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Autore: Diablitaa    18/09/2020    0 recensioni
In un piccolo regno, tra un Re, un fratello in fuga e mille altre problematiche, c'è Astro: una principessa promessa in sposa ad un principe ma follemente innamorata di un altro uomo.
Astro, mille sogni e bellissima come una stella, tutto il contrario delle principesse, si sente soffocare dalla sua "stressante" vita, cerca di tutto per riuscire a realizzare il suo sogno ed essere finalmente felice. Completamente felice.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
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“Astro,
Mia piccola dolce stella.
Ti scrivo l’ennesima lettera perché purtroppo non posso n’ancora venire a trovarti, ad abbracciarti.
Nemmeno sai quanto mi manca il tuo sorriso, il tuo animo ribelle. Mi manca sentire nostro padre rimproverarti per le tue fughe notturne, che ancora oggi non so chi vedevi.
Sono passati due anni dall'ultima volta che ci siamo visti, e nemmeno posso immaginare quanto tu sia cresciuta, quanto tu sia diventata donna. Sono sicuro che assomigli tutta alla mamma, già da piccola avevate lo stesso carattere.
Ti scrivo in una calda sera di Agosto, al tramonto, pensando a quanto potrebbe essere bello averti qui con me, con noi.
Dalla mia ultima lettera, non ho ancora ricevuto tue notizie, spero tu stia bene e spero immensamente che tu sia felice.
Se tu non dovessi esserlo, spero di rallegrarti almeno un po’ con questa mia notizia: diventerò padre.
Già, nemmeno io posso crederci. Avrei voluto dirtelo di persona, guardare la tua gioia e vedere le tue palpebre riempirsi di lacrime alla notizia di questo nuovo arrivo in famiglia; ma purtroppo il destino ha voluto così, ho voluto essere felice.
Nathan mi ha detto che non ti ha vista male, che ti ha vista sorridente e sempre solare, ma io so che è tutta scena. So che sei in trappola, o almeno così ti senti.
A volte penso a cose strane, come tu e Nathan insieme, so che lui è sempre felice di vederti nonostante provi a nascondere un po’ questa felicità. Ma è già stato messo in guardia: giù le mani dalla mia sorellina.
Pure Carla, lo pensa, spero davvero di sbagliarmi perché la vita che conduciamo noi non è quella che tu meriteresti.
Non tu che brilli molto più di un astro che attraversa il cielo.
So che non ti ho raccontato molto della vita qui ad oltre oceano ma purtroppo anche questa sera è finita.
Spero ti arrivi tutto il mio amore, assieme a questa lettera e spero arrivi quanto prima.
Sarai sempre con me.
Tuo,
-Aron “
L’ennesima lacrima mi attraversò il viso, nonostante provassi a trattenerle.
Le lettere di Aron erano sempre emozionanti, anche se questa era più spaventosa che altro.
Lui sospettava qualcosa! Non eravamo stati attenti!
La preoccupazione mi martellava la testa, l’ansia di non sapere nulla di Nathan ancora di più.
Calma Astro calma, sarà andato tutto bene, Nathan sta bene.
Ma purtroppo non avevo ancora ricevuto nessun segnale che mi diceva di non star sbagliando, di scegliere lui. Ed io, sinceramente, aspettavo solo quello.
Sentii bussare alla porta e subito nascosi la lettera sotto il cuscino, cercando di ricompormi e di nascondere le lacrime.
-Avanti- dissi, sistemandomi meglio nel mio letto.
-Buongiorno Signorina Astro! Ha dormito bene? - mi chiese Lucy, entrando nella mia stanza.
-Una favola Lucy, dimmi pure- le dissi, un po’ scocciata e cercando di essere più sbrigativa possibile.
-Vostro Padre vi sta aspettando per fare colazione, vi vuole pronta tra 15 minuti con la divisa per cavalcare- mi disse, iniziando già a tirare fuori la divisa.
Sbuffai e mi alzai, recandomi in bagno.
***
-Ditemi padre, come mai mi avete permesso di usare sky?- gli chiesi mentre ero in sella al mio cavallo, durante una passeggiata nella nostra tenuta.
-Sai Astro, da quando tua madre non c'è più, ti sei dovuta prendere tante responsabilità- mi disse, guardando verso il cielo.
-Sono sempre stato convinto che fossi in grado di fare le tue scelte migliori da sola, di averti insegnato ad essere responsabile ma ora, vedendoti qui, mi chiedo se l'ho fatta io la scelta giusta.-
-Cosa intendi?- gli chiesi, non capendo ancora a cosa si riferisse in particolare.
-Mi riferisco a John- ci fu un attimo di silenzio.
-Ho fatto la scelta giusta a farvi nozze?- mi chiese, guardandomi negli occhi.
Guardai quegli occhi azzurri-ghiaccio identici ai miei, brillavano come quando guardava la mamma. ci pensai, restano ferma a guardalo su Sky.
In quel momento ripensai a me e Nathan, ripensai a tutti i nostri baci, alle nostre carezze, ai pomeriggi passati in giardino, in libreria, alle sue lettere, alle sue mani sui miei fianchi, ripensai a noi e realizzai che non ero felice con John, che non l'amavo e che no, non aveva fatto la scelta giusta.
-Si papà, hai fatto la scelta giusta- fu ciò che mi uscì dalle labbra, abbassai subito lo sguardo capendo che non era più il momento di scegliere tra Nathan e la felicità di mio padre.
Ormai avevo scelto, e questa scelta avrebbe distrutto Nathan.
Una lacrima mi scese sulla guancia destra e finì sulla sella.
Stavo perdendo ogni cosa per la quale combattevo da anni, ormai non potevo tornare indietro.
-Astro? Torniamo indietro, sta iniziando a piovere- mi disse mio padre e subito mi ripresi dai miei pensieri.
Annuii soltanto, tanto lui ormai era già avanti.
Per tutto il viaggio di ritorno non feci altro che pensare: non potevo crederci di star mollando tutto ma forse l’unica persona che stavo per lasciare era proprio la causa della mia felicità.
-Rimango qui un po’ con Sky, posso padre?- chiesi quando eravamo giunti a palazzo e mio padre voleva consegnare tutto allo staliere.
-Certo, stai attenta, alle 13 si pranza mi raccomando.- mi disse, con il solito tono duro.
Inizia a spazzolare e lavare il mio cavallo, ormai vecchio per cavalcare al limite era una passeggiata come quella di oggi, molto tranquilla e pacifica.
Era ciò che mi ci voleva una giornata pacifica tra me e me.
Misi Sky nel suo box e lo salutai per poi recarmi in camera per lavarmi e preparami per il pranzo.
Chissà dov'era Aron? E Carla?
Erano arrivati ieri ma non avevo n'ancora avuto occasione di incontrarli.
**
Mi accomodai a tavola, poco prima delle 13.
In perfetto orario Astro, come sempre.
Vidi mio padre entrare e i camerieri inchinarsi.
Stupido protocollo.
Arrivarono anche Aron e Carla, ridendo come sempre.
Li invidiavo, loro avevo tutto: l’amore, la felicità e una famiglia.
Iniziammo a pranzare e i due uomini continuarono a parlare di alcuni affari di famiglia, non ascoltai minimamente nulla finché mio padre non chiese di Nathan ad Aron.
-Nathan? Sta bene, mi racconta ogni tanto di qualche novità di qui a palazzo-
Si ricordava di Nathan? Strano, di solito non si ricorda degli amici di Aron.
-Quali novità?- chiese mio padre sempre molto incuriosito.
-Alcuni piccolo pettegolezzi, nulla di che padre-
-E ha trovato una donna?- chiese mio padre, Aron sorrise e mi lanciò una sguardo fugace.
-Si padre, una donna bellissima- mi ingozzai con la carne e subito iniziai a tossire.
-Stai bene sorellina?- mi chiese Aron.
Che sfacciato!
Annuii soltanto bevendo un sorso della mia acqua.
-e come si chiama? È del regno?- insistette mio padre.
-No, è una che ha conosciuto là al nostro territorio- disse Aron, aveva lo sguardo basso e non stava scherzando.
Mi cadde la forchetta dalle mani, mentre gli occhi iniziavano a pizzicare.
Non qui, non qui. Continuavo a ripetermi mentalmente.
-S-scusate, non mi sento molto bene- dissi, alzandomi e andando in camera mia.
-Astro!- mi urlò mio padre.
Le lacrime iniziarono a scivolarmi sul viso, non mi fermai alla voce tremante di mio padre.
Non potevo crederci. Non riuscivo a crederci.
Arrivai in camera e scoppiai a piangere, mi buttai sul letto e cercai con ogni forza del mio corpo di cercare di calmarmi, di tornare a respirare ma non riuscivo.
Mi aveva ingannata, totalmente presa in giro.
Mi alzai con il respiro mancante, gli occhi gonfi e presi carta e penna.
“Caro Nathan,
Perché non me lo hai detto?
Perché mi hai preso in giro?
Perché mi hai mentito?
Ti costava molto dirmi che non mi ami più?
Potevi almeno dirmi che hai un’altra donna!
Potevi almeno essere sincero.
Ma ho capito il tuo gioco sai, io ti raccontavo ogni cosa e tu... beh tu ne approfittavi per vincere ogni battaglia contro mio padre! Stupida, Stupida che non sono altro!
Siamo giunti alla fine. Sapevamo entrambi che prima o poi sarebbe successo, come potevamo stare insieme per l’eternità? Tu un fuggitivo, che sta facendo nascere un regno nuovo e io figlia di colui che vuole comprare il tuo regno.
Non poteva funzionare, non dovevamo nemmeno pensare a una cosa del genere.
Ho sbagliato, ho sbagliato tutto con te fin dall'inizio. Non avrei mai dovuto dirti nulla della mia cotta, tu non saresti dovuto mai venire qui per portare delle stupide lettere.
Perchè ora mi chiedo se tutti i ti amo, i baci, gli abbracci e l’ansia di essere scoperti erano giusti, erano veri?
Credo siamo arrivati al dunque.
Ti auguro il meglio, ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni, tutte le tue ambizioni.
Spero tu conserverai tutte le mie poesie, spero tu conserverai il colore dei miei occhi, il mio sorriso, spero li terrai con te. Perchè io, tutti i tuoi particolari li avrò sempre con me.
Non dimenticherò mai i tuoi sorrisi, i tuoi occhi color nocciola, le tue mani, le tue labbra.
Sarai sempre con me.
Spero che lei sia bella, ti meriti tutta la felicità di questo mondo.
Purtroppo per noi, c’è un oceano che ci divide.
Ma il mio amore è sempre andato oltre ogni oceano, e il tuo?

-Astro “
   
 
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