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Autore: Spensieratezza    14/09/2020    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Il mondo è dei pazzi, dei visionari, dei geni, degli incompresi.
Ma non lo governano.
Essi sono esclusi, non hanno a disposizione il regno dei cielo, che è a loro precluso.
Rimangono sempre fuori.

A guardare.
Einstein era un genio, ma fu bocciato in matematica.
La maggior parte dei geni, resta sullo sfondo, non è interessata a mettersi al centro dell’attenzione.
E poi ci sono i burloni.
Ci sono quelli come me.

Non hanno nessun talento speciale, nessun valore che li contraddistingue, tranne una smisurata voglia di affetto, che rimane celata e si nasconde tramite scherzi e burle che sgorgano da un animo annoiato e irriverente.
I miei scherzi erano il mio modo di attirare l’attenzione sugli altri.

Ero affascinato dall’umanità, ma non mi sarei mai abbassato a chiedere attenzione, no, gli arcangeli non chiedono e non pregano.
Mai.
Però mi piaceva la reazione che avevano gli altri ogni volta che passavo.

Perché l’arcangelo Gabriel quando passa, te ne accorgi. Lascia un segno.
I miei scherzi, erano il mio segno.
Mi piaceva sconvolgere il mondo, rotolarlo e reinventarlo nel mio animo annoiato, pensare a come era e a come avrei voluto che fosse.
Un grande, gigantesco paese delle meraviglie.
E così sono diventato il trickster.

Così tanto intrappolato nel mio ruolo, da non riuscire più a distinguere o anche solo a ricordare chi fossi prima di essere LUI.
Ma poi sono arrivati i Winchester.
Ero arrabbiato. Come hanno osato interrompere il mio spettacolo teatrale??
 
Ma allo stesso tempo, ero anche affascinato! Quei…irriverenti koala senza coda, hanno osato sfidarmi.

“Dovete smettere di darmi la caccia.” Ma non era la verità.
La verità era che ADORAVO che mi dessero la caccia. Adoravo essere la preda, sapendo che non avrebbero mai potuto prendermi. È intrigante e affascinante il gioco del gatto con il topo, e io forse adoravo essere il topo.

Mi ero sentito IMPORTANTE quando i Winchester si accorsero che esistevo e volevano addirittura uccidermi.
Loro si erano ACCORTI che io ESISTEVO. Ero abituato a sconvolgere gli animi della gente , seppur loro non capivano chi fossi, seppur non riuscivano quasi a ricordare il mio volto o accorgersi della mia esistenza ma quei mostriciattoli si erano accorti della mia esistenza!
E mi avevano SFIDATO.

La verità era che io non volevo che interrompessero la caccia, mi piaceva!
Eppure…io li avrei minacciati di interromperla, lo stesso, perché…
Erano un pericolo vero per me. E oltre al gioco, io ci tenevo davvero alla mia vita.
 
Perché uccisi Dean Winchester tutte quelle volte? Non lo so neanche io, davvero. Ero furibondo, sì, forse lo ero. Con loro perché ancora una volta si trovavano in un posto in cui non si dovevano trovare, perché ancora una volta rischiavano di rovinarmi la festa.
Ma forse non è vero..forse cercavo solo un modo per non interrompere il divertimento. Adoravo giocare con loro.

E poi loro avevano cercato di uccidermi in fondo.
 
L’ultima volta….non avrebbe dovuto finire così. Non volevo che Dean morisse. Non davvero perlomeno.
Quell’esperienza segnò loro, come me.

Non mi capivo, non capivo più cosa mi stava succedendo. Ero cambiato, non ero più solo il burlone, mi stavo trasformando in un essere crudele. E questo mi scosse profondamente.
Ma uno come me non si mette a piangere sul cuscino, non chiede perdono e non ha rimorsi, sono un essere strano.
Se mi dovessi raffigurare come nel paese di Alice, direi che io sono il cappellaio matto.

Ma cosa fa, il cappellaio matto, quando va fuori di testa? Quando un grosso turbamento interiore lo sconvolge ?
Forse diventa normale.
Normale…
Uno dei miei peggiori incubi.

Essere normali, significa essere annichilito dalla noia di dei giorni tutti uguali, vivere l’orrore e la banalità di giorni senza fine.
Questo è il vero orrore.
E poi diventi serio, diventi filosofico, ma anche triste, amareggiato, stanco, disilluso, spento, aggressivo, con te stesso e con gli altri.
Io non volevo diventare così!

E odiavo Sam Winchester e anche suo fratello Dean per avermi fatto diventare così, per avermi dato una coscienza!
Ero venuto a conoscenza del fatto che gli angeli miei fratelli, avevano in programma un destino torbido per loro.
Vorrei dire che l’ho fatto per questo, per impedire loro di rimanere intrappolati in un destino di sofferenza e morte e per non permettere ai miei fratelli di giocare con loro.

Vorrei poter dire questo ma sarebbe la giustificazione degli ipocriti.
L’ho fatto perché…
La mia vera anima era uscita fuori…
E l’anima spesso è crudele, tanto più è capace di soffrire.
Avevo scavato troppo a fondo nella mia solitudine e in questo modo avevo ferito altri.

Feriamo sempre gli altri quando non possiamo ferire più noi stessi. O forse quando ferire noi stessi non ci basta più.
 
Le vite dei Winchester mio malgrado, si sono intrecciate di nuovo, quel giorno che poi mi hanno intrappolato nel cerchio di olio santo, li odiai, li odiai profondamente, perché tiravano in ballo la mia famiglia. Non volevo parlare di loro.

Ma poi vidi con quanta devozione Castiel stava dalla loro parte.
Ero invidioso, non in senso cattivo. Bramavo una tale devozione, che si avvicinava a un concetto di famiglia. Desideravo farne parte.
Nonostante quello che dicessi.
E nonostante amassi mio fratello Lucifer..mi resi conto di amare mio fratello Castiel di più.

Se fosse rimasto libero sulla Terra, oltre ad uccidere gli umani, avrebbe ucciso anche lui che avrebbe cercato di impedirlo.
Non potevo lasciarglielo fare.
 
Successivamente cercai di rifarmi una vita, in questa mia pasticceria, anche se a dire la verità forse avrei dovuto creare un negozio di scherzi, ma ho sempre amato così tanto i dolci.

Poi Castiel mi disse che Sam era tornato e aveva litigato con suo fratello, Dean.
Capii subito che mi nascondeva qualcosa, non mi stava dicendo tutto, ma in fondo non mi importava più di tanto.
Certo, per venire da me, che gli avevo ucciso il fratello, più e più volte, il cucciolo doveva essere davvero disperato.
Che gran colpo per Dean!

Riderei, ma..mio fratello è stato rinchiuso per l’ennesima volta, non mi va di ridere.
 
Non riesco proprio a capire come Dean possa far soffrire suo fratello così.
Non ho avuto un bel rapporto con i miei fratelli, ma..due di loro sono rinchiusi, uno addirittura da mille anni.

Se fossero liberi e li avessi qui davanti, e non cercassero di uccidermi, ovviamente, farei di tutto per loro.Gli darei torte gratis tutti i giorni, andremmo al lunapark, li riempirei di scherzi.
Come può Dean, trattare male suo fratello?
Ero stato contento di aiutare Sam, tramite le sue torte. Un po' un modo per farmi perdonare per tutti i casini che gli ho causato.
Non credo lui lo abbia capito ma va bene così.

Non mi aspettavo che Sam fosse innamorato del fratello, Voglio dire, Dean è un tale coglione.
Ma in fondo a me piace Cassie.
Una delle giornate più belle della mia vita è stata quando ci siamo confessati i nostri segreti sui nostri sentimenti per i coglioni number one.
Ma poi, è arrivata quella telefonata.
 
“Gabriel…sono Sam Winchester.”

Oh!! Il cucciolo di alce! Pensavo di non risentirlo più ora che si è ricreato l’idillio con il fratellone.
“Sammy! Come stai, piccolo pasticciere. Hai appena fatto sesso?”
“Non ho…fatto sesso, Gabriel! Pensi solo a quello?”
“Piccolo batuffolo di dolce. Sono le tre del mattino..”
“Già..ehm, scusami, ma non riesco  a dormire. IO..ho saputo una cosa e mi sentirei un verme a non raccontartela.”

Ero subito rabbrividito, ma avevo cercato di dissimulare.
“Hai scoperto una torta da trentacinque strati e non me ne hai lasciato neanche una fetta? Fai bene a sentirti in colpa, scoiat..”
“Gabriel, ascoltami!! Castiel..è innamorato di te!!”
Silenzio.

“Da te, sapevo di non potermi aspettare uno scherzo della mia portata, ma questo fa davvero cagare, Sam! Devo farti qualche lezione.”
“Non mi credi??? È vero!!!”
“è così sgamabile…ma perché lo stai facendo? Era meglio che cambiavi il soggetto. Buonanotte, Sam..”

“No, aspetta, Gabriel, ti prego, non riattaccare! Tu..devi ascoltarmi!”
Gabriel aveva sbuffato.
“Hai tre minuti.”
Sam gli aveva detto quello che Dean gli aveva detto in macchina.
“Hai finito??”
“Sì.”

“Bene!! Allora adesso puoi tornartene all’inferno, in compagnia del tuo amato Lucifer! Anzi, sai che ti dico?? Portaci pure Castiel e poi prendetevi un bel caffè nella gabbia, anzi, trasformatelo in una sala da te con qualche pasticcino!!”
“Ma che ti prende? Non ti sei mai comportato così! Gabriel, io credevo che fosse quello che volevi, non hai detto che ti piaceva? Gabe, Gabe, parlami, ti prego. Io pensavo che tu..”

“Proprio non ci arrivi eh Samuel? Eppure ho sempre pensato fossi il fratello intelligente!”
Sam ascoltava basito. Gabriel non poteva dargli torto. In fin dei conti quando mai lo chiamava Samuel?

Sai che c’è?? Avrei davvero VOLUTO fosse uno scherzo, perché altrimenti non sarei costretto a dire una cosa che il mio ORGOGLIO ego ferito, non dice MAI facilmente, tranne in occasioni veramente rare! Che i miei desideri FANNO SCHIFO e che mi hai appena fatto desiderare di non aver mai desiderato qualcosa!!”
“Gabriel io non capisco! Pensavo…che saresti stato felice di saperlo.”

“FELICE???? Sarebbe stato meglio NON SAPERLO!! Felice, Sammy? Come si può essere FELICI quando chi AMI, preferisce comunque scopare con qualcun altro, piuttosto che con te, nonostante preferisca te? E nonostante tutto, ti rinnega per qualcuno CHE NON AMA?? Hai uno strano concetto della felicità, tu, ma davvero non mi sorprende questo, visto chi ami tu!”

“Gabriel, io non voglio litigare..quindi ignorerò ciò che hai detto..ma lascia che ti dica che..insomma, tu hai ragione, Cas è confuso, ma..puoi ancora farlo rinsavire. Lui vuole te, potete essere felici insieme. Io non..”

“Convincerlo?? Sammy, tu non capisci. Pensi di avermi dato una bella notizia? Dimmi una cosa, credi davvero che UNO COME ME, si riduca a supplicare? O peggio, a CHIEDERE? Che c’è da vedere ancora? Ha preferito UN DEMONE, piuttosto che il sottoscritto. Sai quanti posso avere io? Miliardi. Posso avere TUTTO IL MONDO. È ancora peggio sapere che non mi ha detto niente per PAURA. Mi sono messo contro un MIO FRATELLO, per aiutarvi! Capisci? Io con Lucifer che..”

Sam sentì Gabriel quasi singhiozzare.
Ma si trattenne. Gabriel era fatto così.
“Non starò mai con un codardo. Per me, Castiel può anche andarsene all’inferno. Tanto ci è già. “
“Gabriel, io..”
“Lascia stare, pasticcino. E buonanotte.”
 
Interruppi la comunicazione con Sam.

Non dovevo trattare male il pasticcino, lui pensava di farmi un favore.
Ma evidentemente è il mio destino. Essere crudele con gli altri. Non posso fare a meno di essere cattivo.
In fin dei conti doveva essere per questo che Castiel aveva scelto perfino un demone che me!
Castiel, perché l’hai fatto?

È questo che significa avere il cuore spezzato? Perché se significa questo, non voglio provarlo.
Perché non mi ami, Cas? Tu non mi ami..altrimenti non avresti mai…
“MAI!!!!”
spacco lo specchio buttandogli un vaso addosso. Faccio crollare tutti gli oggetti della scrivania, spingo l’attaccapanni che cadde. Poi con i miei poteri ripristino il vetro e gli oggetti distrutti.

Poi li rispacco, solo con il potere della mia mente, come un dannato esp.
Crollo in ginocchio. Tenendomi la testa tra le mani.
Sento la mia follia a lungo trattenuta, lottare per uscire fuori, dirompere come una diga che aspettava di esplodere.
Sono sempre stato così, una diga pronta a esplodere.

Uno scherzo..un trickster come me!
Come ho potuto illudermi…
Che qualcuno avrebbe potuto amarmi??
Come ho potuto illudermi che LUI....

Avrebbe potuto amarmi.
 
 
 
Quando sentii Sam piangere e pregarmi, qualcosa di simile a un dispiacere mi perforò i timpani.
Non mi ero sentito così male quando uccisi Dean . E Sam pianse e soffrì per colpa mia,

Forse perché sapevo da cosa dipendeva il suo dolore e sapevo che gli avrei porso fine prima o poi.
Ma stavolta non sapevo cosa turbava Sam ed  l’incubo di tutti noi..
non sapere come aiutare qualcuno.
Sam era come una stella marina. Sai che è fragile e temi che possa andare via, fuori dall’acqua, perché una volta fuori dall’acqua sarà completamente indifesa.

Quando lo vidi piangere, in quel modo, mi ricordò proprio una stella marina. Ricordai le parole che gli dissi a proposito di Dean. Sul fatto che gli avrebbe spezzato il cuore. Non ricordo un’altra volta della mia vita in cui avessi sperato di sbagliarmi.
 
 
“Dean, ascoltami, io..non volevo farti soffrire, non volevo far soffrire né te, né Sam..”
“Ma l’hai fatto. Hai fatto soffrire anche tuo fratello. Almeno ne sei al corrente?”

“Fratello?? CHI?”
Dean sbuffò.
“Ma che bellezza. Io e te siamo più simili di quanto pensiamo. Non che questo mi sia di grande conforto!”
“Dean, che cosa..”

“Io e te!!! Continuiamo a far soffrire chi ci ama!! E anche chi non pensavamo di amare!!”
Due reazioni differenti li colsero di sorpresa.
Dean si mise una mano sulla bocca e Castiel invece era troppo sorpreso e orripilato per accorgersene.
“I-io…non volevo dire..non che io ami Sam, m-ma…ma…”
“Dean, che cosa stai dicendo??? Cosa sono questi discorsi? Cosa c’entri tu con me???”

Dean tornò a guardarlo in tono duro.
“Gabriel TI AMA! E tu te la fai con il re degli inferi, povero, stupido coglione.”
“No…non è vero..ma…amare..amare in senso..insieme? In quel senso?”
“No, guarda, ti vuole con sé, per pettinarti i capelli. Certo che intendo in quel senso, svegliati Castiel!”
“Dici sul serio?”
“Tze…perché dovrei inventarmelo..”

“Perché mi dici questo? Io mi sono confidato con te..va bene, adesso, sei arrabbiato con me, ma questo non ti da il diritto di scherzare su..”
“TI STO FACENDO IL FAVORE CHE TU NON MI HAI FATTO!!” gridò Dean.
Castiel lo guardò e il suo sguardo vitreo lo fece apparire a Dean, più fragile che mai.
“E non sono incazzato con te..sono incazzato a morte con te, ma…tu hai tirato fuori il mio fratellino e io..io te lo devo..” disse Dean con voce tremante.

Per qualche attimo Castiel sembrò preda di un doloroso conflitto poi abbracciò Dean che timidamente ricambiò.
“Io devo andare a parlare con Gabriel.”
“Portami con te!! Devo vedere Sam, devo..chiedergli scusa.”
Castiel lo guardò.
“No. è meglio se vado da solo, adesso.”

“NO!! IO TE L’HO DETTO. Me lo devi. Castiel, ti prego..non farmi affrontare un viaggio in queste condizioni..portami con te.”
Dean era quasi supplicante, ma Castiel lo guardò sentendosi in colpa.
“Dean, ho visto Gabriel prima. Era a dir poco infuriato, Sam era distrutto, se adesso ti porto con me, cacceranno via entrambi. Se vado da solo, c’è una possibilità che mi ricevano. Non posso..portarti. Mi disp..”
Stavolta arrivò lo schiaffo in pieno volto.

“Mi dispiace.” Finì di dire lui, prima di smaterializzarsi.
 
MALEDETTI ANGELI!!”Inveì Dean al nulla.






















Note dell'autrice: ciao ragazzi. Mamma mia, quanto angst xd Allora specifico che quando Gabe dice di amare Lucifer intende in modo fraterno xd lo dico per non far si che venga fraintesa la cosa xd

Poi voglio dire una cosa su Gabriel : se vi sembra strana la sua reazione riguardo allo scoprire che Cas sia innamorato di lui , avete perfettamente ragione, può sembrare una cosa senza senso, però io mi sono immaginata il carattere di Gabriel e lui me lo immagino come uno molto orgoglioso !! Secondo me dovrebbe essere dura per lui accettare che una persona posso rifiutarlo per andare con un altro, tra l'altro un demone! lo vedo come uno che tiene molto all'orgoglio in questo senso, nonostante i sentimenti che possa provare , quindi mi sono sentita di scrivere che reagisce in questo modo, ce lo vedo proprio uno che preferirebbe piuttosto non essere corrisposto piuttosto che pensare che la persona che ama preferisce andare con un altro , lo so sembra un controsenso però lui ragiona così "non conto molto per lui, seppur amandomi preferisce un demone, da più valore al demone " in un certo senso da parte di Gabriel ha una sua logica xd

spero di non avervi deluso con questo capitolo, il mio intento era proprio quello di fare un capitolo dal punto di vista di Gabriel, visto che conosciamo molto poco del suo carattere introspettivo, della sua personalità e dei suoi pensieri e raramente delle mie fanfiction parlo di lui e di come è strutturato e visto che in questa storia compare abbastanza spesso, mi sembrava normale dargli un po' più di spessore che non si limitasse solo a fare torte e dolci per tirare su di morale Sam! Volevo dargli un'anima se così si può dire e dare un senso alla sua cotta per Cas xd dentro di me però pensavo: di sicuro annoieró i lettori , però poi pensavo dentro di me "però a me piacerebbe tanto scrivere il punto di vista di Gabriel " e visto che poverino non è stato molto protagonista in questa storia , quindi ho cercato di pensare quello che avrei voluto vedere io sperando di avervi trasmesso un po' di emozioni!! Consolatevi, volevate sapere come Dean si faceva perdonare da Sam e ora vi dovrete anche chiedere come farà Cas a farsi perdonare da Gabe ahahah Spero non sia stato troppo noioso e vi assicuro che avrei voluto davvero scrivere di più ma non ce l'ho proprio fatta, reggo poco l'angst @@ e anzi un po' mi dispiace che si è inserito così tanto in questa storia che avrebbe dovuto essere un po' più leggera , vi dico la verità ho trovato difficile scrivere questo capitolo, il prossimo fortunatamente dovrebbe essere un pochino più leggero
   
 
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