È difficile accettare che l’amore della tua vita ti sta dimenticando.
Che tutto quello che eravate, ai suoi occhi, stia sbiadendo lentamente.
È ancora più dura accettarlo quando sai che tutto questo non è colpa sua e che lui è una vittima quanto te.
Gli racconti l’estate del novantotto. Lui ti ascolta, batte le mani felice e dice: “Che coincidenza, lì ci andai con mio marito. Le somiglia, sa? Come ha detto che si chiama?”
 Lui ti sorride gentile.
Ti guarda ma non ti vede più.
Gli stringi la mano.
“Lan Zhan. Mi chiamo Lan Zhan.”
Sarai per sempre la sua guida.
 

Angolo dell’autore
Buonasera e ben ritrovati. Spero abbiate passato un’estate serena, nonostante tutto ;)
Ad ogni modo, chiedo scusa a tutti quelli che apriranno questa ff per l’angst non richiesto al quale vi sto sottoponendo; sono centodue parole di sofferenza (o almeno è il sentimento che io ho sentito mentre le scrivevo). È la mia primissima drabble e non sono pienamente soddisfatta di come sia uscita fuori. Anzi, proprio perché io, di norma, sono estremamente prolissa quando scrivo, questo genere così breve mi ha dato filo da torcere e il risultato finale di questa “lotta” tra me e la pagina word mi sembra confuso. Spero che voi lettori abbiate capito cosa volevo trasmettere e quale sia la malattia che affligge Wei Ying.
Tagliando la testa al toro, ve la dico lo stesso.
Questa drabble racconta di una persona affetta da Alzheimer. È, purtroppo, una malattia che conosco molto bene perché mia nonna ne soffre da anni ed io ho assistito e sto, attualmente, assistendo al suo decorso. È tremenda, non dico altro.
Ho voluto parlarne attraverso una ff breve perché volevo che fungesse da catarsi per quel che provo io dentro ogni giorno.
Lan Zhan sono io come può essere qualsiasi persona che si ritrova in una situazione del genere: vedere la persona che ami dimenticarti e trasformarsi, giorno dopo giorno, in un estraneo senza che tu possa farci niente.
Bene, mettendo fine al mio momento di sfogo e passando ad altro, avrete notato come io non abbia mai fatto il nome di Wei Ying; la cosa è voluta, perché volevo che tutto sembrasse ancora più confuso e rendere oscuro l’oggetto delle riflessioni di quella seconda persona narrante mi sembrava che fosse una soluzione narrativa giusta.
Ad ogni modo, spero che questa drabble vi sia piaciuta, che vi sia arrivata dritta al cuore e che vi abbia fatto riflettere.
Se voleste farmi sapere il vostro parere tramite una recensione, un messaggio privato et similia, a me farebbe solo un immenso piacere.
Ora vi saluto e mi auguro di infestare ancora per molto questo fandom con la mia presenza
Un bacio