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Autore: Dragon mother    21/08/2020    2 recensioni
Il Natale, per Isabella è il periodo più magico dell'anno e questo in particolare, le lascerà un regalo inaspettato. Dal prologo -..per chi, per un motivo o un altro, è costretto a vivere per strada.
Ma si sa che l’amore e la magia che avvolgono questo giorno, possono rendere possibile ogni storia.
E questa è la nostra storia.-
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, James | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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SORPRESA!
Buon pomeriggio ragazze.
Avevo un capitolo pronto e ho deciso di farvi una sorpresa, aggiornando un giorno prima.
Vi annuncio che per questa storia siamo ormai arrivati alla fine.. credo che con due capitoli al massimo oltre a questo metterò il the end.
Intanto andiamo a scoprire se Edward è il nostro Edward o se è tutto frutto di una serie di coincidenze.
Voi su cosa scommettete?
Buona lettura e grazie a tutte.
Un bacio.
 
 
 
Bella
 
E’ la mattina del 31 dicembre quando dall’ospedale ci chiamano per i risultati degli esami.
Edward è tranquillo, ha ribadito più volte che qualsiasi sia l’esito non perderà i contatti con Esme ed Alice.
Io sono agitata, non per paura che sia stato tutto un gran bel sogno bensì per l’emozione che sarà nello scoprire che lui è proprio l’Edward figlio di Esme e fratello di Alice.
 
Siamo tutti qui riuniti, nella sala d’attesa dell’ospedale, ad attendere il dottore che ci chiamerà per i risultati.
La più tesa sono io, Esme ed Edward si scambiano dolci sguardi tenendosi per mano mentre Alice parlotta allegra con suo padre.
Sì, c’è anche Carlisle con noi, è giusto che sia qui in fondo sua moglie è la diretta interessata e come è giusto che sia, il suo posto è accanto a lei, sempre.
Lui, che nonostante sapesse di quell’amore e di quel figlio fin dal giorno del loro matrimonio, le è rimasto accanto senza lamentarsi ma soffrendo comunque per quella storia.
Non è sicuramente da giudicare se non partecipa così attivamente alla nostra gioia perché credo che comunque lui si sia sempre considerato l’eterno secondo, nonostante Esme in tutti i loro anni insieme, l’abbia sicuramente amato.
“I signori Brandon?” chiama l’infermiera leggendo da una cartellina e rivolgendo lo sguardo verso di noi.
“Sì, siamo noi” risponde Esme tradendo un po’ di emozione nella voce.
“Prego venite con me, il dottore vi aspetta nel suo studio”
Seguiamo la ragazza che ci conduce lungo un corridoio per poi aprirci una porta.
“Dottore, i signori Brandon”
“Entrate pure” ci invita poi, lasciandoci al cospetto del dottore.
Mi sento sempre più agitata, mi sudano le mani e quando il dottore allunga la sua per stringerla ad ognuno di noi, la sfrego prima sui miei pantaloni.
“Accomodatevi” ci invita lui, così
prendiamo posto sulle sedie di fronte alla sua scrivania e attendiamo che sia lui a parlare.
E’ un uomo di bell’aspetto, brizzolato, sulla cinquantina; deduco sia sposato dalla fede che porta all’anulare della mano sinistra.
“Allora” esordisce sicuro.
“Ho qui l’esito di tutti gli esami fatti al nostro ragazzone qui presente. E’ inutile che io ci giri intorno per cui signora” dice rivolgendosi ad Esme anche con lo sguardo
“Posso dirle che per il 99% Edward è suo figlio”
Segue un attimo di silenzio in cui tutti e 5 siamo impegnati a metabolizzare la bellissima notizia.
La prima a riprendersi è Alice che salta addosso ad Edward e lo strapazza di baci.
“Lo sapevo, lo sapevo” continua a ripetergli come a confermare la notizia.
Esme ha gli occhi pieni di lacrime e ben presto si aggiunge ai due fratelli, stringendoli in un unico grande abbraccio.
Perfino Carlisle non resta indifferente alla situazione e sul suo volto compare un sorriso.
Io me ne resto in disparte, anche se sono stata io a dare il via a tutto questo mi sento comunque un estranea, di troppo, per far parte del momento.
“Vi lascio una copia dei documenti così potrete conservarla. Sono contento per la vostra gioia e vi auguro una vita serena” ci dice lui accompagnandoci alla porta per congedarci.
“Grazie dottore e buona giornata” gli risponde Esme ancora abbracciata ad Edward.
Usciamo dall’ospedale e solo ora mi sembra di poter tornare a respirare.
Mi ritrovo a pensare che oggi è il 31 dicembre e domani darà il primo giorno di un nuovo anno, proprio quando anche noi stiamo vivendo un nuovo inizio.
Un brivido mi attraversa la schiena quando un braccio si stringe attorno alla mia vita: è Edward che si è avvicinato, senza che io me ne accorgessi.
“Ehi, sei stata silenziosa e in disparte, ti senti bene?” mi domanda premuroso.
“Sì, sì sto bene non preoccuparti”
“Bene allora vieni con me, voglio portarti in un posto” mi dice invitandomi a salire in auto.
“Ma.. non vuoi stare con tua madre, tua sorella..insomma hai appena saputo della tua famiglia e..” mi zittisce poggiando l’indice sulle mie labbra.
“Shh, quello che voglio è passare del tempo solo con te, adesso”
Mi porta a pranzo in un ristorante italiano e poi a passeggiare per le strade di New York.
E mi sembra di vivere in un sogno.
 
Torniamo a casa a pomeriggio inoltrato e subito ci prepariamo per la serata a casa di Esme e Carlisle.
 
Per questa occasione ho comprato un vestito lungo, di colore nero, con una profonda scollatura che mi lascia scoperta una buona parte di schiena.
Edward non l’ha ancora visto ma sono certa che quando accadrà gli verrà un colpo di sicuro.
Indosso la pellicciotta dello stesso colore e scendo ad aspettare Edward.
Alice è rimasta con sua madre per aiutarla negli ultimi dettagli per la festa.
Mi sto dando un’ultima occhiata allo specchio in sala quando alle mie spalle vedo comparire Edward.
“Sei meravigliosa ma questa sera ancora di più” mi sussurra ad un orecchio.
Mi volto sorridente, per poterlo guardare meglio e anche lui è davvero elegante.
Indossa un completo anch’esso di colore nero, con camicia bianca profilata in nero e la cravatta.
A lato dei pantaloni, in tutta lunghezza, una banda di raso ad impreziosirli.
“Anche tu non sei male, Edward”
Mi schiocca un veloce bacio sulle labbra e poi usciamo per dirigerci alla festa.
 
Casa Brandon è illuminata a giorno da una miriade di lucine.
Esme quest’anno si è superata perché quando varchiamo la soglia di casa, anche io sono stupita per come ha decorato il salone.
“Wow” mi lascio scappare camminando tra gli ospiti che già sono presenti.
“Bella, Edward finalmente siete arrivati” ci saluta Esme baciandoci e abbracciandoci.
“Ciao Esme, dov’è Alice?” le domando sciogliendo l’abbraccio.
“Oh tesoro, lo sai com’è fatta, sarà da qualche parte a rimproverare il personale, è più forte di lei!” borbotta mettendo una mano di fronte alla bocca per nascondere una risata per niente contenuta.
E’ felice, raggiante ed io sono contenta di aver contribuito a questa sua gioia.
“Vado a cercarla prima che esageri” mi allontano ma non prima di essermi tolta la pelliccia ed aver dato un casto bacio ad Edward.
Non ha ancora notato lo scollo del mio vestito ma fra poco quando mi volterò, gli prenderà un colpo di sicuro.
Sorrido soddisfatta e mi giro per allontanarmi ma non faccio in tempo a compiere due passi che una mano mi afferra un polso e sento la mia schiena sbattere contro il suo petto.
“Bella, dove credi di andare conciata in questo modo?”
Colpito e affondato.
Lo sento deglutire e il mio sorriso si fa più ampio.
“Mi chiedevo quanto ci avresti messo ad accorgertene” borbotto soddisfatta.
“Vai da Alice e fatti dare qualcosa con cui cambiarti”
“No”
“Come sarebbe -no-?”
“No, non intendo cambiarmi ed ora devo andare, scusami”
Sguscio via dalla sua presa, gustandomi l’espressione stupita del suo volto.
Trovo Alice con un bicchiere di vino in mano e mi rendo conto che anche io ho bisogno di bere.
“Ehi Alice, ciao che fai?”
Si volta a guardarmi e subito si apre in un sorriso.
“Oh Bella che bello vederti” borbotta prendendo un altro sorso di vino.
“Alice non credi dovresti andarci piano con il vino? Fra poco dobbiamo andare a tavola ma tu sembri già a metà festa” le dico cercando di usare un tono di rimprovero, ma con lei non mi riesce quasi mai.
“Sì in effetti hai ragione, basta va, prendiamo posto in salone”
 
La cena inizia dopo un breve discorso di Esme che saluta e ringrazia tutti per la loro presenza.
Non accenna ad Edward, vuole tenerselo per sé e non caricare l’attenzione di tutti sulle sue spalle, mettendolo poi in imbarazzo.
I commensali parlano allegramente tra loro, si conoscono quasi tutti essendo amici di lunga data dei coniugi Brandon e in un batter d’occhio arriviamo al dolce.
Tra poco più di mezz’ora saremo nell’anno nuovo e tutto ciò che voglio è cominciarlo tra le braccia di Edward.
 
“Tre, due, unooo BUON ANNOOO!” gridiamo tutti insieme in un tripudio di coriandoli, urla e botti di bottiglie.
“Buon anno amore mio” mi sussurra Edward stringendomi stretta tra le sue braccia.
“Buon anno a te, amore” gli rispondo.
“Sai dove ci troviamo proprio adesso?” mi chiede lui.
Lo guardo stranita non capendo a cosa si riferisce..
Ma che domanda mi fa?
“Ma.. non capisco Edward, che intendi?”
“Dove siamo, guarda un po’ su” mi indica con un dito sopra le nostre teste.
Alzo lo sguardo seguendo il suo invito e noto un ramoscello di vischio che pende sopra le nostre teste.
Adesso capisco a cosa si riferiva..
“Dovremmo baciarci” borbotta lui iniziando ad avvicinarsi al mio viso.
“Sì, dovremmo baciarci” gli rispondo io mentre lui si avvicina ancora.
“Sì, dovremmo proprio farlo” ribatte ancora lui, senza togliere lo sguardo dalle mie labbra.
E poi annulla le distanze tra di noi, dando vita all’ennesimo bacio d’amore, ma il primo di quest’anno, che già dal primo giorno si preannuncia ricco di felicità e cambiamenti.
   
 
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