Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Cesca_Haibara20    22/08/2020    3 recensioni
Conan ed Ai sono amici da tanto tempo. Sono ormai entrati in sintonia, tutti li considerano simili perché hanno lo stesso modo di fare, di agire e di pensare ma, c'è qualcosa di strano nel comportamento di Ai... Sta diventando più affettuosa nei confronti di Conan; sarà semplicemente amicizia o qualcosa di più? E Ran? Aspetterà ancora il ritorno di Shinichi o piano, piano, cercherà la felicità altrove? Si dice che l'amore vero sia un sentimento che provino gli adulti, chissà se i nostri ragazzi sanno già cosa sia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
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Finalmente arriva il mattino dopo aver passato la notte in bianco.
Preferisco dormire con il dottor Agasa che russa meno forte di Genta.” penso tra me e me.
Prendo gli occhiali e li indosso uscendo dalla tenda, il tepore del sole mi accoglie scaldandomi il viso.
Ed è arrivato un nuovo giorno, caro Shinichi.” sorrido compiendo un profondo respiro.
Sento un rumore dietro di me e mi giro colto di sorpresa.
«Oh, buongiorno piccolo detective.» mi saluta Araide con un sorriso.
Baka. Il pensiero che Ran abbia dormito in tenda con questo idiota mi uccide...
«Come mai sveglio così presto? I bambini come te dovrebbero dormire molto.» domanda avvicinandosi a me.
«Sinceramente non sono riuscito a dormire.»
«E come mai?»
«Genta russa e anche se dormire fuori sembrasse la migliore delle ipotesi, non sono riuscito per via delle parole di Asami.»
«Perché? La piccola Asami ha confessato i suoi sentimenti per te?» domanda con fare scherzoso.
Secondo me questo fa il finto scemo ma sa più di quanto deve sapere.
«Una specie... e poi sono fatti miei!» svio il discorso gonfiando le guance.
«Sei carino quando gonfi le guance.» sorride posando l'indice su una di esse cercando di sgonfiarle. «Sembri un criceto.»
«Sembrerò pur un criceto ma so mordere.» replico offeso.
«Suvvia Conan, non essere così drastico.» ridacchia. «Sai, non riesco davvero a capirlo.» aggiunge tornando serio.
«Capire cosa?»
«Come mai non ti piaccio.» scrolla le spalle. «So che abbiamo iniziato col piede sbagliato ma, tu sembri essere arrabbiato con me per qualcosa.»
Vuole farmi sentire in colpa?” lo ascolto anche se un po' confuso.
«Insomma, sei arrabbiato perché ho “portato via” Ran da Shinichi.»
A quella frase rimango di sasso. In effetti è vero ma pare brutto dirlo così. Sì, sono arrabbiato ma non è completamente per quello, buona parte del mio astio per lui è per il modo di porsi pavoneggiandosi come se avesse tutto lui.
«M-ma che dici Araide?» ridacchio imbarazzato.
«Tu sei più affezionato a Shinichi ed è okay. Ti comporti come lui ed è okay. Cerchi di difendere Ran ed è okay. Ma non è colpa mia se Ran ha cominciato ad allontanarsi da lui.»
Poso lo sguardo su di lui e noto che guarda il sole alzarsi in cielo.
«E allora di chi sarebbe la colpa?» gli domando inarcando un sopracciglio insospettito.
«La colpa è solo ed unicamente di Shinichi.»
Questo è troppo.” stringo i pugni col sangue che ribolle.
«Come prego?» sibilo incazzato.
«Ascoltami Conan, tu sei un bambino intelligente e capirai certamente quello che ti sto dicendo. Non puoi continuare a difendere l'indifendibile, è irresponsabile, a Shinichi di Ran è sempre fregato ben poco, ha sempre messo al primo posto la sua carriera da detective trascurando l'unica cosa veramente importante, ovvero Ran. Secondo te perché è sparito?»
Le sue parole colpiscono il mio cuore come frecce infuocate.
«N-non è sparito, sta la-...»
«Lavorando? È questo che vuoi dire? Quindi tu mi stai dicendo che Shinichi è fuori città da un'infinità di tempo perché sta “lavorando”?»
«Anche tu lavori ma non mi sembra che alle altre persone dia così tanto fastidio. Lui non può tornare perché è molto impegnato cosa che sa anche Ran.» stringo i pugni.
«Strano, perché il padre di Ran fa lo stesso lavoro di Shinichi e non mi pare viaggi molto.»
«Goro non è capace di fare il detective, lo sanno tutti.» borbotto.
«Perché ti ostini tanto a difenderlo? Ha sempre fatto soffrire Ran!»
«Shinichi è un mio lontano cugino.» mento. «Lo conosco meglio di chiunque altro, stiamo sempre in contatto, lui vuole un bene dell'anima a Ran e continuerà a volerglielo anche se, come dici tu, l'ha persa. Ed io continuerò a difenderò anche dopo la mia morte!» le mie parole fuoriescono dalla mia bocca come lava lasciando Araide sorpreso per pochi attimi.
Come si permette a fare supposizioni? Pensa che io sia un cazzo di stronzo! Crede di conoscermi ma non sa nulla di me. Come diavolo fa Ran a stare in compagnia di uno così?! Va bene che io non ci ho provato tantissimo a fare amicizia con lui ma non mi sembra particolarmente simpatico!
Piccole lacrime rigano le mie guance dalla rabbia.
«Tu non hai il diritto di parlare così di Shinichi! Non sei nessuno per sputare sentenze sulla gente che non conosci!» sbotto furioso. «Lui ama Ran ma per vari problemi ha preferito lasciarle vivere la sua vita senza interferire troppo, lui vuole che sia felice, non l'ha abbandonata come sostieni tu!»
Araide fa per aprire la bocca per replicare ma una voce femminile lo ferma.

«Ragazzi...»

Ci giriamo entrambe rimanendo sbigottiti.
Ran ha ascoltato la nostra conversazione.

«Ascolta principessa, non è come sembra...»
«Principessa?!» esclamo senza credere alle mie orecchie.
«Tu fa silenzio!» si affretta a dirmi tappandomi la bocca per poi riportare l'attenzione su Ran. «Principessa, non sta succedendo niente, io e Conan stiamo solo parlando come due uomini adulti.»
«Uomini adulti? Mi prendi in giro?» domanda Ran avvicinandosi ad entrambe. «Araide, è soltanto un bambino!» aggiunge prendendomi in braccio. «Shinichi è suo cugino, nessuno lo conosce meglio di lui!»
Mi stringo a Ran cercando di calmare le lacrime.
«Non piangere Conan.» cerca di tranquillizzarmi lei. «Ti ha colpito per caso?»
«N-no...» rispondo tirando su col naso. «È-è che mi so-sono arrabbiato...» mi asciugo le guance col dorso della mano.
«Non preoccuparti Conan, è tutto finito.» mi dona un sorriso gentile per poi guardare Araide con uno sguardo freddo. «Se è questo quello che pensi su di lui, è meglio che mi stai alla larga.»
«Cosa?!» esclama Araide. «Andiamo Ran!» ridacchia. «Non puoi fare sul serio, non puoi prendere come oro colato quello che dice questo bambino!»
Ridi, ridi, se continui così Ran la vedi col binocolo.
«Sta di fatto che questo bambino, come lo chiami tu, conosce bene Shinichi e sa com'è fatto e, sicuramente, a me non va di stare con uno che si crede il meglio di tutti.» replica dandogli le spalle e dirigendosi verso la loro tenda.

Entra all'interno della tenda, mi posa a terra e impacchetta le sue cose lasciando solo fuori il cambio.

«Ma guarda questo.» borbotta preparando lo zaino. «Gli ho detto in tutti i modi di lasciare in pace te e Shinichi ma niente! Ho dato la colpa a te senza accorgermi che la colpa era anche sua.»>
«Ran...»
«Mi sento così idiota! Mi dispiace di averti costretto ad essere gentile con lui.»
«Non fa niente Ran, davvero. Gli hai voluto dare una possibilità e lui l'ha sprecata...»
«Hai ragione Shin-emh... Conan.» si affretta a dire arrossendo di colpo.
Aspetta... mi ha appena chiamato Shinichi?!” penso sorpreso.
«Scusa Conan non... è stato un lapsus...»
«Oh, ma non devi preoccuparti Ran!» mi affretto a dire. «Succede di sbagliarsi.»
«Hai ragione...» sospira. «Ti dispiace girarti mentre mi cambio?» domanda leggermente imbarazzata.
«O-oh, certo!» mi giro senza accorgermi di avere le guance a fuoco.
«Come mai sei sveglio già a quest'ora? Hai dormito poco?»
«Non ho dormito affatto...»
«Come mai Conan? Hai fatto un brutto sogno?»
«No, non ho fatto brutti sogni. È solo che Genta russa abbastanza forte e mi ha tenuto sveglio tutta la nottata.»
Ran ridacchia alla mia confessione facendo sorridere lievemente anche me.
«Povero il mio piccolo Conan.» mi abbraccia improvvisamente da dietro.
Wow... avevo quasi dimenticato questa sensazione.” penso mentre il mio cuore salta un battito.
«Se ti senti stanco puoi riposare un po' nella tenda, ci vorrà un'oretta prima che si sveglino tutti e che facciano tutti colazione.» propone girandomi verso di lei.
«Non preoccuparti Ran...» mormoro grattandomi la nuca imbarazzato. «Non mi sento per niente stanco!» la rassicuro con un sorriso.
«Sei sicuro?»
«Sicurissimo!»
«E va bene, allora ti credo. Ma se cambi idea puoi sempre venire qui.»
«Lo terrò a mente.»
«Ora vai a cambiarti.»
«Ricevuto Ran!»
Sorride e mi da un bacio sulla guancia lasciandomi andare e finendo di impacchettare le cose.

Entro nella mia tenda e vedo Mitsuhiko e Genta che dormono beati. Sorrido intenerito dalla scena.
Prendo i vestiti di ricambio, mi cambio velocemente e metto il resto della mia roba nello zaino. Improvvisamente la tenda si apre.

«Conan? Sei sveglio?»

Mi giro di colpo sorpreso.

«A-Ayumi... mi hai fatto venire un colpo...» riprendo il respiro.
«Scusa...
«Come mai sei già sveglia? Stai poco bene?» le domando avvicinandosi a lei.
«No, è che non riuscivo a dormire, ho sentito la tua voce fuori e mi sono alzata.»
«Scusami, non volevo svegliarti...»
«Non mi hai svegliata, lo ero già da un po' e faticavo ad addormentarmi di nuovo.»
Annuisco solamente.
«Vedo che anche tu hai avuto il mio stesso problema visto che sei sveglio da un po'.»
«Sì, il russare di Genta non mi ha fatto chiudere occhio.»

Improvvisamente sentiamo qualcuno mormorare, mi giro e vedo che sono Mistuhiko e Genta.

«Buongiorno ragazzi!» esclama Ayumi sorridendo.
«Buongiorno...» rispondono ancora assonnati.
«Che ci fate già svegli?» ci domanda Mitsuhiko.
«Potrei farvi la stessa domanda.» replico io.
«Io sentivo voi parlare e mi sono svegliato.» risponde Genta.
«Anche io.» concorda Mitshiko.
«Ops! Scusate.» mi stringo nelle spalle un po' dispiaciuto.
«Andiamo a svegliare Ai ed Asami?»
«Ma è presto Ayumi, sono appena le sette!» replico guardando l'orologio.
«Sì ma io mi annoio a stare in tenda da sola.» piagnucola.
«Allora stai qui con noi!» conclude Mitsuhiko.
«Giusto! Abbiamo la Switch, puoi giocare con noi!» aggiunge Genta.
«Che bello!» Ayumi batte le mani contenta.

Passano 30 minuti e due figure esili si palesano davanti alla nostra tenda.

«Oh, eccoti Ayumi! Mi hai fatto preoccupare!»

Sono Asami ed Ai.

«Buongiorno ragazze! Scusa Ai ma, non riuscivo ad addormentarmi e sono andata a vedere se Conan era sveglio.»
«Conan? Allora era tua la voce che sentivo! Pensavo di essermela immaginata.» realizza Asami.
«Perché? È successo qualcosa?» domanda Ai quasi preoccupata.
«Ma niente di che...» minimizzo io. «Araide ha solo fatto un po' lo spocchioso dicendo che è colpa di Shinichi e della sua sparizione se Ran si è allontanata da lui. Ha detto che a Shinichi non è mai fregato di Ran, ha sempre preferito i casi a lei e che secondo lui non è all'estero a risolvere casi. E che secondo lui è solo un ragazzino senza cuore.» spiego riassumendo tutto.
«Ma è tutto matto questo!» sbotta Ai con le fiamme negli occhi. «Chi si crede di essere per dire queste cose su Shinichi se nemmeno lo conosce?! Io avevo capito che era poco intelligente ma non così tanto!» stringe i pugni.
Non ho mai visto Ai così arrabbiata... nemmeno quando ho preso l'antidoto senza il suo permesso...” penso stupito dalle sue parole.
«Scusate ma, chi è questo Shinichi...?» domanda Asami confusa.
«Shinichi è un lontano cugino di Conan, è il detective più bravo e bello del Giappone!» spiega Ayumi stringendomi.
«Aaaah, ora capisco.»
«Quindi hai litigato con Araide? Ran lo sa?» domanda Ai.
«Ran lo sa, ha anche sentito le parole di Araide e penso che per un po' non lo rivedremo.»
«Scommetto che ora tu sei contento, eh?» mi stuzzica facendomi l'occhiolino. «Stravedevi per lei e Shinichi!»
«Spiritosa. borbotto offeso.
   
 
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