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Autore: MelaniaTs    04/09/2020    0 recensioni
Storia basata in due tempi, all'epoca dei Malandrini e al dopo seconda guerra contro Voldermort. Si conoscerà il grande amore di Sirius Black, una Lestrange rinnegata dalla sua famiglia e condannata all'esilio.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio | Coppie: Angelina/George, James/Lily, Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: Lemon, OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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PREMESSA: PER CHI GIA' MI CONOSCE; SA CHE IO SONO CONTRARIA LE MORTI INGIUSTE QUINDI ASPETTATEVI DEI RISVEGLI
Ho modificato alcuni prestavolti, seppur storici di alcuni personaggi principali, quali James e Lily, questo perché leggendo la storia sono più coerenti per età ed aspetto descrittivo del libro vi ricordò che i Potter sono morti a 21 anni quindi non possono avere l'aspetto di quarantenni, di seguito ecco i volti che troverete in questa storia: Lily ha il volto di Amy Adam, ovviamente a 25 anni, James invece Dominic Cooper, entrambi sia da giovani che da adulti. 
Crystal Lestrange ha il volto di Naomi Watts, tenete presente solo che dalle mie descrizioni era un po' rotondetta da ragazza; qui trovate tutti i volti principali della storia prima e dopo le due guerre Lestrange/Black ; Potter; Weasley; Paciok; Blackson/Nilsson Altri personaggi, le sorelle Irén e Hope Fehér, Winona Crabble; il giovane Jonatan e Severus Piton
Per i personaggi mi regolo in base a chi è apparso nei libri per la maggior parte. Visto che non si sappia quando Hestia Jones sia nata l'ho inserita nella classe di Crystal.
Stessa cosa per Kingsley Shakelbot, diciamo dello stesso anno di Crystal oppure uno in meno, che dai libri da per certo avesse conosciuto James Potter anche se non era nel primo Ordine della Fenice 
Mi attengo al primo libro sulla prima lezione di quidditch invece per il numero di allievi che ci sono una casata.
Nel campo erano posizionate 20 scope, quindi deduco che gli allievi del primo anno fossero dieci per casata.

 
COPYRIGHT: © J.K Rowling
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...Continua

 

Crystal aveva pensato che il peggio fosse passato. La sua estate era iniziata bene fino a proseguire con la sua vacanza in Italia dove come sempre sua nonna aveva la casa di famiglia. Suo padre ovviamente, come sempre, si rifiutava di andarci. Le portava lì, si assicurava che Tipsy l'elfa domestica non le lasciasse mai e che non ci fossero babbani intorno a loro, poi andava via. 
E allora iniziava la vita, esistenza che Crystal viveva solo per un mese e mezzo l'anno, ovvero dal primo luglio al venti agosto. Nonostante dovesse studiare la giovane Lestrange si godeva sempre quel periodo, aveva infatti la possibilità di poter nuotare con le sirene, di incontrare maghi locali e di immergersi nella vita babbana intorno a se. Frequentava una spiaggia ed era babbana, conosceva persone e non erano maghi, aveva dei rapporti con la gente umani ed era felice perché anche sua madre in quel periodo dell'anno cambiava. Era radiosa come i raggio di sole in piena estate e questo era dovuto ai colori ed alla vita che girava intorno quel posto caloroso ed accogliente. 
Spesso la nonna una volta che Rudyard le lasciava li aveva portato le due lontano dalle coste, verso le isole dove il mondo magico prendeva vita, nella zona limitrofa la scuola Arcadia. Crystal non sapeva dove questa si trovava, ma tra quegli isolotti delle Cicladi ce n'era uno apparentemente disabitato. Koufonissi era apparentemente quasi deserta, fatta eccezione per le capre selvagge, una taverna, qualche ovile e due o tre case appartenenti ai pastori.
Crystal aveva scoperto in quegli anni che invece Koufonissi era un'isola magica, al cui centro vi era un villaggio magico. Lì la nonna Daphne era cresciuta, un piccolo villino sulla spiaggia appartenente da generazioni alla famiglia Crikia, lì vi erano nati tutti gli avi di Daphne, Apollus Crikia aveva portato Sofia Greco in quella casa una volta sposati e lì avevano cresciuto Daphne fino a che non aveva incontrato Ian Macmillan partendo per la Gran Bretagna.
Suo padre Rudyard non conosceva quel posto, non ne sapeva l'ubicazione e sua nonna era stata bene attenta a metterlo a conoscenza. Come sempre era tutto perfetto ed ora Crystal stava godendosi tutte le avventure di una tipica quindicenne. Aveva anche conosciuto un ragazzo con cui aveva piacevolmente trascorso mattine in spiaggia e dei pomeriggi a fare passeggiate. Tanto che la giovane si era concessa anche all'esperienza del suo primo, emozionante, bacio. Tutto ovviamente era minuziosamente raccontato nelle lettere che scriveva a Lily e ai suoi amici James e Sirius. 
Lily le aveva dato molto soddisfazioni durante quel periodo, le loro lettere erano sempre tante e divulgative. Al contrario Sirius e James rispondevano con poche frasi semplici e concise. 
Divertiti! Scriveva sempre James dopo che Sirius l'ammoniva di stare esagerando.
E lo stava seguendo il consiglio di Potter, stava divertendosi, il tempo quando si stava bene scorreva velocemente, Crystal lo sapeva. Ne godette quindi ogni attimo fino al rientro a Londra.
Ancora due settimane e forse quell'estate l'avrebbe scampata al cruciatus estivo. Con queste premesse aveva fatto la sua parte alla festa di fine estate organizzata dai Lestrange. Bellatrix, che voleva essere chiamata zia, aveva surclassato ormai sua madre che ne ebbe solo piacere. Aveva organizzato una festa sontuosa dove l'ospite straordinario era e restava 'lui' il signore oscuro come iniziavano a chiamarlo. 
Al solo pensiero a Crystal venivano i brividi, non lo aveva mai incrociato ma se suo padre era un uomo senza scrupoli e violento non osava immaginare l'uomo dal quale si ispirava.  
Alla festa dopo aver salutato gli ospiti si era ritirata ad un tavolo con Winona, che era sempre presente con la sua famiglia, Regulus Black, ed i giovani Carrow e Flint. 
"Sei pronta per il rientro ad Hogwarts Crystal? Io quest'anno ho i GUFO." Chiese Regulus.
La giovane Lestrange rimase stupita dall'eloquenza e dalla domanda del fratello del suo amico. "Sì in realtà non vedo l'ora che passi questo week end per tornare." Rispose in un sussurro.
"Così potrai stare con i tuoi amici dal sangue sporco Lestrange." Intervenne cinico Amycus Carrow 
Crystal si sentì minacciata, odiava che chiamassero in quel modo le sue amiche. Le aveva allontanate proprio per evitare di attirare l'attenzione su di loro. 
"In realtà." Intervenne Winona per lei. "Crystal non frequenta nessuno se non Sirius Black e  James Potter." Disse maliziosa. "Loro non sono  come dici tu Amycus." 
Crystal osservò l'amica e la ringraziò mentalmente per averla difesa ed aver protetto Lily, Mary e Jenny con cui era amica. Era vero spesso sembrava frivola e superba ma Winona c'era sempre a difenderla tra le mura paterne e da quando l'aveva conosciuta aveva una muta alleanza con lei. 
Non parlavano mai di Lily e delle altre a casa  sua e anche in presenza dei genitori  di entrambe. Sembrava un tacito accordo nonostante a scuola le due si erano trovate solo perché erano in gruppo con Alice Prewet come amica in comune. Non avevano nulla in comune, se Crystal era introversa e diffidente con tutti lasciandosi andare solo con i suoi amici, Winona era invece esuberante e tendeva a mettersi in mostra con chiunque le capitasse a tiro, inoltre forte del suo fisico precoce flirtava con qualsiasi ragazzo le piaceva.  
Ecco Crystal riteneva che in quel posto Winona fosse l'unico alleato e confidente di cui poteva fidarsi. Lo aveva detto anche a Sirius, ma lui più diffidente di lei l'aveva messa in guardia. 
"Non abbassare la guardia di fronte a nessuno, anche le tue amiche." Le diceva sempre e lei come una stupida obbediva. 
"Quindi frequenta il tuo fratello ripudiato Black." Diceva intanto con perfidia Carrow rivolto a Regulus. 
Il giovane Black lo guardò con grigi occhi gelidi, poi posò lo sguardo su Crystal. "Lo sanno tutti ad Hogwarts Amycus, non è una novità questa." Disse chiudendo l'argomento è prendendo a parlare di quidditch.
Crystal sulle sue concluse la serata di malumore, trovava rivoltante Amycus Carrow e non apprezzava Regulus Black che ricordava al gruppo quanto fosse importante preservare le loro famiglie. 
"Winona hai già delle proposte di matrimonio? Sono sicuro che Mulciber sia interessato a te, le vostre famiglie potranno preservare la discendenza." Stava dicendo alla sua amica.
"Sinceramente e senza disprezzare Mulciber aspiro a qualcosa di più mio giovane Black." Disse la giovane scostando i capelli dietro la schiena, ormai dimentica della compagna di casata. Era intenta a fare sfoggio della sua bellezza e delle sue forme, lo sguardo incrociò quello di Crystal e in un attimo cambiò tono di voce. "Aspiro al vero amore!" Concluse portando una mano tra i due seni prosperosi, lì dove batteva il cuore.
Amycus seguì con lo sguardo dove si posava la mano e sua sorella Alecto gli diede uno spintone, al contrario Regulus sembrava impassibile.
"Posso comprenderlo, anche io ho dei progetti e per preservare la discendenza della mia nobile casata ho già trovato chi possa essermi sposa." Rivelò a tutti. "Credo che ne parlerò ai miei genitori dopo i GUFO." 
Crystal ne fu disgustata, parlavano del matrimonio più come un contratto che come un gesto d'amore e a lei quello non piaceva. Più cresceva più era convinta e sicura che non avrebbe mai e poi mai sposato un mago purosangue.
Quando finalmente il party di fine estate dei Lestrange finì Crystal potette rilassarsi ed andare a chiudersi nelle sue stanze.
Purtroppo ad accoglierla trovò suo padre che osservava la sua figura con sguardo vacuo. 
"Sei a conoscenza che il maggiore dei Black sia stato diseredato dalla sua famiglia dopo essere scappato di casa Crystal?" Disse l'uomo in un sussurro mentre carezzava con devozione la sua bacchetta di olmo. 
Crystal indietreggiò verso la porta, fece per rispondere che Sirius era andato via di sua volontà e non era stato diseredato ma suo padre non le diede il tempo di parlare che lanciò il crucio. 
La giovane come sempre fu pervasa da dolori lancinanti che le nascevano da dentro, come se fosse trafitta da lame sottili e affilate. 
"Ti diverti ad umiliarmi di fronte ai nostri amici vero Crystal?" Le chiese intanto che ella fremente cercava di rialzarsi. 
"Crucio!" Ordinò alla bacchetta l'uomo ed una nuova ondata ecco che trafisse di nuovo la ragazza.
Un urlo agghiacciante uscì dalle sue labbra intanto che si contorceva contro il pavimento. 
Erano stati due? Suo padre l'aveva colpita due volte? 
Lo guardò con disprezzo, quell'uomo non era suo padre era stato solo il seme che l'aveva concepita. 
Lo vide alzare ancora la bacchetta e puntarla contro di lei "Tu osi combattere contro il mio potere! Tu osi alzarti al mio volere? Ricordati che sei viva solo perché ancora mi servi... CRUCIO!" Disse ancora con odio. 
E Crystal di nuovo accusò il colpo fino a perdere i sensi per l'intensità dell'incantesimo. Questa volta non riuscì ad alzarsi, non riuscì a sfidare l'uomo con lo sguardo, non riuscì a reagire. Ma lo avrebbe fatto, non poteva permettere a suo padre di farla soffrire oltre quello che già faceva. 
Purtroppo però mancavano due giorni al rientro ad Hogwarts e Crystal temeva che questa volta non poteva riuscire a nascondere gli effetti del crucio.
La mattina del primo settembre a colazione suo padre le chiese di presentarsi nel suo studio prima di partire verso la scuola. Febbricitante la giovane non seppe cosa aspettarsi? Possibile che volesse ancora cruciarla? 
Ancora aveva i residui delle precedenti maledizioni, ancora era tremante e instabile? Veramente l'avrebbe mandata ad Hogwarts dove Silente era sempre vigile fresca di maledizione? 
"Oggi non potrò accompagnarvi a King Kross." Disse subito alla giovane. "Per tanto non verrà anche tua madre, Tipsy provvederà a farti raggiungere il binario 9 ¾ ." Le disse alzandosi dalla tua scrivania, Crystal annuì.
Quella era l'ennesima punizione, privarla del saluto di sua madre. Farle capire che era lui ad avere in mano la situazione e decideva per tutto e tutti.
"Mi aspetto che tu ti comporta bene ad Hogwarts. Non voglio assolutamente che frequenti quel rinnegato di un Black e i suoi amici." Disse sollevando la bacchetta. "Poiché sembra che il crucio non ti sfiori e perché questo ti entri in testa forse è giunto il momento di prendere provvedimenti più seri." Concluse puntandole la bacchetta contro.
Crystal indietreggiò, cosa voleva fare? Le aveva detto che le serviva viva, sua madre le aveva anche spiegato il motivo. Quali erano le sue intenzioni? 
Poi eccolo che avvertì l'incantesimo. "IMPERIO!" Crystal sgranò gli occhi... No! Oh no cosa voleva fare suo padre.
Si sentì afferrare da mani oscure intanto che cadeva sulle sue stesse gambe, era lì ma non c'era. Poi eccola che la voce di suo padre emerse dominante e tenebrosa. 
"Non frequenterai gente non del tuo rango, nessun traditore del nostro sangue o sanguesporchi. Tieniti in compagnia di Winona Crabbe e di Regulus Black, dei Paciok o dei Jones. Ma stai lontana da Sirius Black e i suoi amici." 
La voce rimbombava nella sua testa, stare lontana da Sirius? Lei non voleva stare lontana da lui, era il suo raggio di sole in una vita buia, la roccia che non crollava mai e la sua ancora di salvezza.
Crystal fissò suo padre, la voce nella sua testa continuava a ripetere quegli ordini cui lei non voleva assolutamente obbedire. Poi ad essa si mescolò la voce reale. "Hai capito Crystal? Non dovrai frequentare Black e i suoi amici." 
Ella allora sospirò ed annuì. "Non so chi siano Black e i suoi amici." Disse atona.
L'uomo parve finalmente rilassarsi e per la prima volta Crystal vide sul suo viso un sorriso vero e sincero.
Dentro di se si sentì gelare, suo padre era contento perché credeva di averla assoggettata al suo volere. Il sorriso di un padre che non era mai arrivato in tutta la sua vita per una volta era giunto dal mangiamorte. Così spietato era quell'uomo? 
"Tipsy!" Disse l'uomo chiamando l'elfa che giunse di lì a poco. 
"Padron Rudyard..." giunse questa riverente.
"Tipsy porta Crystal a riposare fino all'ora della partenza. La porterai tu a King Kross alle dieci e cinquanta e assicurati di posare tu il suo baule nel vagone. Nessuno deve sapere che sta poco bene." Aveva ordinato l'uomo 
L'elfa assentì ed afferrò la giovane Lestrange per la mano materializzando subito entrambe nella camera di lei.
Crystal si sentì stendere sul letto e quando fu sicura di essere sola prese a piangere. Suo padre voleva tenerla lontana da Sirius era arrivato ad Imperiarla per ottenere un risultato, cosa sarebbe successo più avanti? L'avrebbe costretta nello stesso modo per farle fare cose che lei non voleva fare? Forse anche farla giacere con Rabastan per dare alla casata la terza discendenza? Quella che avrebbe ereditato tutto il denaro e le proprietà dei Lestrange? 
"Signorina mi bella... perché tu piange?" Le andò incontro una Tipsy preoccupata. 
La giovane scosse la testa e si abbracciò l'elfa al petto rincuorata dal suo calore. "Mi passerà Tipsy, già solo il tuo amore e la tua bontà sono per me un'ottima medicina." 
"Tu merita amore mi signorina.. tu e tu mamma siete belle e buone, con me e con Agor." Disse lei grata ricordando anche l'elfo personale di suo padre Rudyard. 
"Grazie piccola." 
"Tu adesso riposa io dopo ti porta a King Kross e ti lascia a tu amici fidati. Beva questa mi signorina che rinfresca..." disse l'elfa prendendosi cura di lei.
Alle dieci e cinquanta precise Tipsy la raggiunse e la fece svegliare, la aiutò a tirarsi in piedi e dopo aver smaterializzato il baule della sua padrona l'aveva presa e portata all'espresso per Hogwarts. Il binario 9 ¾  era come sempre pieno di gente, ma ella non si guardò intorno al contrario si sedette su una panchina obbedendo a Tipsy che le voleva posare il baule poi sempre accompagnata da lei entrò in uno scompartimento e si sedette. "Grazie Tipsy, ci vediamo a Natale." Disse all'elfa per non farla preoccupare, ma Crystal avrebbe voluto tanto non tornare a casa mai più, ne a Natale e neppure a Pasqua. 
Una volta che il treno fu partito si rilassò contro lo schienale, sembrava che nessuno volesse raggiungerla e sedersi con lei. Forse Tipsy aveva messo un incantesimo attorno al suo scomparto o forse tutti la tenevano dati gli scontri che sapeva erano avvenuti quell'estate durante la sua assenza. Ormai Voldemort e i mangiamorte incutevano terrore ovunque andassero e nonostante non avessero dovuto sapere cosa suo padre fosse, tutti temevano il suo nome. 
Dopo circa un quarto d'ora da quando il viaggio era iniziato avvertì la porta aprirsi e quando vide i due prefetti di Grifondoro apparire sorrise loro sinceramente. "Ciao!" Li salutò sinceramente e forse per l'ultima volta.
Anche se aveva slittato sull'imperius forse seguire le direttive di suo padre avrebbe salvato i suoi amici da qualsiasi sua rivalsa. Crystal doveva continuare sul cammino che aveva iniziato l'anno precedente. 
"Sirius mi ha detto che ha le ali d'angelo." Le stava dicendo Remus.
Lei lo guardò e rise. "Non ci credo neanche se lo vedo." 
"Siete nello stesso vagone. È due scomparti più avanti, se lo avessimo fatto apposta non ci saremo trovati." Le disse Remus. 
La giovane annuì. Due scomparti? Quindi Tipsy si era assicurata che potesse stare con i suoi amici. 
Senti montare le lacrime dietro le lenti ringraziando mentalmente la sua amica elfa. Due scomparti erano abbastanza distanti da non destare sospetti, ma anche abbastanza brevi da poter essere attraversati. 
"Grazie Remus, li raggiungo a breve." Disse con un sorriso che tenne fino a quando non sparirono. Chiuse gli occhi poggiandosi allo schienale del suo posto e riposandosi attese chiunque si sarebbe presentato nello scompartimento a farle compagnia. Quando mezz'ora dopo non fu raggiunta da nessuno la giovane prendendo coraggio si alzò e barcollò verso il vagone dei malandrini.
Inciampò nei suoi stessi piedi poco prima di arrivare, fortunatamente però qualcuno l'afferrò per le spalle per non farla cadere.
"Ehi Crystal!" Si sentì chiamare.
"Tutto bene? Ti ho presa appena in tempo." Disse Frank 
Crystal alzò gli occhi alla ricerca del viso di Frank e appena incrociò gli occhi azzurri gli sorrise. "Grazie Frank, sono inciampata." 
"Fortunatamente è arrivato il tuo amico Frank!Dove è che andavi?" 
La bionda ci sorrise indicando uno scomparto poco avanti. "Ci sono i ragazzi qui avanti." Spiegò 
Alice le si avvicinò e la prese a braccetto prendendo a camminare con lei verso lo scompartimento, Crystal la ringraziò mentalmente, Frank le seguiva.
Una volta aperto la porta la ragazza si rivelò ai tre. "Sono venuta a vedere le ali di angelo." Salutò ammiccando verso James che la invitò a sedersi di fronte a lui. 
La giovane assentì e lo raggiunse, dopo averlo salutato si accomodò.
"...Sirius mi ha detto che sei stata in Italia." E da lì avevano iniziato a parlare delle sue vacanze  in Italia e la giovane raccontò dei problemi e di come Voldemort avesse delle ripercussioni anche lì. 

*

Sirius restò in silenzio per quasi tutto il tragitto  verso Hogwarts ascoltando James e Crystal che parlavano con Frank ed Alice. 
Nel farlo lanciava spesso degli sguardi alla bionda, i capelli biondi scuri erano leggermente più chiari, il volto era pallido ed emaciato e le mani quando erano sciolte le tremavano. 
Poteva comprendere che le giornate al sole le avevano rischiarato i capelli, ma quell'aria vacua, il tremolio nelle mani e nella voce, e le profonde occhiaie non lo ingannavano, Crystal era stata crucciata e la maledizione doveva averla colpita recentemente. Non era mai arrivata al primo settembre in quello stato e le parole che gli aveva detto solo l'inverno appena trascorso gli tornarono alla mente e comprese.
"Non è la prima volta!" Gli aveva detto all'epoca.
Chiuse le mani a pugno e continuò ad ascoltare i ragazzi che avevano spostato l'argomento sui GUFO, Crystal li ascoltava pendendo dalle loro labbra, scoprendo tensioni e sensazioni.
Dopo il passaggio della signora col carrello presero un po' di cose da mangiare tutti insieme. Solo dopo aver pranzato con caramelle e cioccolata Alice e Frank si alzarono per lasciare lo scompartimento.
Crystal li osservò e dopo averli salutati si concentrò sui tre malandrini. 
"Credo sia giunto il momento di lasciarvi. Fate i bravi e fingete di essere angeli almeno fino a quando non mi chiudo nel mio scompartimento." Disse divertita tirandosi su.
Peter a quella sua affermazione rise divertito mentre Sirius decise di alzarsi e afferrarla per un braccio.
Nel farlo notò che si ritrasse appena, negli occhi le era passata un'ombra di terrore.
"Ti accompagno!" Le disse.
La giovane lo sfidò con lo sguardo, purtroppo per lei le era stata imposta un'educazione rigida per cui fare scene e rispondere non erano contemplati. 
Dopo un po' gli sorrise ed annuì. "Se proprio vuoi..." Gli disse dirigendosi alle porte.
Sirius gliele aprì e la anticipò uscendo nel corridoio, dopodiché salutò James e Peter e chiudendosi alle spalle i suoi amici prese Crystal per mano e si diresse verso la direzione da lei indicata.
"Non correre Sirius." Gli chiese lei docilmente dopo che fu inciampata contro la sua schiena. 
Lui cercò di trattenere l'impulso di afferrarla per le braccia e strattonarla, di darle una scossa. Lo sapeva! Sapeva che le era accaduto qualcosa, quegli occhi vacui, l'eccessiva condiscendenza, la poca loquacità, erano tutti segnali.
Ma si trattenne fino a quando non furono nel suo scomparto e si chiude la porta alle spalle. Intanto Crystal si sedette immediatamente sospirando per la stanchezza. 
Il ragazzo la raggiunse toccandole la fronte e sedendosi di fronte a lei furioso.
"Hai la febbre e tremi. Per non parlare dei tuoi occhi! Ti avevo detto di stare attenta nelle lettere quando hai baciato quel babbano in vacanza." Esplose furioso, la sua voce si alzò di un'ottava. "Scommetto che l'ha scoperto e ti ha crucciata! A pochi giorni da Hogwarts anche, non ha avuto freni questa volta, significa che non teme la reazione di Silente." 
Lei lo guardò basita, le labbra emettevano dei piccoli versetti e sembrava sempre più piccola di fronte a lui. 
Dopo quella sfuriata e vedendo la sua espressione afflitta Sirius respirò profondamente per calmarsi. Andò a sederle si accanto e le sfiorò le braccia prima di abbracciarla. "Non ti sto accusando lo capisci? Se ti dico certe cose è per il tuo bene." Le disse dolcemente.
"N-non è stata... colpa del bacio..." singhiozzò lei contro la sua spalla, si accoccolò nel suo abbraccio e prese a piangere sommessamente. 
Sirius la lasciò piangere intanto che tra un singulto e l'altro lei gli raccontava. 
"A-Amycus Carrow... ha detto esplicitamente e avanti a tutti alla festa di fine estate... ha detto che- che frequento i nati babbani! S-se non fosse stato p-per Winona... era lì anche lei e tuo fratello... c-c'erano tutti Sirius...." pianse lei stringendo le esili dita sulla sua maglia. 
"E cosa ha detto Winona per aiutarti?" Chiese lui con tono pacato per indurla a parlare.
"H-ha detto c-che... frequentavo te e James e che eravate a posto!" Singultò "Ma Amycus continuava e rivolto a Regulus hanno pubblicamente detto che eri il fratello ripudiato." Concluse tirando su un po' di aria.
Si staccò da lui e lo allontanò leggermente per cercare i suoi occhi grigi.
"Mio padre non ha preso bene questa amicizia e mi ha ben ricordato che un purosangue ripudiato non deve rientrare nelle mie amicizie." 
Lui la guardò sbalordito stringendo le mani a pugno per trattenere l'istinto di prendere qualcosa a pugni. 
"Credo di avere sbagliato a reagire." Diceva lei intanto. "Infatti quando ha visto c-che mi sono alzata dopo il primo cruciatus non ha reagito proprio bene e me ne ha lanciato un'altro e un'altro ancora fino a quando non ho perso i sensi." Raccontava asciugandosi il volto. 
"Quel mostro, quel bastardo! Se fossi stato lì..." 
"NO!" Esplose Crystal decisa, sul volto un espressione che fino ad allora Sirius non le aveva mai visto. "NON METTERÒ LA VOSTRA VITA IN PERICOLO!" Affermò a quel punto. 
"Non stai mettendo..." iniziò lui
"Tu non capisci Sirius! Lui NON VUOLE CHE IO ABBIA A CHE FARE CON TE!" Gli disse abbassando lo sguardo.
"Sirius questa è stata l'ultima volta che mi vedevo con te e i ragazzi." Sussurrò in fine.
"E TU VUOI DARGLI QUESTA SODDISFAZIONE!" Le urlò contro lui. "COSÌ FACENDO AVRAI FATTO IL SUO GIOCO E SAPRÀ CHE CRUCIARTI È LA SOLUZIONE PER FARTI STARE ZITTA." 
"IO DEVO!" Gli disse ancora lei implorante. Si chinò su se stessa e si strinse in un abbraccio che non includeva nessuno se non il suo corpo.
"Sirius devo farlo per te e James, per Remus e Lily, per Hellen, Jenny e Mary..." continuò elencando i suoi amici nati babbani o mezzo sangue. "Perché sono egoista e so che soffrirei vedendovi perire per mano sua e solo per colpa mia." 
"Crystal... sentimi!" Disse lui inginocchiandosi accanto a lui e carezzandole il viso, voleva che lo guardasse e non poteva farlo se continuava a tenere il viso basso. 
Lei scosse la testa e finalmente sollevò il viso. "Sentimi tu! Io non sopporto una vita senza te e Lily e James e tutti gli altri." Disse in lacrime. "Ho solo quattordici anni non merito di vivere nell'angoscia di vedervi morire!" Dichiarò allora. "Proteggervi è l'unica cosa che mi resta, fidati Sirius così proteggo anche me stessa." 
"Obbedirgli non ci proteggerà Crystal." Le disse ancora lui. 
"Ma lui non me l'ha ordinato!" Affermò allora lei.
"E allora perché vuoi allontanarci, perché dici che siamo in pericolo?" Chiese lui staccandosi da lei spazientito. 
"Perché voleva lo facessi Sirius!" Ammise allora lei. "Questa mattina..." Annunciò cercando il suo sguardo. "Il suo imperious mi ordinava di frequentare solo tre persone di Grifondoro. Se capirà che l'ho contrastato finirà come il cruciatus." Gli confidò allora.
Sirius la ascoltò stupefatta. "Ti ha imperiato?" 
Lei annuì e Sirius la osservò senza trovare le parole per poterla aiutare, cioè sapeva cosa doveva fare ovvero portarla via da quella casa, prima che impazzisse e ne uscisse morta. Ma sapeva che al momento non era in grado di prendersi cura di lei, lui stesso era stato accolto dai genitori di James. 
"La prossima sarà l'ultima." Si intromise una voce tra i due. Sia Sirius che Crystal voltarono lo sguardo alla porta dove c'era James a fissarli, per la prima volta agli occhi di Crystal serio. "Non puoi permettergli di farti del male Strange!" 
"Cosa ci fai qui ramoso?" Chiese Sirius intanto che la bionda scuoteva la testa mordendosi le mani. 
James entrò del tutto nello scomparto, sigillò le porte e lanciò il muffliato così  che nessuno potesse sentirli. "Ti ho seguito subito dopo che siete usciti. Avete urlato talmente tanto che se non avessi incantato la zona circostante avrebbero saputo tutto tutti." Li rimproverò con uno sguardo furioso James.
"Cosa hai sentito James?" Chiese in un sussurro Crystal.
"Tutto!" Disse con sguardo accusatorio al suo migliore amico. "Tu lo sapevi? Perché non mi hai detto che veniva cruciata? Credevo non ci nascondessimo nulla." Gli disse facendogli domande su domande.
"Non avrebbe dovuto saperlo nessuno!" Rispose Sirius affrontandolo.
"Io non sono nessuno!" Affermò orgoglioso James 
"Sono stata io!" Intervenne la bionda alzandosi e frapponendosi tra i due, una mano sui bracci di entrambi. "Gli ho fatto giurare di non dirlo a nessuno. Credimi James lo sa solo da questo gennaio, non discutete per colpa mia." 
James guardò prima il migliore amico e poi la bionda, le prese la mano e le indicò il posto a sedere. "Ti prego siediti Strange." 
Poi guardò entrambi e scosse la testa portando una mano ai capelli scuri. "Non puoi isolarti da tutti per le minacce di tuo padre. Capisci che così lui, anzi loro tutti, vinceranno su di noi?" Le chiese aiutandola a sedersi. 
Le si mise al fianco e la fissò. "Tu non capisci James io..." 
"Tu non devi arrenderti!" Disse ramoso. "Noi possiamo aiutarti, se sappiamo e ci racconti tutto sempre potremo trovare una soluzione insieme." Le disse speranzoso, finalmente un sorriso apparve sul bel viso anche se non arrivava agli occhi vispi. 
"Cosa ti ha detto tuo padre nell'imperio?" Le chiese allora Sirius sedendosi di nuovo di fronte a lei e prendendole le mani tra le sue.
Lei sospirò e ripetette le sue parole, quelle che aveva sentito nella testa. 
"Non frequentare traditori del nostro sangue o i nati babbani." Disse non osando chiamarli mezzo sangue o sangue sporco. "Tenermi in compagnia solo di Winona, Alice e Frank, dei Jones e do Regulus Black." Elencò ancora per poi guardare i due ragazzi. "Stare lontana da Sirius Black e i suoi amici." Concluse.
Sirius annuì e la stessa cosa fece James. "Cosa gli hai risposto?" 
Lei si morse il labbro in segno di nervosismo, sollevò una mano che portò agli occhiali e li sistemò. "Che non sapevo chi voi foste." 
Sirius la osservò poi sollevò l'angolo della bocca in un sorriso cinico. "Non lo sai eh?!" Disse divertito.
"Cavolo Strange." Si intromise allora James guardandola stupito. "Come hai fatto a ribellarti?" 
Lei scosse la testa. "Non lo so!" Rispose con voce tremante. "In quel momento sapevo solo che se mi avesse tolto Sirius, mi avrebbe portato via l'unica persona per cui vale la pena vivere." Ammise all'amico che le sorrise. "Così mi sono rifiutata. Ho fissato mio padre e vedendo la sua aria soddisfatta ho dato quella risposta." 
I due la ascoltarono, James sorrise dolcemente all'amica per poi annuire. 
"Dobbiamo capire come muoverci." Iniziò e Sirius approvava. Se aveva fatto credere al padre di essere sotto maledizione Imperius doveva non frequentare nessuno. 
"Potremo incontrarci alla stamberga strillante."  Propose Sirius, non rinunciava a lei facilmente.  
"Ma è infestata, non si può mica entrare!" Affermò la giovane. 
"Noi ci andiamo e tu potresti venire con noi quando si scende ad Hogsmaede." Disse James approvando la proposta dell'amico.
"Sveglia! Io non posso scendere al paese, mio padre non approva." Disse la giovane rilassandosi contro lo schienale.
"Poi una volta ogni gita è troppo poco, potremmo fare tutti i week end per tre volte al mese e andarci come facciamo di solito." Propose Sirius.
Crystal li seguì con lo sguardo, le palpebre pesanti iniziava ad avvertire la stanchezza sotto la pelle. 
"Io ho un posto dove vado sempre a nascondermi." Disse ai due.
"Un posto che nessuno conosce?" Chiese James sapendo che lui e i suoi amici conoscevano tutti i luoghi di Hogwarts quindi era impossibile.
Lei assentì. "Sì, al settimo piano è una porta che vedo solo io!" 
I due la guardarono poi annuirono, Crystal parlava dell'unica stanza che non erano riusciti a mettere sulla mappa del malandrino, quella al settimo piano. 
"La stanza delle necessità!" Dissero in coro i due malandrini.
Lei annuì lentamente. "Potrebbe venire anche Remus, anche quando è un lupo mannaro. Sono sicura che la stanza delle necessità sa come aiutarlo." Concluse chiudendo gli occhi.
I due la guardarono sorpresi, James però non poteva consentirle di addormentarsi. La prese per le spalle e la scrollò.
"Come fai a saperlo? Te lo ha detto lui? O è stato mocciosus con le sue congetture?" 
Lei spaventata lo afferrò per le mani sgranando gli occhi. "Ahi!" 
"James cosi la spaventi?" Le andò incontro Sirius.
Ramoso la guardò per poi abbassare le mani, adesso Strange era abbastanza sveglia. "Come lo sai?" 
"Ho notato i suoi sintomi in contemporanea con le fasi lunari." Disse chinando il capo. "L'anno scorso abbiamo studiato i lupi mannari, vi prego..." sussurrò. "Non dite nulla a Remus, temo che se lo scopre mi allontani." 
"Questa è bella! Chi altri lo sa oltre te?" Chiese Sirius.
Lei sospirò. "Se ci sono persone come me che si isolano da tutti e nel farlo studiano solamente allora sono loro. Severus Piton di sicuro lo sa, ma questo lo sapete anche voi, forse visto i rapporti l'ha raccontato anche a Lily." 
"Effettivamente tu sei molto attenta a tutto e intelligente e capace." Affermò James 
"Non diremo nulla a Remus." Intervenne Sirius guardandola. "Sarai tu a farlo ed ora che siamo ad Hogwarts ci organizziamo."
"Cerchiamo la stanza delle necessità e ci troveremo lì almeno una volta a settimana." Elaborò James intanto che il suo migliore amico assentiva.
"Anche più volte direi. Tranne durante il plenilunio visto che saremo con Remus!" 
"Poi dovremo parlare con Silente, anzi Crystal dovrà farlo." Affermò il capitano di Grifondoro.
"Perché devo parlare con Silente? Se mio padre lo scopre..." disse venendo però interrotta dal giovane in preda alle sue elaborazioni.
"Hai ragione! Gli parlerò io, gli dirò che hai bisogno di lezioni, perché credimi Strange tu devi imparare a gestire bene la maledizione imperius. Chi meglio di Silente può aiutarti? Anzi sai cosa? Impareremo tutti!"  Suggerì prendendo a camminare per lo scompartimento.
Sirius tirò su i piedi e lei non rispose, aveva ancora un ultimo punto da decidere. "E Lily?" Chiese "Lei non deve sapere ciò che mi sta accadendo." 
"Lei già sa che non potete frequentarvi sotto gli occhi di tutti." Ci tenne a precisare Sirius.
"Sarà facile!" Disse ancora James. "Le scriverai una lettera, come le scrivevi a Sirius questa estate." La bionda annuì finalmente serena.
"Sì, ci siamo scritte per tutta l'estate. È forse la soluzione migliore." Concluse.
E James si sedette al suo fianco soddisfatto scambiandosi uno sguardo con l'amico. Adesso sapevano come muoversi!
"Mai più segreti!" Gli disse.
Felpato annuì lanciando uno sguardo alla bionda che si era assopita, si avvicinò e le mise una mano sulla fronte. "Avvertiamo Remus che ha la febbre, così potrà mandare un gufo ad Hogwarts." 
"Okay, in questo modo verranno a prenderla." Disse ramoso.
"Perché mi hai seguito?" Chiese Sirius finalmente col cuore leggero, gli era costato avere un segreto così grande con James. 
"Pensavo! Adesso finalmente si rivelano, dopo un'estate lontano si mettono insieme." Affermò guardandolo. "Mi aspettavo una cosa romantica e invece ho trovato una situazione drammatica." 
"Da quando l'ho scoperto, odio ancora di più il retaggio purosangue che mi porto dietro. È tutto uno schifo!" Ammise Sirius.
"Ci tieni molto a lei." Disse James
"Anche tu!" Sorrise felpato.
"Riformulo, ci teniamo a lei. Ma tu la ami!" Rise lui 
"Non deve saperlo!" Ammise Sirius. Inutile nascondere i suoi sentimenti al suo migliore amico.
"Anche lei ti ama. L'hai sentita prima!" Disse allora lui. 
"Sarà un amore platonico per entrambi. Hai sentito che suo padre ci ha preso di mira!" Confidò Sirius.
"Vi ucciderà!" 
"Non può uccidere la figlia. Gli serve fin quando non darà un erede alla casata dei Lestrange." Confessò allora Sirius. "La tiene in vita perché è l'unica persona che non può far perdere l'immensa eredità dei Lestrange a tutta la famiglia." 
James guardò l'amico sbalordito intanto che annuiva. "Solo la terza discendenza erediterà il maniero e priorità varie. Queste sono cose che non si possono chiudere in un caveaux della Gringott." 
"Oh cazzo! Quindi appena avrà terminato Hogwarts..." affermò James.
"Dobbiamo trovare un modo per liberarla da quella gente prima di allora." Chiese Sirius e ramoso sorrise sornione.
"Direi che è perfetto allora, abbiamo tre anni ancora per preparare qualcosa." Affermò deciso, quelli erano i nuovi propositi di James Potter.
Vincere la coppa di quidditch e trovare un modo per aiutare Crystal, tutto costellato dal conquistare Lily Evans!

*

L'autunno scorse così rapidamente. Scesi dall'Espresso per Hogwarts Crystal trovò una carrozza chiusa con la McGrannit ad attenderla alla stazione.
Come da accordi James e Sirius si misero a cercare la stanza delle necessità. Il capitano della squadra di quidditch non ebbe neanche bisogno di rivelare al preside ciò che era accaduto a Crystal, quando aveva chiesto un incontro il preside aveva detto che già sospettava la giovane Lestrange venisse cruciata dal padre. 
I sintomi che avevano riscontrato lui, la McGrannit e madame Chip quando l'avevano accolta febbricitante ad Hogwarts. Le urla che emanava una volta addormentata erano stati solo la conferma di ciò che sospetta da un po'.
James però gli rivelò della maledizione imperio e di aiutare la giovane ed anche loro ad imparare un modo per contrastarla. 
Il preside all'inizio reticente aveva infine acconsentito organizzando proprio dei corsi di difesa contro le arti oscure avanzate per tutti gli studenti così da non destare sospetti e prevenire quanti più giovani possibile.
Crystal in quel periodo gli fu parecchio di aiuto. Lo guidava e gli consigliava come comportarsi con Evans. Soprattutto gli ricordava che nonostante dovesse migliorarsi per lei non doveva comunque cambiare! 
E lo fece James, era stato suo il consiglio di mandare un regalo alla Evans per quel Natale. Lei aveva l'indirizzo e la lettera per Lily pronta, effettivamente la giovane Lestrange aveva ragione, Evans doveva solo andare oltre ciò che appariva ai suoi occhi doveva vedere il resto di James e per farlo doveva attaccare. E lo fece e ne ebbe dei risultati, il suo comportamento migliorava. Combatteva contro Mocciusos e i suoi amici quando questi gli lanciava maledizioni e la maturità per gli eventi che avevano invaso la sua vita non faceva altro che renderlo migliore. Prima per se stesso, poi per gli altri.
Anche quell'anno a San Valentino organizzarono una festa segreta e come l'anno precedente Emmaline, Mary e Lily furono ospiti del party con Frank e Alice. 
James gongolò, nonostante la rossa aveva passato tutta la serata con Remus e le sue amiche. Sapeva che il ballo più romantico della serata sarebbe stato comunque suo! Così nonostante lo stupore di lei quando nella stanza delle necessità si diffuse la musica e le luci si abbassarono la afferrò per i fianchi e prese a ballare.
Durante quell'anno tante erano state le novità. Remus aveva rivelato agli amici che Lily aveva scoperto il suo segreto, al che James e Sirius gli dissero che non era stata l'unica.
Così durante una giornata di primavera mentre pranzavano nel loro piccolo mondo anche Crystal disse che sapeva tutto di lui.
"Non si riesce a nasconderti nulla eh?" Le chiese con un sorriso.
"Io invece ci sono riuscita!" Aveva detto la bionda. "Guai a te Lupin se pensi di allontanarti da me adesso." 
"Stai usando le stesse parole di Lily!" Le disse lui divertito.
"Proprio a proposito di lei, arriverà qui tra poco. Mi ha preparato degli appunti sui vostri GUFO così da aiutarmi per l'anno prossimo." Disse osservando verso la porta.
"Davvero non hai paura di me?" Chiese Remus. 
"Davvero pensi che basti questo per non volerti come amico? Sei importante per tutti noi Remus, solo grazie a te questi due cretini ancora non sono stati espulsi." Concluse indicando James e Sirius.
"Ehi!" Fece il finto offeso James.
"Come riuscite a non farvi male quando siete con lui?" Chiese allora lei curiosa.
"Semplice, abbiamo trovato un modo per sfuggirgli." Disse James.
"Effettivamente con questo modo fuggono inosservati a tutti." Ammise Remus scuotendo la testa e indicando la porta che veniva aperta.
James e Sirius si lanciarono uno sguardo complice, un modo per sparire inosservati anche da casa Lestrange era quello.
"Stai pensando ciò che ho in mente io felpato?" Chiese James osservando Lily sognante.
"Temo di sì amico mio. Come facciamo a convincerla?" Chiese Sirius.
Loro per Remus avevano rischiato con piacere di diventare animagus, ma Crystal per se stessa lo avrebbe mai fatto?

 

   
 
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