Anime & Manga > Georgie
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    17/08/2020    2 recensioni
Georgie, ragazza disinibita che per mantenersi da vivere ruba nelle case dei ricchi nella terra australe.
Ma in una notte di pioggia e di tempesta, mentre si prepara a rubare un famoso diamante in una villa in mezzo alla prateria, verrà catturata e legata contro la sua volontà.
ma le forze dell’ordine, non potendo accorrere all’aiuto chiesto dei due giovani fratelli Buttman (Abel e Arthur), rimarranno soli a fronteggiare la giovane ladra.
Ma come può fare una giovane donna dai capelli biondi riccioluti e occhi color cristallo per liberarsi dalle angherie e dall’apparente cattiveria dei due uomini? Non c’è altro modo che poter sfoggiare la sua bellezza e la sua indole da ragazzina innocente…
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abel Butman, Arthur Butman, Georgie Gerald, Mary Butman
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
< Allora Arthur, che cosa vuoi fare in attesa del ritorno di tuo fratello? >
Il giovane uomo, per quanto timido ed estroverso potesse essere, il suo subconscio gli diceva di rimanere lontana da lei per evitare che le sue parole potessero destarlo e indebolire la sua anima.
Anch’egli ammaliato dalla sua bellezza, non sapeva che cosa fare mentre la fissava con sguardo spaurito.
< Arthur, sei sicuro che vada tutto bene? >
< Con tutte le ville che ci sono nella prateria sconfinata dell’Australia dovevi proprio scegliere la nostra casa? >
< Non è colpa mia se avete in casa un bellissimo diamante. Sono attratta dai bei gioielli… In fondo noi donne siamo ammaliati da tali ricchezze. >
< Sei solo una ladra egoista che vuole distruggere una famiglia già in ginocchio. >
< Che cosa vuoi dire? Non capisco. >
< Lascia perdere. Non capiresti. >
Non capendo che cosa potesse affliggere il giovane, la giovane ragazza tento di avvicinarsi a lui mentre era riuscita a slegare i polsi e le caviglie.
Arthur, non comprendendo cosa stava succedendo, si ritrovò avvinghiato tra le braccia della giovane ladra senza poter far niente per contrastarla.
< Stai tranquillo. Non voglio farti del male. >
< Georgie… vattene adesso. Tu non puoi… >
< Perché mi respingi? Io voglio solo aiutarti. Che cosa ti affligge così tanto? >
< Arthur, invece di confessare la morte della madre avvenuta poche ore prima, gli confessò la sua attrazione e il suo amore che stava nascendo dentro un cuore oscuro riempito solo dalla disperazione dell’alcol.
< Che cosa stai sentendo in questo momento? > gli domandò la giovane ladra.
< I tuoi tocchi flebili e rassicuranti. Non avrei mai creduto che tu potessi essere così… bella e gentile con le tue parole. >
< Allora Arthur hai davvero bisogno di me? >
< Sì, Georgie. Il tuo sguardo mi fa capire che tu sei la donna della mia vita. Anche se ti ho appena conosciuta, non voglio farmi sfuggire tale situazione. Non potrei mai sopportare di perderti. >
Georgie, che pensava solo a liberarsi, a fuggire e a far soffrire quei due uomini, si apprestava a dargli un colpo mortale dietro la schiena grazie ad un coltello che nascondeva nei suo stivali.
Nel mentre stava facendo di tutto per distrarlo, non poté credere che il suo intento stava per essere interrotto dal ritorno di Abel.
< Arthur, sei il ragazzo più bello che io abbia mai incontrato nella mia vita. Io ti desidero… Dimmi che lo vuoi anche tu. >
Le parole false ma piene di erotismo stavano facendo resistere il giovane ragazzo.
Pr quanto era succube della sua presenza, Arthur cadde inginocchiato proprio davanti a lei attendendo che la ragazza potesse avvinghiarlo a sé.
Ma tutto ciò non accadde a causa del ritorno di Abel, mentre fissava la donna apprestarsi a ferire a morte il giovane ragazzo.
< Arthur! Attento! >
Mentre il secondogenito dei Buttman veniva ferito di striscio, Georgie fuggì da loro prima di spegnere tutte le candele che illuminavano il soggiorno.
Rimasti completamente al buio, Abel sentiva solo suo fratello mentre si dimenava dal dolore.
< Abel! Dove sei?! >
< Fai silenzio, stupido. Ti sei fatto sfuggire quella dannata ladra > lo redarguì il suo fratello maggiore.
< Che cosa? ma io non ho fatto niente. >
< Hai fatto in modo che si potesse liberare mentre tu non avresti fatto nulla. Ti rendi conto che adesso abbiamo una criminale a piede libero? Piuttosto, dove hai nascosto il diamante? >
< In camera di nostra madre. Vedrai che non riuscirà a trovarlo in mezzo a questo buio. >
< Vorrei ricordarti che se è giunta fin qui all’interno della nostra casa, è perché si muove bene nell’oscurità. Quindi occhi aperti. >
< E come pensi di riuscire a vedere nel buio? >
< Riaccenderò queste candele e… >
Ma appena Abel si stava dirigendo in cucina cercando di assicurare suo fratello Arthur, venne ferito di striscio da qualcosa di appuntito che gli si conficcò nel braccio.
Credendo che fosse stata quella dannata ladra, inveì contro di lei minacciandola ancora una volta.
< Caro Abel, sei stato tu ad aver allentato la presa nella mia cattura. E perché secondo te? Perché tu mi desideri. Proprio come tuo fratello. >
Adagiando il coltello non molto lontano da lei, Georgie si avvicinò ad Abel mentre il giovane ragazzo rimase inerme e spaventato allo stesso tempo.
< Come riesci a muoverti nel buio? >
< Ormai ci sono abituato, Abel. Vedo tutto… tutto quello che i tuoi occhi non riescono a percepire. >
Abel, capendo di essere con le spalle al muro, decise di cogliere la minima occasione in cui la ladra avrebbe abbassato la guardia.
Ma il buio, troppo tetro e presente dinanzi ai suoi occhi, non riusciva nemmeno a percepire ogni suo singolo movimento.
< Abel, non ti preoccupare. Non voglio farti del male. >
< E come pensi che io mi possa fidare di te? >
< Dovrai farlo. Non hai altra possibilità. >
Muovendosi intorno al suo corpo inginocchiato cercando di trattenere il dolore, Georgie prese il corpo del giovane ragazzo per distenderlo proprio sotto di lei.
< Che cosa stai facendo? >
< Vioglio solo assaporare il tuo tocco e il tuo profumo. >
Georgie, mentre stava cominciando a spogliare l’uomo mentre lo stava baciando all’altezza del collo e della faccia, Arthur si muoveva nella casa sbattendo da tutte le parti.
< Arthur! Vattene via subito! Cerca aiuto! >
Ma non capendo che Georgie era proprio dinanzi a lui, Arthur cadde nella trappola della ragazza mentre veniva trascinato in cucina insieme a suo fratello.
< Abel, che cosa sta succedendo? >
< Non lo so, Arthur. Questa ladra sta giocando con i nostri sentimenti. >
< Allora non sei così stupido come vuoi far credere, Abel > mormorò la donna con tono serio < Ma perché hai fatto in modo di cadere nella mia trappola? >
< Perchè volevo coglierti di sorpresa. Ma non ha funzionato. >
< Caro ragazzo mio, è molto difficile riuscire a sorprendermi… Io sono una ladra e mi muovo molto bene nel buio. Ma voi che cosa pensate di fare mentre siete accecati e feriti allo stesso tempo? >
< Non riuscirai mai ad avere la meglio su di noi. >
< Tu credi, Arthur? Adesso tocca a te sorprendermi per riuscire a catturarmi. Fai capire a tuo fratello che non sei proprio una nullità. >
< Maledetta! >
Muovendosi nell’ombra senza riuscire a capire che cosa stava facendo, dovette arrendersi subito mentre la ladra l’aveva immobilizzato senza accorgermene.
< E’ inutile sprecare energie. Non credi anche tu, Arthur? >
< Lasciami andare. Ti prego. >
< Ogni cosa a suo tempo… Adesso guarderai tuo fratello mentre mi divertirò con te. >
Accendendo una candela dopo che aveva dei fiammiferi nascosti in una delle sue tasche, Georgie, cominciò a baciare appassionatamente Arthur sotto lo sguardo interdetto di Abel.
< Abel, che cosa stai pensando in questo momento? Rodi di gelosia e di rabbia, vero? >
< Che cosa vuoi dimostrarmi, Georgie? >
< Che l’indole di un uomo è debole dinanzi ad una donna affascinante come me. >
< Tu ti credi molto superiore a noi solo perché sei bella e riesci a muoverti nel buio? >
< Certo. Non credi che sia abbastanza? Tu sei ferito e riesci a malapena a muoverti, mentre io sento tuo fratello che non fa niente per resistermi… Ma anche tu faresti lo stesso al suo posto, non credi? >
Troppo arrabbiato e furibondo per quello che stava vedendo, Abel si alzò di scatto per riuscire a trovare il coltello con cui era stato pugnalato sul braccio.
< Non affaticarti, Abel. Tra poco verrò da te. >
Mentre Georgie affondava la sua lingua dentro la bocca del giovane Arthur, i fulmini della tempesta continuavano a squarciare un cielo plumbeo mentre l’alba era pronta a spuntare.
< Lasciami andare! > gridò Arthur cercando di divincolarsi dalle sue prese.
Georgie, alzandosi da lui per raggiungere Abel, inciampò malamente quando il giovane Arthur si apprestava ad ucciderla a morte.
< Hai finito di prenderti gioco di noi! >
Abel, non volendo vedere altri spargimenti si sangue, fermò suo fratello prima di commettere un errore madornale. >
< Abel che diavolo stai facendo?! >
< Lasciala andare. Non vedi in cosa ci ha trasformato? Noi non siamo degli assassini. >
Ma Abel, completamente accecato dalla bellezza della donna, era corroso dalla sua gelosia.
Voleva la donna tutto per lui, decidendo ti togliere di mezzo suo fratello.
< No, Abel. Dobbiamo farla fuori. Ora! >
< Nooo! >
Cercando di desistere dalla sua forza, Abel spinse suo fratello verso lo spigolo del tavolino che lo colpì dritto nella sua nuca.
Il giovane secondogenito, non riuscendo a credere alla follia che aveva colpito suo fratello, si accasciò a terra senza vita mentre Georgie godeva internamente per quello che aveva scatenato.
< Abel… mi hai dimostrato che sei tu il più forte. Adesso io e te potremmo stare per sempre insieme. >
Mentre il suo volto cadeva nelle braccia di quella dannata donna che l’aveva cambiato per sempre,. Abel non riusciva più a riconoscersi.
La sua visione e la perdizione che l’avevano profondamente colpito, l’avevano reso un’anima maledetta in grado di essere manipolata da una semplice ladra il cui scopo era arricchirsi.
la famiglia Buttman, ormai succube di una donna dannata, stava cadendo a pezzi in maniera velocemente.
< La tempesta si sta diradando, Abel. Che cosa decidi di fare adesso? Vuoi davvero chiamare la polizia per farmi arrestare? >
Ma Abel, per quanto confuso potesse essere, evitò di rispondere alla sua domanda.
< Prima ho perso mia madre, adesso mio fratello… Prendi pure tutto quello che vuoi. ormai non mi appartiene più nulla. >
credendo che il suo charme aveva fatto fin troppo effetto, Georgie abbandonò Abel in cucina per concentrarsi sul suo unico tesoro: il diamante di inestimabile valore della famiglia Buttman.
Ma appena i raggi solari avrebbero inondato quella famiglia ormai distrutta, Georgie avrebbe assaggiato la vendetta di un buonismo che non colpisce solo gli uomini per la voglia di una rivalsa sarebbe arrivata giusto in tempo.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Georgie / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94