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Autore: littlegiulyy    23/08/2020    1 recensioni
Bra Brief. Da sempre poco avvezza alla lotta, alle battaglie ed alle avventure della squadra Z, con il passare del tempo si renderà conto di quanto le stia stretta la sua vita sulla Terra. Proprio quando quando capirà di aver bisogno di dare un cambio di direzione alla strada che le è sempre stata disegnata davanti, finirà per un caso fortuito nell'avventura che le cambierà la vita. Conoscerà lo spazio, lo stesso in cui suo padre ha vissuto per trent'anni, comprendendo finalmente l'altro lato della medaglia, un altro lato di sé.
Dal Capitolo 1:
"Quando sei l’erede di una delle multinazionali più importanti del pianeta che altra scelta potresti avere?
Nessuna, se non fare quello che tutti si aspettano che tu faccia.
...
Era la figlia della donna più geniale dell’Universo e di uno dei guerrieri più forte di tutte le galassie, i suoi amici erano tutti straordinari con poteri fuori dal comune… e lei? Quella sensazione che ormai aveva appiccicata addosso, la sensazione di essere ordinaria non accennava a staccarsi da lei da qualche giorno.
Insoddisfazione. Questo era quello che provava."
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Nuovo personaggio, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta, Pan/Trunks
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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CAPITOLO 8 "Kapthos"

Trattenne il respiro osservando il portone in ferro battuto che si innalzava fino al soffitto davanti ai suoi occhi. Si respirava un'aria strana in quel palazzo, un'aria di regalità e formalità che non le era mai stata così tangibile sulla Terra. Non era neanche certa esistessero ancora dei posti così sul suo pianeta, posti che le ricordavano una realtà medievale ormai superata dalla tecnologia. 
Quel posto le ricordava vagamente il palazzo del Supremo, ampio ed elegante, ma allo stesso tempo minimale, senza alcun decoro di troppo.
Consapevole che a qualche metro da lei, dietro a quell’ingresso monumentale, il sovrano di Kapthos la stesse aspettando per avere il pagamento dell’accordo sancito con il Saiyan, un brivido le percorse la spina dorsale e l'improvvisa consapevolezza di essere finita nei guai la pervase. Per giorni era stata distratta dalla confusione del rapimento, senza considerare a cosa stesse realmente andando incontro; adesso che il suo futuro era palpabile nell'aria austera di quel palazzo, si rese conto di non avere più alternative se non quella di ababndonarsi al suo destino sconosciuto. 
Fissò la schiena di Bardack, in piedi davanti a lei ed affiancato da Yoshi. Da quando la navicella aveva attraversato quella tempesta elettromagnetica, non l’aveva più guardata in faccia, evitandola come se non esistesse. Non riusciva a capire cosa fosse successo, ma per tutto il resto del viaggio non le aveva più rivolto la parola, neanche per impartirle qualche ordine o minaccia come era solito fare.
Yoshi si voltò per un attimo verso di lei, incontrando il suo sguardo e leggendo la preoccupazione negli occhi cristallini della turchina. Per un istante, le sembrò intenzionato a volerle dire qualcosa, ma un’occhiata rapida di Bardack lo fece tacere prima che potesse parlare e rigirò al testa guardando davanti a sé, spezzando definitivamente il loro contatto visivo.
Per un breve istante si era illusa che il ragazzo potesse in qualche modo rassicurarla o darle qualche speranza di fuga, ma ovviamente non fu così. Ormai era troppo tardi per tirarsi indietro e non glielo avrebbero mai permesso, sarebbe dovuta andare fino in fondo e avrebbe dovuto escogitare qualcosa non appena i suoi aguzzini se ne sarebbero andati.
Forse non sarebbe stato così male su quel pianeta, forse gli abitanti di quel posto sarebbero stati più benevoli dei suoi rapitori…
Bra sospirò rassegnata, consapevole che ormai nessuno sarebbe venuto a salvarla.
Si sentiva in attesa di qualcosa, ma neanche lei sapeva cosa.
Il portone si aprì e la mano del generale volò fulminea intorno al suo polso in una stretta ferrea, prima che potesse accorgersene. Un brivido percorse rapido la sua schiena al contatto caldo con la pelle del Saiyan, ma cercò di non farci caso, decidendo di catalogarlo come un brivido di paura. Si, era decisamente preoccupata...
Bardack la trascinò al suo fianco con uno strattone, guardandola negli occhi, e Bra attese in silenzio che le dicesse qualcosa, senza sapere cosa aspettarsi. Si osservarono attentamente a vicenda, senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altra.
“Fai qualche brutto scherzo, e giuro che ti ammazzo con le mie mani” le disse sotto voce a denti stretti.
La turchina sostenne in silenzio il suo sguardo, decisa a non rispondere; poi, un sussurro raggiunse flebile le sue orecchie.
"Addio Principessa"
Udì distintamente il tono duro di Bardack raggiungere le sue orecchie, e venne spinta all’interno del salone senza riuscire a controllare i suoi movimenti. Prima che potesse rendersene conto, si ritrovò a percorrere una navata breve, ma allo stesso tempo infinita.
Si guardò intorno analizzando il salone regale in cui si trovava. Ogni ornamento sembrava essere d’oro o di qualche lega metallica molto simile. Il soffitto alto rendeva ancora più austera quella sala, e dei lampadari di cristallo illuminavano la stanza rendendo l'ambiente ancora più elegante. Poi, il suo sguardo fu calamitato dall’essere giallognolo e assolutamente alieno che sedeva su quello che aveva tutta l'aria di essere un trono, e la corona in oro giallo costellata da pietre preziose le confermò che il Re fosse proprio lui.
Deglutì silenziosa continuando a camminare; al suo fianco, Bardack e Yoshi avanzavano sicuri e decisi.
Una volta raggiunto solo qualche metro di distanza dal trono, si fermarono.
Solo quando smise di camminare, Bra si rese conto che il suo cuore pulsava martellante, minacciando di uscire dal suo petto.
Aveva paura, aveva una fottuta paura.
Adesso cosa sarebbe successo?
“La Principessa dei Saiyan…” esordì ad alta voce Bardack. Il ragazzo fece un passo avanti “adesso consegnaci Kale e chiudiamo questa storia una volta per tutte” aggiunse impaziente. 
Il sovrano rimase in silenzio per qualche istante, poi si alzò in piedi osservando attentamente Bra.
“I Saiyan hanno capelli neri ed occhi scuri se non vado errato…” commentò guardandola con un sorriso che non aveva niente di rassicurante “per quanto questa graziosa fanciulla che mi avete portato sia bellissima… non è la Principessa che sto cercando”
“E’ lei” confermo Yoshi prendendo in mano la situazione.
“Non mi piace essere preso in giro…”
“E’ la figlia del Principe Vegeta e di una terrestre… per questo i suoi colori non sono quelli di un Saiyan” si intromise Bardack “adesso… mantieni la parola” concluse stringendo i pugni nervoso. Il sovrano ridacchiò divertito, rivolgendo il suo sguardo nuovamente su Bra.
“Un ibrido… ma è fantastico” commentò con voce stridula battendo le mani “ho sentito dire che gli ibridi tra Saiyan e Terrestri siano ancora più forti dei Saiyan puri…” aggiunse facendo un passo verso la ragazza per guardarla più da vicino.
“Perché non ci mostri qualcosa?” le chiese infine con sguardo esaltato.
Bra deglutì nervosamente e tremò impercettibilmente, ma mascherò abilmente il suo timore.
Rimase in silenzio, osservando seria l’alieno davanti a lei.
Non sapeva combattere, ne si era mai allenata in tutta la sua vita. La forza di cui parlavano ce l’aveva suo fratello, Goten, Pan… non lei di certo. Se non avesse atteso i desideri di quell'alieno cosa le sarebbe successo?
“Suvvia non essere timida” insistette l’alieno davanti a lei avvicinandosi ulteriormente.
Bra arretrò d’istinto, ma la mano di Yoshi le bloccò la schiena impedendole di allontanarsi.
“Provatemi che è lei la ragazza che sto cercando” disse serio il Re.
Prima che Bra potesse fare qualcosa, Bardack si avvicinò a lei sicuro e, senza incrociare il suo sguardo cristallino rivolto su di lui ma evitandolo abilmente, afferrò malamente la collana al suo collo, mostrando all’alieno il medaglione che aveva indossato qualche ora prima.
Un momento di silenzio invase la stanza, e Bra trattenne il respiro. 
Quella era la prova che lei era chi dicevano fosse.
Quella era la prova che l’avrebbe ancorata su quel pianeta nella mani di quel regnante alieno.

Fissò risentita il Saiyan che aveva ancora tra le sue mani il medaglione e, con uno scatto, gli spostò malamente la mano dalla sua collana. Gli occhi scuri del ragazzo si posarono finalmente su di lei, ma i suoi occhi azzurri lo fissarono rancorosi. 
La stavano trattando come un oggetto, forse anche peggio, per raggiungere i loro scopi...
Poi, improvvisamente, il sovrano scoppiò a ridere esaltato, tornando a sedersi subito sul suo trono.
“Ma è fantastico… è proprio lei!” commentò compiaciuto guardandola “ragazzina tu sarai la chiave per la mia ascesa al potere…” aggiunse con un ghigno. Bra lo guardò confusa, senza capire a cosa si stesse riferendo.
Come poteva essere lei la chiave di tutto? E la chiave di cosa poi?
C’era qualcosa di strano in tutta quella storia; perché avevano voluto proprio lei su quel pianeta sperduto, anni luce dalla Terra?
“Guardie! Prendetela e portatela nella cella” urlò ad alta voce, con ancora lo spettrodi un sorriso sul volto.
In un attimo, furono accerchiati da numerosi alieni con lo stesso aspetto del loro sovrano.
Il Saiyan si parò d’istinto davanti alla ragazza, impedendone la vista al Re alieno, e Yoshi fece lo stesso dopo un cenno di Bardack.
“Prima ci consegnerai Kale” disse deciso Bardack, ma il sovrano scoppiò a ridere nuovamente.
“E perché dovrei Saiyan? Non mi sembra sia qui…” ridacchiò coprendosi la bocca falsamente “adesso potete andare... per quanto forti siate, siete sempre due contro tutte le mie guardie, non avete speranze. Mi piacerebbe rispettare l'accordo, ma la vostra amica… ah si, mi sembra di averla spedita su qualche pianeta di cui non ricordo il nome giusto qualche giorno fa” concluse con un ghigno. 
Bardack tremò di rabbia per un istante, scaricando una scarica elettrica a terra.
“Dimmi dove si trova” urlò furioso “o giuro che faccio saltare in aria questo pianeta e tutti i suoi abitanti”
La terra iniziò a tremare impercettibilmente, ma i piedi già instabili di Bra lo avvertirono immediatamente. Guardò il ragazzo poco più avanti di lei, avvertendo perfettamente la sua aura oscillare pericolosamente; il suo volto era ormai livido dalla rabbia ed i suoi muscoli tesi pronti a scattare alla minima provocazione. Ancora una minima alterazione e sarebbe esploso. 
Non sarebbe stata una buona idea fare qualcosa in quel momento, tutto era a sfavore dei suoi aguzzini.
“Non credo lo farai Saiyan” affermò sicuro il sovrano “a meno che tu non voglia uccidere anche la vostra compagna che abbiamo gentilmente preso in affidamento, dato che non sai dove si trovi… la vostra unica possibilità è andarvene ed attendere che io mi rifaccia vivo" disse pacatamente "se nona vrò più bsiogno dei vostri servigi, sarò lieto di ridarvi la vostra amica"
Improvvisamente, prima che se ne rendessero conto, Bradack scattò in avanti cercando di colpire il Re alieno, ma nello stesso istante tutte le guardie si gettarono contro di loro cercando di prendere Bra e fermando l'avanzata del ragazzo. Yoshi spinse rapidamente la ragazza di lato e riuscì ad evitare che la prendessero, iniziando a lottare agilmente con cinque guardie.
Lo sguardo cristallino della ragazza volò veloce sulla figura di Bardack, intento a combattere contro le restanti guardie per raggiungere il Re seduto sul trono. Quest’ultimo invece, seduto beatamente, osservava compiaciuto la battaglia davanti ai suoi occhi, come se si stesse godendo il migliore degli spettacoli. Il Saiyan si muoveva fluido e rapido, faceva quasi difficoltà a seguire i suoi spostamenti con lo sguardo. I suoi movimenti erano veloci e precisi, i suoi colpi potenti e impeccabili. Non l’aveva mai visto lottare davvero prima di allora, ma si ritrovò a pensare che il ragazzo fosse davvero implacabile. Uno dopo l’altro, tutte le guardie accorse per proteggere il loro sovrano venivano messe fuori gioco, perendo sotto i suoi colpi.
Si guardò intorno spaesata e, improvvisamente, un’idea attraversò la sua mente fulminea.
Tutti erano concentrati sullo scontro, nessuno si sarebbe accorto se fosse scappata.
Quello era il suo momento di fuggire.
Si voltò svelta cercando di defilarsi senza essere vista; iniziò a correre verso il portone in mezzo alla confusione della lotta ed ai boati dei colpi scagliati dai guerrieri intorno a lei ma, prima che potesse raggiungere la metà del salone, un colpo di energia bloccò la sua avanzata.
“Tu non te ne andrai da qui Principessa” disse il sovrano con un ghigno, gettandosi su di lei per prenderla. Prima che potesse raggiungerla però, una stretta ferrea che il suo corpo riconobbe all’istante afferrò i suoi fianchi, trascinandola qualche metro lontana dal Re alieno ed impedendogli di prenderla. 
La turchina guardò il suo salvatore sorpresa e trattenne il respiro guardando gli occhi cupi del Saiyan davanti a lei. Rimase in silenzio in attesa di una sfuriata ma, con sua grande sorpresa, non le disse niente. Aprì la bocca per ringraziarlo ma, prima che potesse dire qualcosa, il ragazzo si voltò dandole le spalle, fronteggiando il Re a pochi metri davanti a loro.
"Non prenderai anche lei... non rovinerai altre persone" esclamò Bardack rabbioso.
"Dammela Saiyan e nessuno si farà male"
"Non commetterò altri rapimenti o massacri per te, non scenderò più a compromessi" sbottò il ragazzo guardandolo con odio. Scaricò a terra un'altra scossa elettrica, che attraversò anche il corpo di Bra facendole provare le sue stesse sensazioni. 
"Sei uno sciocco, non uscirete vivi da quì... e anche se fosse non ritroverete la vostra amica. Dammi la ragazza!"
Il silenzio regnò sovrano per qualche istante, rotto solo dai gemiti di lotta di Yoshi e delle guardie che combattevano a qualche metro da loro, sospesi nell'aria. Improvvisamente, prima che se ne rendesse conto, una forza la spinse all'indietro, facendo impattare la sua schiena contro la parete gelida di marmo. 
“Vai a farti fottere” esclamò Bardack bloccandola tra il muro ed il suo corpo, ma facendole da scudo contro il sovrano.
Bra fissò la sua schiena tirando un sospiro di sollievo, sentendosi improvvisamente e stranamente rincuorata dalla presenza del Saiyan tra lei e quell’alieno. Pensò di aver compreso male, ma il ragazzo non sembrava intenzionato a lasciarla nelle mani di quell'alieno. 
Bardack si lanciò sull’alieno giallognolo, iniziando a lottare contro di lui a pieno ritmo. Ogni suo colpo veniva parato, ma con il passare dei minuti Bra notò come i movimenti del Re diventassero sempre più lenti ed affaticati.
Si stava stancando…
 Yoshi, ancora vicino al trono, combatteva contro altri alieni e sembrava essere in vantaggio rispetto a loro; ma, improvvisamente, ne comparvero altri che si lanciarono subito in direzione sua e di Bardack.
“Prendete la ragazza!” urlò uno di loro agli altri, palesando immediatamente le loro intenzioni.  
Bra guardò spaventata il Saiyan sospeso in aria davanti a lei, intendo a combattere contro il Re di Kapthos. Yoshi, impegnato nel combattimento, si era accorto dell’arrivo di altri soldati, ma non poteva muoversi dalla sua posizione.
Se fosse rimasta lì, l’avrebbero presa sicuramente.
La ragazza trattenne il respiro, guardando i soldati alieni scagliarsi verso di lei. I loro movimenti rapidi si susseguivano velocemente; l’avrebbero raggiunta in pochi istanti.
Nessuno avrebbe potuto aiutarla.
Nessuno sarebbe venuto a salvarla.

Ancora una volta era da sola, era solo lei.
Da quando era stata rapita non aveva fatto grandi cose, non si era neanche ribellata come si deve. Aveva semplicemente accettato; accettato il suo destino rassegnandosi, come il peggiore dei perdenti. E la cosa che più le rodeva dentro era che ne era perfettamente consapevole. Cosa avrebbero pensato i suoi genitori vedendola lì, in balia degli eventi, ad attendere che qualcuno la salvasse?
Quando il primo di loro allungò il braccio per afferrarla, successe tutto così in fretta che non si rese conto di quello che stava facendo. Scattò di lato a velocità sovrumana, facendo impattare contro il muro l’alieno che aveva cercato di prenderla. Afferrò d’istinto il secondo alieno per il collo dell’armatura e lo scaraventò contro il muro, facendogli sbattere la testa e facendogli perdere conoscenza.
Non ebbe tempo di pensare a quello che stava facendo perché, mentre un terzo cercava di colpirla, con un balzò saettò in aria alzandosi la gonna del vestito ed atterrò ruotando su sé stessa, colpendo precisamente un altro alieno e con un bugnò atterrò anche il soldato che aveva appena evitato. Una scarica di energia attraversò il suo corpo, facendole vibrare i muscoli nel suo corpo.
La stessa scarica che l'aveva attraversata poco prima quando Bardack aveva innalzato il suo Ki.
Negli anni, osservando suo fratello e suo padre lottare nel giardino di casa e nella Gravity Room, aveva registrato accuratamente le loro mosse ed i loro movimenti,studiandoli e memorizzandoli dettagliatamente.
Adesso, li stava soltanto riproducendo.
Riprese a lottare incessantemente, atterrando tutti li alieni uno dopo l’altro, come non aveva mai fatto prima. Agiva senza pensare, faceva mosse mai fatte prima, ed uno per uno i suoi avversari venivano messi fuori gioco. L'impeto della lotta non le permise di pensare razionalmente a ciò che stava facendo e, liberando totalmente la sua mente, lottò finalmente senza pensieri come non le succedeva da giorni ormai. Quando anche l’ultimo dei soldati ricadde svenuto sul pavimento, si voltò per osservare ciò che stava accadendo intorno a lei. Gli alieni di guardia erano stati messi tutti fuori gioco da lei e Yoshi, mentre il sovrano del pianeta Kapthos giaceva per terra incosciente vicino al suo trono.
Yoshi e Bardack, a pochi metri da lei, la guardavano in silenzio stupiti.
Li osservò a sua volta in silenzio, cercando di regolarizzare il respiro affannoso per lo sforzo e cercando in particolare lo sguardo cupo del Saiyan. Ma, non appena i loro occhi si incrociarono, Bardack volse lo sguardo altrove.
“Ma che… ci sai fare terrestre” farfugliò Yoshi confuso ma, prima che potessero dire qualcosa, degli altri soldati sopraggiunsero nella sala, sparpagliandosi rapidi lungo tutto il perimetro della stanza e circondandoli in un attimo.
“Andiamo via da qui” disse serio Bardack guardandosi intorno, poi finalmente si voltò a guardarla. 
“Anche tu” precisò il ragazzo “ma dobbiamo scoprire dove tengono Kale prima”
Il cuore di Bra perse un balzo, rendendosi conto improvvisamente che non l’avrebbero lasciata lì.
Se fossero riusciti a recuperare Kale senza lasciarla su Kapthos, lei sarebbe potuta tornare a casa.
Sorrise felice, nonostante fossero accerchiati da numerosi soldati. Un sorriso che aveva più l’aria di un ghigno, e che la rese uguale a suo padre per un istante, si dipinse sul suo volto e l'emozione dentro di lei le provocò una scarica di adrenalina.
“Facciamoli fuori e scopriamo dov’è Kale allora” disse Yoshi mettendosi in posizione di difesa.
I ragazzi guardarono Bra, in tacita attesa di un suo assenso e la ragazza lì fissò stupita. 
Negli anni passati avevano combattuto molti nemici sulla Terra, ma lei non aveva mai preso parte a nessuna delle battaglie. Aveva passato gli anni della sua infanzia ad essere esclusa dalle riunioni della squadra Z quando c’era qualche nemico in arrivo sulla Terra, restando poi a casa con sua madre e Chichi in attesa del ritorno di tutti i guerrieri che avevano combattuto le guerre che poi tutti avrebbero ricordato.
Prima era stata troppo piccola per partecipare, poi era diventata inadatta alla lotta e poco interessata a detta di tutti.
Se avessero dovuto scegliere tra lei e Pan, avrebbero sicuramente scelto l’aiuto della sua migliore amica. E così era stato infine; e quando Pan e Trunks erano partiti per lo spazio, lei era rimasta da sola. Si era sentita una sciocca per aver sempre avuto paura dello spazio, per aver paura di quell’immensa distesa scura e sconosciuta in cui suo padre aveva passato quasi trent’anni della sua vita, gli anni più oscuri della sua vita. La sua paura l'aveva esclusa. Si era sentita tagliata fuori da quello che in fin dei conti era il suo mondo per nascita.
Per anni aveva ascoltato le avventure dei suoi amici, sognando un giorno di poter viverne una anche lei e, alla fine, in un modo piuttosto contorto e decisamente diverso da quello che si aspettava, forse la sua avventura alla fine era arrivata. Forse aveva trovato il modo di raggiungerla, anche se non era stato quello più piacevole e aspettato.
Aveva desiderato per anni di poter prendere parte ad una battaglia affianco ai guerrieri protettori della Terra… e adesso si ritrovava a dover combattere affianco a due guerrieri alieni. Inizialmente l’avevano rapita e adesso, accumunati da un unico scopo anche se mossi da diverse motivazioni, l'avevano difesa e le stavano proponendo una tacita alleanza per uscire vivi da quel pianeta.
Improvvisamente, in qualche assurdo modo, Bra si sentì per la prima volta nella sua vita parte di una squadra.
Una squadra strana ed improvvisata, ma pur sempre una squadra.

Senza dire una parola, si sfilò il vestito sotto lo sguardo sorpreso dei ragazzi.
Yoshi e Bardack la osservarono per un istante, incapaci di spostare lo sguardo da quel corpo perfetto, coperto solo da una leggera sottoveste che non lasciava molto spazio all’immaginazione sull’intimo della ragazza. Poi, riacquistato un minimo di contegno, spostarono lo sguardo altrove imbarazzati.
“Non riesco a muovermi con questa cosa addosso” spiegò la ragazza, riattirando i loro sguardi su di lei.
“Sono pronta” confermò poi accennando un sorriso.
Si scambiarono un segno d’intesa e, prima di lanciarsi nella battaglia, incrociò lo sguardo scuro di Bardack.
Non era certa di doverlo ringraziare per aver deciso di portarla con loro e non lasciarla lì su Kapthos, probabilmente lo stava facendo per convenienza… era pur sempre un’alleata in più. Ma decise di accantonare quel pensiero in quell’istante e di dedicarsi alla prima battaglia della sua vita per salvarsi la pelle e tornare a casa.
Lì non era la figlia di Bulma e Vegeta.
Non era la sorella di Trunks.
Adesso, in quel pianeta in un punto remoto dello spazio, era Bra.

Ciao a tutti! Spero che l'ottavo capitolo vi sia piaciuto!
Alla fine il Re di Kapthos non ha rispettato il patto e non ha consegnato Kale, ma a sorpresa Bardack e Yoshi hanno deciso di infischiarsene e di proteggere Bra, per poi cercare di salavre Kale. Quale sarà il loro piano adesso? Riusciranno a scappare da Kapthos?
Sono fiera della mia Bra che finalmente ha trovato un suo posto nel mondo, per il momento.
Fatemi sapere cosa ne pensate e lasciatemi una recensione!
A presto 

 
  
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