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Autore: hirondelle_    08/09/2020    0 recensioni
[Nonbinary!Suzuno Fuusuke x Gouenji Shuuya] [INAGO] [mentions of light drugs] [USO DELLA SCHWA (ə) PER LA DESINENZA NEUTRA] [650 parole] [incompleta]
Appoggiava la ventiquattr’ore sul letto, o meglio la scaraventava, si sfilava la cravatta stropicciata e si liberava di camicia e pantaloni solo per entrare nella sua morbida tuta da ginnastica (ma se faceva caldo preferiva canotta e pantaloncini corti). Raramente si salutavano, ma solo perché era assodato che Gouenji l’avrebbe raggiuntə sul divano poco dopo, a volte ancora prima che si accendesse la prima canna.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Axel/Shuuya, Bryce Whitingale/Suzuno Fuusuke, Shuu
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Gouenji poteva capire dal modo in cui sbatteva la porta se era stata o meno una buona giornata; e quasi mai lo era. Rimaneva spesso seduto alla scrivania e dal suo studio poteva sentire i passi pesanti di Suzuno attraversare la casa impietosi. Appoggiava la ventiquattr’ore sul letto, o meglio la scaraventava, si sfilava la cravatta stropicciata e si liberava di camicia e pantaloni solo per entrare nella sua morbida tuta da ginnastica (ma se faceva caldo preferiva canotta e pantaloncini corti). Raramente si salutavano, ma solo perché era assodato che Gouenji l’avrebbe raggiuntə sul divano poco dopo, a volte ancora prima che si accendesse la prima canna. E non si chiedevano nemmeno come fosse andato a lavoro, quello era uno degli argomenti che meno apprezzavano in assoluto.
Perciò anche Shuuya fu ben felice di chiudere finalmente la sua casella di posta e spegnere il portatile almeno per qualche ora, alzandosi dalla sedia distendendo le braccia per sgranchirle. A differenza di Suzuno, era ormai abituato alla sua vita in giacca e cravatta, al punto che spesso non se le toglieva se non prima di entrare in doccia— lə suo partner spesso lo prendeva in giro, ma doveva dire che il suo completo di seta rossa era tutto sommato comodo e avrebbe comprato volentieri un paio per ləi se solo non fosse stato così ostinatə. L’unico comfort che si concedeva era quello di sfilarsi i suoi mocassini laccati per entrare in un paio di morbide pantofole rosa, con cui ciabattò fuori dall’ufficio per entrare nel soggiorno.
Il suo sguardo si posò su Fuusuke, stravaccatə sul divano in pelle che dava sulla veranda, la portafinestra era spalancata e dalla vista sulla città si poteva intravedere la luna piena.  Suzuno teneva il mento alzato e gli occhi socchiusi mentre la canna iniziava a consumarsi fra le sue dita, e quasi sembrò che non l’avesse sentito arrivare, almeno finché Gouenji non si sedette al suo fianco e gli rubò lo spinello da sotto il naso per fare un tiro.
“Se mi concentro dici che mi sale prima?” borbottò Suzuno.
Gouenji lə motteggiò: “Non credo,” rispose, “goditela e basta, no?”
Lə partner soffiò fuori una lunga boccata di fumo e Gouenji respirò l’aroma di erba nella stanza, sentendo le gambe diventare più molli e la testa leggera. Allungò un braccio per circondare le spalle di Suzuno e lə appoggiò il capo sulla spalla. Sapeva di pulito e di sigaretta.  “In questi giorni ho sempre la sensazione che qualcosa andrà storto,” confessò vagamente. Non lə raccontava mai troppi dettagli sul suo ruolo nel Quinto Settore, né lə coinvolgeva in attività che non fossero cene di Gala ed eventi di beneficenza. C’era un tacito accordo su cosa potessero dirsi o meno.
“Mh,” disse solo Fuusuke, e tirò un’altra boccata. Chiuse gli occhi e si abbandonò contro il suo braccio, determinatə a non pensare proprio a niente. “Luna in Saturno”.
Gouenji sollevò appena il capo, certo di non aver sentito bene: “Che?”
“Luna in Sagittario. È un periodo di merda a prescindere. Fallo passare,” mormorò l’altrə porgendogli lo spinello per concedergli un altro tiro.
Shuuya sbuffò, trattenendo un sorriso. Stentava a credere che Suzuno desse davvero credito a certe cose: forse era un modo per distrarsi e trovare conforto in qualcosa di estraneo alla sua esperienza terrena. La Aliea aveva provato a creare dei superuomini. Ingenuamente, Gouenji pensava che ci fossero riusciti; ma non nel modo in cui avrebbero sperato, e ne era grato.
“Mi piace come atteggiamento. Spero la prenderai con la stessa filosofia quando ti dirò che ho dimenticato di ordinare dal cinese”.
E onestamente non avrebbe mai saputo dire il perché gli piacesse stuzzicarlə a quel modo, considerando che nei casi più gravi Fuusuke arrivava a tenergli il muso per l’intera serata. Ma lo sguardo che gli rivolgeva ogni volta che sfilava fino al frigo per dimostrarlə, ancora una volta, di non averlə delusə? Senza prezzo.
   
 
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