Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: MsLucry94    08/09/2020    0 recensioni
Albion e Onore sono il nome di una daga e una spada donate a una bambina dorniana con i capelli argentati e gli occhi viola da parte di due padrini speciali: Lewyn Martel e Arthur Dayne
Questa storia parlerà di Game of thrones da prima della Ribellione di Robert alla fine della serie ma dal un punto di vista diverso. Quello di una bambina.
Si vedranno tutti gli avvenimenti principali e spero che possa piacere
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’arrivo alle porte della capitale di un manipolo di uomini armati al seguito di quello che a tutti gli effetti è il prossimo protettore del nord ha messo in agitazione tutta la Fortezza Rossa. Anche e soprattutto me, che mi posso immaginare come mai quegli uomini siano qui. La mia preoccupazione deriva proprio da questo e da quello che il re potrebbe fare di loro. Tutti noi sappiamo quanto non ami Rhaegar, ma rimane pur sempre suo figlio e non permetterà mai che qualcuno lo minacci e rimanga impunito. Anche se non fosse per l’amore che prova per il figlio, quello che quegli uomini stanno facendo va contro ogni legge del regno e nessuno potrebbe mai biasimare una qualsiasi reazione da parte del re, anzi questa sarebbe quasi una cosa doverosa, per far capire che certe cose non possono essere tollerate, ma nella mente di molta gente rimane sempre quello che è successo dopo Duskandale e lo sterminio delle famiglie che lo avevano tenuto prigioniero e in molti sperano che tutto questo non abbia esiti altrettanto catastrofici. Non ho idea di che cosa stia succedendo, ma tutti quelli che incontro per i corridoi sono incredibilmente tesi. Sembra che tutti siano in attesa di qualcosa, ma non so che cosa e guardano verso le mura della città come se ci fosse un pericolo alle sue porte. Non riesco a capire come mai dovrebbe esserci qualcosa che non va, in fondo questa è la capitale e nessuno può arrivare alle sue mura come se niente fosse, e se anche lo facesse ci sono migliaia di soldati a proteggerla e non potrebbe mai succedere nulla di male. Provo a guardare anche io per vedere le mura della città, ma è impossibile, siamo troppo distanti e poi mi sembra una cosa molto sciocca da fare. Non c’è nessun pericolo, sono sicurissima di questo, e quindi mi metto l’anima in pace, le persone di questo castello sono veramente strane e sono sempre in ansia per qualcosa, qualsiasi cosa, e non ci faccio nemmeno più caso. L’episodio strano potrebbe essere benissimo finito qui quando alla fine scopro il perché di tutto questo trambusto… Non è stato difficile, anche perché la cosa è stata talmente eclatante che tutta Approdo del Re ha assistito alla scena completamente senza sapere che cosa fare o pensare. Non ci posso credere, quel pazzo è venuto proprio qui a cercare il principe per farsi restituire la sorella. Deve essere andato completamente fuori di testa quando ha scoperto la cosa, non ci sono altre spiegazioni del suo comportamento, soprattutto di quello che ha fatto sotto le mura della capitale. Se si fosse limitato a chiedere udienza per cercare di dare una spiegazione al rapimento della sorella da parte del principe ereditario, tutto si sarebbe anche potuto risolvere senza spargimenti di sangue, ma quel pazzo non si è limitato ad una pacifica richiesta di spiegazioni da parte del principe, che fra l’altro doveva immaginare non fosse neanche qui, ma si è anche messo a fare una scenata davanti a tutti. Il re aveva mandato me e ser Jamie verso il contingente del nord con il preciso ordine di arrestare tutti. Io non ero molto felice di quello che dovevo fare e stavo cercando di trovare un modo di mediare. Ero sicuro che, se quel pazzo scatenato, non avesse perso completamente la testa, avrei potuto chiarire anche solo il fatto che il principe non fosse presente alla capitale e farlo tornare da dove era venuto evitando spiacevoli inconvenienti. era quella la mia intenzione quando ci siamo incontrati con Brandon Stark… - Lord Stark… - Aveva una sguardo indemoniato, come se non ci vedesse neanche tanta era la rabbia presente nei suoi occhi grigi. - Ditemi dov’è quel maledetto di un principe! – - Il principe Rhaegar non è qui. – Cerco di farlo ragionare con toni più distensivi per evitare problemi. - Ha rapito mia sorella! Dove diavolo è finito quel maledetto! – - Per favore, lord Stark, si calmi. Ripeto che il principe Rhaegar non si trova qui al momento e non so neanche dove sia. Perché non torna nelle sue terre? – - Non posso tornare nelle mie terre, come lei dice, senza mia sorella! Quel maledetto ha rapito mia sorella minore, aiutato sembra da almeno un'altra guardia reale! Come avete osato rapire una giovane fanciulla di soli quattordici anni! – - Non so di cosa parla. Il principe è partito qualche tempo fa e io so solo questo. – - Non mi freghi con le tue belle parole! Come se non si riconoscesse voi guardie reali! Come se nessuno si fosse accorto della presenza del principe in persona con seguito dietro nei boschi di Delta delle Acque! Come sia stato semplice ricordarsi di una semplice serva dorniana! In fondo due delle guardie vengono da quelle terre e quella serva poteva avere ancora dei legami con la sua terra d’origine. Non è stato difficile collegare tutto! – - Lord Stark le faccio notare che parla con una di quelle guardie dorniane e che io non sapevo che una delle serve del castello di lord Tully venisse dalle mie terre. – - Non mi interessa se voi lo sapevate o meno, abbiamo fin troppe prove che il principe ha rapito mia sorella e adesso la rivoglio indietro! Come ha osato anche solo mettere le sue sporche mani su di lei! – - Lord Stark, la prego di moderare i termini con qui parla del principe Rhaegar se non vuole che la cosa finisca molto male. Capisco che possa essere arrabbiato per la scomparsa di sua sorella ma insultare un membro della famiglia reale e presentarsi alle porte della capitale con un piccolo esercito non la aiuterà nella sua causa. – - Non mi interessa quello che dice una semplice guardia, io voglio parlare con il principe in persona! – Vedo ser Jamie agitarsi sulla sella del suo cavallo a disagio. Non è legato come me ed Arthur a Rhaegar e non sa nulla di questa storia, ma è comunque legato dal suo giuramento a tutta la famiglia reale ed inizia ad innervosirsi, così come si stanno innervosendo i soldati sulle mura della città, che sicuramente stanno seguendo con apprensione il nostro dialogo, spero solo abbastanza distanti per capire veramente quello che stiamo dicendo. - Lord Stark, per favore, mi dia retta. Torni indietro e sono sicuro che il re sarà disposto a chiudere un occhio su questa pazzia. Torni nelle sue terre, si sposi e dimentichi tutto. – - Dimenticare tutto! Dimenticare mia sorella rapita dal principe Rhaegar! Lei è pazzo! – Detto questo mi sorpassa e inizia a gridare verso le mura della città: - Rhaegar, vigliacco, esci fuori ed affrontami da uomo a uomo! – Io e ser Jamie ci guardiamo. Ci manca solo che quel pazzo sfoderi la sua spada e siamo a posto. Adesso non possiamo più far altro per risolvere la situazione in maniera pacifica. Ci costringe a fare il nostro dovere come ci impone il nostro giuramento ed arrestare tutti i presenti. Non vorrei e mi sento in colpa per quello che sta succedendo, anche perché ho un brutto presentimento di quello che farà il re, ma le circostanze non ci lasciano altra scelta. Quando Rhaegar è partito mi ha lasciato il compito non solo di proteggere Elia e i bambini ma anche di impedire qualche alzata di genio sia da parte del re sia da parte della famiglia di lady Lyanna, se mai fosse venuta a conoscenza della fuga della giovane con il principe. Ho dato la mia parola che avrei cercato di mediare ogni possibile gesto ma ho fallito miseramente nel mio intento. Cerco non posso dire di non averci provato in tutti i modi, ma non posso tirarmi indietro e dare l’impressione di non voler punire un pazzo che urla contro il principe che il mio giuramento mi impone di proteggere, ne verrebbe meno il mio onore di guardia reale e si potrebbe dire che ho fallito come tale. Guardo ancora una volta il povero Jamie Lannister a cavallo vicino a me e per un momento mi fa tenerezza. In fondo ha soli 16 anni e si trova in una situazione veramente difficile. Da una parte il re gli avrebbe ordinato di arrestare tutti subito, dall’altra ha visto me, un suo confratello giurato con più anzianità ed esperienza, cercare di mediare. Sono sicuro che non possa aver capito la situazione ed è veramente in difficoltà. Quel pazzo di Brandon Stark ha continuato ad inveire contro il principe per tutta la strada fino alle segrete della Fortezza Rossa con voce talmente alta da farsi sentire da tutto il castello. Almeno il resto del suo gruppo è stato molto più collaborativo e si è fatto arrestare con meno problemi. Lord Stark sembra abbia perso la testa per questa storia, mentre il resto del suo gruppo sembra solo abbattuto per tutta la faccenda. Sicuramente l’onore li ha fatti venire qui al seguito di Brandon Stark e adesso sanno bene quello che li aspetta per quello che è successo. Nessuno di loro si aspetta anche solo un po’ di pietà da parte del re e sanno tutti quello che la legge prevede in questi casi. - Sono tutti dei traditori, devono morire! – queste sono le sole parole che il re ha detto su tutta la faccenda e nessuno nella sala del trono ha osato ribattere alla sua terribile sentenza. - Cosa dobbiamo fare? – La faccia del povero Owen Merryweather, Primo Cavaliere del re, è terrea difronte alla collera del re. - Mandiamo a chiamare tutti i padri di quelli che si sono presentati insieme allo Stark! Che vengano a chiarire le azioni dei proprio figli! Nessuno escluso! – - Sarà fatto, mio signore. – Il maestro Pycelle esce della stanza per andare immediatamente a fare quello che il re gli ha ordinato e con questo anche tutti gli altri escono dalla stanza. Questa è stata forse la peggiore riunione del concilio ristretto alla quale ho avuto l’orrido dovere di assistere come guardia reale. È stato terribile quello che ho dovuto sentir dire da parte del re e di tutto quel manipolo di leccapiedi che lo servono. Non stanno facendo il bene del regno in questo modo e non se ne rendono neanche conto. Tutto quello che sta succedendo rischia seriamente di far scoppiare una guerra civile e nessuno ci pensa o se ne preoccupa seriamente. Solo il povero Merryweather ha cercato di far abbassare i toni, ma senza grossi risultati. Adesso c’è solo una cosa che posso fare e non avrei mai voluto farla, ma devo per forza, Rhaegar deve essere informato. Quando abbiamo deciso il piano di fuga ed io ho trovato la torre diroccata nelle terre di Dorne, abbiamo deciso che, in caso di bisogno, un messaggero sarebbe sempre stato pronto a partire in ogni momento per recargli delle informazioni importanti. Non avrei mai voluto far partire quel messaggero, ma adesso non ho scelta. Il principe deve sapere quello che molto probabilmente sarà il terribile destino del fratello maggiore di lady Lyanna. Spero solo che il re non voglia anche ammazzare i padri degli accompagnatori di lord Stark. Non voglio nemmeno immaginare quello che potrebbe succedere al regno se venisse ucciso, insieme al suo erede, anche il protettore del nord, sarebbe una catastrofe immane. Spedito il messaggero di tutta fretta a Dorne da Rhaegar mi dirigo verso la nursery del piccolo Aegon per poter mettere al corrente Elia di quello che è successo. Abbiamo deciso di comune accordo di evitare di spaventare i bambini e quindi di farli il meno possibile partecipi degli eventi che stanno succedendo ma, giustamente, Elia mi ha chiesto di rimanere informata degli sviluppi degli eventi. Come quasi tutto il castello, questa mattina ha assistito all’arrivo di Brandon Stark e del suo teatrino alle porte della città, ma adesso è mio compito anche dirle quello che il re ha deciso. - Elia… - Non so neanche come dirle tutto questo. La situazione a corte è sempre più tesa e la principessa inizia ad essere stufa di tutta questa situazione, ma mantiene un comportamento stoico per evitare di dare adito a qualsiasi problema e per essere di aiuto a Rhaegar. - Ho quasi paura di chiederti quello che ha deciso il re. – - Tutti i presenti sono stati condannati a morte e il re ha fatto anche chiamare i padri di quelli che hanno accompagnato Brandon Stark. – - Compreso lord Stark? – - Esatto. – - Questa è pazzia, può finire molto male! Gli Stark rimangono i protettori del Nord! – - Lo so, ma non possiamo farci nulla. – - E immagino che nessuno abbia detto nulla alla riunione. – - Sai che non te ne posso parlare. – - Lo so, zio. La mia non era una domanda. – - Hai già mandato il messaggero da Rhaegar? Quando arriverà probabilmente tutto questo sarà già successo, ma deve sapere quello che sta avvenendo. – - Sì, prima di venire qui. Il messaggero è già partito. – - Non posso assolutamente dire di essere felice di questo, ma sono d’accordo che Rhaegar debba essere informato di quello che sta per accadere qui. Ho però paura per le bambine. Se il re vorrà fare un’esecuzione pubblica richiederà anche la loro presenza e sono abbastanza grandi per capire quello che accadrebbe davanti a loro. – - Lo so e non mi do neanch’io pace per questo, ma non possiamo far altro che aspettare. – - Si, ma quest’attesa mi sta uccidendo. – - Non ti preoccupare, si sistemerà tutto, ne sono sicuro. – - Lo vorrei tanto essere anch’io, ma non ci riesco. – Passiamo il successivo mese in attesa del nostro destino. Sappiamo tutti bene che il re non si muoverà finché non arriveranno i padri di quelli che hanno accompagnato Brandon Stark qui alla capitale e, venendo quasi tutti da nord, ci metteranno del tempo per arrivare, almeno un mese. Siamo tutti preoccupati per quello che succederà nel momento in cui saranno tutti qui, ma cerchiamo di non pensarci troppo.
   
 
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