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Autore: evelyn80    15/09/2020    7 recensioni
Un piccolo momento di felicità coniugale, mentre la neve cade fuori dalle finestre e le fiamme scoppiettano nel caminetto acceso.
Quarta classificata al Contest "Seasons Die One After Another II edizione" di Laila_Dahl sul forum di Efp
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A little winter's tale

 



Le fiamme nel caminetto acceso scoppiettavano allegramente. Il loro chiarore era l'unica fonte di luce nella baita. Il buio era calato già da un po', ma né Angela né suo marito Michele avevano avuto voglia di alzarsi dal divano per andare ad accendere la luce.
Entrambi erano rimasti immobili, mano nella mano, a guardare i fiocchi di neve sempre più grandi e fitti cadere dal cielo grigio, illuminati – loro sì – dalla lanterna appesa fuori, sopra la porta della terrazza.
Il tepore del fuoco li riscaldava, nonostante fuori la temperatura fosse ben al di sotto dello zero, e Angela sorrise con dolcezza, appoggiando la testa sulla spalla del marito.
Adorava quella baita. Lì era dove lei e Michele avevano fatto l'amore per la prima volta e dove, stando ai suoi
calcoli, era rimasta incinta.
Alzò la mano destra e, senza sciogliere l'intreccio con le dita di suo marito, la posò sul proprio ventre arrotondato. La creatura che portava in grembo aveva il singhiozzo – succedeva spesso in quegli ultimi tempi – e ogni volta che accadeva le veniva d'istinto di carezzarsi la pancia, come se quel tocco delicato potesse giungere anche al nascituro attraverso la pelle.
Nel sentire il ventre sussultare ritmicamente, Michele si voltò verso di lei, preoccupato.
«Forse non saremmo dovuti venire fin quassù. E se il bambino decidesse di nascere proprio stanotte? L'ospedale più vicino è a oltre quaranta chilometri di distanza!».
«Sta' tranquillo. Il bambino ha soltanto il singhiozzo. Manca ancora un mese, lo sai. E poi, anche se dovesse succedere ci saresti tu al mio fianco, no?».
L'uomo distolse lo sguardo dal volto della moglie e lo posò sul pancione che sobbalzava, ancora scosso dai singhiozzi della creatura.
«Io starei più male di te», rispose infine con un sorriso impacciato e un sospiro.
Angela si strinse ancor più a lui, l'intreccio delle loro dita sempre più saldo sul proprio ventre. «Allora vorrà dire che penserò io a tutti e due. O meglio, a tutti e tre».
Cadde il silenzio, che si protrasse per alcuni minuti. Entrambi fissavano, senza vederli, i fiocchi di neve che turbinavano davanti ai vetri.
Lo scoppiettio più forte degli altri di un ceppo di castagno li riscosse. Alcuni piccoli pezzetti di brace erano schizzati fuori dal caminetto, andando a finire sul tappeto. Michele lasciò a malincuore la mano della moglie e spense i tizzoni inumidendosi il dito con la saliva, per poi raccoglierli con la paletta e una piccola scopa di saggina.
Si raddrizzò e fece per premere l'interruttore della luce, ma Angela lo fermò.
«Aspetta, lascia spento. Ho voglia di godermi ancora questo momento», disse, puntando entrambe le mani sulla seduta del divano per alzarsi a fatica, il ventre appesantito dalla gravidanza ormai quasi giunta a termine. «Il fuoco nel camino, la neve che cade, mio marito che mi tiene per mano e nostro figlio che cresce in me».
Michele sorrise, intrecciò nuovamente le proprie dita con le sue e le posò un delicato bacio sulla fronte.
Angela si appoggiò a lui e chiuse gli occhi, soddisfatta. Fuori, i fiocchi di neve si rincorrevano giocosi nel vento e, dentro, le fiamme guizzavano su per la cappa, scoppiettando allegre.
L'inverno era tornato dal nord, portando con sé la gioia di stare chiusi in casa, davanti al caminetto acceso, mano nella mano con le persone amate.

 

 

Spazio autrice:

Innanzi tutto voglio ringraziare Laila_ Dahl per aver indetto il contest. Purtroppo non ero riuscita a partecipare alla prima edizione, mentre stavolta sono arrivata in tempo. Spero di aver rispettato il pacchetto e di aver scritto una storia degna di questo nome, anche se si tratta, in effetti, di poco più di una flashfic. L'ispirazione mi ha portato a scrivere questa piccola scenetta familiare, e io non ho potuto far altro che seguirla.
E ora, poche piccolissime spiegazioni.
- Il titolo della storia è tratto da quello di una bellissima canzone dei Queen. I titoli sono sempre il mio punto debole e spesso tribolo di più a cercarne uno adatto che non a scrivere una storia intera. Stavolta ne ho scelto uno già bell'e pronto, modificandolo solo un pochino.
- Per quanto mi riguarda, nel corso dell'ultimo mese di gravidanza mio figlio aveva il singhiozzo minimo due volte al giorno, e la mia pancia ballonzolava come impazzita. Non so se sia una cosa generale, che succede a tutte le future mamme. Mi sono basata sulla mia esperienza personale.
- La legna di castagno ha la brutta abitudine di scoppiettare e sparare pezzetti di brace incandescente fin fuori dal camino, con conseguenti bruciature sui tappeti (e ne so qualcosa XD).
Grazie a tutti quelli che vorranno leggere.

  
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