosa stava facendo, magari con qualcuno e pianse ancora più forte.
 
Non dovrei piangere, non per questo..
Forse lo merito io, l’inferno.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao ragazzi, devo dirvi che ora cominciamo ad andare sull'hot e se mi ero entusiasmata in un primo momento per il capitolo, vi confesso che quando l'ho terminato sono stata presa quasi da dei sensi di colpa perché io non voglio che si pensi che la relazione tra Sam e Dean sia principalmente solo di sesso e quindi ho sentito un moto di appagamento quando ho descritto la scena tra Gabriel e Sam, perchè io almeno l'ho percepita come una scena ad alto contenuto emotivo e di sentimento e anche perché la cosa stava diventando un po' troppo leggera, a tratti leggermente no sense e volevo riportarla un po' sul serio, non voglio che si pensi che la storia sia nosense, perché Gabriel tiene una pasticceria, alla fine lui da Arcangelo ne ha combinate di cotte e di crude nei locali e penso che anche se non l'hanno mai fatto vedere nella serie, sarebbe stato capace benissimo di diventare padrone di una pasticceria grazie ai suoi poteri angelici.  
 
Se inoltre fosse innamorato di Castiel, sapendo benissimo quello che si prova ad essere innamorato del proprio fratello, potrebbe decidere di aiutare Sam benissimo secondo me, insomma non credo sia una trama così tanto no sense!! Per quanto riguarda Sam che lavora in una pasticceria non la ritrovo una cosa così tanto improbabile dopo averci pensato su, visto che anche Dean per un breve periodo ha avuto un lavoro e perfino Sam quando si è allontanato da Dean nei primi episodi della quinta stagione! :)  
 
Per quanto riguarda l'amore tra Dean e Sam, non volevo sembrasse una cosa troppo superficiale e solo carnale e quindi ho voluto metterci un bel po' di tensione emozionale in questo capitolo, almeno da parte di Sam! per il momento Dean sembra coinvolto soprattutto dal punto di vista fisico, anche se sappiamo quanto ama il tuo fratellino, ma ci sarà tempo per la tensione emozionale anche da parte sua e spero vi siano piaciute le frasi degli episodi che amo sempre mettere perché si ricollegano un po' a tutte le fasi ambigue che hanno avuto nel telefilm in questo modo mi sembra sempre più reale il wincest ! <33  
 
magari non riuscite a ricordare la frase inerente a Brad Pitt e Angelina Jolie, ma vi assicuro che è accaduta davvero anche se sembra inventata ahaha è parte della terza serie, quando invece Sam aveva sognato Bela
   
 
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