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Autore: angel77    26/08/2020    3 recensioni
Una piccola storia di compleanno.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Era stato un giorno di fine agosto. Come altri, assolato ed afoso. Come altri passato al lavoro..Pattugliare le strade di una Parigi che sembrava incendiarsi in quella luce intensa e calda di fine estate. Un giorno passato in sella, sempre all'erta...Pronti a cogliere i minimi segnali di cambiamento in quella città che stava trasformandosi sempre più in una polveriera. Un giorno trascorso in quella dimensione sospesa e all'erta..Un giorno come altri. Sfibrante. André aveva quasi scordato che era anche il giorno del suo compleanno...A volte si domandava come potesse essere già trascorso un anno. L'estate passata era ancora a Palazzo Jarjayes con la Nonna, con Oscar..Nel loro piccolo universo perfetto. Che poi così perfetto forse non era ..Visto il modo in cui erano riusciti a farlo a pezzi. Oscar negando ciecamente ciò che era. Lui non riuscendo più a fingere. E in quella sera, che non avrebbe mai potuto dimenticare, quel conflitto latente tra loro era esploso... Perché nessuna tensione può essere nascosta all'infinito. La battaglia prima o poi arriva. E con essa il preludio di un nuovo equilibrio. In fondo così era stato anche per loro. Anche se non si sarebbe mai perdonato i gesti di quella notte, una follia scatenata dalla paura di perderla. Non era stata tanto la consapevolezza di non poter sentire ricambiato il suo amore, quanto l'angoscia di non averla più nella sua quotidianità a sconvolgerlo. Fin da quando era arrivato a Palazzo, un piccolo uomo di sei anni, solo e spaventato dal mondo, lei c'era sempre stata. Era la sua famiglia, il suo mondo. La persona che lo conosceva da sempre. Erano stati bambini, ragazzi e giovani insieme..Il filo dei loro pensieri era così strettamente intrecciato che sembrava impossibile scioglierlo. Fare a meno uno dell' altra. Eppure, quella sera Oscar sembrava voler ignorare ogni cosa. Testarda, cancellava in un attimo qualsiasi legame o affetto avessero condiviso. Era questo che lo aveva fatto infuriare e gli aveva fatto perdere il senno. La paura di perderla, di perdere la sua famiglia e il suo più caro amico. Perché perderla era come perdere se stesso...Non concepibile. E allora le parole e i gesti di rabbia avevano preso il sopravvento. Esisteva solo il folle desiderio di scrollarla, di farla reagire. Di metterla di fronte alle evidenze che continuava a negare. Poi, per fortuna aveva visto i suoi occhi. Pieni di lacrime. Aveva visto il suo dolore...E si era fermato in tempo. Ma l' incendio ormai era divampato..E nulla poteva tornare come prima. Eppure, contro ogni logica, André percepiva che quel cambiamento in qualche modo era stata necessario..Ormai non c'erano davvero più segreti tra loro. Certo il periodo di freddo silenzio che ne era seguito era stato terribile. Oscar in Normandia e lui solo a stordirsi per le bettole di Parigi. Ma anche questo aveva fatto sì che lui prendesse nuove decisioni, agisse da uomo libero. Di pensiero, non di cuore quello non gli apparteneva più ormai..E lui non avrebbe mai voluto o potuto riaverlo indietro. Così aveva scelto di seguirlo, non avrebbe potuto fare altrimenti. E aveva trasformato la sua vita, ricostruendola tra le mura di quella Caserma. Oggi aveva nuovi amici con cui condividere le difficoltà di un lavoro sempre più pesante. E con i quali poteva anche trascorre momenti più semplici e leggeri, come la bevuta di poco prima, organizzata a tradimento per festeggiare il suo compleanno. Un momento di allegria condiviso. E aveva a poco poco ritrovato anche lei. In maniera insperata. L' iniziale rabbia e freddezza si stava trasformando in una ritrovata complicità. Erano ancora loro, capaci di capirsi solo con uno sguardo. Ed erano loro in un modo nuovo. Senza maschere. Ogni gesto era completamente trasparente anche nella sua imperfezione. Ecco, pensava André rientrando in caserma, questo era il regalo più bello che poteva ricevere: sapere che lì avrebbe ritrovato Oscar. Sapere con certezza che faceva ancora parte della sua vita. In fondo per rendere perfetta questa lunga giornata gli bastava solo poterla vedere almeno un attimo..catturare ancora una volta la luce dei suoi occhi, che sapevano accendersi di mille sfumature diverse, sentire vibrare la sua voce. Con questi pensieri André si ritrovò davanti alla porta dell' ufficio di Oscar, c'era ancora luce all' interno. Come sempre lavorava fino a tardi. Alcune abitini sono impossibili da cambiare, penso' con un sorriso mentre si accingeva a bussare. "Avanti", ecco la sua voce squillante. Poi aperta la porta ecco la sua figura in blu circondata dall'oro dei capelli. Un attimo ancora...E André restò senza fiato. Il volto di Oscar si era illuminato di un sorriso che lo riportava indietro nel tempo, alla loro gioventù spensierata. Era forse uno scherzo della sua vista malandata? "Ti stavo aspettando, André". Le parole di Oscar lo riscossero. Ma quella sensazione di dolcezza e serenità non voleva abbandonarlo. "Avevate bisogno di qualcosa Comandante? Il rapporto sui pattugliamenti odierni?", rispose mettendosi sull'attenti e recuperando un minimo di forma. Nel frattempo Oscar si era alzata. Ora era vicinissimo a lui. Troppo vicino...La sua esile figura con le mani nascoste dietro la schiena sembrava una sinuosa sirena tentatrice, e il suo profumo leggero di rose gli invadeva i sensi dissolvendo in un soffio l'afa e la stanchezza di quel giorno di agosto. "Nulla di tutto ciò André". E poi ecco di nuovo quel sorriso incredibile. Allora non lo aveva sognato. E per un attimo André si commosse..Non credeva che avrebbe mai potuto rivederlo. Poi sentì il calore delle sua mano su un braccio, una carezza leggera come una farfalla. Guardò in basso..Le sue dita sottili lo sfioravano con delicatezza e decisione. "Oggi è il 26 agosto...Ed io...Io... Insomma volevo farti gli auguri Andrè", disse tutto di un fiato Oscar porgendogli due fette di torta di mele, sbucate da dietro la sua schiena. Era imbarazzo quello che sentiva nella sua voce? Da quando aveva quel tono di dolcezza e sensualità? André sollevo lo sguardo e, incapace di trovare parole adeguate, sorrise. "Stamattina prima di lasciare palazzo Jarjayes sono passata da tua Nonna per salutarla...Stava sfornando questo dolce per te...Mi sono offerta di portartelo...E poi..Non ricordo un compleanno in cui non abbiamo festeggiato insieme facendo onore alla sua torta di mele! ..Io..Ecco non potevo immaginare che questa volta fosse diverso..Non può essere diverso tra noi. Buon compleanno André." E le labbra di Oscar si posarono con dolcezza sulla sua guancia. E in quell'abbraccio leggero André seppe che in quella sera di agosto aveva ricevuto un incredibile regalo di compleanno. Un nuovo inizio, voluto da entrambi.
   
 
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