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Autore: Ash Phoenix    23/09/2020    0 recensioni
[ShinKami e accenni BakuDeku]
dal testo: "Nessuno sapeva quando era comparsa la prima coppia di anime gemelle, ma ora tutti i possessori di quirk, al compimento dei 16 anni, potevano scoprire il colore dell'aura di chi era destinato a sè sanguinando. "
[Storia corretta da alcuni errorri riscontrati]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hitoshi Shinso, Kaminari Denki
Note: AU, Soulmate!AU | Avvertimenti: nessuno
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Autori: Robi e Marco

prompt ispirato ad un video visto su tiktok

 

Spiegazione SoulmateAU:

  1. a 16 anni il tuo sangue diventa del colore dell'aura della tua anima gemella

  2. il legame è ricambiato, non c'è la possibilità dei legami a senso unico

  3. per consolidare e accettare il legame bisogna dire una frase formale

 

i trattini servono per indicare un salto temporale lungo

 

 

 

 

Hitoshi Shinso si trovava davanti alla porta dell'aula ormai da cinque minuti; la campanella era appena suonata, ma lui non riusciva a muovere quei pochi passi che lo separavano dal suo futuro. Aveva desiderato quel momento per molto tempo, ma ora che il suo sogno si stava avverando aveva paura.

Era terrorizzato dal'idea di deludere tutti coloro che avevano creduto in lui, i suoi compagni, la sua famiglia e i professori.

Era ancora bloccato in quella posizione quando sentì una mano appoggiarsi sulla sua spalla;all'inizo si irrigidì, ma quando si accorse che si trattava di Aizawa si rilassò "Shinso, tutto bene? Ti vedo un po' pallido" il viola annuì "tutto bene" mormorò continuando a fissare la porta, il professore gli strinse velocemente la spalla per poi togliere la mano "va bene. Io entro e quando ti chiamo mi raggiungi, chiaro?" il giovane si limitò ad annuire e indossare la sua solita espressione fredda.

Quando il professore gli disse di entrare, lo fece senza esitazione e si mise ad osservare i suoi nuovi compagni di classe. Il suo sguardo incrociò quello di Kaminari e lì restò fino a quando Aizawa non lo riscosse dai suoi pensieri "questo è tutto. Shinso puoi sederti nel posto vuoto accanto a Kaminari" il viola annuì e prese posto senza emettere una parola, accennò un lieve saluto con la testa in direzione del giallo che lo stava fissando sorridendo.

 

 

Stava sistemando le sue cose nello zaino quando venne avvicinato da due dei suoi compagni "Iida-san, Uraraka-san avete bisogno di qualcosa?" i due si lanciarono un'occhiata veloce "ecco. Ci chiedevamo se avessi voglia di unirti ad alcuni di noi. Stiamo andando a fare un giro per negozi..."il nuovo arrivato stava per rifiutare l'offerta, ma poi si disse che un'uscita ogni tanto non lo avrebbe di certo ucciso e per di più non voleva inimicarsi tutti il primo giorno "certo, va bene, grazie per l'invito." disse mettendosi lo zaino in spalla e seguendo i due fuori dall'aula.

 

 

Dopo ore passate fra fumetterie e negozi di vestiti il gruppo si era recato, per la gioia di Shinso, in un Cat-cafè e ora il giovane era seduto su una sedia tra Midoriya e Todoroki e con un gatto nero sulle gambe. Adorava i gatti, ma in modo particolare amava quelli neri; erano incompresi dalle persone e additati come simbolo di sventura, in qualche modo gli ricordavano sè stesso, giudicato ancora prima di poter dimostrare chi fosse in realtà.

Era intento a mangiucchiare la fetta di torta che aveva ordinato quando Uraraka lo interpellò "Shinso, posso farti una domanda?" il ragazzo la fissò "si?" "Si,beh..ecco..." gli occhi della ragazza brillarono in modo inquietante " mi stavo chiedendo di che colore fosse il tuo sangue..." Shinso rimase impassibile mentre rispondeva "rosso"; alchè si intromise Iida "deve essere il colore dell'aura della tua anima gemella"sentenziò annuendo e tenendosi il mento; "questa storia è così stupida e noiosa" mormorò così piano che solo i due vicino a lui riuscirono a sentirlo, il verde mormorò qualcosa che suonò come un "spero di trovarla presto" mentre Todoroki lo fissò per un momento e poi spostando lo sguardo su Yaoyorozu disse "Lo credevo anche io. Capirai solo quando la troverai"

 

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Nessuno sapeva quando era comparsa la prima coppia di anime gemelle, ma ora tutti i possessori di quirk, al compimento dei 16 anni, potevano scoprire il colore dell'aura di chi era destinato a sè sanguinando. Ormai era cosa comune che allo scoccare del sedicesimo compleanno ci si feriva un dito o il palmo della mano e da quel giorno si iniziava a cercare la propria metà.

Shinso non capiva, lui non aveva mai sentito il bisogno di avere un'anima gemella e il fatto che per capire chi fosse comportasse ferirsi non lo aveva mai entusiasmato, per questi motivi il ragazzo al suo compleanno aveva deciso di non controllare il colore del suo sangue.

 

Erano passate alcune settimane dal pomeriggio in caffetteria, ma la frase di Todoroki continuava a rimbombargli in testa, lui non capiva perchè tutti volessero scoprire a qualsiasi costo chi era la persona con cui avrebbero passato il resto della propria vita. Perchè a 16 anni si voleva già essere legati a qualcuno? Proprio non capiva, ma tutto iniziò ad avere senso durante l'ennesima ora di allenamento.

Era metà luglio e i professori avevano deciso di farli allenare a coppie. Shinso era finito in coppia con Jirou e si stavano concentrando sull'amplificare il raggio d'azione del quirk della ragazza quando sentirono un'esplosione e delle urla. Subito tutti si recarono verso il punto da dove era arrivato l'urlo e trovarono Midoriya e Bakugo ricoperti di detriti e feriti. Shinso si chiese chi fosse stato il folle a decidere di metterli in coppia mentre fissava Izuku che si stava tenedo un fianco; lo vide avvicinarsi all'altro ragazzo a terra, gli tese l'altra mano per aiutarlo "ti sei fatto male, Kacchan?" il biondo scacciò la mano e ringhiò arrabbiato "non ho bisogno del tuo aiuto, Deku" e si alzò. Tutti gli spettatori, eccetto il viola, trattennero il respiro; Bakugo si girò verso di loro "cazzo avete da guardare tutti?" come il suo sguardo si incrociò quello di Hitoshi, questi alzò un sopracciglio per poi portarsi una mano verso un punto preciso della testa senza proferire parola. Il biondo sbattè le palpebre un paio di volte, aggrottò le sopracciglia e si portò la mano al punto indicato, quando la ritrasse era pregna di sangue, perchè quello era sangue, solo che il colore non era rosso come doveva essere, ma verde. I suoi occhi vermigli scattarono in direzione dell'altro ferito, che capendo la domanda inespressa scostò la mano dal fianco trovandola completamente arancione.

I due si fissarono per un lungo momento, poi Bakugo fece partire un'esplosione "merda" urlò avviandosi verso l'infermeria seguito a ruota da Midoriya. Nessuno ebbe il coraggio di commentare l'accaduto ad alta voce, ma molti sussurri si levarono nel campo d'allenamento. Shinso era rimasto pietrifcato; in quella occhiata che per tutti era solo quella, fu in gradodi leggere tutte le domande e le risposte che i due compagni si erano scambiati. Si chiese se fosse quello ciò che intendeva Todoroki, si girò a cercarlo e appena gli sguardi si incrociarono, Shoto fece un lieve cenno d'assenso e mimò con le labbra "l'hai capito."

 

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Si stava dirigendo a casa quando venne circondato da 4 ragazzi più grandi di lui " tu devi essere quel villain che si spaccia per hero" Shinso cercò di restare calmo nonostante avesse capito di essere nei guai "chi siete?" i quattro ridacchiarono "quelli che ti rimetteranno al tuo posto, villain" rispose quello che pareva essere il leader mentre lo colpiva con un pugno.

Sentì un dolore lancinante al naso, molto probabilmente sanguinava , ma non se ne curò, decise di non attivare il suo quirk per evitare di dare ragione ai quattro, si mise in posizione di difesa, srotolò il suo nastro da cattura e iniziò a difendersi. Ricevette vari colpi, ma ne restituì altrettanti, lo scontro andò avanti finchè dal nulla non comparve Kirishima che lo tolse dai guai.

Appena i quattro scapparono il rosso si girò verso di lui "stai bene?" Shinso annuì tenendosi il naso con una mano, l'altro ragazzo gli porse un fazzoletto "stai sanguinando. Tieni" gli disse sorridendo "grazie" rispose il viola, ma quando allontanò la mano per afferrare il pezzo di carta che gli veniva offerto Kirishima esclamò " Shinso! Il tuo sangue è giallo" il viola lo guardò per un attimo confuso, poi spostò gli occhi sulla sua mano come se non ci credesse. Riportando lo sguardo sul compagno ebbe a malapena la forza di sussurrare "conosco solo due persone che hanno l'aura gialla" il rosso aggrottò per un momento le sopraccigli per poi capire "Kaminari e Monoma" Hitoshi annuì "e Monoma è l'anima gemella di Kendo." Eijiro lo guardò con sguardo leggermente sconvolto "Kirishima, per favore non dirgli nulla" l'altro lo guardò confuso "ma perchè?" il viola lo guardò con aria disarmata "non posso".

 

Il naso gli faceva male, lo sentiva pulsare mentre se ne stava sdraiato sul letto a fissare il nulla; la testa gli scoppiava a causa delle voci che continuavano a ripetergli le frasi udite quel pomeriggio.

Shinso sospirò pesantemente, era rimasto così sconvolto da quell''attacco che non aveva avuto neanche la forza di pulirsi il volto dalle escoriazioni; erano anni che non subiva qualcosa del genere.

Si stava perdendo nei meandri della sua testa quando il suono del campanello lo riportò alla realtà. Si alzò dal letto e si avviò alla porta, quando la aprì si trovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto vedere: Denki Kaminari.

Il viola lo guardò per un momento e il biondo non riuscendo a reggere lo sguardo intenso dell'altro abbassò il suo sussurrando un flebile saluto. Shinso si riscosse dallo stato di trance in cui era finito "cosa ci fai qui?" l'altro arrossì e sollevando lo sguardo rispose "Kirishima mi ha detto che sei stato coinvolto in una rissa e quindi mi stavo domandando se stavi bene?" il finale della frase suonò più come una domanda che un'affermazione, il ragazzo sbattè le palpebre stupito "sto bene. Grazie." rispose in modo leggermente duro "bene, ne sono contento" disse Kaminari sorridendo.

Nessuno dei due fece nulla per i successivi trenta secondi, Kaminari non sapeva se andarsene o aggiungere qualche frase di circostanza mentre Shinso fissava quel volto non riuscendo a pensare a niente che non fosse quanto era bello Kaminari quando sorrideva.

Quando quest'ultimo si riprese si schiarì la voce "vuoi entrare un attimo?" chiese titubante, ma capì di aver fatto la scelta giusta quando vide l'altro annuire sfoderando il suo sorriso migliore.


 


 

Denki aveva insistito affinchè si facesse medicare il volto, in quel momento stava applicando un cerotto su un taglio che si trovava sotto l'occhio destro "ecco fatto, ti disinfetto il taglio sul labbro e abbiamo finito." dicendo ciò si girò verso la cassetta del pronto soccorso per prendere disinfettante e cotone.

Shinso osservò il profilo dell'altro, il calore allo stomaco che lo attanagliava ogni volta che osservava Kaminari si ripresentò e il viola sorrise. Per una volta decise di esporsi e di mettere da parte le sue insicurezze, perciò fece un respiro e poi parlò "Denki, il mio sangue è giallo" non era ciò che voleva dire, ma sperò che l'altro capisse. Kaminari si girò verso di lui, un timido sorriso comparve sulle sue labbra, mentre disinfettava il taglio al compagno "il mio è viola" rimasero di nuovo in silenzio per un tempo indefinito, poi Hitoshi sospirò "posso capire se non lo accetti. So di essere sbagliato , di essere un casino e di essere considerato un villain, perciò lo comprendo se non vuoi accettare il..." non riuscì a finire la frase, un groppo si era formato in gola, bloccandogli il respiro.

Chiuse gli occhi per ricacciare indietro le lacrime, nei mesi passati si era innamorato di Kaminari, si era innamorato dei piccoli gesti quotidiani che compiva, della sua voce, dei suoi occhi, ma capiva che una persona come Denki non volesse stare con una persona cupa come lui.

I suoi pensieri vennero interrotti da una mano che si posò sulla sua guancia, aprì gli occhi e vide il sorriso del biondo che gli stava passando il pollice sotto l'occhio per togliere una lacrima sfuggita al suo controllo. "cosa stai dicendo? Come puoi credereche io non accetti questo legame? Dovresti essere tu colui che non dovrebbe accettarlo. Sei così intelligente, mentre io non sono altro che il buffone della classe, per non parlare del tuo quirk; è così forte, mentre il mio mi manda in cortocircuito" il biondo chiuse gli occhi per un paio di secondi per poi puntarli in quelli dell'altro "Shinso, io ti amo. Sono innamorato di te dall'allenamento congiunto, quando ho capito che il mio sangue indicava te..." si interruppe,ma i suoi occhi dicevano tutto ciò che lui non riusciva a dire. Tutta la gioia, la paura e l'amore che aveva provato e che provava tutt'ora erano racchiusi dentro quelle iridi "te lo chiedo formalmente: Hitoshi Shinso il destino ha voluto che noi fossimo anime gemelle, accetti tu il legame?" Shinso sbattè le palpebre poi, mentre una lacrima sfuggiva al suo controllo, sorrise "Si, Denki Kaminari. Accetto il legame."

 

 

Note degli autori: Eccoci alla fine della storia, speriamo che vi sia piaciuta. Stiamo pensando di scrivere alle storie legate a questa,che ne pensate?

   
 
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