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Autore: Athelye    23/08/2020    3 recensioni
Avevano appena finito quando sentirono scattare la serratura di casa. O meglio, armeggiare intorno alla serratura, perché ebbero quasi un minuto per capire che qualcuno stava cercando di entrare.
I due si scambiarono uno sguardo di panico, poi lui indicò la porta del ripostiglio, il primo nascondiglio ‘sicuro’ a portata di mano, non appena sentirono la voce dell’amico.
“Strano.. SiZhui non ha chiuso, in genere è attento a queste cose.”
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jin Ling/Jin Rulan, Lan Jingyi, Lan Yuan/Lan Sizhui, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Buon NON ANCORA compleanno, JingYi! :D


A piece of cake




Si chiusero la porta alle spalle, andando direttamente in cucina.
“C’è tutto?” Chiese, mentre svuotavano le buste, dando un’occhiata al tavolo che si stava gradualmente riempiendo di pacchetti e confezioni.
“A occhio direi di sì.”
“...”
L’altro piegò l’ultima busta svuotata, sentendosi osservato. “Cosa?”
“Jin Ling, ti rendi conto che se manca qualcosa ci tocca, nella migliore delle ipotesi, rifarci sei rampe di scale per controllare in macchina, sì?”
“Quanto la fai lunga.. Biscotti, panna, latte, cacao, cioccolato.. Sì, come avevo detto, c’è tutto.” Indicò ogni ingrediente mentre lo nominava. “Soddisfatto ora?”
Lan SiZhui non rispose, annuendo soltanto mentre andava a mettere a posto altre cose che avevano comprato e che non gli sarebbero servite. Poi aprì un’anta di un mobiletto sopra i fornelli, sospirando leggermente, prima di indicargli qualcosa. “Potresti prendermi quella rossa?”
Jin Ling sorrise, divertito dall’espressione contrariata del moro, mentre eseguiva. Lan SiZhui l’avrebbe presa a schiaffi, quella faccia soddisfatta, quella che compariva ogni volta che lui gli chiedeva di prendere qualcosa a cui da solo non arrivava. Per davvero pochi centimetri, poi.
“Grazie..” Mormorò, sorridendo appena quando si sentì avvolgere dalle sue braccia all’altezza della vita. No, non l’avrebbe davvero preso a schiaffi. Però avrebbe preferito prendere la teglia da solo, quello sì.
“Non sei molto d’aiuto così, sai?”
“Sì, lo intuivo.” Gli schioccò un bacio sul collo, facendolo squittire dolcemente, prima di sciogliere l’abbraccio e prendere gli altri ingredienti. “Ma perché devi farglielo te, il dolce per domani?”
“Perché voglio farglielo io. E poi lo adora.”
“Quando io ti chiedo di farmi qualcosa che adoro però..”
Lan SiZhui gli strappò la tavoletta di mano, lanciandogli un’occhiataccia imbarazzata che lo fece ridacchiare. “Prendi anche due pentolini. Sono lì sotto.”
“Intendevo da mangiare, comunque.” Forse. Jin Ling si divertiva sempre a stuzzicarlo quando era impegnato a fare qualcosa. Le sue reazioni erano sempre molto divertenti.
Il moro pesò il cioccolato, passandolo poi all’altro ragazzo. “Scioglilo per favore, a bagnomaria, con una goccia di panna.”
Quello obbedì, piazzando tutto sul fuoco, mentre l’altro faceva uno strato di biscotti in fondo alla teglia.
“Ma non aveva iniziato ad andare in palestra, Lan JingYi?” Chiese il castano, mentre girava il cioccolato fuso, trovando l’immagine e il movimento molto rilassanti. Gli stava venendo anche un’acquolina assurda, in realtà, ma non poteva assaggiarlo, o Lan SiZhui l’avrebbe ripreso con una scenata alla velocità della luce.
Non aveva speranze di non farsi notare, quello lo stava controllando con la coda dell’occhio proprio perché ce l’aveva scritto in faccia.
“Aveva. Ha fatto l’abbonamento, ma c’è andato tre volte. Una dopo Natale, una dopo Pasqua e una per disdirlo.”
A Jin Ling sfuggì una risata, senza che arrivasse nessun rimprovero da parte dell’altro. “Comunque non era meglio farlo a casa mia? Se rientra come facciamo?”
“Ha detto che stasera sarebbe tornato tardi, che usciva con Ouyang ZiZhen. Poi, sa che sarei venuto a dormire da te, quindi dovrebbe mandarmi un messaggio quando è in fase di rientro.”
“Che coinquilino apprensivo, sei peggio di una madre.” Il minore posò, ancora ridacchiando, il pentolino con il cioccolato fuso accanto alla teglia, e l’altro iniziò a fare uno strato leggero sul letto di biscotti, anche quelli al cioccolato, chiaramente.
Prese il cellulare per mettere una playlist dal telefono, poi continuò a seguire le istruzioni di Lan SiZhui.
“Puoi fare tu la panna? Ho ansia tutte le volte che c’è da montare qualcosa.” Dall’espressione che comparve sul viso di Jin Ling, capì che qualcosa era andato storto nella sua frase. Scosse la testa, arrossendo, mentre l’altro si stava chiaramente mordendo l’interno delle guance per non ridere. “Non.. Non commentare..”
Ancora soffocando la risata, Jin Ling avviò le fruste alla massima potenza, sobbalzando leggermente, mentre schivava la panna. Anche Lan SiZhui saltò più indietro per non macchiarsi i vestiti. “Fai piano!! Sta schizzando ovunque!”
A quel punto, il castano dovette spegnere le fruste elettriche, piegandosi in due dalle risate. “Lan SiZhui, cazzo, non stai aiutando neanche tu però!”
Quando si risollevò per guardarlo, asciugandosi le lacrime agli occhi, il moro era bordeaux in viso, con la bocca sbilenca in una smorfia divertita.
“Tu..! Sei..!” Emise una specie di ringhio, a metà fra il divertito e l’esasperato. “Davvero.. Stupido..!”
Lui annuì mordendosi il labbro per trattenersi, senza nemmeno provare a difendersi. In fondo, Lan SiZhui stava con lui anche per quello.
O almeno, era quello che sperava.
Fece per avviare di nuovo le fruste, ridacchiando fra sé e sé un paio di volte prima di riuscirci. Dopo poco si schiarì la gola, passando il barattolo con la panna montata all’altro, perché lo stendesse sullo strato di cioccolato e biscotti. “Tieni..”
Lan SiZhui iniziò a spalmare uno strato abbondante di panna, cercando di fare finta di niente.
“Non sarà troppa?” Jin Ling si sporse leggermente sulla teglia, osservando i gesti attenti dell’altro nel coprire tutto, senza lasciare neanche uno spazietto libero.
“Stiamo facendo un dolce. Come dice sempre mia nonna, ‘se fai il tirchio con un dolce, fai prima a berti un bicchiere di acqua e zucchero’.” Gli rispose lui, continuando la sua opera di precisione.
Poi, si girò a inzuppare altri biscotti per fare un altro strato, seguito da uno di cioccolato fuso. “Ci sono altri biscotti, che faccio? Un altro strato?”
Jin Ling intanto l’aveva abbracciato di nuovo, osservando da sopra la sua spalla il dolce. “Nah.. Direi che è abbastanza alto così. Questi li mangiamo domattina.”
“Ma siamo da te.”
“E quindi? Basta ricordarsi di portarli via dopo.”
Dopo aver completato quei due strati di torta, abbandonò il pentolino con i rimasugli di cioccolato da una parte. Ricordandosi lo sguardo perso di Jin Ling di poco prima, commentò distrattamente mentre versava la panna rimasta, a dare un’ultima copertura. “Leccalo.”
Inutile dire che si pentì, per l’ennesima volta, di quello che aveva articolato la sua lingua senza pensare. Forse avrebbe dovuto mordersela e rimanere in silenzio fino a fine dolce.
Infatti si ritrovò un Jin Ling affondato nell’incavo della sua spalla, che premeva il viso contro di lui per cercare di darsi un contegno. Anche se tremava leggermente, scosso dalle risate che cercava di trattenere.
Lan SiZhui scosse la testa, ridacchiando mentre si fermava anche la musica in sottofondo, arrivata al termine. “Smettila!”
“Ma io non ho detto niente! Stai facendo tutto da solo!” Rise quello, sollevandosi per guardarlo.
I due si scambiarono un’occhiata, ancora allegri, prima di far incontrare qualche volta le labbra in piccoli baci veloci.
“Aspetta, metto il dolce in frigo, poi sistemiamo e andiamo via?”
“Mh-mh..”
In realtà, Jin Ling non aveva mollato la presa, quindi Lan SiZhui si era mosso goffamente verso il frigo e poi per la cucina. Però aveva spalmato uno sbuffetto di panna sul naso del minore, facendoglielo arricciare mentre strizzava gli occhi.
Mentre sistemavano, più o meno, si impiastricciarono ancora, divertendosi a riordinare facendosi qualche dispetto. Avevano appena finito quando sentirono scattare la serratura di casa. O meglio, armeggiare intorno alla serratura, perché ebbero quasi un minuto per capire che qualcuno stava cercando di entrare.
I due si scambiarono uno sguardo di panico, al che Jin Ling sibilò un un messaggio, eh? e Lan SiZhui indicò la porta del ripostiglio, il primo nascondiglio ‘sicuro’ a portata di mano, non appena sentirono la voce dell’amico.
“Strano.. SiZhui non ha chiuso, in genere è attento a queste cose.”
Seguì una voce tanto più grave, quanto familiare. “Non è che rientra dopo, vero?”
Il rumore della porta di casa che si chiudeva pesantemente e un tintinnio distratto di chiavi, poi un silenzio appena più lungo. “No, dorme fuori stasera, non preoccuparti..”
Un altro silenzio, interrotto solo da un mobile che veniva urtato stridendo sul pavimento, misto a un fruscio impaziente.
Nel ripostiglio, intanto, dall’imbarazzo la temperatura si era alzata di almeno una decina di gradi.
Quel bastardo.. Aveva detto che sarebbe rientrato domani per lavoro..” Sussurrò, stizzito, Jin Ling.
Preoccupati del fatto che tu e tuo zio usiate le stesse scuse, piuttosto!” Ribatté l’altro, con un filo di voce, dato che il minore aveva detto che avrebbe fatto tardi per rimanere a studiare da qualcuno.
Entrambi avevano l’impressione di star trattenendo il fiato. Lan SiZhui serrò le labbra, posandovici le dita come per assicurarsi che non sfuggisse assolutamente neanche un suono, mentre l’altro si passava una mano sul viso.
Vuoi perché avevano lasciato uno spiraglio anziché chiudere del tutto la porta del ripostiglio, vuoi perché gli altri due erano fermamente convinti di essere soli, ma i ragazzi sentirono alcuni sospiri e rumori per ovvi motivi familiari che decisamente non avrebbero voluto sentire. Jin Ling mimò il labiale per ‘certo, le figurine’, mentre il maggiore cercava di collegare i pensieri.
Solo quando li sentirono spostarsi in camera si decisero a uscire dal loro rifugio, cotti dall’ansia e dall’imbarazzo che poteva generare la prospettiva di incontrarsi tutti e quattro in quel momento.
Raccolsero velocemente un paio di cose che avevano lasciato indietro nella fretta di nascondersi, indicandosele e sibilando qualcosa.
Lan SiZhui sobbalzò. “Non ho messo il cacao sulla torta!
Vuoi davvero mettercelo adesso?” Replicò quello, mantenendo un filo di voce.
Attimi di silenzio in cui il suo animo da perfezionista soffrì l’indecisione.
“...No.”
Ah, ecco.”
Il castano, mentre stavano per lasciare rapidamente la stanza per defilarsi il prima possibile, agguantò il sacchetto di biscotti, determinato a volerli mangiare la mattina seguente, sentendo l’altro mormorare un ‘viziato!’ in modo leggermente divertito.
Si affrettarono alla porta, decisi a non voler scoprire oltre, chiudendosela alle spalle nel modo più silenzioso possibile, mentre scappavano giù per le scale ridendo per sfogare l’adrenalina di quella manciata scarsa di minuti.
 










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Note dell'Autrice

Buondì! Sì, lo so che è domani, ma come avrete letto anche la ff è ambientata il giorno prima. So, per coerenza, ho preferito fare così. Anche perché domani avete anche un capitolo della long, eh!
Comunque, ciancio alle bande, sono un’infame. AHAH
Pure per il suo (quasi) compleanno scrivo una ZhuiLing, è inutile, sono la mia droga, sia in canon che in Modern!AU.
Però via, un regalino gliel’ho comunque fatto, e questa crackpair mi porterà dritta accanto a Lucifero. Maledizione, proprio adesso che iniziava a venire un po’ di fresco la notte.
Che dire? Se volete capire le parole di Jin Ling sulle figurine dovete leggervi questa, chiaramente ambientata prima (fck, ma perché faccio tutte ‘ste OS collegate?).
E niente, la trama da "stiamo facendo un dolce ma finiamo a fare tutt'altro" è una delle mie preferite, ma alla fine ho optato per farli solo andare avanti a doppi sensi. Chissà, magari la prossima volta faranno anche altro.

Btw, ringrazio come sempre la mia beta per le correzioni, ringrazio le mie adorate DiscepolinE, Deb e Lilith, e la mia compagna di smarrimento morale, Mary.
Mando un abbraccio a tutti, e niente, vi aspetto qui sotto per sapere in quale girone dell'Inferno devo finire. Se non vi sto facendo troppo schifo come persona, vi aspetto anche domani per un nuovo capitolo della long <3

Kisses people!


 
Athelyè ~ 

 
   
 
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