Crossover
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Autore: Clodda    18/08/2009    1 recensioni
Ispirato al film Final Destination, ma con i miei personaggi preferiti (di O.C, Dowson's creek, Naruto, Twilight).. Sxo ke vi piaccia
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Telefilm
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8

Dopo l’incidente.

Non ci fu nessun superstite. I passeggeri erano morti tutti, erano affogati tutti nell’oceano.

Alcuni subacquei esperti, insieme ad alcuni volontari, stavano cercando di recuperare i corpi che giacevano senza vita sul fondo dell’oceano.

I genitori, i parenti e gli amici di coloro che erano morti, osservavano dalla spiaggia il loro lavoro. Molti di loro piangevano, altri cercavano di nascondere la loro disperazione.

Anche i 12 ragazzi che si erano salvati si trovavano sulla spiaggia.

Le persone che avevano perso qualcuno nell’incidente li osservavano con disprezzo: Perché loro si erano salvati?

 

-Mamma, papà, perché tutte quelle persone piangono?-chiese Renesmee ai suoi genitori.

Mentre chiedeva ciò, la bambina appoggiò la sua manina sul collo di Edward che la teneva in braccio.

Edward vide ciò che stava accadendo secondo il punto di vista di sua figlia e capì che era molto spaventata.

-Quelle persone hanno perso qualcuno nell’incidente…-cercò di spiegarle Bella, che le stringeva l’altra mano.

La bambina capì e si rattristì. Le dispiaceva per quelle persone, capiva che stavano soffrendo molto.

Renesmee osservò a lungo il lavoro dei subacquei ma poi si addormentò tra le braccia di Edward.

 

Joey, dopo l’incidente, era scoppiata in lacrime ed era inconsolabile.

Pacey la stringeva forte a sé e le accarezzava i capelli cercando di tranquillizzarla, ma era sconvolto anche lui.

Dowson non aveva detto una parola da quando erano scesi dall’aereo e non faceva altro che fissare Marissa: infatti la ragazza, oltre ad avergli preso il cuore, aveva salvato la vita a lui e ai suoi migliori amici.

Joey avrebbe tanto voluto che a consolarla e ad abbracciarla ci fosse stato Dowson…Non immaginava che Pacey fosse ancora innamorato di lei…

 

Gaara, dopo l’incidente, si era allontanato dagli altri e si era seduto da solo in riva al mare.

Naruto era molto preoccupato per lui: Kankuro era suo fratello, Temari la sua migliore amica, ed erano entrambi morti nell’incidente.

Sakura, dopo aver pianto per ore, si era addormentata appoggiata alla spalla di Naruto.

Sai e Sasuke erano seduti uno di fianco all’altro sulla spiaggia.

Non riuscivano a capire cos’era successo...Come poteva essere vero? Pensavano che era solo un incubo e che presto si sarebbero risvegliati nei loro letti a Konoha.

Improvvisamente Naruto chiamò Sai e gli chiese di prendere il suo posto accanto a Sakura; lui sarebbe andato da Gaara.

Lo raggiunse in riva al mare e gli si sedette accanto.

Gaara non si voltò verso di lui, ma continuò a fissare l’oceano.

-Gaara, non è colpa tua…Non è nemmeno colpa nostra,…Come potevamo sapere cosa sarebbe successo?-gli disse Naruto appoggiando una mano sulla spalla dell’amico.

-Non capisci, ho detto io a loro di rimanere sull’aereo.

Dopo aver detto quelle parole Gaara scoppiò in lacrime e Naruto lo abbracciò.

-Sfogati Gaara, sfogati- gli sussurrò Naruto.

“rimanete sull’aereo, vi raggiungeremo con il prossimo aereo” Questa frase sarebbe rimasta per sempre nella mente di Gaara.

 

Marissa era in riva al mare, poco distante da Naruto e gli altri.

Era da sola, Ryan era andato a prenderle qualcosa da bere nello chalet vicino.

Poco dopo tornò con in mano un caffè e lo porse a sua moglie.

-Va un po’ meglio?-le chiese il biondo.

Marissa prese in mano il bicchiere con il caffè e iniziò a bere.

-Potevo salvarli…Non ci ho nemmeno provato….potevo salvarli-gli rispose.

  
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