Giochi di Ruolo > Altro
Segui la storia  |       
Autore: Shin Tarekson    24/08/2020    0 recensioni
[Ingranaggio]
[L'Ingranaggio]
Quando tutto sembra così raggiungibile da risultare poco stimolante l'unica cosa che tu possa fare è volere di più, di più e ancora di più. Qual è il momento in cui capisci di essere andato troppo oltre?
Questo è un racconto basato sull'avventura necro-punk dell'universo trattato dal manuale "L'Ingranaggio", creato da Valerio Amedei, Andrea Marmugi e Stefano Simeone.
Genere: Avventura, Dark, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap 2 – Fuori dalle… mura!
 
Superate le porte d’ingresso della centrale ci dirigiamo verso l’ufficio del nostro superiore, busso alla porta ed entriamo nella la stanza.

Il comandante Minetti non sembra entusiasta, ma di fatto non lo sembra mai. Sta borbottando qualcosa, passandosi una mano in mezzo ai corti capelli ormai grigi, a proposito delle altre due compagnie sotto il suo comando le quali, sembra, siano parecchio in ritardo con il completamento della loro missione e il successivo rapporto. Sulla sua scrivania ci sono due piccoli plichi di fogli con i dettagli delle prossime missioni affidate al suo ufficio. Ci avviciniamo alla scrivania, prendo i due plichi e procedo a leggerli ai miei compagni, la prima missione consiste nell’andare alla stazione di produzione pellet, pare che un boscaiolo in un impeto di rabbia abbia danneggiato uno dei costrutti.
  • Crimine contro lo stato quindi! Molto grave – dice Virgilio.
  • Sembra una cosa veloce da sbrigare – lo segue Laila.
Faccio un cenno ad entrambi e proseguo con il leggere i dettagli della successiva, quasi il mio cuore salta un battito
  • La prossima missione è alla Grande Discarica! Pare che qualcuno abbia fatto sparire una decina di costrutti per l’estrazione mineraria! Alla Grande Discarica!
Il mio entusiasmo è palpabile ma, mentre i miei tre compagni votano per vedere quale missione prendere (essendo il mio voto ovvio), mi accorgo che Minetti ha in mano un altro mazzo di fogli, una terza missione? Attiro l’attenzione del nostro comandante con un piccolo colpo di tosse.
  • Mi perdoni comandante, potrebbe cortesemente dirci qualcosa a proposito del mazzo di fogli che tiene in mano lei? Si tratta forse di una terza missione? Potremmo essere interessati, potrebbe condividere con noi le informazioni?
Il mio discorso non avrebbe attirato particolarmente l’attenzione, probabilmente il comandante si sarebbe limitato ad ignorarmi o urlarmi contro di scegliere una delle due missioni e levarsi dalle palle. Sfortuna volle che in quell’esatto momento la mia piccola patologia decise di fare capolino facendomi pronunciare ogni frase con un melodioso, impeccabile e quanto mai inopportuno, accento inglese. Capitava di solito quando ero o molto stressato o molto entusiasta di qualcosa, probabilmente l’idea di una missione alla Grande Discarica aveva messo su di giri il mio cervello.
  • Non siete né pronti né equipaggiati per una missione del genere, signor… Della Torre?
  • Della Rocca, Signore, ricevuto, allora procediamo con...? – dirigo il mio sguardo verso il resto della squadra, la faccia abbattuta di Laila e le mani alzate in votazione di Manfredo e Virgilio fanno comparire un sorriso sul mio volto.
  • … con la missione dei costrutti scomparsi, Signore!
  • Perfetto, e ora fuori dalle mura, veloci!
Usciamo dall’ufficio e facciamo tappa all’armeria della centrale per ritirare l’equipaggiamento base per la missione, ognuno di noi, Manfredo escluso, indossa una leggera armatura pensata per facilitare i movimenti della professione sul campo. La mia consiste in una corazza leggera ottenuta dalla trasformazione di vecchi pneumatici, elastica e resistente. La vestizione e l’armamento è continuamente costellato dai borbottii di Laila, decisamente non entusiasta riguardo la scelta della missione
  • Avremmo potuto prendere l’altra… era così facile… un solo boscaiolo… invece no! Dobbiamo andare in quella stupida discarica, a cercare degli stupidi costrutti, che qualche idiota ha fatto sparire. Mmh.
 
Pronti, equipaggiati e con umori più o meno discordanti, ci dirigiamo verso la porta di ingresso e di uscita delle mura. Stiamo per raggiungere il punto, l’arco è chiaramente visibile in lontananza quando qualcosa attira la nostra attenzione. Sulla strada, un po’ appartato uno strano fenomeno sta avvenendo. Alcune figure ammantate ed incappucciate, undici sembrano, sono intorno ad un piccolo falò e una di queste sta intonando una lenta canzone, una è completamente coperta, le altre dieci hanno un foro nella zona posteriore del mantello, da cui un sottile fumo esce. Dalle finestre alcuni curiosi guardano la scena, altri hanno scoperto il capo e con occhi chiusi sembrano mormorare le parole della figura incappucciata. Ci avviciniamo per chiedere spiegazioni.
  • Scusate l’interruzione, siamo la Compagnia STAGNO, non sapete che non è consentito accendere fuochi in strada o comunque senza espresso permesso cartaceo? – dico avvicinandomi ancora di qualche passo, mi accorgo di essere nervoso anche se non capisco bene il perché.
La figura finisce l’intonazione e staccandosi dal gruppo si dirige verso di noi scoprendosi il capo. Guardandoli meglio riconosco la fattura delle vesti, è un adepto dell’ideologia della Cascata, i Figli del Fiume si fanno chiamare, una corrente di pensiero convinta che nei costrutti permanga l’anima delle persone che erano prima di morire, ideologia curiosa ma finora senza fondamento.
  • Perdonatemi, sono Fratello Tommaso, chiamato anche Fratello Vento, suppongo siate la compagnia affidata al recupero dei costrutti minerari scomparsi. Sono stato io a requisirli, in memoria dei nostri fratelli da poco scomparsi… stavo tenendo una veglia per loro. Vi chiedo solo di permettermi di concludere la funzione, dopodiché non opporrò resistenza e sconterò la mia pena, i costrutti sono tutti lì intorno al fuoco e non faranno alcun tipo di resistenza – dice l’uomo indicando con la testa le altre figure ferme intorno al fuoco.
Quell’uomo sembra sull’orlo delle lacrime ma il suo tono è deciso e convinto.
  • D’accordo, finisca pure – gli dico cercando di sembrare allo stesso tempo gentile ma serio, e accompagnandolo di nuovo al cerchio, stando qualche passo indietro, attendo che finisca la sua veglia.
Passano circa sette minuti, dopo i quali Fratello Tommaso torna da noi e ci ringrazia dicendo di essere pronto alla sua pena, con un ultimo gesto toglie le tuniche dai costrutti, rivelando la loro forma.

Il Costrutto base si presenta come un corpo dalla forma umanoide senza alcun tipo di segno distintivo. Ogni carattere sessuale, primario e secondario, così come ogni altro dettaglio viene completamente annichilito in fase di trattamento. Viene poi montata una piccola stufa e l’impianto per la circolazione assistita. Infine, vengono attivati e programmati per compiere la loro funzione. Sono di fatto manichini-operai, la più grande forza lavoro ora esistente.
Di solito la pena per il furto di beni preziosi come i costrutti varrebbe mesi di lavori forzati ma contando che lui si è costituito, i costrutti sono integri e soprattutto sono già qui, sappiamo che sarà ridotta a non più di un paio di giorni. Con uno come Virgilio nella compagnia non c’è nemmeno da discutere sul lasciarlo libero e quindi una volta controllati i costrutti torniamo verso la centrale, non prima però di aver dato un’occhiata a cosa stesse bruciando nel fuoco.
Mi avvicino e tra il rosso e il giallo delle fiamme noto qualche abito ed un vecchio ritratto raffigurante quella che sembra una ragazza, una ragazza decisamente bella.
Strano, penso, e raggiunti gli altri li seguo fino alla centrale per redigere il rapporto di fine missione, sono quasi dispiaciuto che sia finita così rapidamente, non sarebbe stato male arrivare alla Grande Discarica, magari avrei trovato qualcosa di nuovo, tipo quella piccola sfera che mi portavo sempre dietro e che, quando agitata, faceva comparire delle strane risposte.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Shin Tarekson