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Autore: Aagainst    23/08/2020    1 recensioni
«Ehi, no!» esclamò Eliza, ma non poté fare nulla. La vide gettarsi giù.
«Eli, la polizia è qui. Ma che succede? Dov’è?» chiese Alycia, entrando improvvisamente. Quando intuì cosa era successo, si portò le mani davanti alla bocca, inorridita. Eliza si voltò verso di lei. Il bambino che aveva in braccio era scoppiato a piangere.
«E ora che faccio?».
[Elycia]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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1.
 

It's been three long years full of blood and sweat and tears
I'm waiting for you to come home
(The Material-Long Way Home)

 

Eliza correva a perdifiato. Faceva freddo, eppure lei non lo sentiva. Si voltò indietro. Non li aveva ancora seminati. Fece per tornare a guardare avanti a sé, ma non notò in tempo una radice che sporgeva dal terreno. Inciampò e si ritrovò in aria per qualche secondo, salvo poi atterrare rovinosamente per terra.
«Stoooop!» esclamò Jason.
«Eliza, tutto bene?» la soccorse Lindsey, preoccupata. La bionda si rotolò su un fianco.
«Sì, penso di sì. Ho solo un po’ di erba in bocca.» rispose, sputacchiando terriccio. Si alzò in piedi, dolorante.
«Bel volo, Taylor. Complimenti.» la prese in giro Richard, ridacchiando.
«Molto simpatico, avrei potuto farmi male sul serio.» replicò la ragazza. Si incamminarono verso Jason, lentamente.
«Direi che per oggi basta, ci vediamo domani per continuare. Taylor, fermati qui, il medico ti vedrà tra qualche minuto. Sai, non vorrei averti sulla coscienza.». Eliza alzò gli occhi al cielo e si sedette per terra. Ora che ci pensava, la caviglia le faceva un po' male. Si tolse le scarpe. Sembrava tutto a posto. Sam, il medico del set, arrivò di lì a poco e fu felice di constatare che non c’era nulla di rotto.
«Riguardati stasera e cerca di non fare sforzi, domani sarai come nuova.». Eliza annuì e si diresse verso il suo alloggio. Sospirò, buttandosi sul letto. Sbuffò quando qualcuno bussò alla porta. Si alzò di malavoglia e aprì. Alycia.
«Hai dimenticato qualcosa.» squittì la ragazza indicando un piccolo bambino biondo. Eliza chiuse gli occhi per qualche istante. Si era completamente scordata di andare a prendere Christian.
«Non ti preoccupare, non ha visto il tuo volo, stava giocando con Adina.». Eliza accennò un mezzo sorriso. Da quando si erano ritrovate con Chris in braccio quella notte di tre anni prima, erano successe molte cose. La polizia non aveva rinvenuto il corpo della sorella e ne avevano dedotto che fosse riuscita a scappare. Alycia era scomparsa per circa un anno, salvo poi riapparire e chiedere di poter aiutare con il piccolo. Il rapporto con Eliza si era disteso e le due erano tornare ad essere grandi amiche, anche se la più grande non era mai riuscita a scoprire dove la mora fosse stata per tutto quel tempo. Alycia non aveva mai voluto dirglielo e lei aveva rispettato la sua volontà.
«Grazie per avermelo riportato. Oggi non ne combino una giusta.» mormorò, prendendo in braccio Christian. Il bimbo si accoccolò sulla spalla della sua madre affidataria e cominciò a succhiarsi il pollice. Eliza gli accarezzò la schiena delicatamente e lo fece accomodare sul letto.
«Stasera Lindsey e Richard hanno deciso di uscire e di provare un nuovo locale non troppo lontano da qui. Che ne dici di andare?» propose Alycia. Eliza fece una smorfia.
«Niente serata stasera, il medico me l’ha proibito. E poi, non saprei come fare con Chris.»
«Portalo con noi.» esclamò Lindsey, spuntando all’improvviso.
«Stai scherzando, vero?»
«Assolutamente no. È una sorta di pub, non una discoteca. Pensavamo di andare lì a cena, in modo molto tranquillo.» spiegò la ragazza. Eliza si morse il labbro. Lanciò un’occhiata a Chris, grattandosi la fronte.
«Alycia non dovrebbe farsi vedere, la sua presenza sul set è un segreto.» provò a dire. Lindsey scosse il capo.
«Andrà tutto bene. È solo una serata fuori, non gli succederà niente. È un bambino in gamba.».
«E va bene.» si arrese Eliza, infine. 

            

                                *

Il freddo era pungente. In fin dei conti erano a Vancouver in pieno inverno, non potevano di certo aspettarsi qualcosa di diverso. Eliza osservava apprensiva Chris mentre giocava con Richard a palle di neve. Sentì una mano posarsi sulla sua spalla. Si voltò. Alycia le sorrideva, affettuosa.
«Stanno solo giocando.» la rassicurò.
«Lo so.». Continuarono a camminare per qualche minuto in totale silenzio. Davanti a loro Marie, Bob e Lindsey chiacchieravano animatamente fra di loro. Già, Bob. Avrebbero dovuto sposarsi l’anno prima e, invece, era saltato tutto. Christian non era pronto. Eliza faticava ad ammetterlo, ma nemmeno lei lo era. Bob l’aveva presa con filosofia, tutto sommato.
«Siamo arrivati. Il locale è questo qui.» asserì Lindsey. Entrarono, contenti di trovare finalmente un po’ di calore. Il posto sembrava tranquillo e la cosa rincuorò Eliza. Si sedettero ad un tavolo e cominciarono a leggere il menù. Chris si accoccolò ad Eliza. Sembrava spaventato. La ragazza gli accarezzò il capo.
«Va tutto bene.» gli sussurrò. Finalmente una cameriera si avvicinò al tavolo.
«I signori vogliono ordinare?» domandò. Teneva la testa china sul blocco note e ad Eliza parve la ragazza più triste del mondo.
«Sì, io una piccata, per fav-...» rispose Alycia, per poi bloccarsi improvvisamente. La cameriera alzò lo sguardo e sobbalzò. Il resto del gruppo si guardò, confuso. La reazione della ragazza poteva avere anche senso, ma quella di Alycia proprio no.
«Come dicevo, una piccata per favore. Ora scusate, devo andare in bagno urgentemente.». Alycia si alzò, lasciando tutti interdetti. La cameriera la seguì con lo sguardo, in silenzio. Eliza notò che aveva gli occhi lucidi.
«Voi siete...» mormorò.
«Sì, esatto. Non dirlo troppo in giro, però.» si raccomandò Richard, facendole l’occhiolino.
«Beh, riprendiamo da dove ci siamo fermati. Che vi porto da mangiare, ragazzi?».


Angolo del disagio

Ben ritrovati! 
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Come mai Alycia ha reagito così? Ovviamente si scoprirà nel prossimo capitolo.
Ho deciso di inserire una frase tratta da una canzone in ogni capitolo, mi auguro che l'idea vi convinca.
Fatemi sapere cosa ne pensate, se mi lasciate una piccola recensione mi fate contenta.
Al prossimo capitolo (che potrebbe arrivare già domani)!

 

   
 
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