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Autore: fedeblack    16/08/2020    0 recensioni
Che mondo orribile questo.
Che mondo quello che non fa stare insieme due ragazzi che si amano?
Che mondo è quello che fa morire ragazzi così giovani?
Che mondo è quello che condanna un ragazzo di 17 anni a morte certa per salvare il mondo magico?
È proprio un mondo folle.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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dicembre 1996: Oggi la lezione di erbologia è annullata per colpa della neve. Non mi lamento, odio erbologia soprattutto perché è una delle tante lezioni che divido con i Grifondoro, ma ci sarebbe stato lui. Sospiro rileggendo per l'ennesima volta quel capitolo di incantesimi, la biblioteca era vuota eppure sembrava che intorno a me ci fosse il caos più totale, non riuscivo a concentrarmi, i miei pensieri finivano sempre di lui, su quella dannata sera in quel dannato locale babbano. Ma come mi era saltato in mente? In quel momento la porta della biblioteca si apre, è lui che arriva con la sua ragazza e i suoi amici. Harry punta lo sguardo su di me ma poi torna a sorridere alla piattola, ovvero Ginny Weasley la sua fidanzata. Si siedono ad un tavolo poco distante dal mio iniziando a studiare, odio vederlo con lei, odio sapere che non sarà mai mio. Dovevo aspettarmelo, quella notte era stata la prima e l'ultima, lo sapevo già ad allora ma una parte di me desiderava che iniziata la scuola Harry cambiasse almeno un po' il modo in cui mi trattava, io cercavo di parlare con lui civilmente quando non c'erano i suoi amici intorno ma lui mi ignorava ogni volta. Se nè pentito lo sai. Stupida coscienza. Mi alzo chiudendo il libro e esco dalla biblioteca, dopo poco sento qualcuno che mi tiene per il braccio, quando mi giro vedo Harry davanti a me che mi osserva "ah ora decidi di accorgerti della mia esistenza Potter?"  lui scuote la testa e sospira "non riesco a smettere di pensare a te e quei tuoi dannatissimi occhi o a quelle tue dannate labbra" sbuffa e poi si avvicina a me "stasera vieni al terzo piano. Alle 10" e se ne va, io mi appoggio al muro e come un'idiota, ripenso a quella notte. Flashback: È una sera come le altre di agosto, non sopporto più stare dentro casa o girare ogni sera per Diagon Alley, Blaise come me è annoiato e mi propone di fare una follia, e andare nel mondo babbano. Il vero folle devo essere io perché accetto. Camminiamo per le strade di Londra, mi guardo intorno, mi sento un po' a disagio con gli abiti babbani ma in fondo sono comodi. Entriamo in un locale e ordiniamo da bere andando a sederci in un tavolo abbastanza isolato. Blaise parla, ma io non lo ascolto perché l'ho visto. Harry Potter è lì, parla con un ragazzo credo venga a scuola con noi. Sorride e vedo il ragazzo allontanarsi, Harry si gira e mi vede. Si avvicina e dopo aver salutato Blaise (tra loro due non c'è mai stato l'odio che c'è tra me e Potter) ci offre da bere. Non so come ma lui si ritrova a parlare con noi per tutta la sera, poi Blaise se ne va, dice che ha un appuntamento con Daphne. Resto con Harry e continuiamo a parlare ma poi mi rendo conto che è terribilmente tardi e che non so come tornare a casa da lì "puoi venire a dormire da me" ho bevuto troppo forse, perché accetto e vado con lui a Grimmauld Place. Lui mi offre da bere e ci sediamo a parlare, mi racconta di aver litigato con la Weasley e di come si senta vuoto. Vuole sentirsi vivo dice. Si avvicina a me e mi guarda, non dice niente ma un attimo dopo le sue labbra sono sulle mie. Mi bacia prima dolcemente poi con più passione, e io ricambio perché le labbra di Potter le desideravo da tempo, ricambio perché anche io ho bisogno di sentirmi vivo e l'unico modo per farlo è baciare lui. Smette di baciarmi e mi prende per mano, io lo seguo fino al piano superiore e entriamo nella sua stanza, ci sdraiamo sul letto, lui sopra di me e continuiamo a baciarci. Sento le sue mani su tutto il corpo, mi toglie la maglietta e io la tolgo a lui ormai entrambi abbiamo raggiunto il punto di non ritorno.  Dopo poco siamo entrambi in boxer, osservo il suo corpo, leggermente più muscoloso del mio grazie agli allenamenti di quidditch. Lui mi sorride e mi bacia ancora, sento la sua mano farsi strada nei miei boxer e accarezzare con lentezza estenuante la mia erezione, me li toglie e io li tolgo a lui. Sposta la mano e si sdraia facendomi mettere a cavalcioni su di lui, mi accarezza i fianchi con una mano, mentre con l'altra mi prepara lentamente. Facciamo sesso, una, due volte. Mi bacia, mi riempie di succhiotti e per una notte, smettiamo di essere Malfoy e Potter. Siamo solo Draco e Harry. Torno alla realtà, tra un po' ho lezione e non posso permettermi di pensare ancora a quella cavolo di notte. Entro in classe di pozioni e lui è lì, con in suoi amici bello più che mai che ride. Sposta lo sguardo su di me e mi sorride. Non farlo Harry, non di nuovo. Torna a parlare con i suoi amici ma poi si avvicina a me. Ti prego Harry, non farlo. "Voglio stare in coppia con te Malfoy" Non rispondo iniziando a preparare la pozione che ci ha assegnato il professore. Odio la sua vicinanza. Mi manda in tilt. Lui di tanto in tanto mi sfiora le mani, mi guarda attentamente e mi sorride. Quando dopo un'ora finalmente la lezione finisce esco di fretta dalla classe, non vedrò Harrry fino a stasera alle 10. Alle 9.30 esco dalla sala comune e salgo le scale lentamente fino alla torre d'astronomia. Lui è già li che guarda fuori dalla grande finestra, mi avvicino a lui e Harry si gira verso di me "ciao Draco"   Draco...non mi aveva mai chiamato per nome. "Ciao Potter" va a sedersi su un banco e io lo seguo sedendomi accanto a lui. "Dobbiamo parlare di quella sera" Prima digli cosa porti sul braccio Draco "Come avrai immaginato io sto con Ginny e...insomma si io la amo ma provo anche qualcosa per te, ma non capisco cosa" scuoto la testa e mi alzo mettendomi davanti a lui "no Potter frena. Quella sera sono stato benissimo e anche io provo qualcosa per te, non so cosa non riesco a capirlo ma in ogni caso non ti permetterò di rinunciare alla tua storia con la Weasley per me. Non ne vale la pena" lui mi guarda e scuote la testa "e perché non ne vale la pena eh?" Diglielo, avanti..codardo. Sospiro e mi alzo la manica della camicia, il marchio nero risalta sulla pelle pallida. Harry non dice niente mi guarda e basta, io però lo cosa vorrebbe dire, gli faccio schifo, mi odia, sono solo un orribile mangiamorte. Mi sistemo la camicia e me ne vado, sento le lacrime che iniziano a scendere sulle guance. Mi dispiace Harry. maggio 1997: Dopo tutti questi mesi ancora non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo di Harry. In tutto questo tempo non ha fatto altro che cercare il mio sguardo ma io l'ho ignorato, non voglio vedere il suo sguardo pieno di odio. E più si avvicina la fine della scuola più si avvicina la scadenza per la mia missione. Ma io non ci riesco, non sono un assassino. Sospiro per l'ennesima volta poggiando la testa al muro di quel bagno che dove ormai mi chiudo ogni giorno. All'improvviso la porta si apre e io mi alzo di scatto, Harry è lì in piedi che mi guarda. Si avvicina a me e io indietreggio ma finisco con le spalle al muro "ora mi ascolti Malfoy" non mi da il tempo di rispondere che continua a parlare "quella sera, quella dannata sera mi hai mandato a puttane il cervello okay? Sono stato settimane e settimane a pensare alle tue labbra sul mio corpo, alla tua voce, ai tuoi baci...è stato straziante ricominciare la scuola facendo finta di niente, stavo con Ginny e pensavo a te, anche quando io e lei andavamo a letto insieme" si ferma per un attimo e io aspetto che dica "ma ora mi fai schifo" ma lui mi sposta una ciocca di capelli da davanti gli occhi e mi guarda "sei un mangiamorte" annuisco mordendomi il labbro con gli occhi di nuovi lucidi "sai vero che io posso proteggerti? C'è l'ordine e potresti entrarne a far parte.." scuoto la testa e mi allontano "no Harry,  non posso se non faccio quello che mi ha detto ucciderà mia madre non posso permetterlo...mi dispiace" lui mi guarda e pochi secondi dopo è di nuovo vicino a me e le sue labbra sono sulle mie. È un bacio disperato, pieno delle cose non dette e delle occasioni perse in questi mesi. Mi prende per mano e mi trascina fuori dal bagno, io lo seguo non mi importa dove, voglio stare con lui. Entriamo nel dormitorio di Grifondoro, non mi sono neanche accorto che siamo arrivati fin qui. Mi porta in camera sua e poi chiude la porta, mi bacia di nuovo e mi stringe a se, come se avesse paura che io possa sparire da un momento all'altro. Ci spogliamo a vicenda, mi bacia sul collo, e io accarezzo quel corpo che mi piace tanto. Questa volta non facciamo sesso Facciamo l'amore. Mi tiene la mano per tutto il tempo, mi bacia e mi stringe a se. Quando veniamo entrambi gemendo uno il nome dell'altro si sdraia accanto a me e io mi appoggio a lui. Nessuno dei due dice niente, lui mi accarezza i capelli e io piango appoggiato al suo petto, perché quello è un addio. giugno 1997: Silente è morto ma non l'ho ucciso io, non ce l'ho fatta. Subito dopo siamo scappati e mentre andavo l'ho visto, Harry era che mi guardava. Non con disgusto, ma con dispiacere. Chissà se lo vedrò più, o se quella volta nella sua stanza è stato davvero un addio. Maggio 1998 La fine La guerra incombe sul castello e io cerco di sopravvivere solo per trovare lui.  Corro per il corridoio con la bacchetta in mano, intorno a me ci sono decine di corpi ma io spero solo di non vedere il suo. All'improvviso vedo tutti uscire dalla scuola e li seguo, davanti a noi c'è Voldemort con dietro i mangiamorte...poi c'è Hagrid che tiene il corpo di Harry in braccio. No. No ti prego Harry. "HARRY POTTER È MORTO" Voldemort e i mangiamorte ridono, la Weasley urla e io sento il respiro che mi manca. Mia madre mi chiama e io la raggiungo. Paciock parla ma io non lo ascolto e in quel momento Harry si alza. La battaglia ricomincia, corro verso la scuola e gli lancio la bacchetta, si allontanano e io vado con gli altri in sala grande.  Qualche minuto dopo Voldemort e Harry sono lì, combattono, e poi succede tutto in fretta, Neville uccide il serpente, Voldemort di indebolisce e pochi attimi dopo è  terra senza vita. Harry ce l'ha fatta. Mi avvicino a lui, finalmente lo rivedo, finalmente il mio sogno di poter stare con lui si realizzerà. Mentre sto per parlargli vedo un lampo verde, un'esplosione, sento qualcuno che urla ma io sono troppo stordito. Quando mi rialzo e mi guardo intorno lo vedo. Harry è a terra, i suoi amici cercano di svegliarlo ma lui non si muove, la Granger urla, nessuno si muove sono tutti pietrificati. Il mio sogno ora è un incubo. Harry è morto. Non lo rivedrò più. Che mondo orribile questo. Che mondo quello che non fa stare insieme due ragazzi che si amano? Che mondo è quello che fa morire ragazzi così giovani? Che mondo è quello che condanna un ragazzo di 17 anni a morte certa per salvare il mondo magico? È proprio un mondo folle. Da quel giorno niente è come prima, ormai sono passati quasi 6 mesi ma non riesco ad andare avanti. I miei genitori sono ad Azkaban e io sono da solo a Malfoy Manor. Non faccio altro che starmene a letto ed è buffo perché tra i sogni che faccio quelli più belli sono quelli in cui muoio per raggiungere Harry. Ma lui non vorrebbe questo no. Devo andare avanti, per lui. Per noi. 19 anni dopo Spingo il carello di mio figlio per poi caricare il baule sul treno, Scorpius mi sorride felice di iniziare Hogwarts, da lontano vedo la Granger e Weasley con i suoi due figli. Hermione mi saluta con un cenno della mano e ricambio leggermente il saluto. Scorpius mi tira dalla manica ha in mano la cioccarana che gli ho comprato prima di venire qui "papà ho trovato Harry Potter!" Mi indica la foto di Harry sulla figurina e gli sorrido mentre lui la ripone con cura in tasca. Scorpius saluta me sua madre, poi sale sul treno. Chissà se lui troverà il suo Harry, e chissà magari sarà anche più fortunato di me. Magari il suo sogno si realizzerà e sarà felice come non siamo stati io e Harry. Magari il mondo con Scorpius sarà un po' meno folle.
   
 
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