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Autore: Spensieratezza    11/09/2020    5 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Risvegliarsi fu come venire fuori da un mare che gorgogliava baci appena nati.

E tu avevi nuotato in questo mare che parlava di vita, di amore, di romanticismo, di PASSIONE, di rinascita e estasi e ardore.

Avevi nuotato, guardando il sole che era diventato arancione, un tramonto che ti bagnava la pelle di amore e di luce e ti eri sentito vivo come non mai, mentre le onde ti lambivano la pelle.
Ma era andata via la notte ed eri affogato dentro il mare e i baci ti avevano rigettato fuori.
Era stato bello nuotare in quel mare, ma era giunta l’alba e il tramonto adesso era troppo lontano.
 
Sam aprì gli occhi.

Li aprì e la prima cosa che vide fu lo sguardo funereo di Dean, che lo fissava da una sedia.
“Che cosa stavi sognando?” gli chiese Dean.
“Wow…sei così bello da fare spavento, lo sai? Dovrebbero farti una cornice.” Disse Sam, decidendo di non rispondere alla sua domanda, avrebbe dovuto parlare di baci volanti e magici, visti come metafora del suo amore per lui. Troppo imbarazzante.

Dean lo guardò allibito, poi tornò lo sguardo duro.
“Aspettavo che ti svegliassi.”
“Potevi svegliarmi.. a modo tuo.” Disse Sam ammiccante.
Dean lo fulminò con un’occhiata.
“Vestiti, così facciamo colazione.”
“Dean, va tutto bene?”
“Certo. Ho solo fame!”

“Certo.” Disse Sam, scrutandolo torvo a sua volta.
 
Okay, niente panico, Sam sapeva che sarebbe successo, quando mai i sogni sono facili, anche quando si realizzano? Era chiaro che quello che era successo l’altra notte aveva scombussolato Dean quanto lui. Doveva immaginarlo che Dean non lo avrebbe accettato, non sarebbe stato Dean se lo avesse fatto.

Ma poi, che razza di scemi, stupidi, deficienti, erano tutti e due? Era questo che si chiedeva Sam.
Potevano dichiararsi, già che c’erano, approfittarne per dirsi tutto, e invece…
Ma Dean gli aveva già detto TI AMO e lui..gli aveva risposto, diosanto.
Come poteva essere tutto svanito, dimenticato?

Perché ora Dean faceva finta di niente, dopo averlo baciato in quel modo, ancora a letto?
Si toccò le labbra, davanti allo specchio, dove Dean lo aveva baciato quasi fino a consumargliele.
Quanto lo aveva desiderato….quanto si era consumato dal desiderio..

E alla fine proprio quando pensava che non lo avrebbe mai corrisposto, Dean lo bacia come se non esistesse un domani e lo fa SOTTO INCANTESIMO.
Perché la vita è così crudele? Non meritava forse più romanticismo il loro PRIMO BACIO?

Ma no, Sam decise che tornasse indietro, non vorrebbe niente di diverso. Il modo in cui Dean l’ha preso..e l’ha baciato. Non l’avrebbe scambiato per nient’altro!
 
Per fortuna si era portato in bagno dei vestiti! Scelse accuratamente che cosa mettersi. Una maglietta verde con delle fantasie bianche che metteva in risalto i suoi occhi e un vecchio paio di jeans celesti, scoloriti a righe bianche che gli fasciavano il sedere come fosse stato un ragazzino. Beh, in fondo aveva solo 27 anni!!

Chissà se a Dean sarebbe piaciuto, pensò con un sorrisetto.
Si guardò allo specchio.
Sembro un morto di sonno…beh, scegliamo qualche effetto più brillante.
Si lavò la faccia e poi impiastricciò le dita con il gel, sparando i capelli in tutte le direzioni.
 
Quando tornò alla stanza, sembrava che Dean volesse fare di tutto per non guardarlo, ma al momento di aprire la porta, dovette arrendersi.
Come diavolo ti sei conciato??”
“Si chiama GIOVENTÚ, Dean.” Disse Sam con un sorrisetto.
“Sembri un dannato hippie! Sistemati quei capelli, prima di uscire!”

“Vuoi sistemarmeli tu?” lo invitò.
“N-no. Arrangiati. I capelli sono i tuoi.” E lo sorpassò.
Sam sospirò. Chissà le scenate alla tavola calda.
 
 
Qualche minuto dopo, alla tavola calda, Sam pensò che era peggio di quello che pensava.

Dean aveva preso una fetta di torta per lui, ma non ne aveva assaggiato neanche un cucchiaino, faceva finta di volerla assaggiare ma poi si rimetteva le mani sulla faccia, mentre Sam mangiava il suo croissant e trangugiava il suo cappuccino.
“Non mangi? Vuoi il mio croissant?”
“Io..credo di aver mal di testa.”disse Dean mettendosi le mani sulla faccia.

“Naturale. Con tutto il casino della disco di ieri.”
Dean lo fulminò con un’occhiata.
“Se non la vuoi, la mangio i..” fece per prendere la torta, ma Dean lo bloccò con la mano, nel farlo vide che aveva appoggiato la mano su quella di Sam e la ritrasse, come scottato.
“Ho..cambiato idea.”
“Certo.”

Dean cominciò a prendere a forchettate la torta come se ne andasse della sua vita, mentre Sam lo guardava basito.
“Sembra che ti stia per venire un attacco di panico, sai? Per come stai, sono stupito del fatto che non sei scappato nel cuore della notte come un ladro.”
Dean quasi si affogò nella torta.

“Non..non l’avrei mai fatto. Dopo tutto quello che ho fatto per riaverti con me, come potevo andarmene?”
Sam sembrò addolcirsi per un attimo.
“Faresti di tutto perché restassi con te, eh?”
Dean lo guardò sospettoso.

“Sai che è così…cosa..”
“Anche… scoparmi?
A quella parola, Dean cominciò a tossire così tanto che Sam credette che gli sarebbe venuto un attacco e si sentì un po' in colpa, ma durò poco. Subito dopo, guardò per aria come un monello dispettoso.

“TI SEMBRA DIVERTENTE? È TUTTO UN GIOCO PER TE?” urlò, sbattendo le mani sul tavolo.
“Dean, ci stanno guardando.”
ME NE FOTTO!” disse Dean alzandosi dalla tavola e lasciando il locale.

Sam sospirò. Forse aveva esagerato con le battute, Dean l’aveva presa peggio di quanto pensava. E adesso? Cosa avrebbero fatto?
Ma perché non poteva accettare solo che si amavano e basta?
Un pensiero lo toccò fino a fargli dolere il cuore.
Forse…forse in fin dei conti Dean non lo amava. Non davvero, pensò con le lacrime agli occhi.

E quello che era successo…non aveva significato niente.
 
 
 



Tornò al motel con il morale sottoterra, aspettandosi di litigare, vide Dean che si teneva la radice del naso ed era in piedi in silenzio.
“Dean, senti, mi dispiace, sono un imbecille, se vuoi, possiamo, parl..” disse, voltandosi un attimo,verso il letto.

Non riuscì a finire la frase che Dean gli girò la faccia con un bacio.
Subito dopo entrambi crollarono sul letto, Dean sopra di lui che si faceva strada in mezzo alle sue gambe.
Aiuto, che sta facendo!!!
Non era proprio il caso che si mettesse su di lui, Sam non si controllava quando Dean era troppo vicino a lui e chissà che effetto avrebbe potuto avere il suo corpo!
“Dean..”

Dean gli prese il volto tra le mani e lo baciò, e continuò a baciarlo con disperazione e sete, tanta sete, come se stesse affogando e avesse sempre sete, tanta sete, di lui.
Sam pensò che era così che dovevano sentirsi i vampiri.
Poi Dean si staccò, l’espressione quasi sofferente, come se se lo imponesse.
“Maledizione.”

“Dean! Se lasciassi che ne parlassimo, invece di saltarmi addosso ogni volta..magari..”
“No, non voglio che ne parliamo!”
“Perché?? Magari risolveremmo..”
Non capisci?? Non possiamo parlarne!! Perché se ne parlassimo io..dovrei dire che questo è…questo è.. DISGUSTOSO, SAM!”

Sam sentì un sacco di punture di spille dentro il suo stomaco.
“Io..ti disgusto?”
“NON TU. LO SAI, IO, TE, NOI, QUESTO!” gesticolò come un forsennato.

“Mi sembri…fuori di testa.” Disse Sam, preda di una rabbia gelida.
Certo che lo siamo!! Io e te, siamo fuori di testa! Siamo dei pazzi!! Altrimenti come giudichi quello che abbiamo fatto!”
“Eccitante?”

Dean lo guardò a bocca aperta e Sam pensò avrebbe avuto un attacco vero.
“Ohhhh andiamo, non fare il puritano, Dean! Non dopo ieri sera, non dopo come mi sei saltato addosso!!”
“Mi hai provocato!!”

“Ohhh adesso la colpa è mia?? Ma NON SONO IO AD AVERTI BACIATO!! O MI SBAGLIO??”
“ERO SOTTO INCANTESIMO PER COLPA DEL TUO INCANTESIMO! Tu…mi hai stregato!” disse, puntandogli il dito.

Lo schiaffo arrivò inaspettato. Ma Dean non reagì, pensò di esserselo meritato.
“Come osi…dare la colpa a me..sei un..un bastardo, Dean.”
“Perché non chiamare le cose con il proprio nome? Eravamo stregati, Sam!”

“Quando siamo tornati al motel, non mi sembravi tanto stregato, eppure..mi hai baciato lo stesso!”
Dean si passò la mano sulla faccia.
“O non è così???”

“Che cosa vuoi che ti dica, che ero confuso? LO ERO! Vuoi che ti dica che non lo sono ora? Non posso! Ero confuso, lo sono ancora, diosanto! “
“E questo non ti fa porre delle domande?”
“Che genere di domande?”
Sam si avvicinò di più.

“Magari c’è qualcosa tra noi..c’è sempre stata..”
“No..”
“Dean, negarlo a te stesso, non ti farà stare meglio, non cancellerà ciò che c’è stato!”
Dean continuava a scuotere la testa.

“Maledizione, Dean, io ti vedo! Lo vedo come mi guardi! Quando facevamo la doccia insieme, quando baciavo quei ragazzi, ti ho visto!! “
Dean lo guardò scioccato.
“Che cosa hai visto?”

“La tua gelosia, la tua ATTRAZIONE nei miei confronti!”

“Cosa…era dunque tutto premeditato dunque?”
Sam lo guardò stupito.
“Premeditato?”

“Ma certo! Dovevo capirlo subito! Dai tuoi comportamenti strani da quando sei tornato! Sam QUESTO NON SEI TU. Non so cosa ti ha fatto Lucifer, cosa ti ha fatto vedere quando eri là, ma questo non sei tu.”

“Che cazzo ne sai di come sono io?” Sam cominciava a innervosirsi.

“So che MIO FRATELLO, non direbbe queste cose, non farebbe questi pensieri, NON VORREBBE QUESTO! E INFATTI ti comporti in questo modo dopo che sei uscito dalla gabbia, Sam, questo non sei tu, devi lasciare che ti aiuti!”

Sam fece per dargli un pugno che Dean parò.
“GUARDAMI! Tu se attratto da me, prova a negarlo!”
“No, non voglio farmi mio fratello minore, non mi costringerai a dire una cosa del genere, NO!”
Sam lo inchiodò al muro.

“Non è vero. Tu mi desideri.” Gli respirò sulle labbra.
Dean tremò, guardando le sue labbra.
Rivoltò le posizioni e lo baciò di nuovo, disperatamente.
“No!! Non importa cosa voglio o..credo..o CREDIAMO DI SENTIRE! Non è reale, Sam! E dobbiamo darci un taglio,.”

“Non parli sul serio..come credi di poter dimenticare.. QUESTO???..”

“LO FAREMO! Dimenticheremo, perché non è normale, Sam. Siamo fratelli! Cazzo. Noi..dimenticheremo, e non ne parleremo. Più. Mai più.”

Sbattè la porta andandosene e Sam si accasciò contro la testiera del letto, si prese i capelli tra le mani, stringendoseli forte tra le dita, e con le lacrime agli occhi, un istante dopo scoppiò in singhiozzi disperati.
 
Io tifo per te pasticcino, ma tuo fratello è un tale coglione.
Da retta a me, Sam.
Dean..ti spezzerà il cuore…

Le parole di Gabriel poco prima che andasse via con Dean, gli rimbombarono nella mente.
Adam….
 
“Guardalo, Adam, non fa altro che pensare al fratellone, bello, sexy e ottuso, non gli  importa di te, non gli è mai importato. E neanche a Dean, farebbero a cambio per farti stare qui in una fossa per l’eternità pur di stare sempre INSIEME. In tutti i sensi.”

“GABRIEL. GABRIEEEEL.”
Gabriel arrivò al terzo richiamo e quando vide Sam con gli occhi rossi e gonfi gli si strinse il cuore.

“Io lo ammazzo. Definitivamente stavolta. Dov’è?? Dov’è???”
“Lascia perdere. Lascia..” disse Sam, aggrappandosi a lui e poi accasciandosi tra le sue braccia.
 
 
 
 
 



*

Dean era corso via, disperato.
Era scappato da Sam. Ancora!
Perché non poteva fare a meno di farlo soffrire? Di essere un tale coglione, sempre??
Perché???

Va bene, Sam aveva ragione, desiderava baciarlo, fare anche ..SESSO con lui..dio sì.
Dolcemente, lentamente, abbracciarlo e coccolarlo fino all’alba.
Ma non era normale! Erano fratelli e desiderarlo non lo rendeva più umano!

E poi era quasi DISPERATO e straziato all’idea che tutto questo fosse successo per via dell’incantesimo.
O forse addirittura da prima! Sam non era più lo stesso da quando era tornato dalla gabbia e si vedeva. Era più fragile, strano…andava con gli uomini!

Se Lucifero gli avesse fatto qualcosa e suo fratello credesse solamente di essere innamorato di lui??
Come poteva approfittarsi della sua fragilità? Come poteva quando NON ERA SICURO?
Che cosa gli aveva detto Lucifero nella gabbia? Che cazzo gli aveva detto??

mi chiedo se sono pensieri MIEI o pensieri che mi ha inculcato Lucifer..”
 
“Dean..”
Si era seduto su un gradino, disperato, a qualche chilometro dal motel, quando udì una voce fresca, bianca, una voce confortante. Una voce…amica.
“Castiel..sei tu..”

“Avresti voluto che fosse qualcun altro?”
“Io..Sam..noi..abbiamo…”
“Litigato, sì, lo so.”
“Come..”

Sam ha chiamato Gabriel, è da lui adesso.”
Dean sgranò gli occhi e spalancò la bocca.
“è tutta colpa mia. Adesso mi odia.” Disse mettendosi le mani sulla faccia.

“Dean, Sam è tuo fratello. Non potrebbe mai odiarti.”
“Non sai cosa gli ho fatto.” Disse lui.
Castiel sospirò.

“Quando ho liberato Sam dalla gabbia, non pensavo sarebbe successo questo.”
Dean spalancò gli occhi a dismisura.
“Tu….COSA???”

“Io e Crowley, certo. Lo abbiamo liberato. Credevi fossero state le tue preghiere, Dean?”
“No…..tu non hai un simile potere….”

“Ma Crowley, sì.” Disse Castiel e cominciò a raccontare.
 
 
 
 
Sono il re dell’inferno adesso, posso andare dovunque e quindi per me non è stato difficile, andare anche a vedere la Gabbia.

Ero attirato fortemente da essa. Non so perché sapevo che c’erano ben due Winchester lì dentro adesso, e in fin dei conti ho sempre avuto una sorta di ossessione per quei piccoli mostri. Fatto sta che avrei dovuto stare lontano, da loro. In fin dei conti, ho contribuito a intrappolare Lucifero no? in parte è colpa mia, non ci tenevo ad affrontarlo né a vederlo.

Tuttavia, le voci erano giunte. Sapevo di Sam. Mi dispiaceva, in fondo. Non ho potuto fare a meno di avvicinarmi.
Anche perché le GRIDA le sentivo a chilometri dall’inferno.

Ma quello che mi sconvolse di più, fu vedere Lucifero e Michael, guardare Sam contorcersi e tormentarsi, come in preda alla follia.
Parlare da solo.
Lucifero mi vide e vide il mio terrore.

“Che cosa gli stai facendo?” domandò Crowley.
“Io?? Niente! Non vedi? È soffocato dai suoi demoni interiori!” disse Lucifero.
“Ma dai! Che grazioso gioco di parole! E scommetto che tu non c’entri niente eh? “
Lucifero gli rimandò un’occhiata gelida.

“Senti..Adesso che dici di lasciarlo stare? Il ragazzo non ha già sofferto abbastanza?? Se…se vuoi, posso mandarti altre prede..con cui divertirti. Posso tentare di farli passare dalla gabbia!”
“Sei davvero così scemo come sembri?” chiese l’altro arcangelo.

“E tu chi sei??? Ohhh, adesso ho capito. Sei quella volpe di Michael. Ti credi sempre più furbo degli altri eh?? Così tanto furbo che volevi uccidere tuo fratello e adesso sei rinchiuso qui insieme a lui.”
“Avrò voluto pure ucciderlo, ma io ALMENO GLI CREDO E LO OSSERVO. IO LO CONOSCO!”

Sam continuava a gridare e stonava i timpani di Crowley.
“Siete fuori di testa. Io me ne vado. Buon divertimento per l’eternità!”
 
Crowley aspetta!”

“Per sentire altre assurdità?” chiese il demone.
“Ti prego, portalo via.”disse Michael.
Crowley lo guardò e poi scoppiò a ridere.
“La peste è troppo per voi? Mi dispiace, Sam ci si è ficcato da solo, ha compiuto la sua scelta e dovete rispettarla. Magari imparerete ad amarvi!”

Non era vero. Stava recitando. Voleva vedere dove volevano arrivare.
“Ma non siamo noi quelli che SAM AMA.” Disse Lucifero.
Crowley li guardò con curiosità, poi guardò Sam che stava canticchiando una litania.
“Che cosa sta sussurrando?”
“Tutti i suoi rimpianti.” Disse Michael.

“Che l’hanno portato lontano dal fratellone.” Disse lucifero.
 
Crowley si avvicinò e sentì Sam sussurrare.
“Non volevo andare a Stanford..ho sofferto più io di te, Dean, perdonami..perdonami se ho amato qualcun altro..se ti ho lasciato..”

“Che cosa hai fatto a quel povero ragazzo, verme?” chiese Crowley.
“Mi annoiavo! E ho pensato di  usare uno dei miei colpi migliori. Giocare con la mente umana e portarla ad affrontare i suoi demoni più grandi, la sua grande ossessione. Non mi chiamano il diavolo mica a caso eh? Ma non pensavo di scovare una SIMLE OSSESSIONE.”

“Dean e Sam sono stati sempre molto legati. Questo è troppo anche per te, Luci.”
“MIO FRATELLO non lo sta facendo soffrire ma quello che si agita dentro di lui sì.” Disse Michael, abbarbicandosi alla gabbia.
“La sua anima? Tutti i mortali ne hanno una e io personalmente l’ho sempre trovata una cosa molto tediosa.” Disse Crowley.

“Sei proprio un coglione, lo sai? Sam è innamorato di suo fratello! LO AMA! “
“Ma..questo è ovvio.”
Lucifer alzò gli occhi al cielo, agitò la mano e Sam gridò ancora.
 

Dì ai presenti cosa vorresti che Dean ti avesse fatto quando avete litigato per Ruby, Sammy.”
“Vorrei…vorrei che mi avesse sbattuto al muro e mi avesse detto: fai l’amore con me, non con lei. Vorrei che mi avesse confessato che era GELOSO. “
Crowley sbarrò gli occhi e poi guardò Lucifer.
“Smettila. Subito.” guardò Adam che assisteva a tutto in un cantuccio buio.

“Fallo almeno per rispetto nei confronti di un ragazzino.”

“Ma guarda. Dunque in fin dei conti ce l’hai anche tu un’anima?” chiese Lucifero.
Maledizione, Lucifero, smettila.” Disse, poi si leccò le labbra. “Non vale la pena tormentarlo così.”
“Se non vuoi che resti qui, puoi sempre dargli una possibilità.” Disse Michael. “Prendi il ragazzo, con te, liberalo.”

“Per farlo..dovrei aprire la gabbia. “
“Ops!” disse Lucifero.
Perché volete che liberi Sam? Vi ha rinchiusi qui! Dovreste volere per lui un destino peggiore della morte!” disse Crowley.
Michael e Lucifer si guardarono.
Il volto di Michael si fece triste.

“Forse perché…da un certo punto di vista, io lo capisco.”
Crowley sbarrò gli occhi nel vedere Lucifer cingere Michael con un braccio.
“Nostro padre voleva che ci uccidessimo , ha addirittura creato una stirpe di sangue per questo..ma non siamo mai stati bravi ad assolvere questo compito.. perché forse era un altro, il nostro destino.”
“Oddio..”

“Per questo devi liberare Sam. Così loro forse…avranno una possibilità. Diversamente da noi!” disse Michael.
“Mi credi così sciocco? Io libero Sam, e voi scappate dalla gabbia e fate scoppiare un'altra apocalisse.”

“OH MIO DIO fatti aiutare dal tuo angelo preferito se credi! Così controllerà che non scappiamo mentre tu riporti il frugoletto a casa dal suo amato fratellone!”
“Io..”

“Oh falla finita vecchio scimmione, sappiamo che non vedi l’ora di liberare il cucciolo di cane troppo cresciuto! Le ami queste scimmie senza peli!” disse Lucifer.

“I miei poteri mi consentono di tirare fuori una sola persona..” disse Crowley guardando Adam che nel frattempo si contorceva chissà preda di quali demoni interni e Sam aveva momentaneamente abbandonato i suoi, per abbracciare e cullare il minore.
“Sta tranquillo…sta tranquillo..ci sono io con te, sarò un bravo fratello con te, non come lo sono stato con Dean.”
Crowley non voleva più ascoltare.

“Beh, non crediamo che Dean si lamenterà.” Disse Lucifer.
 
Con l’aiuto di Crowley portammo fuori Sam dalla gabbia, lui era sceso a prenderlo, mentre io controllavo che gli arcangeli non fuggivano, grazie alla mia grazia angelica avevo reso la gabbia paralizzante per tutti tranne che per Sam.
Fu brutto vedere gli occhi dei miei fratelli, come quelli di chi è stato tradito dalla sua stessa famiglia.

Fu ancora più brutto vedere quelli delusi di Adam.
Ma stavamo facendo qualcosa di bello, di buono.
Il pensiero che sareste stati riuniti da li a breve, mi dava FORZA.
 
Una volta arrivati sulla Terra, chiesi a Sam di dimenticare quello che riguardava me e Crowley, di dimenticare che eravamo stati NOI a portarlo su, non volevamo che facessi delle domande, su cosa gli fosse capitato quando era nella gabbia. Domande a cui non ero pronto a rispondere.

Parlai con Crowley, gli chiesi perché l’aveva fatto, lui mi disse che avrebbe comunque salvato Sam, anche senza il piano di Lucifer. Non voleva vedere quel mostriciattolo nella gabbia, gli faceva tenerezza.

Gli credetti. Volevo credergli.
E finimmo a letto insieme.
 
Il pugno che Dean gli assestò non arrivò proprio in maniera inaspettata.
“Sapevi che Sam era innamorato di ME e non mi hai detto NIENTE??”

Castiel si toccò la mascella, vide gli occhi verdi di Dean.
Smeraldo liquido..
Il suo sguardo affranto, e si chiese quante altre volte, avrebbe dovuto deluderlo.






















Note dell'autrice: ragazzi non so dirvi quanto sta diventando importante questa storia per me!!! Ci penso tutto il giorno, ho il batticuore quando ci penso...aiutoooo xd sto impazzendo xd ora parliamo del capitolo: non ve l'aspettavate questo retroscena della gabbia vero? xd l'ho studiato quasi dall'inizio, mi piaceva l'idea che, visto che nel telefilm c'è stata un po di confusione riguardo a chi avesse fatto uscire davvero Sam dalla gabbia, una volta Castiel disse che l'aveva fatto lui, poi si diede il merito a Crowley, poi di nuovo è stato Castiel...e io sto ancora cercando di capire il VERO salvatore, visto che non ci sono ancora riuscita e ogni volta che mi rivedo le puntate mi dico: stavolta me lo ricorderò e invece NOOOO XD

a parte tutto, visto che entrambi si danno il merito, ho deciso di fare in modo che COLLABORASSERO e non se ne parlasse più xd

riguardo a Michae e Lucifer se qualcuno li trovasse OOC non lo so, ma in realtà mi è sempre sembrato così ambiguo il loro rapporto che anche immaginarli insieme, non mi fa poi così strano, almeno dalle poche battute che si sono scambiati i due. Poi quella frase di Michael "io amo mio fratello ma lo ucciderò lo stesso" può avere molti significati no? in linea di massima mi piaceva inoltre, l'idea di un Crowley che va a vedere Sam, essendo re egli inferi mi piace pensare che può andare dove cavolo gli pare LOL e che l'idea di farlo uscire sia scaturita dai due.

ovviamente Crowley si sarebbe inventato qualcos'altro per farlo uscire se non gli avessero dato l'idea, mi piace sottolineare questa cosa :))

riguardo SAM E DEAN sono stata molto combattuta, parte di me desiderava ardentemente che Sam si svegliasse tra le braccia di Dean e che il maggiore accettasse semplicemente la cosa, mi sono tolta il sonno a pensarci cercando una soluzione, non volevo che una storia che avevo delineato semplice e un po' buffa e un po' fluff, si trasformasse, ma...non ce l'ho fatta! Per quanto lo desideravo, non riuscivo a immaginare Dean che la prendesse bene, avrei inoltre dovuto rinunciare a tante scene e capitoli che avevo immaginato, e non me la sono sentita di ritrasformare la storia..insomma, mi sono sentita un po' come un "profeta" di Spn, che vede cose che sono già scritte LOL

lo so, adesso voi odiate Dean, ma cercherà di farsi perdonare, vedrete xd
   
 
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