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Autore: Golden Bonnie    20/08/2020    0 recensioni
Red è pronto ad iniziare una nuova vita. I mesi di affitto e vagabondaggio che è stato costretto ad affrontare dopo che la sua casa è stata distrutta da un uragano sono finalmente finiti. Sua madre è riuscita ad acquistare una nuova casa, più bella e più grande della vecchia, ad un prezzo davvero economico. Ma non è tutto oro tutto ciò che luccica. Una misteriosa presenza aleggia sull'edificio, e le sue radici affondano nell'oscuro passato che la città di Loreis sta disperatamente cercando di dimenticare. Ma le ombre no, loro non hanno dimenticato.
Genere: Angst, Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nightmare, Nuovo personaggio, Purple Guy/Vincent
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'Golden Bonnie's FNaF Fan Universe'
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Capitolo 2 – A New Life

L’ufficio era una stanza piccola, angusta e soffocante. L’unico spiraglio d’aria era la porticina d’entrata. L’impiegato entrò velocemente, e si mise immediatamente di fronte al computer. Cercò di sbrigarsi. Non doveva essere scoperto. Cliccò una serie di pulsanti ed una ad una, tutte le telecamere dell’edificio si disattivarono. L’impiegato corse fuori, e tornò nella sala pranzo. Lo spettacolo degli animatronics era finito, ma, per fortuna, i due bambini erano ancora al loro posto. Sfoderò il suo migliore sorriso, e si avvicinò lentamente ò ai due. “Salve, ragazzi” disse, con voce dolce ed amichevole “Vi state divertendo?”.

Red si svegliò, stiracchiandosi. Alla fine, le sue previsioni si erano rivelate esatte. Avevano dormito in macchina. Per quanto il perenne stato di dormiveglia in cui era rimasto immerso durante tutta la notte contasse come “dormire”. Non appena riuscì a riaprire gli occhi si accorse che sia suo padre che Johnny avevano gli occhi puntati sul tablet della mamma. “No, non è possibile” continuava a ripetere sotto voce papà. Anche Ercole sembrava molto più di buon umore del solito. Il piccolo cagnolino aveva la bocca spalancata e le orecchie rizzate. “Cosa succede?” chiese Red. Sua madre si voltò. Aveva un’espressione che insieme trasmetteva stupore ed allegria. “Tesoro, credo che la fortuna ci sia proprio venuta incontro” disse. “Cos’è successo?” chiese Red. “Stamattina mi sono alzata presto, ed ho deciso di navigare un po’ su internet” esordì la mamma. Si notava che tratteneva a stento l’eccitazione. “Ho fatto qualche ricerca sul sito di Houses For Everyone, una compagnia che permette alle persone di vendere ed acquistare case”. Mostrò al figlio il tablet, per permettergli di vedere quella che doveva essere una delle tante pagine del sito. Gran parte della pagina era occupata dall’immagine di un grosso edificio, che si ergeva su uno sfondo nero. “E allora?” chiese Red “È un’altra di quelle case supercostose che non possiamo permetterci, non è così?”. “No, tesoro” rispose lei “guarda il prezzo”. Red mosse lo sguardo verso il basso, fissando la piccola casella bianca su cui erano scritte le informazioni sull’abitazione. La bocca di Red si spalancò. “Quattromila dollari?” chiese sorpreso. “Vuoi dire che…?”. “Non saltiamo a conclusioni affrettate” disse papà, chinandosi per accarezzare Ercole “Per quello che ne sappiamo, potrebbe essere una truffa. Andiamo, chi venderebbe una casa così grande ad un prezzo così scarso?”. “Be’, qui viene il bello” continuò mamma. Il suo sorriso era smagliante e splendente. Era da tanto che Red non la vedeva così. “Houses For Everyone permette ai clienti di visitare la casa prima di acquistarla”. “Be’, tentar non nuoce” disse papà, finalmente convinto “Dov’è questa casa?”. “È nella città di Loreis, non troppo lontano da qui”. “Avremo una nuova casa, evviva!” urlò Johnny, che era rimasto in silenzio a fissare il tablet per tutto il tempo. “Non avere troppe speranze, Johnny” disse Red “Papà ha ragione: potrebbe essere una truffa”. “Ok” rispose Johnny, rimettendosi a sedere al suo posto.

“Ragazzi, siamo arrivati” disse mamma. Red aprì lo sportello, e lui e Johnny uscirono dal sedile posteriore. Di fronte a loro c’era un grosso edificio pitturato di giallo e bianco, circondato da un giardino sorprendentemente curato. “Visto che non era una truffa” disse mamma, lanciando un’occhiata a papà, che stava mettendo il guinzaglio ad Ercole. “Sì, sì, ok” rispose lui distrattamente. Red sentì una strana sensazione. Da un lato provava semplicemente gioia pura. La possibilità di tornare a vivere una vita normale, abbandonare lo stile nomade che erano stati costretti ad intraprendere lo riempiva di felicità. Dall’altra parte, sentiva quasi una sorta di paura, la paura di svegliarsi all’improvviso e scoprire che era tutto un sogno. Era irrazionale, eppure il solo pensiero lo terrorizzava. Mamma bussò alla porta. Ad aprire fu un ometto in giacca e cravatta. “Buongiorno” li salutò cordialmente “Siete qui per la casa?”: “Sì” rispose mamma. “Bene” disse l’uomo, sorridendo “Entrate”. Mamma entrò per prima, seguita a Red e Johnny. Anche papà provò ad entrare, ma fu subito bloccato dall’uomo in giacca e cravatta. “Mi dispiace” disse “Ma purtroppo, finché la casa non sarà acquistata, non possiamo permettere a nessuno di portare cani all’interno. Potrebbero danneggiare il pavimento con le unghie, o rompere accidentalmente qualcosa”. “D’accordo” rispose papà “Rimarrò qui fuori con Ercole. Voi proseguite pure”. L’uomo si girò e chiuse la porta alle sue spalle. “Buongiorno, sono Wally Walls, agente immobiliare” si presentò. “Posso mostrarvi l’interno?”. “Certamente” rispose mamma. Red si guardò intorno. La casa era molto più grande di quella che avevano prima, e di certo più grande di quelle che avevano affittato. Red si sentiva quasi a disagio in un ambiente del genere. Per circa mezz’ora, il signor Walls mostrò loro l’intera casa, descrivendo ogni ambiente nel dettaglio. Essa era in gran parte vuota, anche se aveva alcuni elementi basilari come una cucina, alcuni letti, ed una sala pranzo con grossi tavoli. “È interessata ad acquistare l’abitazione?” chiese infine Walls, quando il tour fu finito. “Quanto viene?” chiese mamma. “Sul vostro sito c’era scritto che la casa costava quattromila euro. È vero o si è trattato di un errore?”. “Proprio così” rispose fiero Walls. “Tutto merito della compagnia che ci ha venduto l’edificio. Pensa che l’hanno data via a solo duemila euro”. Ridacchiò. “Da non credere. Suppongo che volessero sbarazzarsene il più in fretta possibile, chissà per quale ragione. Avremmo potuto alzare il prezzo, ma Houses For Everyone è sincera con i suoi clienti: sul nostro sito c’è scritto che rivendiamo sempre le abitazioni a duemila euro in più di quanto abbiamo speso per acquistarle. E così facciamo sempre. Anche stavolta”. “Allora” aggiunse, riassumendo il suo classico tono formale “Come desidera pagare? Denaro liquido o carta di credito?”.

Al padre di Red in fondo non dispiaceva molto stare fuori. In effetti, amava fare passeggiate con Ercole. Se lo ricordava ancora la prima volta che l’aveva trovato, vicino ai bidoni dell’immondizia. Era stato difficile convincere Arianne a tenerlo, ma alla fine ce l’aveva fatta, e non poteva essere più felice. Lui non sopportava affatto le persone che abbandonano i cani in mezzo alla strada. Non capiva come facessero ad essere tanto insensibili. Proprio mentre passava nuovamente di fronte alla casa, sua moglie uscì, accompagnata dall’agente immobiliare. “Allora” chiese lui “come è andata?”. “È fatta” rispose Arianne “Ho comprato la casa”.

   
 
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