Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Semper_Paratae    02/09/2020    0 recensioni
Come sarebbero le favole/fiabe se fossero interpretate dai personaggi di Harry Potter? Questa è la domanda che ci siamo fatte e dalla quale siamo partite a scrivere questa raccolta di one-shot. Esilarante a dir poco. Se state cercando qualcosa di comico siete nel posto giusto.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Minerva McGranitt, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
C’era una volta una bella bambina che abitava con la sua mamma al limitar della foresta. Questa bambina in realtà era un bambino e si chiamava Severus, ma la sua dolce mamma aveva sempre voluto una bambina quindi lo trattava come se fosse stato una femmina.
Severus andava sempre in giro con una mantellina rossa perché sua madre lo obbligava, in realtà il suo colore preferito era il nero e lui odiava quello stramaledetto pezzo di stoffa. Per via della sua mantellina tutti ormai lo chiamavano ‘Cappuccetto Rosso’.
Un giorno la mamma di Severus lo chiamò in cucina per affidargli un compito importante “Cappuccetto Rosso!!! Vieni subito qui!!” strillò. Alle volte Bellatrix era una mamma un po’ isterica, ma sotto sotto (molto sotto) voleva bene alla sua piccola Cappuccetto Rosso.
Il piccolo Severus corse subito in cucina, non voleva scatenare le ire della mamma. “Devi portare alla nonna questo cestino con dentro un po’ di Cioccorane e caramelle ‘Tutti i gusti più uno’” gli impose mamma Bellatrix “Ma mamma, lo sai che a nonna Albus non piacciono le caramelle ‘Tutti i gusti più uno’. Lei preferisce le caramelle Mù.” Le fece notare lui. “Sta zitta Cappuccetto Rosso! Non mi interessa. Tu ora prendi questo cestino, vai nella foresta proibita e lo porti alla nonna.” Gli ordinò lei. “Ma mamma, ci sono i centauri e i ragni giganti e i lupi mannari e…” piagnucolò Cappuccetto Rosso “Non mi interessa! Ti conviene sbrigarti e mettere la tua mantellina rossa se non vuoi che ti squarti. Hai capito?” lo minacciò la mamma “Sì mamma” le rispose obbediente Severus, che presi mantellina e cestino, s’incammino nella foresta proibita per portare le caramelle a nonna Albus.
Severus stava camminando tranquillamente nella foresta proibita (ormai a centauri, ragni giganti, lupi mannari eccetera c’era abituato) quando ad un certo punto un lupo  nero gli si presentò davanti “Ciao bella bambina, cosa fai tutta soletta da queste parti?” Cappuccetto Rosso guardò scettico il lupo e gli disse: “Cosa vuoi Black?! E comunque sono un bambino.” Il lupo sentendo le sue parole scoppiò a ridere “Ma d’avvero?! E perché hai i capelli lunghi e indossi una mantellina rossa?” gli chiese lui continuando a ridere. Severus lo fulminò con lo sguardo “Mamma voleva una bambina.” Gli rispose semplicemente. “E dimmi: come mai attraversi la foresta? È un posto pericoloso sai?” gli chiese ancora il lupo. Cappuccetto Rosso continuava a guardarlo malissimo ma decise di rispondere alle sue domande “Devo portare questo cestino dalla nonna e poi sono abituato ad avere la peggiore Mangiamorte come madre, direi che la foresta proibita non è niente a confronto.” “Hai ragione” ammise il lupo “ma dove abita la tua cara nonnina?” “A Hogwarts, negli appartamenti privati della preside. E ora ciao ciao.” Salutò Severus e riprese a camminare per la sua strada diretto al castello.
Cappuccetto Rosso non si accorse però che anche Black si stava dirigendo al castello per la via più breve mentre lui aveva preso il sentiero lungo.
Black arrivò alla scuola di magia, salì le scale fino all’ufficio della preside ed entrò “Ciao Sirius! Ti offrirei una caramella al limone ma le ho finite, spero che la mia nipotina me le porti presto.” Lo salutò calorosamente la preside ma come ringraziamento ottenne solo di essere mangiata. Black prese i suoi vestiti e si mise dietro la scrivania fingendosi la preside e aspettando la povera Cappuccetto Rosso per mangiarsela.    
Poco dopo arrivò anche Severus nell’ufficio della preside. Quando salutò la nonna ci trovò qualcosa di strano: era un po’ pelosa. “Nonna stai bene?” le chiese “Certamente piccina mia.” “Non è che hai provato di nuovo a diventare un animagus e non ci sei riuscita? Lo sai che devi chiedere una mano alla professoressa McGranitt per questo genere di cose.” La rimproverò la nipotina.
Nel frattempo un po’ più in là si stava disputando un importantissima partita di Quidditch e Lee Jordan stava facendo come sempre il telecronista: “Siamo 90 a 60 per Grifondoro signori. Ed ecco che la pluffa passa a Serpeverde che tenta un goal ma il bravissimo portiere di Grifondoro, Oliver Baston, lo para. Ora la pluffa è in possesso della cacciatrice di Grifondoro. E che cacciatrice signori! Diciamocelo: farei di tutto pur di…” “Jordan!” “Sì, scusi professoressa McGranitt. Mi ero distratto un momento. Dicevamo…”
Intanto nell’ufficio della preside la discussione tra nonna e nipotina si faceva sempre più accesa. “Adesso basta ragazzina mi hai stufato!” gridò la nonna-lupo “Sono un maschioooo!” si lamentò Severus. “Non mi interessa! Io ora ti mangio lo stesso che tu sia maschio, femmina, non binario o qualsiasi altra stupidaggine simile!” esclamò frustrato e si strappò via i vestiti da nonna. “Lo sapevo che non eri la nonna! Lei non è così stupida!” disse Severus, ma in quel momento Black gli saltò addosso per mangiarselo.
La partita stava procedendo bene finché la scopa di un giocatore non prese fuoco e questo si schiantò sulla tribuna facendola esplodere. Il povero Lee Jordan venne sbalzato in aria con così tanta forza che atterro nell’ ufficio della preside rompendo una finestra.
Per grande fortuna di Severus il telecronista atterrò su Black che per l’impatto risputò fuori la povera nonna Albus.
“Il cacciatore di Grifondoro signori! Il fantastico Cacciatore di Grifondoro ha fatto centro con la pluffa distruggendo quell' ammasso di muscoli senza cervello di Marcus Flint. 30 punti a Grifondoro! Grifondoro vince la partita!! ” continuava a ripetere Lee che nella caduta aveva sbattuto la testa e ora stava un po’ delirando.
Severus sbuffò esasperato e poi uscì dall’ufficio della preside. Perché non poteva avere una giornata normale una volta ogni tanto?
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Semper_Paratae