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Autore: Gatto1967    27/08/2020    1 recensioni
Chi mi conosce, conosce anche la mia passione per i nativi americani, e molte/i di voi hanno letto le mie storie off topic sull'argomento. Da tempo mi ronzava in testa l'idea di scrivere una storia candyana ambientata fra i nativi americani.
Però non era affatto semplice. Sì Candy poteva essere una bambina indiana che per qualche motivo andava a vivere e lavorare presso i soliti Legan che ovviamente si accanivano contro di lei, ma... come faceva a chiamarsi Candy? Come faceva a essere bionda e lentigginosa?
D'accordo, questo è un particolare secondario, ma alla fine ho trovato il modo di far agire Candy fra i nativi senza stravolgere il personaggio.
La storia è ambientata nel 1838, al tempo dell'esodo forzato dei Cherokee dalla Georgia a quello che oggi è lo stato dell'Oklahoma. Un esodo che costò molte vite, e che i Cherokee ricordano ancora oggi come "Il sentiero delle lacrime".
è venuta fuori una storia breve (5 capitoli + epilogo) ma che rivelerà caratteristiche decisamente inattese sul popolo dei Cherokee, almeno per chi non ne conosce la storia.
E Candy e i suoi amici/nemici come si incastrano in questa storia?
Lo scopriremo solo leggendo…
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Candice White Andrew (Candy), Neal Leagan, Terrence Granchester
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ormai erano passate alcune settimane dalla partenza dei Cherokee dalle loro terre natali, e la destinazione si avvicinava. Altri Cherokee erano purtroppo rimasti lungo quello che sarebbe stato ricordato come il sentiero delle lacrime.

Candy e i Cherokee non ne avevano più di lacrime: ormai le avevano piante tutte.

 

Una sera Candy e la sua amica Annie si accingevano ad andare a dormire dentro uno dei carri della loro gente, quando udirono un rumore provenire da una macchia di alberi a poca distanza.

-Che cos’è?- si chiese Annie

-Sarà un animale notturno, andiamocene nel carro, non oserà avvicinarsi.-

Un’ombra uscì rapida dalla macchia e si diresse a tutta velocità verso le due ragazze. Colpì Annie in testa con un violento pugno che la fece cadere a terra svenuta, poi prima che Candy potesse accennare a una qualsiasi reazione, l’ombra si avventò su di lei e le serrò la bocca con la mano.

-Non gridare!- le bisbigliò -O giuro che ti ammazzo, prima a te e poi alla tua amica selvaggia!-

Candy riconobbe con orrore quella voce. Che accidenti voleva da lei… quella persona?

Decise di non opporre resistenza, ne andava anche della vita di Annie.

Si lasciò trascinare dall’ombra verso la macchia di alberi.

-Che accidenti vuoi da me Neal?- chiese lei una volta che furono fra gli alberi e Neal allentò la presa sulla bocca.

L’uomo in divisa sogghignò crudelmente.

-Non lo indovini serva?-

Avendo le mani libere Candy tirò un poderoso schiaffo a Neal, così come aveva fatto tanti anni prima, quando lui le aveva fatto pesanti avances.

Neal si massaggiò la guancia e poi rifilò un poderoso pugno sul volto della malcapitata Candy, facendola cadere rovinosamente a terra.

-Non sono più il ragazzino debosciato di una volta serva! Sono diventato molto più forte di allora! E adesso mi prenderò ciò che è mio!-

Candy cercava di reagire, di chiamare aiuto, ma il dolore glie lo impediva: Neal Legan l’aveva colpita duro.

-Adesso ti violenterò, poi ti ucciderò e nasconderò il tuo corpo. Poi sistemerò anche la tua amica faccia di rame, e domani dirò a tutti che vi ho viste allontanarvi nella notte. Poi mi vendicherò anche del tuo bel capitano inglese.-

-P-p-perché Neal… io… io non ti ho fatto niente!- disse lei con voce rotta dal pianto.

-Per vendicarmi dei rospi che mi hai fatto ingoiare quando lavoravi per me serva!-

-Ma di cosa parli maledetto Neal!!! TU hai reso la mia vita un inferno!!!-

-Può essere, ma tu eri mia! Dovevi essere mia! E invece mi hai inflitto umiliazioni che non ho mai mandato giù! Ma adesso basta! Adesso ti prenderò con la forza!-

Mentre stava slacciandosi i pantaloni qualcuno lo prese alle spalle, lo fece rigirare e gli diede un pugno sul viso, un pugno che il giovane tenente sembrò assorbire benissimo.

-Mi fai schifo Legan! Ti farò radiare dall’esercito!-

-Davvero capitano? E con quale accusa? A chi darà ragione la corte marziale? A una rinnegata che vive con gli indiani o a un giovane tenente di buona famiglia?-

Terence fremeva: quel miserabile aveva ragione. Nessuna corte marziale lo avrebbe condannato per aver molestato una mezza indiana.

Urlando di rabbia saltò addosso a Neal e i due giovani iniziarono a darsele di santa ragione.

Candy guardava quella scena atterrita: Legan era davvero molto più forte del bamboccio debosciato che le prendeva da una bambina più piccola.

Caduto a terra Neal estrasse la pistola, ma Terence glie la fece saltare di mano con un calcio ben assestato.

Imprevedibilmente Neal ebbe uno scatto felino e balzò addosso a Terence scagliandolo a terra e tempestandolo di pugni in faccia, pugni d’incredibile violenza.

-Ti ammazzo Graham! Ti ammazzo!-

Un colpo di pistola risuonò nella notte buia, e Neal cadde a terra: morto!

 

Terence si riprese con fatica dai pugni incassati, e vide Candy ferma lì, in piedi con la pistola ancora fumante in pugno.

 

Sentì che i suoi uomini stavano accorrendo e capì che doveva prendere una decisione al volo: se i suoi uomini avessero sorpreso Candy con in pugno la pistola che aveva ucciso l’odioso tenente Legan, per lei sarebbe stata la fine.

-Vieni con me Candy! Subito!-

La bionda si scosse e seguì Terence nel folto degli alberi.

Gli accorrenti soldati li videro un istante prima che sparissero fra gli alberi, e videro chiaramente che Candy aveva una pistola in mano.

 

Dopo aver corso per tutta la notte Candy e Terence si fermarono in cima ad una collina mentre il sole andava ad illuminare il paesaggio intorno a loro, un paesaggio bianco per la neve.

-Maledizione Terence, perché siamo scappati!!! Potevamo spiegare, raccontare l’accaduto. La tua testimonianza…-

-La mia testimonianza non valeva niente Candy! Nessun tribunale militare o civile che fosse, ti avrebbe assolta: una rinnegata bianca che vive con gli indiani e ha ucciso un tenente dell’esercito rampollo di una rispettabile famiglia di Boston… te lo immagini come sarebbe finita?

Sempre ammesso che i miei uomini non ti avessero linciata seduta stante!-

-Ma adesso… anche tu sei nei guai…- 

-Andremo a ovest, precederemo la tua gente nelle terre loro assegnate e tu potrai continuare a vivere con loro. Ti sarà molto facile eludere eventuali ricerche dei miei commilitoni.-

-E tu… cosa farai tu…-

-Fuggirò. Mi leverò questa divisa di dosso e cambierò identità. Magari potrei farmi crescere i capelli e passare per un indiano…-

Candy sorrise fra le lacrime: quel giovane capitano aveva stravolto la sua vita per lei.

-Potresti restare con i Cherokee. Vedrai che non ti porteranno rancore per essere stato uno dei soldati che li hanno portati via dalla loro terra.-

-Non so Candy, non so davvero, io…-

Lei gli si avvicinò e inaspettatamente lo baciò mentre il sole si alzava nel cielo.

A fatica lui si staccò dal suo bacio e dal suo abbraccio.

-Dobbiamo andare Candy. I miei uomini potrebbero inseguirci.-

Lei fece cenno di sì: non c’era tempo da perdere!

   
 
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