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Autore: Sherry93    22/08/2020    2 recensioni
Avevo sciolto l'Inquisizione, non sopportavo più quei falsi buonisti che avevano lasciato la salvezza del Thedas sulle nostre spalle e pretendevano che sparissimo. Corypheus era morto già da più di due anni e non aveva senso. Abbiamo un altro obiettivo, ho un altro obiettivo e non intendo restarne fuori, se voleva proteggermi doveva fare di meglio, quel suo maledetto orgoglio lo avrebbe ucciso e non posso permetterglielo.
[IN REVISIONE]
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inquisitore, Solas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Grazie a chiunque legga, sono benvenute le recensioni e soprattutto suggerimenti e critiche

CAPITOLO 45

Mi trovavo poco fuori dal villaggio, sotto ad un albero solitario, seduta sfogliavo pigramente un libro sul potere dei Vallaslin che mi aveva dato Mithra, sembrerebbe rubato dalla biblioteca di qualche nobile millenni prima. Aveva al suo interno parti consistenti che si riferivano alla magia del sangue di base, con uno studio più approfondito sul collegamento che si creava tra le parti coinvolte. Infatti i primi usi risalivano al domare gli animali per i combattimenti, il passo successivo era stato breve. Ne esistevano di differenti tipi a seconda dell'uso, dal grado assegnato allo schiavo, e altri che mai avrei potuto immaginare, alquanto ripugnanti. Naturalmente nessun riferimento a come rimuoverli. Un’informazione non fondamentale, ovviamente.

-Lettura interessante?- domandò Solas. Scostai il libro e lo fissai, aveva posato la testa sulle mie gambe per una breve ricerca nella Dissolvenza. Rimisi gli occhi sulle pagine e lo chiusi con un colpo secco, posandolo da parte a me.

-Disgustosa, per essere precisi, soprattutto da un certo capitolo in avanti. Tu novità?-

Richiuse gli occhi godendosi la posizione comoda -Banal’ras e Cassandra fanno progressi-

-Per la Calma o…?-

-O…- mormorò -Mi sembra ringiovanito di qualche millennio-

Risi e lo osservai, teneva un leggero sorriso sulle labbra -Mi hanno detto la stessa cosa di te-

Il sorriso si allargò invitandomi in modo irresistibile a baciarlo. Concordavo con quella osservazione, le occhiaie non erano più così marcate come quando lo avevo conosciuto, e i tratti del viso mi mostravano espressioni su diversi livelli di felicità. Cosa che ritenevo il mio tesoro poterle vedere, soprattutto se ne ero la causa. Mi sfuggii un lieve gemito nella sua bocca, misi infine una mano sul suo petto accarezzandolo. L'istinto voleva farla scivolare più in basso, per il momento non gli diedi ascolto -Stai senza dubbio meglio rispetto a qualche anno fa, vhenan e ne sono contenta-

-Mi trovi più attraente?- domandò con malizia

Ridacchiai -I miei ormoni non sono mai stati in dubbio da quando ti ho incontrato. Hanno solo intensificato la voglia che ho di te- e la gravidanza li stava facendo impazzire, quando restavamo da soli come in questo caso dovevo controllarmi a non saltargli addosso. Lo aveva notato e non se ne lamentava, il suo orgoglio maschile ne sembrava alquanto compiaciuto.

Rise in modo sommesso, sembrava quasi un ringhio -Rischiamo di farci trovare in posizioni compromettenti- replicò con un tono basso. Notai che iniziava ad esserci un rigonfiamento nei suoi pantaloni, sorrisi e picchiettai le dita sul suo petto -Davvero amore mio?- replicai sfidandolo con voce suadente.

Sospirò e aprì gli occhi, con una profonda intensità mi fissava. Accennai un sorriso e spostai la mano sulla sua guancia accarezzandolo, appoggiandosi ad essa -Non ti merito-

Inclinai il viso perplessa a quell'affermazione -Sicuro? Forse dovrei essere io a dirlo- passai il pollice su quelle labbra morbide -E dopo tutto quello che hai fatto per gli elfi. Dopo tutto quello che hai passato e sacrificato, mi meriti più di chiunque altro- girò il viso baciandomi il palmo -Sono il tuo regalo, ricordi? E tu sei il mio che non ho intenzione di farmi portare via da nessuno- risposi con fermezza.

Ridacchiò -Su questo non ho dubbi. Ti viene bene attaccare la gente ai muri, oltre ad essere ancora più bella mentre lo fai-

Sorrisi al ricordo della spia elfica contro la parete -Io immobilizzo e tu fai a pezzi. Un buon piano, no?-

-Intrigante- si alzò di scatto prendendomi il polso e tenendo la mano sulla sua guancia. Fulmineo si sporse prendendo in modo possessivo la mia bocca, leccandomi il labbro inferiore, accolsi l'invito e aprii le labbra. Affondò in me, alzai anche l'altra mano tenendolo vicino ed emise un ringhio infastidito. Mi staccai da lui e volse lo sguardo seccato da parte a noi, oltre a cambiare posizione nascondendo il suo stato eccitato. Vedevo Narim avvicinarsi alzando le mani in segno di pace -Perdono, perdono per l’interruzione. Lo so sono fastidioso, ma avete visto la da'len? Merrill?-

-Noi non…- fui interrotta da un’esplosione poco distante, all'interno della foresta che si estendeva a nord. Un individuo, si avvicinava a velocità sostenuta. Merrill scappava come un nug terrorizzato, che stava…?

Alle sue spalle notai un’enorme creatura. Varterral? Che ci fa uno di quei cosi qui? Io e Solas ci alzammo. Narim schioccò le dita e gli si illuminò lo sguardo, il mostro si immobilizzò.

L'elfa si fermò davanti a noi in affanno -Quel… quel mostro…- sospirò prendendo aria -Non ancora! Quanti ce ne sono?-

Ancora?

-Cosa stavi facendo da'len?- chiese Narim in tono serio

Gli occhi verdi si spalancarono in panico -Solo esplorando! Mi stavo annoiando e ad un tratto sento un suono stridulo troppo familiare e vedo quell'orrore attaccarmi!-

-Ne avevi già incontrato uno?- domandai incredula

-Certo, con Hawke e anche in quel caso ci siamo salvati per un pelo! Sono un elfa perché mi ha attaccato?-

-Perché sei un elfa estranea, che è entrata addirittura nel suo territorio e verso la sua tana. È decisamente arrabbiato-

Si voltò di lato e lo fissò -Oh…-

Narim schioccò di nuovo le dita e il Varterral strofinò le lunghe zampe appuntite tra di loro in modo intimidatorio e scocciato, stridette di nuovo e ritornò verso gli alberi.

-Però forse era il caso di avvisarci di tale creatura a pochi passi, non pensi Narim?- disse Solas

-Forse, ma credo tu abbia già abbastanza preoccupazioni senza contare le mie- rispose con un sorriso e si rivolse verso Merrill -C’è Taren che ti sta già aspettando da un po’-

Di colpo si mise le mani sulla bocca -Me n'ero scordata! Ma serennas hahren- ci fece un cenno in saluto e corse via

-Taren?- chiesi

-Il ragazzo che insegna ai bambini alla scuola. Non so cosa abbiano in mente, a parte che li ho visti piuttosto vicini quei due ultimamente- pensieroso si portò la mano sul mento

-I Vallaslin devono avere un certo fascino sugli studiosi- dissi divertita guardando la reazione del mio lupo a quelle parole. Si limitò a sorridere e negare con la testa -C’è ancora più fascino quando li si elimina. È come togliere il nastro a un pacchetto già bello di suo e scoprire che senza esprime tutte le sue potenzialità-

-Woaw, io me ne vado. Non voglio vedere il seguito di tutto ciò- esclamò Narim

Risi e Solas aggiunse -Se non ci avessi rovinato il momento, ti spedirei via a calci personalmente, lethallin-

-Non faccio fatica a crederlo- e con un cenno salutò e si allontanò

Il mio mago sospirò profondamente -Tutto bene?- chiesi divertita

-A parte una macchina da guerra nel bosco sul retro? Ottimo-

Ridacchiai e gli passai le mani sulla vita tirandolo contro di me. Infilai il viso sotto il suo mento e iniziai a lasciare dei baci sulla sua gola, seguendo poi la linea della mascella.

Sfuggì al mio tocco e si avventò sulle mie labbra affamato. Dolce mi baciava ancora e ancora, ridetti indietro quei baci in modo più profondo e riprendemmo fiato -Un nome- sussurrai

-Cosa?- mormorò confuso e ancora preso dai baci, non risparmiandogliene un altro con un sorriso -Dobbiamo pensare a un nome, vhenan. Non possiamo chiamarlo per sempre cucciolo-

-Scelta ardua…-

-Già, e sono pessima con i nomi, ho il vuoto-

Ridacchiò -Mi stai lasciando tutta la responsabilità?- disse divertito

-No, ma mi aspetto ottimi suggerimenti-

Rise -Così sia, la scelta finale però aspetterà a te con tutto il lavoro che stai facendo e che hai davanti, mi sembra d'obbligo-

Sospirai -Come se tu non centrassi niente con il mio stato?-

Si avvicinò al mio orecchio -Pochi minuti non sostituiscono mesi-

-I tuoi pochi minuti di gloria elfica?- lo provocai

-Stai citando Sera?-

-Sarà contenta di sapere che ti sei tolto i pantaloni e ripopolando l'Impero- infilai un dito sul bordo di quest’ultimi e tirai

-Schifata, vorrai dire-

Risi di nuovo -Punti di vista. Io ti trovo tutto bello- maliziosa abbassai gli occhi verso il basso e ritirai il bordo dei suoi pantaloni verso di me -E eccitante…-

-Vhenan…- mormorò con voce profonda, la sua lunghezza mi premeva contro

Sorrisi -Una fantasia…- dissi, ricevendo uno sguardo curioso.

 

Ansimavo appagata e lui con me. La schiena premuta contro la sabbia e il suono delle onde in sottofondo accompagnava i nostri respiri che ritornavano a un ritmo normale. Avevo sabbia ovunque, che si era attaccata ancora più ferocemente dal nostro bagno precedente, dove era iniziato il tutto. Di peso poi Solas mi aveva appoggiato sulla spiaggia intensificando la nostra unione.

Voltai il viso fissandolo da parte a me, teneva un braccio piegato sotto la testa, gli occhi chiusi e un’espressione soddisfatta -Una piacevole fantasia…- mormorò

Mi spostai e misi la testa sulla sua spalla, posando un bacio sulla sua pelle -Una bella novità, almeno per me-

-Anche per me-

Cosa!? -Non hai mai…?-

-No. Aspetta. No, qualcosa di simile, ma non con il mare-

-Bene, se no sono sempre quella che è alle prime esperienze-

Un occhio si socchiuse fissandomi -Che ti dò sempre con estremo piacere-

-Lo so, è che…- sospirai -… lascia stare…-

-Mi sono innamorato, ho fatto l'amore, ho concepito un figlio. Ho provato una paura profonda, una felicità immensa. Cosa vuol dire coccolarsi, fidarsi ciecamente, essere amati per quello che si è. E tutte queste cose le ho fatte per la prima volta solo con te, vhenan-

Le guance mi si erano scaldate, non so se per l'emozione di sentire queste cose direttamente da lui, o la vergogna della mia presunzione

-Ir Abelas… non intendevo…-

-La prima che mi ha rubato un bacio e che mi ha dominato a letto, ribadendo chiaramente a chi appartenga. La prima che ha cercato di capire il mio mondo così diverso da come lo conosceva e che mi ha sempre difeso-

Mi misi a cavalcioni sopra di lui e mi distesi infilando la testa sotto il suo mento, chiusi gli occhi godendomi la sua pelle calda contro la mia -Come ho fatto gli altri anni della mia vita senza il mio orgoglio?- e gli lasciai un bacio sulla gola, abbracciandolo. Un suo braccio passò sulla mia vita tenendomi contro di lui -Speriamo non ci stia cercando nessuno, siamo piuttosto nudi-

-E pieni di sabbia, cosa che richiederà un altro bagno tra poco-

-E il recupero dei vestiti sparsi per la spiaggia-

-Mmm…- mi coccolai meglio contro di lui e la sua presa si strinse

-Vhenan se fai così non risponderò di me, di nuovo- disse con voce roca

Sorrisi compiaciuta -Allora saremo in due- leccai e mordicchiai la sua mascella -Sai di sale…-

-Sei insaziabile- mormorò

-Non mi sembra ti dispiaccia- la sua lunghezza premeva contro la mia femminilità, altrettanto pronta.

Mi alzai dal suo petto, mi pulii le mani sbattendole tra di loro e lo presi in mano accarezzandolo lentamente. Sibilò e i suoi fianchi scattarono verso l'alto, venendo tenuto fermo dal mio peso.

Le sue mani mi afferrarono le cosce stingendole e massaggiandole -E ti è piaciuto allora essere dominato?-

Mi sorrise arrogante e un gemito prese il suo posto -L’importante è che sia tu…- un ringhio frustrato dai miei movimenti continui gli sfuggì dalla bocca -… non lo potrei sopportare in tal caso…- la sua mano si allungò verso il mio viso e mi tirò giù verso di lui. Prese possesso della mia bocca affamato. Lo immersi dentro di me e con un'unica spinta forte e continua del bacino si rinfoderò fino in fondo. Un grido di sorpresa e piacere venne attutito dal nostro bacio. Ripresi fiato e appoggiai la fronte contro la sua ansimante -Io sarei insaziabile, vhenan?-

Il suo braccio mi strinse la vita e l’altra mano si infilò tra i miei capelli, stringendo. Ero intrappolata contro di lui. Mi baciò e mordicchiò il collo adorante. Iniziò con un movimento lento, tirandolo quasi del tutto fuori e con un colpo duro rimettendolo dentro.

Soffocai un urlo contro la sua spalla. Di nuovo. Fuori. Dentro. Un picco di piacere mi raggiunse, non riuscendo a fermare i gemiti che attutii sulla sua pelle. Fermo in profondità, mi tirò i capelli facendomi girare il viso verso il suo -Voglio sentirti urlare, ma fen'asha- disse con voce bassa e roca per il desiderio.

Mia lupa. Era la prima volta che mi chiamava così. L'eccitazione salì ulteriormente -Allora scopami, ma fen- gli ordinai più aggressiva di quanto immaginassi. Lo volevo e il restare fermi in quel modo mi stava facendo impazzire. Il piacere si stava di nuovo costruendo in una lenta tortura. Mi rivolse un sorriso e uno sguardo malizioso. Un lieve dolore arrivò quando mi tirò i capelli che teneva nel suo pugno, ma non era fastidioso. Fu il segnale con cui iniziò un martellamento continuo. Ancora e ancora, sempre più forte. Catturai la sua bocca incitandolo ad andare sempre più a fondo. Lo fece.

Tremammo infine di piacere nello stesso istante. Crollai contro di lui a peso morto, sfinita, dolorante, piena di lui. La sua mano mi stringeva ancora i capelli, li lasciò e prese ad accarezzarmi la testa. Restai con gli occhi chiusi premuta contro di lui, non avrei mai voluto che questa sensazione finisse. Amata e al sicuro.

-Ar lath, ma fen-

Un bacio mi si posò sulla tempia -Mi piacciono questi tuoi ormoni impazziti- prese in giro

Sbuffai divertita -Chiamalo un anticipo, dopo dovremmo farne a meno per un po’-

Rise e anche se ancora confusa dalla sensazione di piacere, mi parve di udire lo scricchiolio della sabbia calpestata. Non fui la sola, Solas tenendomi contro il suo petto si mise a sedere. Eravamo in una rientranza della parete rocciosa che avevamo accostato trovando un modo per scendere verso il mare.

-Fenedhis- sussurrai

-È già in tua custodia vhenan- scherzò, infatti eravamo così vicini che restava dentro di me. I suoi occhi si illuminarono e il mana ci ricoprì dalla testa ai piedi -Ora silenzio, non ci possono vedere, ma non copre il suono- mormorò -Aggrappati-

Co... Cosa?! Senza ulteriore indugio puntò le gambe e si alzò tenendomi premuta contro di lui. Gli afferrai con le braccia il collo e con le cosce la vita sentendo che scivolava fuori da me. Solas si spostò in un angolo, il più lontano possibile dalla fonte del rumore che si faceva più insistente. Lasciandomi poi ritoccare terra, non accennando a lasciarmi.

Il cigolio di un’armatura pesante fendette il suono delle onde che lo aveva coperto fino a quel momento. Una smorfia e uno sguardo duro si delinearono sul viso di Solas, avrei potuto vederlo da un momento all'altro ringhiare. Cosa che mi dette l’impressione che fece, quando comparve un individuo enorme con una spessa corazza nera e una spada a due mani sulla schiena. Non si vedeva in viso, portava un elmo massiccio con un’unica feritoia per gli occhi. Osservò i vestiti lasciati sulla spiaggia, si guardò intorno muovendosi lentamente, forse appesantito da tutto quel metallo.

Solas si chinò sul mio orecchio -Qualunque cosa accada resta qui- un dito mi si posò sulle labbra, impedendomi di protestare. Cosa voleva fare?

Negli occhi passò un bagliore argentato intenso. Parte dell’acqua del mare davanti a noi esplose come se avessero lanciato una bomba, congelandosi all'istante. Quel colosso si voltò verso la manifestazione di potere. Solas mi lasciò e con una luce dorata cambiò forma. Fulmineo un enorme lupo nero si avventò sull'uomo. Non era il grosso lupacchiotto che mi aveva leccato e portato in groppa. Avrei potuto paragonarlo a un drago in questo instante. Sei iridi rosse rubino e feroci puntarono l'intruso, le lunghe e letali fauci lo afferrarono, premendo con brutalità e perforando le placche di metallo come burro. Un fiotto di sangue spruzzò contro il muso. Con un movimento dell’enorme testa lo lanciò contro il terreno, creando un tonfo assordante e alzando una nuvola di sabbia. Il nemico stringeva lo spadone in una mano. Quando l’aveva presa? Ancora vivo cercò di muoversi, ma molto presto fu chiaro dalla quantità di sangue che impregnava la sabbia che era morto.

Fissai Solas che emanava un’aurea spaventosa, la scena che avevo davanti non era degna del termine temibile che gli veniva affibbiato. I denti erano ancora scoperti e la mascella grondava di sangue, gli occhi rossi e glaciali non smettevano di puntare il terreno.

Feci un passo avanti e un orecchio si girò verso di me. Rimasi immobile.

La luce dorata lo avvolse e ritornò alla sua forma elfica. Mi lanciò un breve sguardo e si toccò il mento con le dita fissando il sangue. Sputò a terra e si diresse verso il mare.

Mi mossi in avanti e osservai l'elfo davanti a me fatto a pezzi. L'elmo era scomparso rivelando sul volto dei Vallaslin rossi che non avevo mai visto… o forse sì? Non mi sembravano del tutto estranei. Non mi fermai oltre a rimuginarci e lo raggiunsi in acqua, cercando di non rabbrividire, era più fredda rispetto a qualche ora prima.

-Vhenan…- lo chiamai

Si era immerso e continuava a bere e risputare acqua fino a tossire. Lo accostai e gli presi il viso tra le mani bloccandolo. Lo sguardo era ancora furioso, ma sapevo che non era rivolto a me, le emozioni di quella breve battaglia aleggiavano ancora nell'aria come l'odore del sangue.

Cercò di districarsi dalla mia presa, ma lo tenni saldamente -Non c’è più sangue, ma vhenan-

Non era convinto. Lo tirai verso di me in un bacio profondo. Fece un minimo di resistenza, lasciandosi poi andare. Appoggiai la fronte alla sua -Sai di sale. Solo sale- lo rassicurai -Chi o cosa era?- non lo avevo mai visto avere una reazione così aggressiva, anche se l'essere braccati durante un atto intimo e vulnerabile non era l'ideale.

-Un abominio, creato per darmi la caccia. Un orrore simile sopravvissuto a cose più degne…-

La mia definizione del termine non coincideva con quello che avevo visto. Non volevo approfondire al momento, ma il mio lupo continuò -Noi siamo legati a degli spiriti, si può fare la stessa cosa con i demoni. In questo caso però erano sotto il controllo di un’entità più potente-

Gli accarezzai la guancia e la mascella cercando in minima parte di dargli conforto, era molto rigido -Come aveva fatto Corypheus con i Guardiani Grigi?-

-Sì e no, in questo caso siamo a un livello più alto. Cacciatori, mostri, creati da Ghillian'nain su ordine di Andriul. Non erano gli unici a darmi la caccia dopo la morte di Mythal- si appoggiò alla mia mano -Con il Velo la loro forza deve essersi dimezzata. Rimangono comunque pericolosi- sospirò e mi mostrò un mezzo sorriso e un’espressione affettuosa -Devo avvisare Narim, sempre che non mi abbia omesso un’informazione così importante-

-Non lo avrebbe fatto, cuore mio- gli accarezzai il petto e lo strinsi contro di me in modo protettivo, infilò la testa nell’incavo del mio collo -Dov’è il mio lupacchiotto coccolone?- lo presi in giro cercando di distrarlo

-Ir abelas, non provo gioia quando mi vedi in quello stato- mormorò

-Allora devo avere qualcosa che non va, perché sei molto sexy quando proteggi la tua famiglia- vedere il suo lato più oscuro non mi spaventava, anzi otteneva l’effetto contrario.

Finalmente risentii la risata che adoravo -Devi essere l'unica ad averlo mai pensato- immerse il viso nei miei capelli

-Vorrei ben sperare, amore mio-

 

-Che ti è successo!?- esclamò Narim basito -Sesso frenato?-

Al combattimento la mia maglia non era sopravvissuta, finendo nella pozza di sangue. Solas mi aveva dato la sua che mi arrivava a metà coscia, rimanendo così solo in pantaloni.

Impassibile rispose -Avrei preferito godermi solo quello. Invece abbiamo ricevuto la visita di un Ghi'myelan, devi dirmi qualcosa lethallin?- chiese serio e con una vena gelida. Gli presi una mano tra le mie, intrecciando le dita per calmarlo. Il pensiero che fossi stata in pericolo in un momento tanto vulnerabile e intimo, lo rendeva furioso.

Un’espressione offesa prese posto sul volto di Narim -Credi veramente che se avessi saputo che quegli orrori erano ancora in giro non ti avrei avvisato? Pensavo avessi una considerazione più alta di me-

Il mio lupo stava per ribattere, ma gli strinsi la mano intervenendo -Non è questo Narim, siamo preoccupati per voi. E come avrai notato, Solas con la mia gravidanza è estremamente protettivo…- Solas cercò di infilarsi nelle mie parole, però lo bloccai con un dito sulle labbra -… e sarebbe anche mentalmente disposto a sterminare chiunque oserà anche solo minacciarmi. Questo attacco a sorpresa ci ha…- il mio mago allontanò il mio dito afferrando la mia mano, baciandone il palmo -Mi ha reso cosciente che hai dei problemi e se posso aiutare a risolverli devi solo chiedere falon-

Narim sospirò -Sarà il caso che prima andiate a sistemarvi-

Infatti stavamo attirando l’attenzione, soprattutto Solas era osservato con sguardi tutt’altro che innocenti. Infastidita mi schiarii la voce e lo tirai verso la casa -È una buona idea- non vedevo l’ora di togliermi il sale dai capelli e sulla pelle.

 

L’acqua scendeva dall’alto come una piccola cascata, sicuramente più veloce e comodo che riempire una vasca. Restai sotto il getto e chiusi gli occhi. Udii la porta in cristallo aprirsi, un braccio mi passò sulla vita e la mano del mio lupo si mise sul cucciolo. Le labbra si posarono sulla mia guancia e si unì a me sotto l'acqua. Iniziò a passare le mani massaggiandomi le spalle, il collo, il seno e i fianchi con il sapone, scaricando la tensione che avevo accumulato -Non prendertela con Narim, sono sicura che non voleva sobbarcarti di altri problemi. Abbiamo già i nostri- che si avvicinavano sempre di più, la vacanza era quasi finita. Solo l'idea di dovermi infilare un vestito elaborato e sorbirmi il Gioco, mi fece sospirare profondamente.

-Non lo incolpo. Ho compreso che non ne aveva idea. Mi scuserò dopo-

Sorrisi e passai il sapone su di lui come aveva fatto con me, seguendo le linee dei suoi muscoli definiti e tesi. Gli lasciai un bacio al centro del petto e posai la fronte contro la sua pelle. L’acqua tiepida ci scivolava addosso, portando via la schiuma.

-Non sembro per nulla l’unica a essere insaziabile…- dissi divertita guardando in basso

Ridacchiò sommesso dandomi un bacio sulla tempia -Hai costantemente questo effetto su di me, vhenan-

Lasciai un altro bacio sullo sterno -Mmm… dovrai portare pazienza. Sto morendo di fame, mi hai fatto fare un sacco di attività fisica- e chiusi l'acqua girando una manopola. Alzai il viso verso il suo sorridendo e con un’espressione dolce si chinò prendendo possesso della mia bocca. -Mmm… andiamo…- mi staccai da lui afferrando la maniglia della porta -Se no mi fai fare un'altra doccia, ma fen- rise e mi seguii all’esterno prendendo gli asciugamani. Il sistema magico di asciugatura che avevamo nella nostra casa avevo capito che era alquanto costoso.

 

Puliti e rivestiti ascoltammo Narim.

-Come potrai immaginare non tutti erano d’accordo con il mio operato. C’è chi nel corso degli anni si è allontanato, formando alla fine una comunità propria- introdusse

-E i motivi principali di questa divisione?- chiese il mio mago pacato

-Tu. Hanno trovato un insulto ricordare chi creando il Velo ci aveva liberato sì dai falsi Dei, ma anche tolto il collegamento che avevamo con l'Oblio, sparendo, lasciandoci menomati, mortali e a noi stessi-

Le sopracciglia di Solas si corrugarono, la sua colpa ben evidente nei miei amati occhi color ardesia, ora di un tono più scuri del normale. Le nocche della mano stretta a pugno erano bianche, la coprii accarezzandola con la mia. La tensione nella mano si sciolse -E si sono messi a creare Ghi'myelan? Elfi senza propria volontà, dediti a darmi la caccia in eterno?-

Narim sospirò e alzò le spalle in modo sconsolato -Non so cosa dirti. Non saprei neanche dove hanno preso tali conoscenze-

-Incomplete direi, potrei considerare quell’essere pericoloso per questo mondo, ma non per me. Ha un terzo della sua potenza originaria, lento, sensi imbarazzanti. La sua creatrice originaria sarebbe disgustata e offesa per un così goffo tentativo-

-Sembri ammirare Ghillian'nain-

Sorrise e negò con la testa -Ammiravo la Dea degli halla quando ha creato creature nobili per questo mondo. Quello che è diventata, un mostro come gli orrori che alla fine ha dato origine- sospirò profondamente -Ho fermato tutto ciò, ma c’è chi sta cercando di resuscitare la peggior parte di noi-

-Sembrerebbe. Per quel che mi riguarda mi limiterei a tenere d’occhio il confine-

-Il Varterral suppongo-

-Esatto. Nel caso agirò di conseguenza. Preferirei che ti concentrassi sui tuoi problemi che sono più gravi dei miei-

Assentì con un cenno del capo -Ovvio, non sei più un ragazzino. E ti chiedo scusa per la mia reazione precedente-

Narim sbuffò -Tel Abelas, e la tua compagna ha reso chiaro lo stato in cui ti trovi. Avrei reagito allo stesso modo per Mithra- ridacchiò, e sbatté le mani tra di loro -Ora, c’è una piccola festa- disse, gli occhi emozionati -Seguitemi, è divertente per i bambini e celebra la libertà ottenuta-

 

Ormai sera, delle lanterne erano disposte vicino alla piccola scuola illuminando le panche che avevo visto in taverna, ora fuori vicino a un palco di dimensioni contenute.

Le persone chiacchieravano allegramente e la taverna portava la cena alla gente già seduta. Io e Solas schivammo un gruppo di bambini che correva giocando, la faccia pitturata con dei Vallaslin del tutto goffi e imprecisi. Solas alzò un sopracciglio incuriosito, ritrovammo Merrill che rideva insieme a un elfo con i capelli neri e gli occhi azzurri. Supposi fosse l’insegnate, stavano parlando e accontentando i bambini disegnando con le dita i marchi sui loro visi eccitati. Mi aggrappai al braccio del mio lupo -I Dalish inorridirebbero a vederli usati in modo tanto superficiale- dissi con un sorriso -Ma è anche il modo in cui andrebbero usati-

Il suo braccio scivolò sulla mia vita tirandomi contro di lui

-Eccovi qui!- ci si parò davanti Mithra -Ho dovuto aiutare per organizzare anche quest’anno. Dopo ci sarà uno spettacolo che hanno fatto i bambini- disse entusiasta. Mi prese per mano e mi trascinò ad un tavolo libero -Scommetto che stai morendo di fame, quel fagottino nei prossimi mesi ti farà mangiare come mai prima- era alquanto eccitata e serena, sorrisi contenta, era contagiosa -Mi stai dicendo che raggiungerò le dimensioni di un druffalo?-

Rise -Non allarmarti, se ti consola la pancia non raggiungerà la stessa grandezza delle umane. Abbiamo una struttura differente-

Il paragone non mi consolava, né mi dava la benché minima idea, non avevo incontrato donne umane incinta -Ti credo sulla parola- risposi perplessa

Ridacchiò -Non diventerai un druffalo, ma diciamo un halla in dolce attesa? Agile, ma con i tuoi limiti-

Sorrisi -Capito, anche se devo dirti che prendo la forma di un lupo nell’oblio. Suppongo che possa sempre funzionare-

-Giustamente il lupo prende la lupa- e mi fece l'occhiolino

-Ma state parlando di gravidanza o fauna selvatica?- domandò Solas scettico a quello scambio di battute sedendosi di fronte a me

-Entrambi, comunque ancora un po’ di tempo e potrai sapere il sesso- replicò l'elfa

-No, no, adoro le sorprese…- alzai lo sguardo sul mio mago -Sempre che tu…- si sporse sul tavolo coprendomi la bocca con la sua -Adoriamo le sorprese, nessun anticipo, me ne stai dando tanti in questo periodo- disse sfacciato, le guance mi infiammarono -Stupido…- mormorai

Mithra rise -Meglio quello che il vomito, giusto?-

-Colpa sua, è una continua tentazione- borbottai

Entrambi risero e finalmente ci furono posati davanti dei piatti con dell’ottimo pesce fumante. Al profumo il mio stomaco brontolò, per fortuna c’era troppo rumore perché si sentisse. Iniziai a mangiare.

Solas mangiava e mi guardava compiaciuto -Cosa?- domandai, continuava a mettermi un po’ in imbarazzo

-Sei ancora più bella, vhenan-

-Senti, senti che adulatore. Vi lascio innamorati, devo aiutare per lo spettacolo- e ci sorrise.

Solas si spostò al mio fianco e nel mentre mi baciò sulla guancia -Che ti prende?- era ancora più affettuoso del solito. Il suo fiato sull’orecchio -Bramo il coccolarti più tardi…- sussurrò con voce suadente -Pensavo avessimo già raggiunto un record personale oggi…-

La punta del suo naso sfiorò l'orecchio -Quello sì, ma voglio averti tra le braccia, accarezzarti, baciarti finché non ci addormentiamo-

Sorrisi ora eccitata all'idea -Non vedo l'ora, amore mio-

Della musica iniziò a suonare e i bambini salirono sul palco. Un da'len con un cerchietto con delle orecchie da lupo iniziò a parlare replicando in modo buffo qualcuno che conoscevo. Mi coprii la bocca con una mano cercando di non farmi sentire ridere. Guardai Solas altrettanto divertito, le iridi erano fisse sulla sua copia in miniatura che dava voce alla sfida ai falsi Dei.

-Uguale vhenan- mormorai ridacchiando. In risposta mi dette un altro bacio sulla guancia. Continuai a mangiare e vedere in modo molto semplice svolgersi la lotta agli Evanuris. I bambini con i marchi venivano liberati dalla schiavitù, lavandosi in modo efficace la faccia.

Il ragazzino che impersonava Solas era alquanto orgoglioso della parte che stava svolgendo.

-Non sapevo avessi delle bellissime orecchie da lupo portatili- sussurrai prendendolo in giro. Trovavo i bambini bellissimi, ma tutta la scena comica. Mi prese la mano che tenevo sul tavolo nella sua, intrecciando le dita, portandosela alle labbra e lasciando un bacio -Le metto solo per le occasioni speciali. Dovrò rimediare presto-

Ridacchiai, lo spettacolo stava finendo. Solas mi tirò dalle nostre mani unite -Vieni- e ci alzammo andandocene in modo furtivo. I bambini che non partecipavano sul palco erano molto attenti, gli adulti seguivano e chiacchieravano tra di loro sereni.

Continuammo a camminare allontanandoci dal fulcro della festa, notai altre coppie fuggire, una però attirò la mia attenzione: Merrill stava passeggiando con il bel tenebroso dell’insegnante. Fermai Solas e glieli indicai con un cenno del capo

Sorrise e mi trascinò verso la casa in cui stavamo venendo ospitati.

-Vuoi già dormire?- domandai

-Pensavo di finire di leggere quel libro che abbiamo iniziato insieme, prima-

Da circa una settimana avevamo iniziato un volume che abbiamo trovato in casa. Raccontava semplici e carine storie sugli spiriti -E finire a coccolarci? Affare fatto-

 

 

 

 

 

Falon: amico



Ciao a tutti! Spero abbiate passato un buon Ferragosto e che le vacanze stiano andando bene. Come vi è sembrato il capitolo? Un po' più lungo del solito, ma spero che mi faccia perdonare per la lunga attesa. Merrill che sta combinando? Zitta, zitta XD Sperando che vi sia piaciuto, al prossimo capitolo!
   
 
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