Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Cesca_Haibara20    17/08/2020    2 recensioni
Conan ed Ai sono amici da tanto tempo. Sono ormai entrati in sintonia, tutti li considerano simili perché hanno lo stesso modo di fare, di agire e di pensare ma, c'è qualcosa di strano nel comportamento di Ai... Sta diventando più affettuosa nei confronti di Conan; sarà semplicemente amicizia o qualcosa di più? E Ran? Aspetterà ancora il ritorno di Shinichi o piano, piano, cercherà la felicità altrove? Si dice che l'amore vero sia un sentimento che provino gli adulti, chissà se i nostri ragazzi sanno già cosa sia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
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Dopo aver pranzato Araide ci fa prendere gli zaini.

«Forza ragazzi, chi vuole fare il bagno?» domanda con fare entusiasta.
Così inganni i bambini ma a me non mi freghi.”penso sbuffando e mettendomi lo zaino sulle spalle.
«Su Conan non fare il muso.» cerca di tirarmi su il morale Ran tirandomi delicatamente su il mento con l'indice.
«Non ho il muso...» bofonchio io. «È solo che non capisco perché hai rifiutato Shinichi per Araide.» cerco di assumere un tono disinteressato.
«Cosa?! Te l'ha detto Shinichi che l'ho rifiutato...?» sembra sorpresa.
«Sì... Ha detto che non lo aspetti più e che ora siete solo amici.»
«Oh... è vero che non lo aspetto più come prima e che siamo amici ma non significa che ora sono fidanzata con Araide.» si confida torturandosi le dita.
Rimango ad ascoltarla incantato.
«Gli sto dando una possibilità perché, in fondo, non si nega a nessuno.. sta cercando in tutti i modi di essere gentile con me e con te.»
«Io non credo proprio. Finge di essere gentile con me.»
«Andiamo Conan, ci sta provando davvero tanto ma gli risulta difficile se gli alzi un muro.» cerca di farmi cambiare idea accarezzandomi una guancia.
«Io preferivo Shinichi.» gonfio le guance offeso.
Ran sospira.
«Per favore Conan non venirmi contro... tu sei davvero importante per me, ti voglio tanto bene e so anche che tu me ne vuoi. Puoi per favore almeno provare ad andarci d'accordo?»
Lei mi sorride dolcemente ed io mi sciolgo.
«E va bene, per te posso provarci.» fingo un sorriso.
«Ti ringrazio Conan, per me significa molto.» mi da un bacio sulla fronte e si avvicina nuovamente ad Araide.
Lui la avvicina a sé con un braccio dandole un bacio a stampo.
Dio mio che fastidio.”stringo un pugno ma una mano me lo scioglie.
Abbasso lo sguardo verso la mano, successivamente seguo il braccio e vedo Ai.
«Maledirlo con lo sguardo non ti servirà a nulla, Ran sembra convinta di questa scelta, provaci.»
«È più difficile di quanto pensassi... fa male vederlo eccellere dove io ho fallito...»
Ai mi stringe la mano.
«Vuoi che ti aiuto io?»
«E come? Non puoi sempre correre in mio soccorso ogni volta che Araide mi infastidisce.»
«Magari non fisicamente ma, se hai bisogno anche di un semplice sfogo, lo sai che io sono sempre disponibile.» propone con tono gentile. «E poi, non penso che riuscirà ad infastidirti anche quando avrai 84 anni!» aggiunge con una risatina facendo ridere anche me.

Araide ci accompagna al laghetto che è a soli trenta minuti da dove ci siamo accampati noi ma, per quattro bambini di sette anni, camminare sotto al sole di inizio agosto, non sembra la migliore delle idee. All'inizio sembravano entusiasti ma dopo svariati metri hanno cominciato a cedere.

«CHE CALDO!» piagnucola Genta bevendo un sorso d'acqua dalla sua bottiglietta.
«Non arrenderti Genta, siamo quasi arrivati!» lo sprona Araide con un sorriso.
«Non ho mai sudato così tanto in vita mia!» esclama Ayumi mettendosi accanto al viso il suo mini ventilatore rosa.
L'unica che non sembra affaticata, oltre a me ed Ai, è Asami.
«Hai sete?» le domando porgendole una bottiglietta d'acqua.
«Non preoccuparti, sono a posto.» sorride lei. «Sono abituata a camminare sotto il sole quindi non mi affatico facilmente.»
Annuisco e torno a camminare accanto ad Ai.

Venti minuti dopo raggiungiamo finalmente il laghetto che sembra quasi un'oasi e, fortunatamente, non c'è nessuno.

«FINALMENTE ACQUA!» esclamano Genta ed Ayumi come se avessero attraversato il deserto.

Io, Ai e Mitsuhiko aiutiamo a posare una tovaglia dove mangiare i panini ed i vari asciugamani a terra per asciugarci; dopo aver finito ci togliamo i vestiti rivelando i nostri costumi e corriamo tutti in acqua.

«Fermi!» ci richiama Ran.
Noi ci blocchiamo e ci giriamo verso di lei.
«Dovete almeno spalmarvi un po' di crema solare, con questo caldo e questo sole rischiate di scottarvi tutti quanti. Forza.» ci richiama con tono da mamma.
«Va bene.» mormoriamo tutti e ci avviciniamo a lei.

Dopo esserci spalmati tutti un po' di crema solare in tutto il corpo ci tuffiamo in acqua. I bambini iniziano a schizzarsi l'acqua fresca addosso correndo qua e là finché toccano, io mi guardo intorno e vedo che mancano due persone; giro varie volte lo sguardo e poi le vedo sui loro rispettivi asciugamani con il naso nei libri.
Sorrido intenerito a quella scena. Ho sempre pensato che ad Ai non stava simpatica Asami ma credo che era solo perché non avevano fatto abbastanza amicizia.
I miei pensieri vengono interrotti da una pallonata in testa.

«AHI! RAGAZZI!» mi giro verso di loro passando la mano sulla parte dolorante.
«Scusa Conan!» si scusa Ayumi venendomi incontro. «Ti ho fatto tanto male?» domando posando delicatamente la mano sulla parte dolorante.
«N-non tanto...» mento per non farla stare male. «Siete un pericolo pubblico con la palla, è meglio che vi limitiate a risolvere misteri.» ci scherzo sopra per non farli preoccupare.
«Perché Asami ed Ai non vengono a giocare?» domanda Mitsuhiko.
«Dovremmo farle avvicinare?» aggiunge Genta.
«Io direi di no ragazzi, quando vorranno giocare loro, ci raggiungeranno.»
«Hai ragione.» annuisce Mitsuhiko prendendo la palla in mano.
Mi avvicino a Genta e Mitsuhiko con Ayumi e ci mettiamo a giocare.

Dopo dieci minuti buoni sento la mia pancia brontolare.

«Cos'è stato questo rumore?» domanda Ayumi sorpresa.
«Colpa mia.» ridacchio. «Credo di essere affamato.»
Usciamo dall'acqua e ci avviciniamo a Ran.
«Ran posso prendere un panino? Sto morendo di fame!» domando prendendo un asciugamano piccolo per asciugarmi il busto.
«Certo gioia e se hai sete ci sono delle bottigliette d'acqua e varie bibite nel mini frigo.» lo indica accanto al cestino da pic-nic.
«Voi avete fame ragazzi?» chiedo ai Detective Boys.
«Io sì!» annuisce Genta avvicinandosi a me. «Cosa c'è di buono?»
«Tre panini al salame, tre panini col prosciutto, tre panini con la bresaola e quattro o cinque mele.» risponde Ai senza staccare gli occhi dal libro.
«Panino al salame, il mio preferito!» Genta si strofina le mani ed afferra uno dei panini al salame e si mette seduto sul suo asciugamano.
Io prendo un panino al prosciutto, una lattina di Coca-Cola e mi siedo vicino ad Ai che è intenta a leggere il libro.

«Interessante?» le domando stappando la lattina.
Silenzio.
«Interessante il libro?» chiedo nuovamente.
Silenzio.
Sospiro. Tengo la lattina tra la mano e sorrido.
Appoggio delicatamente la lattina gelida sulla guancia di Ai facendola sobbalzare.

«AH!» esclama drizzando la schiena.
Scoppio a ridere.
«È ghiacciata!» si posa la mano sulla guancia fredda.
«Scusa, ma ero troppo tentato!» ridacchio. «Poi ti ho chiesto se il libro è interessante ma tu non rispondevi.»
«Più interessante e credibile del tuo finto interessamento sicuro.» sorride lei chiudendo il libro.
«Sono veramente interessato.» ridacchio. «Non pensavo lo leggessi e quindi mi sono incuriosito.» mi stringo nelle spalle.
«Te l'ho detto, ci sono molte cose che non sai di me.»
«Allora lasciati scoprire da me.»
«Forse.» sorride. «Lo capirai quando mi aprirò con te, Sherlock Holmes.» mi stuzzica.
«Va bene, ci sto.» le do un bacio sulla guancia e incomincio a mangiare il mio panino.

Dopo la pausa panino, Ran, Araide ed i bambini si sono messi a giocare nel laghetto con le pistole ad acqua di Mitsuhiko; rimaniamo fuori solo io ed Ai a prendere un po' di sole.

«Non devi starmi incollato per capire quando mi sto aprendo con te.» scherza sdraiandosi.
«Voglio solo prendere un po' di sole.» rispondo in modo vago.
«Da seduto?» sorride alzando un sopracciglio.
«Prendo il sole sulle spalle.»
<<«Cos'è l'acqua ti fa schifo ora che c'è Araide?»>>
Sbuffo.
<<«Certo che no!»>> mordicchio le labbra.
«CONAN!» Asami richiama la mia attenzione.
Sposto lo sguardo su di lei.
«VIENI A GIOCARE IN ACQUA CON NOI?»
Alzo gli occhi al cielo mentalmente.
«NO, TRANQUILLA.» la liquido dolcemente.
Ma Asami non ci sta. Esce dall'acqua e si avvicina a me.
«Dai vieni a giocare.» insiste.
«Davvero Asami, non mi va.»
«Non vieni solo perché non viene Ai, vero?» domanda con la voce tremante.
Dio mio, non posso farla piangere.
«Va bene, hai vinto, vengo a giocare con te.»
«SÌ! CHE BELLO!» saltella contenta. «Andiamo, andiamo!» mi prende per mano e mi fa alzare.
«Tu non vieni Ai?» le domando cercando di convincerla.
«No ragazzi, qualcuno deve tenere d'occhio la roba ed il dottore si è appena addormentato. Rimarrò qui a bermi qualcosa.» mi liquida con un sorriso malvagio.
«Va bene, andiamo Conan!» si affretta a dire Asami trascinandomi via.

Entro in acqua e Mitsuhiko si avvicina a me.

«Finalmente ce l'hai fatta a convincerlo!» si complimenta raggiungendoci.
«Visto che brava?» annuisce sorridendo soddisfatta.
«Ti spiace darmi il cambio Conan?»
«Cioè?»
«Gioca tu al posto mio che con l'acqua fredda le labbra mi stanno diventando viola.» ridacchia passandomi la pistola d'acqua.
«Vieni Conan.» Asami riprende la mia mano e si avvicina nuovamente ai ragazzi.
«Finalmente il piccolo detective si è aggiunto a noi!» ridacchia Araide vedendomi arrivare.
«Andiamo non dargli fastidio.» mi difende Ran. «Lo sai che lui lo è davvero un detective.»
«Lo so, lo so.» ridacchia.
Prendo la mira con la pistola d'acqua e lo schizzo in faccia facendo ridere tutti.
Queste sono le soddisfazioni di essere piccolo. Posso essere uno stronzo senza essere giudicato.” penso nascondendo un sorriso.

Nonostante la presenza di Araide riesco ad essere spensierato e giocare con Ran e i bambini con le pistole d'acqua.
Il pomeriggio passa velocemente e il sole comincia a tramontare.

«Ran, io comincio ad essere stanca.» mormora Ayumi asciugandosi i capelli con l'asciugamano.
«Tranquilla tesoro, adesso finiamo di vestirci e ritorniamo alle tende.» la rassicura finendo di indossare gli shorts.

Finiamo tutti di vestirci, mettiamo a posto i panini e gli zaini e ritorniamo verso le tende. Tengo Ayumi per mano cercando di darle un po' di forza e voglia di camminare. Ma a metà strada, nonostante abbia dato il suo zaino a Genta, Ayumi non ce la fa più.

«Sono stanca...» mormora camminando un po' a stenti.
«Aspetta Ayumi.»
Sistemo lo zaino in spalla, la prendo in braccio e riprendo a camminare.
«Sicuro che ce la fai Conan?» domanda Ran vedendomi con Ayumi in braccio.
«Sì Ran, ce la faccio.» la rassicuro con un sorriso.
«Sono pesante...» mormora imbarazzata.
«Non preoccuparti gioia.» le sorrido e cammino a passo sicuro.

Riusciamo a raggiungere le tende prima che il sole tramontasse del tutto, durante il tragitto Ayumi si è addormentata tra le mie braccia.
Arrivati alle tende, Ran prende Ayumi in braccio e la fa sdraiare nel suo sacco a pelo facendola dormire per un po'.

«Se volete cambiarvi i vestiti o chiudere un attimo gli occhi, potete tranquillamente farlo. Vi vengo a chiamare io quando è pronta la cena.» ci rassicura Ran aiutando Agasa ed Araide a cucinare qualcosa.

Io e i Detective Boys ci stringiamo nelle spalle senza sapere che fare.

«Sentite, io ed Asami andiamo in tenda a cambiarci e a controllare Ayumi, voi fate quello che vi pare.» si affretta a dire Ai avvicinandosi alla loro tenda seguita da Asami.

Mitsuhiko, io e Genta, ci stringiamo nelle spalle ed entriamo nella nostra tenda.
Sinceramente il costume comincia a starmi un po' scomodo così prendo lo zaino e lo apro.

«Che dite, conviene metterlo subito il pigiama ragazzi?» mi giro verso di loro e li vedo intenti a spogliarsi che hanno avuto la mia stessa idea.
Secondi di silenzio.
«Direi di sì.»
Scoppiamo a ridere e finiamo di metterci il pigiama.

Dopo esserci cambiati Mitsuhiko e Genta si sono messi a giocare a Pokémon con la Switch mentre io sono crollato come un sasso, probabilmente il fatto che ho portato Ayumi in braccio, mi ha stancato di più.

Non so quanto tempo dopo sento qualcuno scuotermi.

«Conan. Conan. Conan!»
Apro improvvisamente gli occhi spaventato.
Era Genta che mi sconquassava allora.
«Eh? Che c'è? Che succede?» farfuglio con la bocca ancora impastata dal sonno.
«Ci ha chiamato Ran, è pronta la cena.»
Annuisco cercando di riprendermi.
«Arrivo.»
«Va bene, ti aspettiamo a tavola allora.»

Genta e Mistuhiko escono dalla tenda, prendo i miei occhiali indossandoli ed esco anche io. Mi avvicino curioso alla tenda delle ragazze, apro di poco la zip ma vedo che non c'è nessuno.
Scrollo le spalle e mi avvicino alla tavola illuminata da varie torce da spiaggia.
Wow!” penso sorpreso. “Non sapevo che Agasa-... aspetta... queste le ha sicuramente portate Araide, ci metto la mano sul fuoco.” mi avvicino alla tavola, cavolo sono l'ultimo arrivato.

«Hai visto Conan che belle lanterne che ha portato Araide?» domanda Ayumi entusiasta.
«Sì, molto belle.» rispondo cercando di nascondere il mio disinteresse.
«Ah, volevo anche ringraziarti per avermi portato in braccio fino a qui. Non volevo addormentarmi, lo giuro.»
«È stato un piacere Ayumi, non devi ringraziarmi o sentirti in colpa.» la rassicuro.
«Sul serio?»
«Stai tranquilla, non è nulla di grave.»
Sorrido e la vedo risollevarsi.
«A chi va uno spiedino ed una fetta di melone?» esordisce Agasa posando sulla tavola un piatto enorme con tante fette di melone pulite e vari spiedini a fianco.
I bambini battono le mani felici e si fiondano sulle fette di melone.

E la serata passa così, tra risate e scorpacciate di spiedini e melone.

«Ragazzi, domani vi tocca svegliarvi presto perché torniamo a casa nel pomeriggio.» ci ricorda Agasa finendo di sparecchiare.
«Di già?» domanda Genta dispiaciuto.
«Eh lo so ragazzi che è triste, ma bisogna tornare nel pomeriggio anche perché Asami per andare a casa deve prendere il treno.» spiega con un sorriso.
È vero! Mi ero completamente scordato che Asami è di Osaka!” penso facendo mente locale.
«Uffa, è un vero peccato...» sospira Ayumi.
Asami abbassa lo sguardo sentendosi in colpa.
«In fondo ci siamo divertiti, no?» cerco di tirare su il morale soprattutto per Asami. «È stato un pomeriggio divertente passato in acqua e sotto al sole. Poi mangiare qui è molto meglio che mangiare a casa, sbaglio?»
«Ha ragione Conan.» acconsente Ran. «E poi, ti fa bene uscire un po', ti ho visto più spensierato del solito.» aggiunge sedendosi accanto a me ed accarezzandomi i capelli.
Arrossisco lievemente.

Dopo cena, tutti sono andati nelle tende a dormire, ma io non riesco.
Sospiro. Esco dalla tenda e mi metto a pochi passi di distanza a guardare il cielo.

«Wow... quante stelle...» mormoro tra me e me ammirando il cielo notturno.
«Bello vero?»
Una voce femminile mi fa girare.
Ed, a mia sorpresa, è Asami.
Si siede accanto a me.
«Anche a casa mi metto sul balcone a guardare il cielo notturno.» spiega lei portandosi le gambe al petto. «Mi aiuta a scacciare i brutti sogni o le paure.»
«E succede spesso?» domando guardando il cielo.
«Prima sì ma ora non molto.» confessa. «Da quando ho conosciuto te Conan, tutto è diventato più bello e colorato.»
Abbasso lo sguardo verso di lei colto di sorpresa ma lei continua a guardare il cielo.
«Da quando ti ho conosciuto quel giorno al parco, la mia vita sembrava normale; finalmente ho degli amici e qualcuno con cui passare le mie giornate. Tu non sei scappato dopo aver visto casa mia, anzi, sei voluto rimanere anche a dormire.» ridacchia lei. «Nessuno dei miei compagni di classe, dopo aver visto casa mia, ha voluto continuare a giocare con me.» posa lo sguardo su di me. «Ma tu no. Tu sei rimasto. Perché?»
«Perché a me non importa se tu sia ricca o povera, ti voglio bene per ciò che sei e non ciò che hai.» rispondo accarezzandole i capelli.
«Ed è per questo che mi piaci e sei il migliore amico.»
Asami... hai davvero un cuore d'oro.
La ragazza si avvicina a me e mi da un dolce bacio sulla guancia.
«Buonanotte Conan.» mi sorride alzandosi e torna alla sua tenda
«'Notte...» mormoro con un sorriso.
   
 
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