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Autore: Spensieratezza    07/09/2020    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Sam. SAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM!”

Quando Dean cominciava a chiamare Sam in quel modo, era perché la situazione era davvero grave. Il maggiore detestava essere separato dal fratello, soprattutto a causa dei numerosi traumi che aveva subito, ogni volta che era successo, che coincideva sempre con un suo rapimento a opera di qualche pazzo che voleva fare del male al suo fratellino.
“Saaaaaaaaaaam!”

Dean non riusciva proprio a capire come avessero fatto a finire in quella cavolo di situazione! Doveva annusare fin dall’inizio che le cose erano destinate ad andare male, fin da quella cavolo di mattina in cui Sam aveva ricevuto una chiamata da un suo vecchio amico del college. Insomma, non perché fosse un ragazzo, perché davvero Sam poteva sentire chi caspita voleva della sua gioventù, ma il COLLEGE, davvero??

Non credeva che Sam avesse davvero degli amici dell’Università. Insomma, pensava che quel periodo era come un grosso, grasso teatro in cui si muovevano burattini senza nome e senza attributi che facevano parte di un evento che fosse capitato solo nelle loro teste. Stanford era solo un nome. PUNTO. Il pensiero che davvero Sam avesse un passato lì, sembrava quasi.. il fatto che si fosse anche fatto degli amici…lo faceva sentire…

Come un vecchio pazzo delirante che si fumava troppa droga.
Ma non era quello il punto, il punto era che codesto amico, Brady si chiamava, lo aveva chiamato una mattina mente stavano ancora dormendo e avevano cominciato a cianciare di una strana forma di maledizione.

Attirava il sesso, che già sembrava come l’inizio di una sporca barzelletta. O meglio lui ne era attirato e non riusciva a fare a meno di essere attirato da un sacco di persone, uomini e donne, e quando codesti se ne accorgevano, volevano fare sesso con lui!
A quanto avevano capito, era lo scherzo di una strega, VERA, che per fargli pagare il fatto che era stata rifiutata, gli aveva incollato questa sorta di maledizione.

Dean pensava di aver sentito il peggio, ma il peggio doveva ancora venire, perché poi Sam pensò bene di raccontargli anche COME era successo che Brady lo aveva contattato e quella chiamata non era la prima vota, il primo vero contatto era stato il giorno prima e quella chiamata serviva solo per mettersi d'accordo sull'incontrarsi.
 
 
“Brady, ma sei tu???”
“Sam??? Che mi prenda un colpo!!”

“Non dirmi che sei tu *stallone da montare*!! Ma sei impazzito??”

“Per favore, non infierire. Ultimamente non sono più me stesso!”
“Lo vedo! Siti di incontri, davvero, Brady? Non hai bisogno di questa roba!”
“Ma ci sei anche tu!!”

“Sì, ma io..oh, lasciamo perdere! Hai voglia di raccontarmi un po' di cose?”
 
Così, Brady gliele aveva raccontate. Gli aveva detto che aveva conosciuto una vegliarda che ci provò con lui, ma lui era interessato solo ai maschi e lei per vendetta disse di avergli fatto una maledizione.

“All’inizio non volevo crederci, Sam! Ma…mi capitano cose strane, negli ultimi mesi. Sono attratto da tutti, anche da persone non proprio piacenti..e…ci voglio andare a letto! Va così da quattro mesi ormai!”
“Usi il preservativo?”
“Che cavolo di domande fai, ma certo che sì, ma non è questo il problema!”

“Devi dirmi dove ti sei conosciuto con questa donna!”
“Ma perché, che cosa puoi fare tu?”
“Ehm..Brady, li conosci i libri di Supernatural?”
“Sam…lo sai che dopo l’università ho giurato che sarebbero stati gli ultimi libri che avrei mai letto in vita mia! Ma perché, dice qualcosa contro i malocchi?”

“Meglio così..cioè, lascia perdere. Io e Dean possiamo aiutarti.”
“Chi è Dean, uno figo? Puoi presentarmelo?”
 
Dopo la ricostruzione fatta con grande generosità da parte del minore, Dean comprese come mai Sam dopo quella misteriosa chat fatta in quello che poi scoprì essere una chat di incontri,  -“Sam, ma sei scemo??? Andare a infognarti in quella roba??”- cominciò a insultare il computer.
“Deficiente, scemo. Razza di cretino!”

“Sam? Che ti ha fatto quel povero computer?”
“NIENTE! LASCIA PERDERE!”
E l’aveva guardato come fosse colpa sua.

Ma Sam, dopo la ricostruzione fatta, negò che insultasse Brady, ma parte di Dean sorrise tra sé durante tutto il viaggio che fecero in macchina e riuscì anche a dimenticarsi che era arrabbiato con Sam per non avergli detto già il giorno prima di Brady. Sam gli aveva detto che essendo una cosa molto imbarazzante, aveva voluto attendere un po' prima di parlargliene, in fin dei conti si trattava di un suo amico, ma Dean si era lo stesso offeso. Per ORE gli aveva nascosto un possibile caso!! Ora però ripensando a come si era infuriato quando aveva fatto apprezzamenti su di lui lo aveva mandato sulle nuvole.
Per un po', poi Dean tornò al mondo dei vivi.
 
“Ma allora, il tuo amico ora sa quello che facciamo??Non pensi che stai rischiando troppo?? Avresti prima dovuto consultarmi!”
“Dean, non preoccuparti! Non sono uno stupido, ok? Gli ho solo detto che ci occupiamo di disinfestazioni..”
Disinfestazioni!!”

“E che siamo esperti in malocchi, cose stregonesche e cose simili!”
“Mi sembra un po' riduttivo, Sam!!”
“L’ho fatto perché…insomma, per rispetto, e per non coinvolgerlo.”
“Per non coinvolgerlo!”

“Insomma, Dean, non sei mai contento! Che cos’è che ti da tanto fastidio?? Aiutiamo tutti, e ora non posso aiutare un mio vecchio amico?? Ma cosa ti dice il  cervello??”
L’attimo di silenzio suggerì a Sam che era andato oltre.
“Perdonami, Dean..”

“Lascia stare, è solo che…questa faccenda non mi quadra.”
“L’ho trovato io, Dean, ti assicuro che Brady è a posto. Al college è stato sempre…insomma, considerato un po' lo sfigatello dell’Università.”
“è brutto, grasso e ottuso?”

“In realtà è piuttosto carino.”
Dean lo guardò male.
“Sì, beh, non intendo in quel senso.,”
“Non intendi scopabile.”
“DEAN! Lo vedo come un fratello.”
“A me non interessa,”

“Comunque è un bonaccione e adesso forse si è trovato in mezzo a una di queste cose..”
“Non sappiamo se ha preso un abbaglio o è stato solo truffato..se come dici non è tanto sveglio, possono avergli fatto credere che è vittima di una maledizione.”

“Ma POTREBBE essere così, però..Dean..aiutiamo tanta gente e..”
“Mi scoccia forse solo una cosa.”
“Cosa.?”
“Avere la conferma che ti sei fatto degli amici al college?”
Sam lo guardò in realizzazione.

“Che sei andato avanti senza di noi.”
“Sono andato avanti si, non mentirò, non dirò che..non l’ho fatto, ma sai una cosa? Era un’agonia senza..senza di te.”
“Ma smettila.”
“Puoi non credermi, ma è così! Gli anni che siamo stati separati..è stato..come vivere una vita di un altro.”
“Parli sul serio?”

“Quando sei tornato a prendermi, è come…pensavo di averti ritrovato, invece..è stato come ritrovarmi. Me stesso. Dean.”
Dean fermò la macchina e i due si abbracciarono.
Sam si aggrappò alla giacca di Dean, assaporando il suo profumo.

“Mi era mancato anche l’odore della tua giacca.”
Dean sospirò e Sam pensò che stesse per dire qualcosa, invece rimise in moto e disse solo:
“Il momento cuore a cuore è finito, Samantha.”
Sam sorrise. Gli anni cambiavano, ma Dean era lo stesso timido di sempre.
 
 
 
*

“Brady!!”
“Sam!!!”
Dean aveva assistito al ricongiungimento a casa di Brady con tanto di abbraccio, con un sorriso tiratissimo, poi aveva tossito.
“Le mascherine, playboy, ricorda!”
“Oh, sì, giusto. Sam, dobbiamo indossarli tutti o potrei..circuirvi, sì.”

"Ma hai la maschera. Dean!" Sam lo guardò male, mentre il maggiore gli fece il versaccio.

"No, tuo fratello ha ragione, la prudenza non è mai troppa." disse Brady.

Sam prese le mascherine, poi si voltò e vide che Dean guardava in cagnesco Brady.

Sospirò.

"Dean!"

"Hai abbassato la maschera prima, ti ho visto."

"Sì, beh, scusa tanto se non vedo Sam dai tempi dell'Università e volevo godermi il fatto di abbracciarlo anche senza questo scafandro! Sta tranquillo, aveva la faccia rivolta opposta alla mia!!"

"Ma senti. GODERE. Vuoi anche scopartelo per caso, così godi di più?"

"DEAN, LA VUOI PIANTARE??"

Si voltarono tutti verso Sam che teneva le maschere.

"Più che tuo fratello, sembra il tuo fidanzato, Sam."

"Finiscila anche tu e pensiamo alle cose serie!"disse Sam, sentendo un gran calore in faccia.

"Non mi faccio deridere da uno che si fa mettere il filtro d'amore addosso per rimorchiare!" disse Dean facendo per uscire dalla casa.

"DEAN!"

"Vieni qua a dirmelo o hai paura, biondo?"

"Vicino a te? No, non ci tengo a diventare il tuo prossimo pasto."

Sam sospirò.Sarebbe stata una lunga giornata. Però era anche divertente, pensò tra sè. Poi guardò tra Dean e Brady, imbarazzato e si mise una di quelle mascherine nere che più che maschere sembravano scafandri, tutti li avrebbero guardati con sospetto, ma non avevano scelta.
 
 
Durante i due giorni che ci misero per riuscire a ritrovare il sacchetto della strega dentro un angolo di una mansarda dove Brady non aveva guardato, e l’uccisione della strega stessa, che a quanto pareva, stava infettando l’intero paese, cosa che Sam e Dean già sospettavano, purtroppo la strega riuscì ad attaccare i tre, cogliendoli di sorpresa nella casa fatiscente in cui viveva, e a strappare loro le maschere che tenevano per evitare che i loro feromoni venissero compromessi.

Le MASCHERE! Ve le ha strappate via, dovete recuperarle.” Disse Brady tastandosi il viso,
“Non pensare alle maschere, mister seduttore! La strega sta per ucciderci!” disse Dean.
“DEEEEEEEEEAN!” Era il momento di Sam , di fare l’eco.

La strega rise, preparandosi a colpire, ma Sam riuscì incredibilmente a prendere la padella che era situata sopra il mobile, con la punta del piede, riuscì a rialzarsi e colpì la strega alla testa.

“COME OSI, ADESSO LA PAGHERAI CARA!”
Fece per aggredire Sam, ma Dean la trapassò con un coltello.
“Pessima mossa, attaccare mio fratello., Davvero, PESSIMA MOSSA.” Disse Dean.
“Wow, siete stati fantastici!” disse Brady.

“Dillo dopo che avremo bruciato la strega. E Brady…”
“Sì.”
Dean gli lanciò la mascherina che gli cadde sul viso.
“Rimettiti questa. SUBITO.”
“Ma la strega è morta adesso.”

“Non sappiamo dopo quanto gli effetti svaniranno.” Disse Sam.
“Sentito? Subito, prima che te la incolli.” Disse Dean.
 
Bruciarono la strega fuori la casa, il corpo si ridusse in cenere. Doveva essere morta già da chissà quanti anni.

“Che schifo! Era morta da chissà quanto e voleva venire a letto con me. Riuscite a immaginare niente di più raccapricciante?”
Sam e Dean si guardarono a disagio. Avrebbero potuto parlare dei demoni, degli angeli..di altre amenità ma rimasero saggiamente in silenzio.

“Già…i vostri CASI. Tranquilli, dopo questo, non desidero sapere altro! Sarò traumatizzato a vita.”
Dean alzò gli occhi al cielo ma al momento dei saluti, Dean li bloccò.
“Niente abbracci, meglio essere sicuri.”

“Va bene, mister ti guasto la festa, ,ma fossi in te starei tranquillo, voi siete fratelli, di certo l’incantesimo non può varcare confini così NETTI o forse sì?” chiese sarcastico.
Io ti….”

“Dean, lascia stare, non cedere alle provocazioni.” Disse Sam mentre intanto Brady andava via con la sua macchina.
“Hai degli amici del college proprio STRONZI, SAM!”
“Lo so, me l’hai detto.,”

“Se ti chiama qualcun altro, io non ti accompagno!”
“Ti voglio bene anch’io, ora possiamo andare!”
 
 
 

Scoppia la passione in discoteca  
 
 



Eppure non erano andati molto lontano. Avevano subito sentito uno strano desiderio di restare nel paesello, avevano soggiornato in uno dei motel vicini e verso sera, erano USCITI.

Loro che non uscivano MAI, già questo avrebbe dovuto far drizzare le orecchie di Dean, ma poi erano entrati in quel locale e…
Ora aveva perso Sam.
Gli stava salendo il panico, vedeva un mucchio di gente strusciarsi tra di loro, non era normale, cioè nei locali lo facevano, ma era tutto così…insomma..era troppo..sembrava quasi..
Un incantesimo.

“Non può essere…abbiamo bruciato la strega..abbiamo bruciato TUTTO, cazzo!”
Poi si accorse che sul telefono c’era una sorta di messaggio.
Da parte di Brady.
Lo lesse subito promettendo altri malocchi ben più punitivi.
 
Dean, Sam, sono tornato a casa e c’era ancora gli articoli sulle streghe, sul mio computer, stavo per togliere via tutto ma poi mi è capitato l’occhio su delle cose e le ho lette meglio. Sembra che anche dopo l’uccisione della strega, i suoi effetti possono persistere dopo svariate ore dalla sua morte! Lo so che voi non siete stati contagiati, ma per poco tempo avete perso la mascherina, state attenti, NON USCITE!!! Barricatevi in casa, non andate da nessuna parte!!!”

Dean guardò il messaggio con orrore. Non poteva essere.
“Siamo in un cavolo di locale pieno di ninfomani che si attaccano addosso come sanguisughe e ho perso Sam! Prega che non sia come pensi tu o sei un uomo morto!”
E riattaccò.

A lui avrebbe pensato poi, ora voleva solo ritrovare il suo fratellino.
Arrivò un altro messaggio e Dean non voleva davvero leggere ma se era importante?
Cedette.

“Dean, devi trovare subito Sam!!! Se l’incantesimo si attiva, non riuscirai a bloccarlo, Sam sentirà sempre di più l’impulso impellente di baciare , toccare..e se non lo fa, può avere una crisi. Sono gli effetti dell’incantesimo, devi assolutamente trovarlo e portarlo via!!”
Dean mandò un altro messaggio.

Comincia a contare i tuoi ultimi respiri.”
Poi si concentrò solo sul ritrovare Sam.
 
Ma ben presto dovette pensare alla sua incolumità visto che un’orda inferocita sembrò posseduta e avercela proprio CON LUI.
Restate indietro, non vi avvicinate!! Che volete da me!! Ho una pistola. Indietro!”

Non aveva provato mai tanta paura in vita sua, quelle persone sembravano possedute e venivano dritte contro di lui. Ma avrebbe trovato il coraggio di sparare a una folla innocente? No, che non ce l’aveva.
“Il tuo consorte ti aspetta.”
“Digli che…aspetta COSA? Ma che FATEEEE.”

Ora l’avevano preso di peso e lo stavano trasportando come fosse stato un re.
“Mettetemi giùùùùù ma che fateeeee siete impazzitiii!”
 
Lo fecero cadere rotolando a terra.
Ma poi alzò lo sguardo e vide che su una specie di palco, c’era Sam, con in mano il microfono.

Grazie per avermi portato l’uomo che desidero.

Dean tossì, troppo estraniato dalla situazione.
“Vieni, alzati,vieni da me.” lo incitò Sam.
Dean si alzò a fatica e andò da lui disperato.
“Sam, devi ascoltarmi, questo non sei tu e..”
“Schhh.stai al gioco.”

“Che? Tu..non sei drogato.”
“No. Ma LORO Sì.” Disse Sam a denti stretti.
Dean sbattè gli occhi.
“Perché gli hai detto di portarmi qui?”
“Era l’unico modo per prendere tempo e evitare di farmi mettere le mani addosso, ma adesso dobbiamo dare spettacolo.”

“In..in che modo?”
“Rilassati. Mi concederesti solo un ballo?”
Dean lo guardò perplesso.
“Una rosa per il mio principe, per favore!” disse Sam agli altri.

Gli portarono una rosa bianca.
“è finta, romanticone.”
“Accettala.” Disse Sam a denti stretti.
Dean si inchinò e prese la rosa, poi se la mise tra i denti.

Sam fece il possibile per non imbarazzarsi. Dean era sexy con una rosa tra i denti, metteva in risalto, non sapeva perché, i suoi occhi verdi.
“Mettete un lento per favore, poi partiamo con il ballo di gruppo.”
“Sam, io ti ammazzo.”

“Vogliono lo spettacolo, Dean, non ci lasceranno andare se non gliene offriamo noi e stringimi un po'! Non sai essere un cavaliere??”
Dean sbuffò e strinse più forte la presa sui fianchi di Sam.
Sam lo guardò in imbarazzo.

“Più vicino.
“Non credo che..”
Dean serrò la presa di più.
“Hai sentito?? “

Sam quasi non respirò ma lo accontentò , sulle labbra di Dean un sorriso malizioso.
Sam non aveva idea che le mani di Dean potessero metterlo tanto in soggezione e imbarazzarlo così tanto.

Aveva sempre amato le sue mani, che lo avevano cullato quando era solo un bambino, che lo avevano confortato dagli incubi e le sue mani sul viso!

Oh, quanto le aveva amate, non aveva smesso di farlo, neanche quando era diventato più grande, ogni volta che era preoccupato per lui o temeva per la sua salute, Sam era turbato ma quando Dean compiva quel gesto, sentiva come se tutta la preoccupazione  e la paura svanisse. Dean aveva delle mani MAGICHE.

Eppure….era tutto diverso adesso. Prima si affidava al suo tocco CON AMORE. Cercando di usare questo sentimento, quando era spaventato, per trasportarsi in un luogo sicuro che gli ricordava i luoghi fantastici che si anelano durante l’infanzia, dove desiderava portarci anche suo fratello maggiore. Perfino a 23 anni non aveva smesso di anelare e pensare a quei posti, come fosse ancora un fanciullo, ma adesso…quei tocchi lo infiammavano e non riuscivano a far andare via la tensione, anzi la AUMENTAVANO e lo ricoprivano di brividi.

Si rese conto di AMARLO. Di amarlo davvero, di desiderare passare tutta la sua vita con lui, non importava in che modo, ma era questo che lui sognava, che lui desiderava.
Non era completo se non c’era anche Dean al suo fianco.
 
“Sam, io…”

“Sta cambiando la musica.” Lo interruppe Sam.
Il lento cessò per lasciar il posto a una danza sinuosa ed erotica.
“Sam, dobbiamo cercare di andare via…Sam?”

Ma era stato Sam a essere portato via, nella mischia lo aveva perso o forse era stato trascinato da qualcuno e Dean si fece prendere dal panico. Continuò a cercarlo, ma era bloccato da un cumulo di persone tutte ammassate tra di loro.

“SAAAAAAAAAAAAAAM!”

La musica divenne quasi un incantesimo, non capiva più nulla. Forse sarebbe svenuto. Ma no, doveva cercare Sam. Sam.
“Sono qui, Dean.”
“Sam!”

Sam cercò di raggiungerlo, ma Dean era sempre lontano.
E quelle sedie da dove erano comparse?
Un cumulo di sedie comparse come in fila e dei ragazzi seduti sopra di esse che assistevano a strani balletti da parte di ragazze e ragazzi,

“è una follia.” Disse Dean, sedendosi sulla sedia perché non poteva muoversi da nessun’altra parte.
Poi vide Sam.
“Sam! Dimmi la verità, questi ce l‘hanno con noi, perché non ci lasciano andare??”
“è colpa mia, Dean.”

“Cosa???”
“Mi sono rifiutato di baciare alcuni di loro e mi hanno detto che il PRINCIPE non sarebbe andato via da qui se non avessi baciato qualcuno.”
“Ma è una FOLLIA.  E poi tu principe? Dovrebbero vederti mangiare!“

“Dean, c’è qualcosa di strano. Lo so, lo sento.”
“Credi che siamo stati infettati?”
“Non tu. IO.”
“Cosa??”
Sam lo spinse sulla sedia rudemente.
“Basta parlare!!”

“Sam, fermati, ragioniamo.”
“I pensieri mi fanno male. Sono stanco di PENSARE!”
“Sam…”
“Sta zitto.” Disse e cominciò a ballargli vicinissimo, muovendo il bacino senza toccarlo e così facendo, fece rannicchiare Dean sulla sedia.

“Non l’hai ancora capito, Dean? Questo spettacolo è PER LORO. Vogliono che ci baciamo!
“COSA!!! MA SIAMO FRATELLI. DIGLIELO!”
“Non posso.”
“Sam..diglielo subito.”

“Pensi che gli importerebbe??” disse Sam, alzandolo rudemente e parlandogli all’orecchio.
“A un corpo eccitato non importa del dna.” Disse al suo orecchio.
Dean gemette.
“E tu..sei eccitato?” gli chiese Dean.
Silenzio.
“Sam?”

“Vuoi sapere se farei sesso con uno qualunque di questi?”
Dean deglutì, il buio gli dava la testa. Le luci gli davano la testa.
Sam gli dava alla testa.
“O vuoi sapere..” sussurrò Sam al suo orecchio.

“Se farei sesso con te..” le sue labbra scivolarono sul suo collo.
“Se non fossi mio fratello..” le labbra di Sam scivolarono sul suo petto in una maniera che fece inarcare la testa di Dean.
“Al..allontanati, Sam..”
“Ma come... lo spettacolo, Dean, ricordati..”
“Ti prego..”

Sam si appiccicò addosso a lui, facendolo gemere per la frizione.
“Lo dici a tutti?” chiese Sam.
“Sei troppo vicino..non riesco…non riesco a pensare.”
“Allora..respingimi..avanti. PICCHIAMI.” gli leccò un orecchio.
 
Era troppo. Dean non sapeva con quale forza, riuscì a afferrare Sam, spostarlo e mandarlo a sbattere contro il muro.

“Ouch. Puoi fare di meglio di così.” Disse Sam con tono seducente quando Dean con sguardo furioso avvicinò il suo volto al suo.
Ma Dean inaspettatamente incollò le labbra alle sue.
Immediatamente le mani di Sam, si alzarono, per puro riflesso, ma Dean gli prese le dita tra le sue e gliele imprigionò sul muro.
“Hhh….Dean…”
“Apri la bocca.”

“No. Io…aspe…”
“Se non la apri tu, te la faccio aprire io.”
“No, non…”
Dean gli morse il labbro, feroce ma non così forte da farlo sanguinare. Sam gemette sentendosi invadere da un calore sconosciuto ma piacevole e la aprì, più per istinto che per obbedienza.

Appena lo fece, la bocca di Dean lo invase, e Sam sentì un'emozione dentro che gli fece mancare diversi battiti. Le mani di Dean arrivarono subito a incorniciargli il viso.
Fremette quando sentì la sua lingua, leccargli il palato, le labbra, prima quello inferiore, poi superiore e infine i denti.

Sam tremò nella sua bocca e i battiti del suo cuore divennero subito accelerati, bum bum bum, bum bum bum, Dean gli prese la testa con le mani e approfondì il bacio come se volesse divorarlo e Sam seguì il suo ritmo, ben presto le bocche divennero come turbini che si rincorrevano.
Il bacio era lento, eppure passionale, poi divenne veloce, ma bruciante, desideroso, fiammeggiante, caldo e bagnato.

Sam percepì la bramosia di Dean e lo sconvolgeva, non aveva mai visto suo fratello baciare in quel modo, con quel desiderio.
Poi il bacio divenne più dolce, languido.
Sentì le dita di Dean, sui suoi fianchi nudi, poi lo sentì tremare e accasciarsi contro di lui,poggiare le labbra sul suo collo.
Ti amo.”

Talmente flebile che avrebbe potuto immaginarselo, ma Sam sapeva che non era così.
Si accorse che delle lacrime scendevano sulle guance di Dean.
Gli tenne la testa con una mano, gli spettinò i capelli in una sorta di disordinata carezza e gli diede un bacio sui capelli.
“Ti amo anch’io.” E pianse anche lui.

Poi divenne troppo difficile restare in piedi, si accasciarono entrambi al suolo, rimanendo in quella sorta di languido, disperato abbraccio, mentre nell’aria qualcosa cambiava.
Le luci si accendevano, gli umori cambiavano, qualcuno gridava, chiedeva, si straniva.
Tutti tornavano alla normalità.

Ma il mondo dei fratelli era appena stato capovolto.
 
 
 
 
 


*

L’incantesimo a quanto pare era stato spezzato, che poi, che genere di incantesimo è, uno che riesce a fare una roba del genere? Sembravano finiti in un cartone animato! Era quello che pensavano.
Ma Sam non riusciva a ridere e Dean aveva una faccia spaventosa, sembrava appena tornato dal regno dei morti. Anzi, Sam si sorprese a pensare che incredibilmente, quando ci era tornato davvero, l'aveva visto vitale, allegro! Più vivo che mai...ora invece! Era pallido, sembrava sul punto di avere una crisi di nervi e le sue dita sul volante tremavano.
“Dean, perdonami, è stata colpa mia.”

“Non – una parola, Sam! Non una parola! È stata COLPA MIA!”
Sam l’aveva guardato sorpreso.

“Sono stato IO CHE TI HO BACIATO. IO. CHIARO??”

“Ma l’incantesimo…non abbiamo avuto colpa..”
Potevamo combatterlo, cazzo!!”
“Tu puoi dire che non è colpa mia..ma sono stato io a convincerti a seguirmi in questa follia..non pensavo..io..”

“Va bene, va bene, va bene, dimentichiamo l’accaduto! Facciamo come se non fosse successo niente! Eravamo sotto incantesimo, non significa nulla!”
Sam chinò il capo.
“Sì.”
“Dormiamo in due stanze separate stanotte.”
“COSA??”
“Sam, non discutere.”

Credi che ti salterò addosso durante la notte? Mi fai così?”
Dean si mise le mani sulla faccia.
“Non sto pensando questo, ma ho bisogno di stare un po' da solo..”
“Ohhhh, credi che sarai tu a saltarmi addosso!”
Dean lo guardò male, poi Sam sorrise e Dean cedette.

“Mannaggia a te.”
“Quindi non prenderai un’altra stanza?”
Dean gli riservò un’altra occhiata.

“Forse.”
 
 
 
 
*

Era notte e Sam si stava agitando, parlava nel sonno. Diceva “Noooo. Non è colpa mia.”

Dean metteva la testa sotto le coperte, non aveva mai ignorato le grida di Sam, le sue invocazioni di aiuto, tutto di lui non aveva mai abbandonato e si sentiva bruciare , si sentiva il cuore in fiamme a sentirlo così, ma NON POTEVA CONSOLARLO. Proprio non poteva.

Ma era reale tutto quello che era successo? Gli sembrava così demenziale…a partire dall’incantesimo..perché mai hanno accettato di seguire quel ragazzo? e se gli avesse , LUI STESSO, fatto un incantesimo addosso? E il MODO in cui erano stati coinvolti? Ma allora la sua attrazione per suo fratello..era tutta una messinscena? Una menzogna? Si erano baciati per quello? Sam non provava niente per lui.

Ma che sciocco. CERTO che non poteva desiderarlo. Era suo fratello. Era da malati, era da…
Sam gridò e Dean pensò.
È da morire.
Tutto di sé faceva male e bruciava quando scostò le coperte per correre da lui.

Come ho potuto pensare di prendere un’altra stanza?
È mio fratello!
Senza di me può morire.

Cosa ci sta succedendo? Che cazzo ci sta succedendo?
 
 
 
TI PREGO, NO, SMETTILA. SMETTILA, TI PREGO! SMETTILA! NON SONO IO. NON SONO IO!”

“Schhhhhhh. Sammy, Sammy, calmati.”
Gli toccò la fronte e trasalì.
“Ma tu scotti.” E si sentì il magone. Si sentì spezzare il cuore di nuovo.

“Sammy..” gli accarezzò la fronte e Sam gemette, poi si svegliò, gli occhi luccicanti.
“Dean..”
“è tutto a posto, stai avendo un incubo.”
“No..non è vero..”
“Cosa?”
“Sono i miei ricordi della gabbia.”

Poi cominciò a singhiozzare e Dean agì d’istinto, si inginocchiò e lo abbracciò, fino a che Sam non gli inzuppò la maglietta.
“Ti prego, non te ne andare.”
“Lascia che vada a prenderti qualcosa per la febbre.”
 
Quando Dean tornò, non passò il bicchiere a Sam, lo fece bere mentre gli teneva lui il bicchiere, il minore aveva le guance in fiamme dalla febbre,Dean lo trovò carinissimo, anche così, poi pensò che forse la febbre era stata a causa sua e della sua freddezza e si sentì un verme.

“Dean, cosa ci è successo stanotte?” chiese Sam disperato.
“Schhhh..smettila di pensarci..ehi..se continui a disperarti così, dovrò pensare che bacio proprio da schifo.” Gli accarezzò una guancia.
Sam fece una risatina.

“ Poi..almeno adesso sai come bacia quel gran seduttore di tuo fratello..”
“Scemo..”

“Put..no, per oggi non posso ricambiare..sarebbe inappropriato.”
Fece una faccia sbuffa e Sam rise, poi smise perché gli faceva male la testa.

Dean aveva una decisione da prendere, così agi di nuovo senza pensare e si sdraiò ad abbracciarlo.
Sam era già sdraiato e accolse l’abbraccio come fosse una nuvola di velluto , una coperta calda da chiamare casa.
Forse non erano uno dei loro momenti più strappalacrime, ma di sicuro ci stavano andando vicino.
 
“Sam, ascoltami..” gli disse, avvantaggiato dall’essere coperto dal collo di Sam. “Quando io ti ho detto che TI AMO, io lo penso davvero.”
Sentì Sam trasalire e si velocizzò a spiegare.

“Non ti amo come un compagno, sarebbe impossibile. E neanche come un fratello, forse. Io..sei la persona più importante che c’è al mondo per me, morirei per te di nuovo senza pensarci..non potrò forse amarti come un amante..non in quel modo, ma…l’amore che provo per te, è al di sopra..di tutto..impossibile da definire.”

Sam annuì, senza avere il coraggio di parlare,per qualche secondo si sentì rassicurato, quasi felice di quelle parole, come la realizzazione alla risposta di una delle grandi verità del mondo, ma poi come un vaso che si rompe su un pavimento, cominciò inaspettatamente a singhiozzare, rompendo il momento.
Fu talmente inaspettato che Dean si sentì spezzare il cuore ancora una vota.
Cosa aveva detto? Cosa aveva detto di sbagliato?

Sam cominciò a singhiozzare e si teneva i pugni chiusi per non farsi vedere.
“Sam, Sam, ti prego, non fare così, mi fai stare male, ma perché stai piangendo,adesso, ti prego, smettila.

Sam sembrava piangere più forte, Dean sapeva che logica voleva che avrebbe dovuto aspettare che si calmasse, gli sarebbe passata, ma Sam non voleva smettere, Dean non riusciva a fargli abbassare le braccia e si sentiva così DISPERATO.
Lui c’era sempre per Sam, per calmarlo dalla tempesta, ma chi cavolo c'era per lui, chi lo salvava dalla tempesta che lo divorava e…
Un attimo dopo aveva baciato suo fratello.

Farlo prima sotto incantesimo, era un conto, ma farlo ora..
Era un altro conto.
Un bacio a stampo.

Per farlo smettere di piangere e aveva funzionato.
Ora staccati.
Ma non ci riusciva.
Gli accarezzò la faccia con i pollici.
“Basta.”

Un altro bacio.
Sam era immobile. Stupito ma immobile.
“Basta.”
Un altro bacio.

Gli sembrò che Sam mosse le labbra a ricambiare.
“Basta.”
Adesso non era un’impressione

Un altro bacio, e ancora senza staccarsi e ancora e ancora.
Sam si era aggrappato alla sua maglia a trattenerlo.
Si baciarono di nuovo, ma stavolta aprirono la bocca, ricercando un contatto più intimo e fu appassionato e dolce e poi di nuovo appassionato e poi ancora dolce e poi di nuovo appassionato e ancora dolce e lento e languido.

Perse il conto di quanto tempo passarono li, sdraiati uno sull’altro, di quanto tempo perse ad accarezzargli la schiena.
Quando pensò di non poterne più, cercò ancora il volto di Sam con le mani. Voleva guardarlo. Voleva che LO guardasse.
“Sam..”
Ma lui dormiva.

Si era addormentato.
“Posso restare qui, con te?”
Nessuna risposta, ma Dean la prese per un sì, poggiò la testa sullo stomaco del fratello, come fosse stato lui ad aver bisogno di coccole e protezione e non il contrario.






















ragazziiiiiiii che cosa ne pensateeeeee? xd io a dire la verità, sono in crisi adesso ç_ç si perchè mi piacciono troppo, lo vorrei vedere e mettere insieme, ma avevo pensato altre cose per la mia scaletta. Cosa facciamo ????? T_T sono disperata ç_ç non so se stravolgerla o cosa fare. Aiutoooooooo T_T non voglio farli soffrire T_T spero che l'incantesimo non vi sia sembrato troppo demenziale. Io ce l'ho messa tutta LOL avevo anche pensato un'altra cosa più demenziale ma alla fine non l'ho aggiunta e non so se lo farò poi xd
   
 
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