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Autore: iced_swan    26/08/2020    6 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 10

POV CHRISTIAN

 

“ dimmi tutto Welch ” esordisco con impazienza appena accetto la chiamata. Sono giorni che aspetto con una certa agitazione questa telefonata.

“ ho il rapporto che mi aveva richiesto Mr. Grey ” sorrido soddisfatto del mio tecnico della sicurezza. Posso sempre contare su di lui… quando ho bisogno di trovare informazioni, è il numero uno!

 L’ho incaricato, di trovare tutto il possibile sull’ex marito di Anastasia. Finalmente saprò tutto “ ero certo che ci saresti riuscito Welch! ” esclamo attivando il vivace per avere le mani libere “ grazie Signore ” mi avvicino alla scrivania e appoggio l’IPhone “ dimmi ”

“ il suo nome è Jack Hyde, 43 anni ” inizia a parlare mentre io mi siedo sulla poltrona “ lavora per SIP, ed è uno dei direttori editoriali ” sento in sottofondo i rumori dalla tastiera del computer di Welch

“ Jack Hyde ” ripeto a bassa voce, tra me e me…  adesso ho il suo nome e so dove lavora!

“ divorziato da Anastasia Steele… padre di Marco Steele Hyde ” il figlio di Anastasia.

Mentre continua a parlare, accendo il mio portatile.

Sicuramente mi avrà inviato il suo rapporto tramite e-mail. Accedo velocemente alla posta elettronica e come immaginavo, trovo subito l’e-mail di Welch!

Appena aperta, come prima immagine mi trovo davanti la foto di Jack Hyde. La fisso un secondo per poi andare avanti e li mi blocco…

Sento in sottofondo che Welch sta continuando a parlare, snocciolando informazioni su informazioni, ma io sono paralizzato… ho davanti a me, la prova tangibile che Anastasia è effettivamente una madre.

Guardo con il cuore in fibrillazione la foto di Anastasia, che abbraccia con amore un bambino dai capelli scuri e gli occhi azzurro cielo proprio come i suoi! Sapevo da un paio di settimane ormai, che ha un figlio, però vederlo con i miei stessi occhi è diverso.

Hanno gli stessi capelli e gli stessi occhi…che meraviglia!

“ Mr. Grey tutto bene? ” la domanda di Welch mi fa riprendere momentaneamente dai miei pensieri. Mi schiarisco la gola distogliendo con una certa difficoltà, lo sguardo dalla foto di Anastasia con il figlio “ perfettamente Welch ” passo oltre le immagini e continuo a leggere il rapporto “ continua pure ”

“ certo Signore… stavo arrivando alla causa del divorzio ” le sue parole attirano immediatamente la mia attenzione “ dimmi tutto ”

 

***

 

È ormai sera inoltrata.

Ho passato tutta la mattinata, a studiare minuziosamente il rapporto di Welch. Volevo conoscere, nei minimi particolari le cause della separazione tra Anastasia e Jack Hyde!

Dopo aver letto ed ascoltato, il resoconto da parte del mio addetto alla sicurezza, mi è venuta una voglia incredibile di prendere a pugni quell’uomo. Deve essere stata dura per lei, tornare a casa e trovare il marito con un’altra donna… la sorella oltretutto!

Sono convinto che Anastasia, sia estremamente restia a conoscere un altro uomo. Dopo quello che le ha combinato l’ex marito…

Sarà dura avvicinarmi a lei, dovrò dosare accuratamente le mie mosse… per non parlare del bambino, non so se mi sento pronto per una cosa del genere. Già solo pensare ad una relazione, è tanto per me!

‘ con calma Christian… con calma ‘ mi dico con le mani tra i capelli.

Poggio la testa sulla poltrona su cui mi sono seduto e penso “ prima di fare qualunque cosa, dovrei accertarmi di cosa sente Anastasia ”

Il suono del telefono, mi distrae dai miei pensieri…

Guardo lo schermo dell’IPhone e aggrotto le sopracciglia “ Mia? ” accetto subito la telefonata e porto il cellulare all’orecchio “ Mia tutto bene? ”

Come risposta ricevo un singhiozzo, che mi fa letteralmente saltare dalla poltrona e scattare in piedi “ Mia? Cosa è successo? ” singhiozza ancora “ Chr-istian ”

“ cosa? Mia? ” mi dirigo velocemente verso l’ufficio di Jason. Appena mi vede, scatta dalla sedia dietro la scrivania e mi raggiunge “ Signore? ” devo avere un viso stravolto, vista la sua reazione. Gli faccio cenno con il mento verso l’ascensore e lui subito capisce “ certo ” recupera dal tavolo il telefono ed esce velocemente dalla stanza seguito a ruota da me.

“ Mia dove sei? ” appena entro nel cubicolo dell’ascensore, Jason preme il tasto del parcheggio “ a ca-sa ” singhiozza in risposta lei.

“ perfetto… dimmi cosa succede ” guardo con impazienza i numerini che scorrono troppo lentamente sul display “ sono so-la perché Ethan è fuori cit-tà ” annuisco con agitazione, aspettando che continui a parlare “ quando h-o ins-erito la chiave nel-la porta di cas-a, mi sono acc-orta che era ape-rta ” mormora con difficoltà.

Respiro profondamente per calmarmi. Mi impongo di mantenere la calma ‘ se mi sta chiamando vuol dire che sta bene ‘ penso. Per fortuna nel frattempo siamo arrivati al parcheggio sotterraneo “ ok Mia ” usciamo di corsa dall’ascensore dirigendoci verso il suv “ hai chiamato la polizia, vero? Sei ancora in casa? ”

La sento prendere un respiro profondo “ si ho già chi-amato la pol-izia ” si ferma un istante per riprendere fiato e poi continua “ appena en-trata ho visto tut-ti i mo-bili a terra Chr-istian ” piange di nuovo “ è tut-to sott-osopra… sono su-bito usci-ta, ho chia-mato la poliz-ia e poi a te! Non so che f-are!  ” sentirla piangere mi stringe il cuore.

“ calma Mia… sto arrivando da te ” Jason parte velocemente e siamo presto in strada “ hai fatto bene a chiamarmi… me ne occupo io ” la tranquillizzo mentre dico sottovoce a Jason “ Taylor, avvisa tu mio fratello ” annuisce mettendosi l’auricolare.

“ tranquilla risolveremo tutto Mia ” le dico e ricevo in risposta un ‘ ok ’ singhiozzante.

 

POV ANASTASIA

 

Controllo nuovamente il messaggio di Katherine “ Via Bell’Ur, 89 ” leggo a bassa voce l’indirizzo, ‘ è corretto ‘ penso tra me e  me “ sono nel posto giusto ” mormoro alzando lo sguardo sulla villa davanti a noi… però che casa! Riposto il cellulare nella borsa, avanzo con il mio bambino al seguito sino al cancello.

Siamo davanti ad un cancello imponente e con la manina di Marco nella mia, cerco di capire come farmi aprire. Ho provato a premere un paio di bottoni, ma non è successo nulla!

“ mamma e Kate? ”

Abbasso lo sguardo e trovo Marco che mi fissa con gli occhietti spalancati. È impaziente di raggiungere Katherine, per tutto il viaggio non ha fatto che cantare!

Sorridendo gli scompiglio i capelli con la mano “ adesso mamma la chiama tesoro ” annuisce contento, tornando a guardarsi intorno. Sospiro sconsolata prendendo nuovamente il telefono in mano.

Trovo subito il suo numero e faccio partire la chiamata. Per fortuna risponde dopo neanche uno squillo “ Anastasia qualche problema? ” il suo tono di voce esuberante è talmente alto che lo avverte persino Marco.

E immediatamente inizia a chiamarla ad alta voce “ KATE KATE KATE ” saltella sul posto lasciandomi andare la mano “ CIAO ”

“ oh tesoro ” inizia a ridere contagiando anche me.

Ridendo, lo riacciuffo e lo faccio fermare “ Katherine siamo fuori dal tuo cancello ” mi guardo per un attimo in torno prima di continuare “ non riesco a trovare il bottone del citofono ” aggiungo velocemente tornando a guardare il tastierino nero pieno di pulsanti.

Ancora ridacchiando mi risponde “ lo so… succede a tutti, la prima volta che vengono qua ” sento dei rumori di passi prima che continui “ vi apro immediatamente ” chiudo la chiamata e ripongo il cellulare a posto.

Nel giro di qualche secondo, l’imponente cancello si apre.

Appena varchiamo la proprietà, noto subito che Katherine è in piedi sulle scale della villa insieme ad un’altra persona.

Nell’esatto momento in cui mio figlio vede la sua nuova amica, mi lascia andare la mano e inizia a correre verso di lei “ Marco piano ” esclamo cercando di prenderlo “ stai attento ” ma lui continua la sua corsa. Da lontano, lo vedo arrivare come un fulmine su Katherine che ridendo lo prende in braccio per poi stringerlo a sé.

Sorridendo mi avvicino e quando sono in prossimità di Marco e Katherine, noto che la persona che era con lei, è una ragazza minuta dai capelli neri e dall’aria sbarazzina. Una volta che ho raggiunto le scale mi presento alla ragazza sconosciuta “ piacere di conoscerti ” allungo una mano verso di lei “ sono Anastasia e questo è mio figlio Marco ” e così dicendo indico i due ancora abbracciati.

Mi stringe immediatamente la mano “ il piacere è tutto mio Anastasia… io sono Mia Grey, la cognata di Katherine ” ‘ Grey? Lo stesso cognome del mio datore di lavoro? ‘ penso tra me e me per un secondo, prima di notare che se all’inizio mi sorrideva amichevolmente, adesso mi fissava mettendomi un po’ a disagio.

Vengo salvata dalla mia amica che ci raggiunge con ancora il bambino in braccio “ vi siete già presentate vedo ” mi saluta con un bacio sulla guancia riconsegnandomi Marco, che subito si stringe a me.

Sposto la borsa per reggere meglio il peso del mio bambino e annuisco sorridente cercando di apparire rilassata “ si ” lei mi guarda stranita, per poi rivolgere uno sguardo interrogativo alla cognata “ tutto bene Anastasia? ” volge nuovamente la sua attenzione a me “ è successo qualcosa? ”

A prendere parola, è Mia “ va tutto bene Katherine ” mi sorride facendomi rilassare un po’.  Sentendo una voce estranea, Marco si gira nel mio abbraccio per poi appoggiarsi alla mia spalla sinistra “ temo sia colpa mia ” si ferma un secondo prima di continuare ridacchiando “ e che mi hai parlato talmente tanto di lei, che appena l’ho vista ho iniziato a fissarla! ” conclude iniziando a ridere.

Katherine, al mio fianco mi guarda scuotendo leggermente la testa “ scusala Anastasia ” le sorrido di rimando baciando la guancia di Marco “ tranquilla ” dopo di che entriamo in casa.

Entrando rimango sbalordita dalla bellezza dell’arredamento “ wow Katherine ” mi fermo per far scendere il bambino “ complimenti per la casa, è davvero bellissima ” mi ringrazia con un sorriso prima di farci strada verso il salone.

Quando mi sono accomodata con Marco sulle mie ginocchia, mi concedo un’occhiata più approfondita. Tutto l’arredamento è sui toni caldi e vivaci, ci sono qua e là spruzzi di rosso e arancione. Tutto rispecchia senza ombra di dubbio, la personalità spumeggiante della padrona di casa!

Siamo sedute tutte e tre, su un grande divano color panna e stiamo iniziando a chiacchierare quando…

“ che bello mamma ”

La vocina tutta eccitata del mio piccolino, ci distrae dalle nostre chiacchiere “ cosa tesoro? ” lui tutto elettrizzato mi indica qualcosa alle mie spalle. Mi giro insieme alle due donne, per vedere cosa ha attirato la sua attenzione e vedo subito un modellino di una macchina rossa.

“ ti piace vero, tesoro? ” è Katherine ad avvicinarsi per prenderlo nuovamente in braccio. Lui annuisce con enfasi facendosi andare alcuni capelli davanti agli occhietti. Lei glieli scosta con dolcezza “ lo dirò ad Elliot stasera, va bene? ” gli sorride guardarlo “ sarà molto contento di sapere che ti è piaciuta la sua macchinina preferita ” a quelle parole l’abbraccia forte “ va bene Kate ”

“ oh che amore ” sospira Mia guardandoli prima di rivolgere a me la sua attenzione “ mi dispiace per prima… non volevo farti innervosire ”

“ tranquilla è tutto a posto ” mi tolgo la borsa e l’appoggio di fianco ai miei piedi “ mi è parso di capire che Elliot non è in casa ” alla mia constatazione Katherine smette di coccolare il bambino e mi guarda dispiaciuta “ no… purtroppo è fuori per un ‘ problema ‘ ” lancia un’occhiata alla cognata che si è irrigidita vistosamente, diventando seria all’improvviso.

Mia deglutisce rumorosamente prima di mormorare “ Elliot è insieme all’altro mio fratello ” rabbrividisce fermandosi di parlare “ ieri sera ho avuto una spiacevole disavventura rientrando a casa mia ” capisco all’istante a cosa si riferisce.

Lancio un’occhiata a Marco, ma non sembra prestare attenzione alle nostre parole, troppo occupato a giocare con la collana della sua amica “ ti capisco benissimo ” dico attirando lo sguardo di Katherine su di me “ a me sono entrati mentre eravamo a letto ” sussurro per non farmi sentire da lui.

Scioccate mi rivolgono uno sguardo allarmato “ eravate da soli? ” sussurra di rimando Mia e al mio cenno affermativo sussultano entrambe “ lui si è spaventato Anastasia? ” mormora a voce bassa Katherine, facendo scendere Marco dalle sue gambe e dandogli un foglio con dei colori. Inizia immediatamente a colorare tutto contento e non posso che ripensare, per un secondo al panico e al terrore che ho provato in quei momenti.

Annuisco guardando il mio bellissimo bambino che gioca tranquillamente “ naturalmente non ha capito cosa è successo ”

“ è normale… è così piccolo ” risponde Mia

“ già… comunque, si è accorto che qualcosa mi ha scosso e quindi è ancora molto spaventato ” cerco di sorridere prima di concludere “ per fortuna, avevo la mia arma d’ordinanza ancora in casa ”

Al mio riferimento alle armi da fuoco, Mia fa una strana espressione “ cosa c’è? ” domando e subito interviene Katherine “ nulla Anastasia… solo che, nella loro famiglia sono contrari alla detenzione delle armi ” lancio uno sguardo a Mia, che annuisce convinta delle parole dette dalla cognata.

Sospiro profondamente prima di dire, con assoluta sicurezza “ capisco e rispetto il pensiero altrui ” al cenno di Mia, mi blocco un secondo con lo sguardo su Marco, facendo ritornare la sua  attenzione sul bambino “ ma per difendere mio figlio, farei qualsiasi cosa! ”

Alla mia esclamazione Mia mi fissa un attimo prima di dire “ anche se sono contraria… comprendo benissimo e hai tutta la mia ammirazione Anastasia ” le sorrido, felice che abbia capito quello che intendevo.

Dopo un po’ di silenzio nel quale guardiamo Marco giocare spensierato, Katherine si alza dal divano ed esclama “ comunque, siamo qui per parlare di cose piacevoli Signore mie! ” sogghigna soddisfatta.

Lei e Mia si guardano prima di sorridere “ hai proprio ragione cognata! ” mi fissano entrambe con un ghigno in volto “ parliamo di cose più belle ”

Ed io, inizio ad avere il sentore di essere appena caduta in una trappola…

  
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