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Autore: Isil    03/09/2020    3 recensioni
[Monster di A_Liebert]
Questa volta è Daniele a parlare... o sarebbe meglio dire a pensare...
"Ricordo ancora la prima volta che ci siamo baciati, o meglio…
Tu hai baciato me…
Sentivo il cuore che mi martellava nel petto.
Faceva freddo quella sera.
In realtà io sentivo la pelle bruciare…"

Ringrazio A_Liebert per avermi permesso di usare i suoi personaggi per questa storia.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sto preparando un tea. Non c'era il mio preferito, ma anche questo tea nero all'aroma di mango ammetto che non mi dispiace, ha un profumo dolce, non troppo stucchevole. Me ne devo ricordare quando tornerò a casa, così lo comprerò anche per me. 

Mi siedo su una delle sedie del tavolino accanto al divano. 

È così bello guardarti dormire. La luce rossa del fuoco ti valorizza ancora di più quei lineamenti perfetti. 

Sei così bello, anche se con gli occhi chiusi non si vede il colore delle tue iridi azzurro mare. 

Vorrei che il tempo si fermasse in questa baita e noi due potessimo amarci per sempre e rimanere ad osservare quelle lingue rosse nel camino che abbracciano la legna rendendola diversa. 

Non so da dove mi è uscito il coraggio di dire a mio padre che volevo venire qua su da solo. 

Che non sarei andato a quella fottuta cena con la famiglia di Lidia. 

Che non volevo continuare la solita recita solo per compiacere lui.

Che avevo bisogno di pensare. 

Che avrei staccato il telefono. Tra l'altro cosa che sembra impossibile detta da me che non lo lascio mai, ma la verità è che quel piccolo aggeggio mi serve per potermi proteggere dal mondo. 

Per isolarmi. 

Non mi piace stare troppo a contatto con la gente. A meno che non ci sia tu con me. 

Sai? L'altro giorno ho detto a Paolo e Carlo di essere innamorato. Loro mi hanno chiesto chi fosse "la fortunata"... Stavo per inventarmi qualcosa, sempre per la solita stramaledetta paura che non mi avrebbero capito, che non mi avrebbero accettato, poi mi sono mi sono mandato mentalmente a fanculo. 

Alla fine gli ho detto la verità: che non c'era nessuna fortunata

Che ero innamorato di un ragazzo. 

Che la cosa stupiva anche me. 

Che però stavo bene e finalmente mi sentivo felice e completo. 

Mi avevano guardato con gli occhi sgranati per qualche attimo, poi Paolo mi ha abbracciato e mi ha detto che era felice per me. 

Non credevo che proprio lui avrebbe accettato la cosa con così tanta naturalezza. Forse l'aver conosciuto Miriam lo ha migliorato sai? Proprio come tu hai fatto con me.

Anche Carlo era contento per me, anche se è rimasto un po' stupito. 

Ricordo ancora la prima volta che ci siamo baciati, o meglio… 

Tu hai baciato me… 

Sentivo il cuore che mi martellava nel petto. 

Faceva freddo quella sera. 

In realtà io sentivo la pelle bruciare… 

Ricordo anche la prima volta che abbiamo fatto l'amore. È stato il momento più bello della mia vita. 

Anche quella volta ti sei addormentato poco dopo che, con il respiro ancora affannato, ci siamo abbracciati fra le lenzuola. 

Eri bellissimo anche quel pomeriggio. 

Il tuo corpo mi ha sempre chiamato, non hai un fisico estremamente palestrato, mi piacciono le linee dei tuoi muscoli appena accennate. Quei riccioli ribelli che hai sulla testa e quegli occhiali, che ti danno quell'aria seria, che io adoro guardare mentre ti concentri per studiare su quei libri di medicina. Solo tu potevi scegliere di fare quella facoltà per puro spirito di generosità: uno dei tanti motivi che mi hanno fatto innamorare di te. 

"Ehi?..." mi baci dietro il collo. 

Ero così concentrato sul fuoco nel camino e preso dai miei pensieri, che non mi ero accorto che ti eri svegliato. 

"Ehi… C'è dell'acqua calda nel bollitore e delle bustine di tea se vuoi" ti rispondo sfiorandoti la mano.

Non te lo fai ripetere due volte, vai subito a prenderlo e torni da me con un meraviglioso sorriso, al quale non riesco ad evitare di rispondere, e solo un paio di boxer neri.

Mi alzo dalla sedia e ti prendo la mano, mentre con l'altra tengo la tazza con ancora la bevanda calda e profumata al suo interno. Ti porto di nuovo sul divano e ci sediamo accoccolati a guardare la legna scoppiettante tra le fiamme. 

"Mi piace questo posto…" dici puntando il tuo sguardo azzurro nel mio.

"È così bello stare qui ad osservare il fuoco, con te accanto" non riesco a trattenermi dal dirlo, ma non ho più bisogno di nascondermi e non voglio farlo. 

Mi rivolgi un altro sorriso mordendoti leggermente il labbro. 

"Ti amo Giovanni…" te l'ho detto finalmente. Ho il cuore che mi martella nel petto e ho paura che non sia lo stesso per te. Abbasso lo sguardo ed inizio ad arricciarmi una ciocca di capelli per la tensione che mi percorre dopo la mia affermazione. 

Allunghi una mano e mi sfiori il viso. 

Le tue guance  si imporporano. 

Mi dai un bacio. 

Ti allontani un po' e i tuoi occhi sono di nuovo piantati nei miei

"Ti amo anche io Daniele".





Nota Autrice:
Ringrazio sempre infinitamente A_Liebert per la disponibilità che mi lascia ad usare i suoi meravigliosi personaggi di Monster

  
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