Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: Cesca_Haibara20    02/09/2020    2 recensioni
Conan ed Ai sono amici da tanto tempo. Sono ormai entrati in sintonia, tutti li considerano simili perché hanno lo stesso modo di fare, di agire e di pensare ma, c'è qualcosa di strano nel comportamento di Ai... Sta diventando più affettuosa nei confronti di Conan; sarà semplicemente amicizia o qualcosa di più? E Ran? Aspetterà ancora il ritorno di Shinichi o piano, piano, cercherà la felicità altrove? Si dice che l'amore vero sia un sentimento che provino gli adulti, chissà se i nostri ragazzi sanno già cosa sia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ATTENZIONE: Ritorna il punto di visto di Conan!
 
I giorni successivi li ho passati recluso in camera devastato come pochi. Sono stato una settimana chiuso in camera mia nemmeno fossi un carcerato.
Ran è stata dimessa dall'ospedale il giorno stesso mentre Ai verrà dimessa oggi, Agasa mi ha proposto di andare con lui a prenderla ma non credo proprio che lei voglia vedermi e non la biasimo, nemmeno io vorrei vedermi. Ma io non ho salvato Ran perché la amo ancora, lo so che dal suo punto di vista sono stato uno stronzo ma, quando sono uscito c'erano i paramedici ad aspettare un mio segnale nel caso qualcuno fosse ferito ed Ai era ricoperta di sangue e ferite così ho mandato i paramedici a salvarla mentre Ran l'ho accompagnata in ospedale con Goro.
So che sarei dovuto rimanere con Agasa e lasciare che Ran stesse con suo padre ma, non volevo risultare d'intralcio per i dottori...
Ho fatto una pessima scelta... come faccio a dimostrarle che la amo se appena ha bisogno di me scappo via?” tiro su col naso pensando. “Non volevo spezzarle il cuore, volevo solo fare la cosa giusta... ma a quanto pare non è stata quella...

Qualcuno bussa alla mia porta.

«Conan?»

È Ran.

«S-sì...?»
«C'è il dottore Agasa, ha detto che è venuto a prenderti.»
«Per cosa...?»
Silenzio.
«Per andare a prendere Ai in ospedale.»
«Mi dispiace, ma io non vengo.»
«Ma come? Ai rimarrà molto delusa se non ci vai...»
«L'ho già delusa abbastanza, anzi, credo che rimarrà delusa se mi vedrà lì...»
La porta di camera mia si apre e Ran fa capolino.
«Conan, perché dici queste cose...?»
Oh cazzo! Serve una scusa! Serve una scusa! Serve una scusa!
«P-perché non ero l-lì a salvarla ed ho lasciato il posto a Shinichi...»
Ran sorride dolcemente.
Se l'è bevuta grazie a Dio...
«Conan non devi sentirti in colpa per questo.» mi accarezza una guancia mettendosi alla mia altezza. «Hai fatto ciò che ritenevi giusto, le hai salvato la vita ed è la cosa più importante. Se non avessi avvisato Shinichi ed Agasa chissà cosa ci sarebbe successo, è vero che quell'uomo con Ai si...» sospira. «Si è divertito di più... ma è vero anche che è grazie a te e Shinichi se ora siamo salve e quindi meriti di andare a prenderla con Agasa.»
«Ma Ran-» farfuglio.
«Niente ma.» mi prende le scarpe e mi aiuta ad indossarle nonostante non voglia. «Ti sistemo un po' e vai.» va in bagno a prendere una spazzola e dopo avermi spazzolato i capelli mi prende in braccio uscendo dalla stanza.
La luce del giorno mi da fastidio agli occhi dopo essere stato giorni chiuso in camera al buio.
«Eccolo Agasa! È pronto per andare!» lo chiama Ran scendendo le scale.
«Eccoti Conan, era ora!»

Una voce familiare attira la mia attenzione.
Bambini...?

«Credevi che saresti andato a prendere Ai tutto solo, eh?» ridacchia Genta.
«Il dottore ci ha detto che ci porta a mangiare in un fast food tutti insieme! Non sei contento?» il sorriso di Ayumi mi contagia anche se lievemente.
«Sì...» rispondo.
«Asami non è potuta venire purtroppo perché sua madre aveva bisogno di lei.»
«Non preoccupatevi, lo so.»
Ran mi ripone a terra.
«Mi raccomando, dì ad Ai che sono fiera di lei e della sua forza.»
«Tu non vieni Ran?»
«Io devo aspettare qui Sonoko, mi viene a prendere e vado a pranzo a casa sua.»
«Ah... okay.»
«Ci vediamo dopo Conan.» sorride e mi da un bacio sulle fronte.

Il tragitto verso l'ospedale è molto vivace, i bambini parlano di cartoni animati e di cosa vorrebbero mangiare al fast food ma io non ho una gran voglia di fare conversazione.
Devo affrontare nuovamente Ai da quando sono uscito da quella stanza d'ospedale... il mio cuore è lacerato quasi tanto quanto il suo. L'ho delusa e non posso tornare indietro. Asami mi ha detto che ci ha parlato in questi giorni ed ha detto che sta meglio ma devo fare di più.” sospiro guardando fuori. “Devo comprarle un altro peluche? Nah, non mi sembra la scelta giusta. Le cose materiali non risolvono sempre tutto... ci sarà pur qualcosa che possa farla tornare a cuore aperto... a meno che non l'abbia persa per sempre.” a quel pensiero gli occhi mi si appannano ma mi passo velocemente la mano sugli occhi. Ci manca solo che piango di fronte ai Detective Boys.

Quando arriviamo in ospedale e raggiungiamo il piano di Ai, lascio entrare prima Agasa e poi i bambini, non voglio guastarle l'umore.

«Ciao Ai!» esclamano loro abbracciandola.
«Ciao ragazzi!» sorride lei ricambiando l'abbraccio.
Vederla sorridere, anche se da fuori dalla stanza, mi solleva facendo sorridere anche me.
«Vieni Conan! Non fare il timido!» mi chiama Ayumi sventolando la sua mano.
Merda...
Sospiro ed entro nella stanza rivelandomi ad Ai che si avvicina a me.
«Devo parlarti, vieni un attimo fuori?» sussurra vicino alle mie labbra.
«Emh... okay.» scrollo le spalle anche se dentro sono agitato.

Mi prende per il polso e mi accompagna fuori a vari metri di distanza dalla porta così che i ragazzi non possano origliare.
Si guarda intorno sicura che non ci ascolti nessuno e parla.

«Volevo dire che...» sospira. «Mi sei mancato in questi giorni.»
Cosa?!
«Lo so che forse io ho esagerato ignorando ogni tua chiamata ed ogni tuo messaggio ma, mi sono sentita tradita, capisci?»
Tengo lo sguardo basso.
«Pensavo che, dopo tutto questo tempo, tu ti fossi avvicinato a me ma, credo che posso accettare il fatto che non sia così.»
«No Ai, aspetta-»
«Non c'è bisogno che tu motivi la tua scelta, Shinichi.» sussurra il mio nome per farsi sentire solo da me. «Tu hai sempre amato Ran e sempre l'amerai, ed è okay. Basta che tu sia felice della tua scelta.»
«Però Ai, c'è una cosa che ti-»
«Fammi finire, ti prego.» i suoi occhi diventano lucidi. «Farò come ho sempre fatto, metterò da parte i miei sentimenti per vedere le persone a cui tengo felici.» sorride anche se debolmente e mi da un veloce bacio all'angolo della bocca.
«Io voglio invece che tu sia felice Ai. E vorrei poterti aiutare.» prendo una sua mano facendo intrecciare le dita.
«Lo sarò... riuscirò a ritrovare la felicità, tu non ti preoccupare. Essere troppo dolce con me non ti aiuterà.» scioglie le mani e sorride lievemente riassumendo la sua aria da tsundere.

La prendo per mano ed entriamo nel bagno per disabili per poi bloccarla tra me e il muro.

«S-Shinichi...?»
«Lo vuoi capire o no che sei tu la ragazza che amo?!»
A quella frase i suoi occhi diventano lucidi e le sue guance arrossiscono di colpo.
«Io amo te, non amo Ran! Lo so che le mie azioni di domenica hanno fatto sembrare l'esatto contrario ma ero nel panico più totale e non sapevo che fare!»
Ai rimane silenziosa in ascolto.
«Non posso lasciare che tu mi bruci, ma non posso nemmeno resisterti.»
«Cosa...?»
«Mi sento come se io fossi una candela e tu la mia fiamma. Non posso lasciare che tu mi consuma, ma non posso nemmeno stare lontano da te.» le accarezzo una guancia mentre lei rimane immobile con uno sguardo angelico.
«Ti... ti faccio così tanto effetto...?» domanda con fare ingenuo.
«Oh Ai, non hai la minima idea dell'effetto che mi fai...» sussurro.
Mi avvicino alle sue labbra con l'intento di baciarla ma lei mi blocca.
«Shinichi, no. Non ora, soprattutto dopo quello che è successo... non sto rifiutando i tuoi sentimenti ma, devo lasciar passare un po' di tempo.»
Annuisco comprensivo.
«Va bene, capisco.»
«Ora, possiamo tornare, per piacere...?»
«S-sì.»

Mi allontano da lei e torniamo in camera comportandoci come se non fosse successo nulla.

«Dov'è Agasa?» domanda Ai non vedendolo in camera.
«È andato con una dottoressa a firmare delle carte.» risponde Mitsuhiko.
«Ah, okay.» risponde, si avvicina al suo letto e chiude lo zaino con i vestiti dentro.
«Che vi siete detti voi due fuori?» domanda sospettoso Genta.
«Niente di importante.» rispondiamo entrambe all'unisono.
«Niente, eh?» ripete Ayumi con tono sospetto.
«A-ah Ai, mi son dimenticato di riferirti un messaggio di Ran.» cerco di sviare il discorso.
«Oh, e qual è?»
«È molto orgogliosa di te e della tua forza.»
Sorride a quella frase.
«Ringraziala da parte mia.»
«Lo farò sicuramente.»
Rimaniamo a guardarci per qualche secondo fino a quando non entra Agasa nella stanza.
«Ah, ci siete tutti.» commenta felice.
«E siamo tutti pronti!» esclama Genta emozionato.
«Pronti per cosa?» domanda Ai.
«Non lo sai? Agasa ci offre il pranzo al fast food!» risponde lui entusiasta.
«Oh davvero?» incrocia le braccia. «Non era a dieta dottore?» domanda contrariata.
«Andiamo Ai, è un'occasione speciale.» ridacchia lui minimizzando la cosa.
Lei non può far altro che sospirare.
«E va bene, andiamo al fast food.»
«EVVIVA!» esclamano i bambini entusiasti.

Nel tragitto durante il fast food rimango in silenzio mentre gli altri parlottano allegri.

«Come mai sei così silenzioso?» domanda Ai in modo che la senta solo io.
«Nessun motivo particolare...»
«Te la sei presa perché non ho reagito come ti aspettavi tu?»
«No! Non è per quello, figurati...»
«Allora per cosa?»
«È solo...» sospiro. «È solo che ho paura di aver fatto un gran casino tra noi due... ho tradito la tua fiducia e mi sento una merda...»
Ai mi accarezza una mano.
«Agasa nei giorni seguenti mi ha parlato e mi ha spiegato le circostanze anche dal vostro punto di vista ed ho capito perché hai fatto ciò che hai fatto...»
Stringo la sua mano.
«Mi ci vorrà un po' per metabolizzare ciò che è successo, lo capisci?»
«Certo.»
Ci sorridiamo a vicenda e dopo quella piccola chiacchierata sembriamo gli stessi di sempre.

Dopo essere arrivati al fast food e dopo aver ordinato tutti, sotto lo sguardo un po' contrariato di Ai per la dieta del dottor Agasa, ci mettiamo tutti ad un tavolo a chiacchierare.

«Vi rendete che tra un mese ricomincia la scuola? Non siete eccitati?» domanda Ayumi contenta.
Sì... evviva.
«Io non vedo l'ora!» esclama Genta.
«Anche io sono abbastanza emozionato.» si aggiunge Mistuhiko.
«Tu Conan che dici?» mi domanda Ayumi.
«Io non sono così contento...»
«Come mai Conan?»
«Perché non potrà più dormire fino a tardi.» risponde Ai per me prendendomi un po' in giro.
«Ehi! Questo non è affatto vero, per punizione devi darmi una crocchetta di pollo!» ridacchio avvicinando una mano verso le sue crocchette.
«Non ci pensare nemmeno!» replica lei colpendomi la mano.
«Ahi!» piagnucolo con un sorriso in volto.
«Non hai alcun motivo di rubarmi le crocchette.» sorride. «Mangia le tue!»
«Ma me ne mancano quattro e poi sono finite.»
«Arrangiati.»
Il “battibecco” tra me ed Ai fa ridere i bambini e vederla più spensierata mi fa stare bene.
«Tu Ai sei felice per il ritorno sui banchi?» le domanda Mitsuhiko.
Lei scrolla le spalle.
«Sì e no, non è che mi cambia la vita.»
«Secondo me dice così perché ci sarà ancora la professoressa di scienze.» ridacchio.
A quella frase Mitsuhiko realizza e scoppia a ridere sotto lo sguardo confuso di Agasa.
«Perché? Cosa è successo con la professoressa di scienze?»
«Niente.» si affretta a dire lei.
«No, no, deve sapere.» la fermo cercando di calmare le risate. «Un giorno Ai l'ha insultata perché, secondo lei, dava informazioni sbagliate!» rido.
«Ai!»
«Non ce l'ho fatta! Lei sa quanto mi piace la scienza e la sua poca informazione era una cosa vergognosa! Dovrebbero sostituirla.» cerca di giustificarsi.
«Ecco perché mi hai fatto firmare il libretto ma non mi hai detto il motivo.» ridacchia lui facendola arrossire.
Io e Agasa possiamo capire bene perché Ai ha reagito così contro la professoressa ma non i bambini, loro credono solo che sia un po' “fanatica” della scienza.” penso con un sorriso.
«Dai, quando ci sarà lei la farai sedere al tuo posto e  farai tu lezione.» scherzo.
«Giusto Conan, Ai spiega benissimo!» concorda Ayumi. «Un giorno avevo bisogno di ripassare per matematica perché la maestra voleva interrogarmi ma io non avevo capito alcuni passaggi, così Ai si è proposta di venire a casa mia ad aiutarmi a studiare e grazie a lei sono riuscita a capire i passaggi e il giorno dopo ho preso un 8!» spiega sorridendo.
«Davvero Ai? Non mi avevi raccontato di questa cosa.» commenta Agasa con tono orgoglioso.
«Non ho fatto chissà che cosa...» cerca di minimizzare lei arrossendo. «Se posso essere d'aiuto, perché no?» si stringe nelle spalle.
«Anche Conan sa un sacco di cose anche dei programmi dei ragazzi più grandi.» aggiunge Ayumi.
«Davvero?» domanda Genta.
«È solo perché Shinichi ogni tanto lascia i libri a casa del dottor Agasa e li leggo, ecco perché so così tante cose.» replico in fretta cercando di spiegare il motivo.
«Perché tuo cugino di che classe è?» domanda Mitsuhiko.
«Lui è delle superiori.» poso un attimo lo sguardo su Ai e la vedo che è un po' in difficoltà. «Ma è sempre fuori città per risolvere i misteri.»
«Wow...» mormora Ayumi posando le testa su entrambe le mani. «Dev'essere bello avere un cugino così famoso.»
Arrossisco lievemente.
«Sì credo di sì.» ridacchio imbarazzato.
«Ai, tu chi preferisci: Shinichi o il suo amico Heiji?» le domanda Mistuhiko.
Posiamo tutti lo sguardo su di lei in attesa della sua risposta. Lei scrolla le spalle e dopo aver dato un morso al suo panino decide di rispondere col suo tono pacato.
«A parer mio preferisco Heiji.»
«COSA?! HEIJI?!»
I bambini ed Agasa ridono di gusto mentre io sono rimasto basito.
«Non puoi preferire Heiji!»
«Perché no? Nessuno può obbligarmi a farmi piacere Shinichi, nemmeno tu che sei suo cugino.»
«Secondo me è gelosa perché a Shinichi piace Ran!» la stuzzica Mitsuhiko ridendo.
Infatti lei arrossisce lievemente lasciandomi con un briciolo di speranza.
«Cosa?! C-certo che no!» farfuglia sorpresa. «Non è affatto questo il motivo della mia scelta!»
«A noi non ci prendi in giro Ai!» ridacchia Ayumi. «Si vede da come ne parli che ti piace da morire!»
«Ma che dite?!»
«Perché come ne parla?» domando curioso.
«Non ne parlo affatto!» si affretta a dire.
«Quando non ci sei tu Conan, ne parla continuamente!» replica Ayumi e cerca di imitare la sua voce. «Dice sempre: “Quando vuole Shinichi sa essere intelligente!”, “Se si sforzasse un po' di più sarebbe bravo quasi quanto Sherlock Holmes.” oppure “Nonostante non sia il mio tipo, è un ragazzo molto carino.” e altre cose così.» ridacchia.
Poso lo sguardo su Ai e la vedo che è completamente rossa.
«Smettila Ayumi, non è vero!»
Quindi non sono il tuo tipo però ti piaccio, eh?” sorrido a quel pensiero. “Buono a sapersi.
«E menomale che preferisci Heiji.» la prendo un po' in giro sorridendo.
«Tu è meglio che taci baka!» mi da un pugno sulla spalla.
«Ahi!» piagnucolo.
«Tu non puoi esprimere un parere costruttivo su Shinichi.»
«E perché non posso?»
«Perché è tuo cugino, gli vuoi bene, lo ammiri, quindi lo difenderesti in tutto e per tutto. Come fai sempre.»
A furia di dire che Shinichi è mio cugino andrà  finire che ci crederò per davvero...
«Genta è da un po' di minuti che guardi l'orologio, tutto bene?» gli domando.
«E-eh?» alza lo sguardo. «Sì, tutto bene, è solo che alle tre devo tornare a casa perché c'è una riunione coi parenti.»
«Puoi stare tranquillo ancora per un po', è solo mezzogiorno e mezzo.» lo rassicura Agasa.
«È solo che non voglio fare tardi...»
«Rilassati, non ti faremo fare tardi.»

Ed infatti, per l'una e un quarto usciamo dal fast food sorridenti e con la pancia piena. Chi sta meglio di noi?
Accompagniamo a casa Mitsuhiko, Ayumi e Genta per poi tornare a casa del dottore.

«Finalmente a casa!» esclama Ai buttando lo zaino accanto al divano e sdraiandosi su di esso con un sospiro liberatorio.
«Ti mancava stare qui, vero?» le domando con un sorriso sedendomi sull'altro divanetto.
«Sì... ero sola in quella stanza, non avevo nessuno con cui chiacchierare quando l'orario delle visite finiva.» fa una piccola pausa. «Mi ricordava il mio laboratorio...»
Ritraggo le labbra sentendomi un po' in colpa.
«Come vanno i tagli?» le domando distogliendole l'attenzione sull'Organizzazione.
«Mh?» posa lo sguardo su di me. «I tagli vanno bene, si sono curati perfettamente e per fortuna non hanno lasciato cicatrici. Solo un paio ma non si vedono.» si accarezza la pancia.
Probabilmente devono essere lì le cicatrici.
«Senti...» mormoro guardandomi intorno. «Ma sono vere quelle frasi che ha detto Ayumi?»
«Quali?»
«Quelle dove imitava la tua voce...»
«Oh...» arrossisce. «Sai com'è Ayumi, no? È bimba quindi tende ad esagerare un po' le cose.»
«Ma non hai risposto alla mia domanda.» insisto.
«È così importante...?»
«Dimmi tu...» scrollo le spalle. «Parlava di me.»
«No, parlava di Shinichi, tuo cugino.» scherza lei con un sorriso.
«Ai, per favore, è una questione seria.»
Lei sospira e si mette seduta.
«Vieni qui.» picchietta lo spazio accanto a sé.
Faccio come dice e scendo dal divanetto per mettermi accanto a lei. Sospira.
«Se ti dicessi che non è vero che ho detto quelle cose, ti mentirei e sarebbe anche una bugia bella grossa.» inizia lei. «Sì ho detto quelle frasi ma, all'inizio, quando ci eravamo appena conosciuti... lo facevo per scherzare e perché non volevo ammettere i miei sentimenti.»
La ascolto in silenzio.
«Lo so bene che non li ho ancora ammessi pubblicamente ma...» sospira. «Ci vorrà ancora un po' di tempo.»
«Quindi tu provi ancora qualcosa per me nonostante ciò che ho fatto.»
«I sentimenti, quelli veri, non si spengono in un giorno Shinichi... e nonostante io abbia provato più e più volte a reprimerli, non ce l'ho fatta. Sì, ora sono più intimorita nel farlo ma, finché starai al mio fianco, so che almeno sono ricambiati.»
Wow... non so davvero che rispondere...
«Ho risposto alla tua domanda come desideravi?» mi domanda osservando la mia faccia sorpresa.
«S-sì...»
«Bene.» sorride lievemente. «Puoi anche riprenderti adesso, non c'è bisogno di rimanere bloccati come dei cubetti di ghiaccio, su.» mi da dei lievi schiaffetti sul viso aiutandomi a riprendermi.
Sbatto ripetutamente gli occhi e ritorno vigile.
«Ci sono, ci sono..» farfuglio.
Lei prende il telecomando ed accende la televisione capitando in un servizio del telegiornale.
«Oh!» esclama sorpresa.
«Che succede?.» poso l'attenzione sul telegiornale.
«A quanto pare domani il tuo amico amicissimo Kaito Kid ha intenzione di andare al'esposizione dei Suzuki per rubare lo zaffiro che vale 12.680,41 yen..»
Sbuffo.
«La smetti di dire che siamo amici?»
Ridacchia.
«Mi piace prenderti un po' in giro.» sdrammatizza lei. «Comunque che hai intenzione di fare?»
«Lo fermerò ovviamente.» replico deciso.
«Ti vedo piuttosto carico.»
«È da un po' che non si faceva vedere, era ora!»
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: Cesca_Haibara20