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Autore: eli_mination    10/09/2020    1 recensioni
A Nuova Domino regna di nuovo la pace e i nostri eroi finalmente si concedono una pausa. Crow va a trovare i vecchi amici al Satellite, ma sulla via del ritorno incontra una ragazza che faceva parte del suo passato e che credeva di aver perso per sempre… Come, prego? La trama vi ricorda qualcosa? Significa che siete veterani di questa sezione!
(REMAKE DI “My love, My life”, FANFICTION SCRITTA DA ME E PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA IL 28/06/2013)
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Crow Hogan, Jack Atlas, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Beline

Astrid rimase in ascolto per tutto il tempo, riflettendo sulle parole di sua figlia. Ci mise un po’ prima di rispondere.

“Mi sembra giusto. Andata.” rispose, incontrando lo sguardo distaccato di Beline. “Inizio con la tua amica… Il processo è ancora reversibile, il Siero Psico inizia a funzionare solo dopo che sono passate ventiquattro ore. Per annullarlo, occorre un’altra iniezione…”

Astrid si avvicinò ad un armadietto, da cui prese un’altra siringa e una boccetta contenente un liquido di colore arancione. Quello per i poteri era bluastro… Erano due colori complementari.

“Martha ce lo aveva insegnato…” pensò la ragazza, ricordandosi delle piccole lezioni quotidiane della sua madre adottiva. Nel frattempo, la sua vera madre aveva preparato quella soluzione pronta ad essere inserita nel corpo di Sheila.

“Niente scherzi, Astrid. Sei sicura che quello che stai facendo annullerà l’arrivo dei poteri di Sheila?” domandò Beline, sollevando nuovamente la mano.

Astrid non rispose. Prese un piattino di vetro e rilasciò alcune gocce di quella sostanza su di esso. Poi prese un’altra siringa e la infilò in un altro contenitore, che aveva lo stesso liquido blu che era stato iniettato in Tom durante una visione della ragazza. Sulla stessa superficie, fece cadere delle gocce di Siero Psico. Le due formule reagirono tra di loro, dissolvendosi e sparendo completamente.

“Nel corpo della tua amica queste sostanze si annulleranno tra di loro. Non saranno pericolose per la sua incolumità, anzi… Saranno eliminate naturalmente.” le spiegò la madre, osservandola negli occhi. “Ora mi credi?”

Beline annuì, mentre Astrid si avvicinò a Sheila. Nel momento in cui le infilò la siringa all’altezza del collo, la viola guardò altrove. Dopo tutto quello che aveva passato, gli aghi le facevano impressione e avrebbe preferito evitarli il più possibile.

“Fatto… Ora puoi guardare!” sorrise la donna, mentre gettava l’attrezzo medico in un cestino e tamponava un batuffolo di cotone sul buco creatosi sul collo di Sheila. Belinda rivolse lo sguardo alla sua amica.

“Posso chiederti perché le hai fatto questo?” le chiese. “Cosa ci avresti guadagnato se lei fosse diventata una Neo-Psichica?”

“Belinda cara… Avevo sbagliato i calcoli, non avrei mai pensato che tu fossi in grado di rintracciare le persone tramite i tuoi poteri, perciò credevo non l’avreste mai ritrovata. Poiché si stava impicciando troppo nei nostri affari, ho deciso di togliermi il pensiero assumendo un rapitore e poi usarla per i miei esperimenti.”

“In pratica volevi farla sparire proprio come tu hai fatto con me.” concluse disgustata la ragazza, scuotendo la testa.

Astrid rispose con un sospiro, senza aggiungere altro. Evidentemente aveva capito di ritrovarsi nel torto marcio. Meglio per lei…

“Ora, chiedo ai miei collaboratori di far venire qui i tuoi amici… In quanto alla riccia…”

La donna volse lo sguardo verso Sheila, ancora priva di conoscenza a terra.

“Lei dovrebbe risvegliarsi a breve.”

Beline annuì, attendendo l’arrivo dei suoi compagni.

 

Crow

Se c’era una dote che Crow non aveva, questa era la pazienza. Odiava aspettare, soprattutto quando era in pensiero per qualcuno. In quel caso, Beline era assente da un bel po’ di tempo e stava iniziando a chiedersi se stesse bene.

Gli altri, nel frattempo, si erano seduti per terra, chi a gambe incrociate e chi appoggiato con la schiena al muro. Lui, invece, era rimasto in piedi.

“Hugo.”

Con un sussurro, richiamò l’attenzione dello psichico dai capelli castani.

“Per caso sei in grado di vedere se Beline sta bene senza muoverti? Tipo… Che ne so, con il pensiero?”

Hugo fece di no con la testa, facendo irritare il giovane, che si mise le mani nei folti capelli arancioni.

“Crow, mi stai davvero facendo incazzare…” sibilò Jack, al centro del corridoio. “Vuoi stare calmo?”

“Tu chiedi a me di stare calmo?!” gli rispose il pel di carota di tutto punto. “Vorrei vedere come staresti se lì dentro ci fosse la tua ragazza e tua sorella con una pazza psicotica!”

Le offese nei confronti di Astrid non furono di gradimento al resto degli psichici rimasto a sorvegliare i nuovi arrivati, ma evitarono di agire di fronte a delle semplici parole. Si mantennero comunque sulla difensiva poiché Crow sembrava sul punto di scoppiare.

“Anche io sono preoccupato per le mie amiche, ma dobbiamo avere pazienza. Beline ci ha anche detto di non preoccuparci… Andrà tutto per il meglio…” cercò di rassicurarlo Yusei.

“Però cosa ne possiamo sapere?” rincarò la dose anche Liyan. “Magari le hanno già portate via, da un’altra parte…”

Uno degli psichici, una ragazza con gli occhi argentei e i capelli rossi, si intromise.

“Se proprio dobbiamo essere sinceri… Ci avete colto di sorpresa. Astrid è da sola in questo momento, il ragazzo di prima che ha accompagnato la vostra amica farà ritorno a breve. Dubito che una signora della sua corporatura sia in grado di portare due corpi in… Non so, una macchina, su una moto…”

“Non possiamo saperlo, dopotutto, se è veramente da sola con Belinda…” continuò Liyan. “Non ne possiamo averne la certezza.”

“Astrid è quel tipo di persona che, quando non le servi più, ti cancella la memoria e ti abbandona a te stesso… Credetemi, ho visto troppe facce uscire da qui senza la minima pietà, tra cui quella di Hugo…” disse la psichica. Tom alzò gli occhi e incontrò quelli della sua ex-compagna.

“Tu… Sapevi chi era Hugo!” esclamò Liyan, alzandosi in piedi. “Allora saprai cosa gli è accaduto!”

“L’asso nella manica di Sayer era proprio lui. Uno degli psichici più forti che potesse uscire di qui. Mi è stato detto che aveva dei poteri distruttivi incredibili… Insomma, penso di aver capito come siate riusciti ad entrare…” spiegò la ragazza.

Akiza rabbrividì sentendo il nome di Sayer, così Yusei la cinse con un braccio per darle forza.

“E che mi sapete dire di Belinda?”

La voce di Crow si fece risentire. Magari quella ragazza sapeva qualcosa della sua fidanzata.

“Chi? La tipa con i capelli viola? Mai vista.” rispose senza alcun filtro. “Solo perché siamo degli psichici non significa che conosciamo ogni singola cavia che entra qui.”

“C-cavia?!” si irritò il ragazzo. Per loro Beline era solo una cavia… Come si permettevano?

 “Non guardarmi in quel modo, è la verità. Gli psichici del Satellite potevano considerarsi al pari dei topi di laboratorio.” continuò la psichica.

“Anche quelli di Nuova Domino…” rincarò la dose Akiza.

“Non hai tutti i torti, ma se l’élite sfruttava caratteristiche pre-esistenti, la feccia era buona solo dopo un’iniezione...”

“Come osate?!” esplose Crow.

“Un attimo!” lo interruppe Yusei. “Siete o non siete il Movimento Arcadia? Perché avete fondato una sede nel Satellite?”

La psichica lo guardò negli occhi, per poi girarsi di spalle e iniziare a raccontare.

“L’attuale organizzazione è una sede a parte del Movimento, che collaborava strettamente con esso. Si trova nel Satellite perché, semplicemente, la maggior parte, se non la totalità dei propri membri, provengono da qui. Quando è stata fondata non vi era nemmeno la possibilità di arrivare in città, per cui sono stati usati i sotterranei di questo edificio abbandonato. Raramente venivano qui degli psichici dell’Arcadia, Sayer si faceva vedere poco da queste parti. In compenso, Astrid è sempre stata presente qui… Per questo, anche se l’associazione di Sayer è stata chiusa, noi abbiamo continuato a lavorare.”

“La totalità dei membri viene da qui… Quindi anche tu, vero?” chiese ulteriormente Liyan. “Se è così, hai davvero il coraggio di definire ‘feccia’ la tua stessa gente?”

“Tsk…” fece la psichica, ignorando le parole della ragazza dai capelli verdi.

“Vi hanno proprio insegnato bene, vedo…” aggiunse Jack, sarcastico. Hugo annuì in sostegno di quelle parole.

Poco dopo, dei passi risuonarono in lontananza. Crow si fece avanti, speranzoso, credendo che fosse Beline. Invece, si ritrovò lo stesso psichico che l’aveva condotta nella stanza con Astrid. Il ragazzo rimase in silenzio, soffermandosi a guardare negli occhi tutti i ragazzi che erano venuti con Beline.

“Ho ricevuto una comunicazione di Astrid. Vuole incontrarvi tutti.”

 

Angolo autrice

Hello again, friends! :D

Sarò breve: scusate la lunghezza del capitolo, prometto che nel prossimo mi spingerò più in avanti con le parole ^^’

La motivazione per cui ho scritto poco è perché sto rileggendo la storia per vedere se ci sono dei punti poco chiari nella narrazione, cose che non hanno senso e/o non servono. A tal proposito, ad alcuni capitoli ho apportato delle modifiche riguardo ad un dettaglio: la moto con cui Beline è scappata. Ho deciso, per questioni pratiche e perché ha effettivamente più senso, di non farla scappare con la moto che Crow le ha costruito, la Lavender Sky, ma con un’altra trovata per strada. Questo perché mi sembra illogico il fatto che nessuno si sia accorto che sia Beline che la moto erano scomparse (sul serio, la notte vengo svegliata dalle moto rombanti sotto casa, figuratevi se nella dimora di Martha non sentivano l’accensione di un motore simile xD). Perciò, in questo modo ha più senso ^^

Per il momento, le modifiche di trama riguardano i capitoli dall’1 al 4. In generale, poi, ho reso lineare l’HTML dei capitoli dall’1 all’11 per adattarlo a quello attuale (avendo cambiato, dal capitolo 12 in poi, il programma di HTML e non usando più quello di EFP ^^). Durante la settimana provvederò a correggere eventuali altre incoerenze nei capitolo successivi al 13 (sono arrivata lì con la revisione).

Quindi se avete letto la storia finora dovete considerare questo cambiamento. Non che sia importantissimo ai fini della trama, però è più logico così. ^^’

Ci sentiamo con il prossimo capitolo, byeee!

  
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