Un movimento leggero sotto le coperte. Un sospiro lieve. Arwen si muove lentamente nel sogno, sulla pelle il ricordo di un tocco dolce. Le sue labbra restano in attesa di un bacio tanto atteso.

Non sente nulla.

Si sveglia.

La luce è dolce e dorata, lì. Gentile come il chiarore delle stelle che ha illuminato le sue notti più felici. Ma sa che, a Est, l'oscurità sta calando sempre più in fretta. 

Non ci aveva mai pensato troppo a lungo, prima. Aveva cercato di ignorare il più possibile la minaccia, aggrappandosi alla serenità della sua casa, una luce sospesa in un mare di tenebra.

Ma come può non pensare al buio che sta crescendo a oriente, se là si trova Aragorn?

Non dovrebbe preoccuparsi. Lui è forte e saggio, più di chiunque altro. Ma lei non riesce a soffocare le lacrime che la prendono al chiarore della luna, nella sua solitudine. Ha paura. Ha paura che lui non torni. Per quanto coraggioso possa essere lui, il loro Nemico potrebbe essere troppo potente anche perché la luce della speranza distrugga la sua oscurità.

E per un attimo si sente soffocare, le fragili speranze che aleggiavano nella sua mente si affievoliscono.

Tutto ciò che può fare per evitarlo è aggrapparsi a un unico, fievole ricordo.

Il ricordo delle parole che lui le ha rivolto prima di partire per quel viaggio.

"Tornerò."

Solo una parola. Ma basta quella memoria per farle tornare il sorriso. 

Ha visto i suoi occhi. Il suo era un giuramento. E lei è sicura che lo manterrà.

Tornerà.