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Autore: Spensieratezza    15/08/2020    2 recensioni
Questa è una raccolta di capitoli per la maggior parte ispirati da me per merito delle puntate che sono andate in onda..reazioni o conseguenze che non abbiamo mai visto a quello che è successo nel telefilm.
-alcuni capitoli sono stati revisionati.
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Missing moment di Supernatural'
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Mary era appena tornata in vita, aveva solo una vestaglia leggera e i capelli lunghi e arruffati.

Cominciò a tremare dal freddo e a tenersi le braccia strette al petto per coprirsi, poi vide Dean e gli disse:

“I miei bambini. Dove sono i miei bambini? per favore, mi aiuti. Ho una famiglia e adesso mi ritrovo qui e non so come ci sono arrivata. Loro saranno tantissimo in pensiero per me!” disse scuotendolo.

“Calmati, adesso.” Le disse Dean.

Mary lo guardò negli occhi, ovviamente non poteva immaginare che quello fosse il suo figlioletto di quattro anni, dal futuro.

Dopo un attimo si sentì mancare, quasi come se stesse per avere un attacco di panico.

“Ehi, andiamo, mamma, respira, respira!”

“M-mamma?”
 
 

Dean le spiegò tutto una volta fatta accomodare in macchina, visto che non si reggeva in piedi. Mary ascoltava il racconto di Dean, che sembrava fare il possibile per tranquillizzarla, ma ad un certo punto lei svenne.

Dean, con infinita pazienza e anche una certa dose di preoccupazione, prese dei sali per farla rinvenire e una pizza e la fece bere molto, per rimetterla in forze.

“Devi mangiare..” le diceva Dean.

“Io..mi sembra di ricordare. Io sono..morta…ci siamo incontrati già io,te e Sam?”

Dean la guardò stranito.

“È possibile che fossi un fantasma?” chiese lei.

Dean capì allora. “Ricordi quando ci siamo rivisti nella nostra vecchia casa? Eri un fantasma. Ci hai salvati.”

“Sì. Sì.” Disse lei continuando a respirare con affanno.

“E in Paradiso?”

“Ehhh?”

“Eravamo in Paradiso, io e Sam, c’era anche Zaccaria..”

“Ma di che cosa stai parlando!!”

Mary sembrava ancora un po’ frastornata, ma Dean era più tranquillo ora, perché capìì che effettivamente in Paradiso non era la vera Mary, era un sollievo, visto che zaccaria aveva usato la sua immagine per torturarli.

“John…John..” disse Mary con gli occhi lucidi, luccicanti di lacrime. Lo guardava supplicante, ma purtroppo Dean non poteva riportarglielo.

“Mi dispiace, mamma…”

“Mi sento così in colpa…io non riesco ancora a credere che sia tutto vero..”

Mary stava somatizzando la sua morte in quei minuti ed era ancora molto spossata.

“Ascolta, mamma, vuoi vedere Sam?”
 
 
 
 
*

Dean avvisò Sam al bunker di prepararsi e di non spaventarsi, qualunque persona gli avrebbe portato. Chiamò anche Castiel come sostegno psicologico, qualora Sam dovette svenire, infatti ci mancò poco che svenisse davvero, quando la vide! Dopo un momento di titubanza in cui Sam non credeva che fosse lei, i due si abbracciarono.

Mary era ancora un po’ sballottata e aveva bisogno di ancora un po’ di tempo per riprendersi. Chiese a Dean e Sam di fare vedere delle loro foto da bambini, da ragazzi, da uomini e poi chiese di leggere il diario di John.

Abbracciò forte anche Dean, quando riuscì a sciogliere il ghiaccio, poi decise di restar seduta a farsi raccontare le novità degli ultimi anni e di non alzarsi più, perchè le tremavano le gambe.

La prima notte la passò a piangere, quindi Dean si sentì in dovere di chiamare Castiel.

“Ti prego, va da lei.” Gli disse preoccupato. Castiel a quel punto andò da Mary e la cullò, tenendola abbracciata tutta la notte e dicendole parole di consolazione, su bene e male, sulla morte e sul Paradiso e di come John era considerato da tutti, anche dal mondo celeste, un eroe.

Castiel era un uomo, ma era prima di tutto un angelo, quindi non ci fu nessun tipo di malizia nel consolare Mary nella sua stanza, neanche da parte di Dean che lo chiamò gli venne alcun tipo di pensiero. Sapeva che non potevano essere loro di aiuto. Avevano già provato a consolarla, ma era difficile consolare qualcuno che non sai come ti vede perché l’ultima volta che ti ha visto, avevi pochi anni.
 
L’indomani, le cose andavano già meglio.

Sam e Dean si svegliarono insieme – i fratelli avevano dormito nella stessa stanza perché erano entrambi turbati dalla madre che piangeva e non volevano stare da soli, parlando tutta la notte di quella strana situazione – e andarono in cucina inalando il forte profumo di frittata e sentendo una canzone.

“Che canzone è??” chiese Sam bloccandosi, avvertendo delle strane vibrazioni d’amore e di passato che non sapeva definire.

Hey Jude” disse Dean commosso. Si era bloccato anche lui. “Te la cantavo sempre, ma non avevi l’età per ricordarlo.” Aggiunse.

Sam aveva gli occhi lucidi come Dean . Il maggiore voltandosi, lo attirò a sé, mettendogli un braccio intorno alle spalle ed entrando in cucina insieme a lui.























Note dell'autrice: niente donne guerriere che rapiscono Sam, rovinano l'atmosfera! ahhah xd

questo capitolo è da molto tempo che volevo scriverlo, ma ho sempre rimandato, perchè ho odiato Mary e non sapevo se ce l'avrei fatta a  scrivere un capitolo su di lei xd ho vouto mettere come secondo me Mary avrebbe dovuto reagire, realisticamente in maniera più umana e fragile.Voevo scrivere anche che sarebbe stata una mamma dolcissima per sam e dean, ma temevo di rovinare l'atmosfera del capitolo, volevo finirla con loro che si avviano in cucina abbracciati ^^ ma è implicito che la Mary di questa storia sarà molto più dolce di quella del telefilm ^_^ 

poi Cas, io credo che una figura angelica sia il massimo a cui possono attingere per consolare una che è tornata dal regno dei morti xd

   
 
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