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Autore: Suzyyy92    03/09/2020    2 recensioni
"... quanti ricordi, quante cose che sono successe. Una lacrima mi riga il viso, quasi mi manca il respiro nel pensare che questa normalità da domani sarà solo un lontano ricordo".
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chen, Chen, Kai, Kai, Nuovo personaggio, Xiumin, Xiumin
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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Come al solito la fortuna non è dalla mia parte mentre esco dalla stanza mi rendo conto di sbattere contro Jongdae che attirato dalle urla era arrivato fino davanti alla stanza di Junmyeon. “Oddio scusami! Non volevo…” e non lasciando nemmeno il tempo di sentire la sua risposta corro a chiudermi nella mia stanza. Direi che per oggi di figuracce ne ho fatte abbastanza ed è meglio che rimango qui senza più farmi vedere, peccato che poco dopo mi trovo mio fratello sulla porta. “Dai Sharon, scendi che ti stiamo aspettando per mangiare! Non fare la bambina!” non gli rispondo nemmeno e gli sbatto la porta davanti. Sa benissimo che se voglio rimanere sola mi deve lasciare in pace ma sembra che si sia dimenticato del carattere di sua sorella. Mi butto sul letto con le cuffie e inizio a pensare. Sto facendo la cosa giusta? Che ci faccio qui se non riesco a non fare queste figure? Probabilmente Junmyeon non si ricorda nemmeno che gli sono caduta addosso… magari stava dormendo e non l’ha fatto nemmeno apposta…

All’improvviso vedo la porta riaprirsi molto lentamente. Mio fratello non capisce proprio niente. “Minseok giuro che se questa volta non te ne vai…” sto per prendere un cuscino per lanciarglielo addosso quando mi accorgo che davanti a me c’è Jongdae. “Oddio, scusa… credevo fosse mio fratello!” ecco l’ennesima figuraccia davanti a lui. Penserà che non sono normale. “Ti ho portato la cena, ho visto che sei scappata e… volevo capire cosa fosse successo” mi sorride mentre rimane fermo sulla porta con un piatto di spaghetti in mano. “Entra, e scusami veramente… so di essere fatta strana. Anzi grazie per il pensiero, appoggia pure il piatto qui!” sono davvero imbarazzata della situazione e scoppio a piangere, Jongdae si siede sul bordo del mio letto, prende dalla tasca un fazzoletto e si avvicina per asciugarmi le lacrime. Mi guarda e cerco di distogliere lo sguardo. I suoi occhi castani sono davvero dolci. Mi passa la mano tra i capelli ma la ritrae subito “Scusami forse non dovevo… però davvero Sharon, devi stare tranquilla. Qui siamo tutti amici, non ti devi preoccupare!” gli sorrido e annuisco ma quando alzo lo sguardo mi rendo conto che c’è qualcuno sulla porta che ci sta guardando…
 
Lo sguardo freddo e distaccato di Junmyeon che mi aveva tanto colpito la sera precedente mi sta nuovamente fissando “Dae stiamo iniziando la sfida alla Play, muoviti a scendere altrimenti ti tocca giocare in squadra con Jongin…” Jongdae si alza di scatto e annuisce “Arrivo!! Scendi a occupare il divano!” ma il leader non si scollava dal suo posto. Non capisco perché si deve comportare in questo modo. Faccio segno a Jongdae di andare e gli sorrido. Mi fa l’occhiolino e segue l’amico.
La serata passa tranquilla, i ragazzi rimangono in salotto a giocare alla Playstation mentre io mi ritrovo in camera a rivedere per la millesima volta Twilight. Poco dopo anche Jongin e Kyungsoo si aggregano alla visione del film stanchi di essere presi in giro perché schiappe alle Playstation. Rimango a ridere e scherzare con loro fino a tarda notte. Davanti a me, in un piccolo fondo di bottiglia c’è la rosa rossa che qualcuno mi aveva lasciato la sera prima sul tavolo e attaccato all’armadio il post- it con scritto “Benvenuta a Seoul”. Mi piacerebbe chiedere ai ragazzi se ne sanno qualcosa ma, c’è qualcosa in me che dice di lasciar perdere. A volte è meglio non sapere che farsi delle inutili pare mentali.
 


I giorni a Seoul passano velocemente. Il lavoro mi piace, è bello organizzare le giornate dei ragazzi, accompagnarli ai concerti ed assecondarli nelle loro richieste. Pian piano inizio a capirci qualcosa di più di k-pop e mi rendo conto di quanto gli Exo siano amati dal pubblico sia coreano che internazionale. Sarebbe bello se un giorno potessero venire anche in Italia. Con i ragazzi cerco sempre di mantenere una certa distanza come ho promesso al signor Kang nonostante sono loro che mi vengono spesso a cercare. Grazie a Kyunsoo sto imparando a cucinare mentre Jongin e Sehun cercano di insegnarmi tutte le loro coreografie, con scarsi risultati.  

Dopo diverse settimane di duro lavoro per i ragazzi è arrivato il tanto ricercato giorno di riposo. Come avevo già notato in
precedenza Jongdae prende la sua macchina e passa la sua giornata libera fuori casa. Chissà dove va ogni volta. Nonostante molto spesso passiamo ore a parlare non mi sono mai permessa di farmi “gli affari suoi”. La stagione si sta facendo calda e i ragazzi decidono di passare la giornata al mare. Nonostante l’insistenza di mio fratello preferisco rimanere a casa per godermi qualche attimo di pace e solitudine, ma solo dopo che dalla finestra vedo le macchine partire, mi rendo conto che non sono sola…
 
Esco dalla stanza per andare in cucina a recuperare qualche snack quando mi ritrovo Junmyeon davanti. Dopo i contatti dei primi giorni non abbiamo mai avuto grandi chiacchierate, anche se capitava molto spesso che lo ritrovavo a fissarmi. Probabilmente tra tutti è quello che è riuscito a mantenere maggiormente le distanze, ma quel suo sguardo freddo ma intenso mi da mi mette sempre quello strano brivido alla schiena. Avete presente il lupo che ti guarda con attenzione ma senza farsi notare? Ecco, mi piaceva paragonarlo ad un lupo. Ma nonostante ciò mi sono pure resa conte che è un ragazzo davvero di cuore che fa di tutto per far star bene gli altri Exo. Lo visto litigare con i coreografi per farli riposare dopo ore stancanti di prove e persino con il sig. Kang. Insomma un vero leader.

“Credevo fossi andata al mare con tuo fratello e gli altri?” mi dice mentre sto uscendo dalla mia stanza. “Ehm.. no! Volevo riposarmi un po’… tu piuttosto? E’ una giornata bellissima, che ci fai in casa!” ogni volta la sua presenza mi imbarazza. “Devo studiare… non so se hai saputo… sarò il protagonista di un drama” mi sorride. “Beh allora non ti disturbo, buono studio!” cerco di deviarlo ma mi ferma sfiorandomi il braccio “Non mi disturbi mica, stavo scendendo per fare uno spuntino… volevo provare a fare i pancake, che ne dici di aiutarmi?”. Rimaniamo a fissarci per qualche istante, in fondo anch’io stavo scendendo per mangiare, un po’ di compagnia non mi farà male. “Ehm… Ok! Ma non sono capace eh…” scoppia a ridere e mi si passa la mano tra i capelli “Ah nemmeno io… guardiamo nel libro delle ricette di Kyunsoo, sicuramente lì ci sarà scritto!”
 
Credo di non aver mai riso così tanto, almeno nei miei ultimi 10 anni di vita. L’esperienza in cucina di me e Junmyeon è stata qualcosa di davvero disastroso. Avremmo bruciato almeno due pentole e ho perso il conto di quante volte abbiamo rovesciato i pancake.
Alla fine, dopo aver quasi mandato a fuoco la cucina, decidiamo di ordinarli e in meno di mezzora ci ritroviamo a guastarceli sul divano. Il lupo tanto freddo e silenzioso si è trasformato in un essere umano davvero simpatico. Proprio quel ragazzo che avevo conosciuto quel giorno sul tetto della discoteca. Ci ritroviamo a ridere e scherzare sugli altri ragazzi e a giocare con i cuscini. Ad un tratto ci ritroviamo più vicini del solito, mi inizia a fare il solletico. Inizio a correre per casa come una stupida, Junmyeon mi insegue “Giuro che se ti prendo Sharon…” adoro questo gioco, lo facevo sempre con papà da bambina. Prima di rendermi conto di quello che stavo per dire mi metto a urlare “Se mi prendi… mi dai un bacio!”. Non so da dove mi è uscita questa frase, forse l’ho sentita in qualche film. Ma cosa mi è passato per la testa?!?! Beh avrà capito anche lui che è uno scherzo. Continuiamo a correre per tutta la casa. Forse se l’è già dimenticata la stupidaggine che ho detto. Avrebbe reagito altrimenti. Corro sulle scale e cerco di nascondermi in camera mia ma proprio sull’ingresso mi ritrovo a inciampare in un paio di pantaloni che erano lì a terra. Maledetta me e il mio disordine! Per fortuna Junmyeon mi prende per un braccio prima di finire con la faccia sul pavimento. Ci guardiamo, mi sorride “Presa!!”.  Stacca la presa e si siede sul mio letto, oh per fortuna si è dimenticato di quello che ho detto. Mi fa segno di sedersi vicino a lui. Ci ritroviamo nuovamente a guardarci negli occhi.  Siamo davvero vicinissimi, sto tremando. Ad un certo punto il leader mi accarezza la guancia, mi avvicina a sé. Le nostre labbra sono a pochissimi centimetri l’una dell’altra. Il mio cuore batte velocissimo, fino a quanto la tensione tra noi si scioglie con un bacio…

Difficile descrivere come mi sento in questo momento. Ho baciato Junmyeon, o meglio lui mi ha baciato. Le nostre labbra si sono unite per pochi istanti per poi staccarsi e ricongiungersi di nuovo, questa volta in maniera molto più intensa. Ci guardiamo imbarazzati, e all’improvviso si alza di scatto. “Ehm… io…” cerco di dire qualcosa ma vengo subito interrotta “Non dire niente, era la penitenza del gioco… non ti preoccupare!” mi sorride tirandomi alcuni colpetti sulla testa. La prima cosa che penso è la promessa che ho fatto al signor Kang sul fatto dei rapporti con i ragazzi “Ehm ma il signor Kang… insomma…” scoppia a ridere. “Non ti preoccupare davvero, non ha visto nulla nessuno… anzi che dici se raggiungiamo gli altri al mare, mi è venuto voglia di farmi un bagno!” non faccio nemmeno tempo a rispondere che mi ritrovo sulla sua macchina. Destinazione spiaggia! Con la testa appoggiata al finestrino ripenso a quello che è successo poco fa in casa. Un bacio, niente di più… già un semplice bacio. Non ho mai baciato nessuno così per gioco e non so nemmeno come comportarmi in questo momento con lui. E poi se la SM lo venisse a sapere potrebbero essere guai.
C’è tensione tra noi, Junmyeon non ha detto una parola per tutto il viaggio, nonostante mi sono accorta che ogni tanto il suo sguardo era rivolto verso di me. Per fortuna dopo poco arriviamo in spiaggia. 

E’ la prima volta che vengo in spiaggia da quando sono arrivata in Corea, la distesa di sabbia bianca e il mare cristallino mi ricordano quando da piccola passava l’estate qui con mamma. E’ pomeriggio e il sole è  alto e splendente. Ecco i ragazzi.  Baekhyun e Sehun stanno prendendo il sole vicino agli scogli, noto che di fianco a loro c’è una ragazza. Cerco di scorgere lo sguardo per guardare meglio chi è. Gli altri ragazzi, capitanati da mio fratello che sento urlare da un chilometro di distanza stanno giocando a pallone. Minseok ha sempre amato il calcio e lo noto dalla passione che ci mette nel giocare. Noto che anche Jongdae è lì con loro… a quanto pare gli ha raggiunti. Junmyeon corre per raggiungerli, e mi fa segno di seguirlo ma non faccio tempo ad avvicinarmi che il pallone mi finisce direttamente in faccia.  “Sharon, non ti avevo visto… ti sei fatta male?” mi ritrovo davanti a me Jongdae con il viso preoccupato. Oddio perché ogni volta che lo vedo faccio qualche figuraccia.  La ragazza che avevo visto in lontananza a prendere il sole ci raggiunge “Ehi, stai bene? Jongdae non sta mai attento quando gioca a calcio… Tu devi essere Sharon?”
 
 
 
   
 
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