Salve a tutti/e.
Allora…avevo gia postato questa ff in passato e l’ho
pure tolta. Il motivo è che non mi soddisfaceva appieno sin
dall’inizio. L’ho quindi cancellata dal sito, controllata e
riscritta quasi completamente, oppure ho semplicemente apportato delle
modifiche a parti di capitoli vecchi. Per questo motivo alcuni pezzi potrebbero
risultare “vecchi” o “gia letti”.
Inoltre in questa mia ff troverete la presenza a Hogwarts di
alcuni personaggi che non dovrebbero esserci per età quali Lucius
Malfoy, Narcissa e Bellatrix Black, Ninfadora Tonks ecc.; premetto da subito
che questi personaggi ci saranno anche se così
non dovrebbe essere per una questione legata alla trama stessa della storia.
I personaggi presenti saranno praticamente tutti, a partire dai
più vecchi fino ad arrivare agli ultimi nati durante l’ultimo
capitolo di Harry Potter e i Doni della Morte.
Altra cosa è che questa mia storia prende in
considerazione soltanto un parte della storia
originale, senza però sconvolgerla. Quello che avete letto nei libri
rimarrà tale e quale, solo con qualche piccola modifica.
Verranno inoltre introdotti alcuni nuovi personaggi da me
inventati.
Questa storia abbraccia inoltre il periodo che va dal 1960
(anche se solo a tratti o flashback) fino ad oltre il 1998
(nell’epilogo). Ci saranno quindi le avventure dei genitori di Harry
Potter e di tutti i loro amici e nemici.
Ecco, ora credo d’aver detto tutto e…ah, no.
Dimenticavo.
Buona lettura a tutti!!!!!
Prologo
Tra non molto…
Caro Harry,
…da dove posso
cominciare? Da dove posso iniziare a rievocare i miei ricordi, ormai sepolti
nella memoria? Ne ho davvero tanti, di ricordi, belli e brutti, e questi non
fanno altro che mescolarsi tra di loro fino a creare una massa informe e
complicata da comprendere. Vedi, i ricordi sono come le vite delle persone,
s’intrecciano, s’ingarbugliano…e hanno sempre un inizio e una
fine.
L’inizio dei miei
risale sicuramente a molto tempo fa, ad un epoca che
tu non puoi nemmeno immaginare.
Iniziano dove, in una calda mattinata
di settembre, salii sul treno che mi avrebbe portata verso la più grande
delle avventure. Un’avventura che, nonostante lo scorrere incessante del
tempo, ancora non può volgere a termine.
Sono passati tanti anni,
Harry, e ancor oggi mi chiedo se le cose sarebbero andate in maniera diversa se
non fossimo stati così testardi ed incoscienti, così convinti di
poter cambiare il mondo. Se ci fossimo fermati a riflettere per qualche
istante, solo per qualche istante, cosa sarebbe successo? Le cose sarebbero
andate diversamente? O forse sarebbe rimasto tutto immutato?
Non lo so, non lo posso
sapere.
La vita può prendere
migliaia di strade, è piena di sfumature così leggere che a
fatica possiamo vederle. Quello che hai nostri occhi può sembrare
insignificante, se cambiato, può stravolgere un equilibrio che persiste
da centinaia di anni, forse da sempre.
Non so il perché di
questa lettera.
Forse perché nei tuoi
occhi rivedo Lily, forse perché il suo amore vive in te, forse
perché non sono mai riuscita a scacciare via i fantasmi del mio passato,
e sono annegata nel dolore e nella nostalgia. Non lo so, Harry, e ti chiedo di
perdonarmi per questa debolezza che ormai dovrei essere in grado di lasciar
andare. Per questi rimorsi che non hanno motivo alcuno di esistere.
Mi dispiace per queste parole
che, ne sono certa, non sarai in grado di comprendere.
E mi dispiace per tante altre
cose…cose che nemmeno immagini, cose che non puoi comprendere.
Ti prego di scusarmi, Harry,
se questa lettera ti ha confuso le idee, se ti ha fatto male. Ma non
preoccuparti. Presto c’incontreremo e avrai la possibilità di
chiedere tutto quello che vuoi, e io potrò raccontarti di tante cose riguardo
ai tuoi genitori…e non solo…
No, non ti parlerò
dell’amore di James e Lily, ormai questo non è più
argomento da toccare. Ti parlerà di qualcosa di meraviglioso e terribile
al tempo stesso. Qualcosa che nonostante tutto mi fa ancora rabbrividire quando
ci penso.
Ti parlerò di una
promessa che sfida la morte…suggellata dal fuoco della guerra e dal sangue
dei guerrieri.
Tua Jami.
¤•.¸¸.•´¯`•.¤•.¸¸.•´¯`•.¤•.¸¸.•´¯`•.¤•.¸¸.•´¯`•.¤•.¸¸.•´¯`•.¤•.¸¸.•´¯`•.¤•.¸¸.•´¯`•.
La donna fissava la pioggia
che cadeva forte dal cielo, inondando strade e marciapiedi.
Masticava piano un pezzo di
cioccolata: quel dannato vizio che le aveva contagiato Remus!
Sorrise tristemente ai
ricordi di quella che era stata molti anni prima, quando anche la Guerra non
era in grado di cancellare la gioia e il coraggio di chi lottava.
Ma gli anni erano passati, letali,
e le nuove generazioni non erano forti come avevano creduto…come avevano
sperato; e ancora una volta l’Ordine
della Fenice doveva scendere in campo per guidare alla battaglia le forze
del bene schierate contro Lord Voldemort.
Sospirò pensando che,
in quel momento, Harry si trovava a Godric’s Hollow, alla tomba dei suoi
genitori.
Sarebbe dovuta andare da lui,
aiutarlo in quella che sembrava una battaglia persa fin dall’inizio, ma
che avrebbero vinto.
Lo sapeva. Forse non avrebbe
dovuto essere così, ma lo sapeva.
Lo sapeva perché sulla
sua mano brillava ancora quella
stella, simbolo di un legame e di una promessa che aveva stretto anni or sono, una promessa suggellata dal fuoco della
Guerra.