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Autore: occhiverdi1972    23/09/2020    4 recensioni
"Perchè lui l' amava perdutamente, al di sopra di tutto, contro ogni umana comprensione, nessuna barriera o ceto sociale avrebbe oscurato tale sentimento, perchè solo lei era l' amore."
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Axel von Fersen, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Oscar sbarrò gli occhi, sentì il sangue coagularsi nelle vene, sperò che Fersen stesse bleffando, che non premesse davvero quel dannato grilletto

- No...Non fatelo! - sbottò sconvolta

Il Conte le rivolse uno sguardo glaciale :

- Perchè non dovrei farlo, eh...? Quest' uomo vi ha fatto soffrire , vi ha sottratto a me! Noi staremmo insieme adesso se solo non si fosse intromesso!

Andrè lo fissò imperturbabile, il freddo ferro alla fronte non gli mozzò la parola:

- Sparate pure farabutto! Sparate ! Ma non crediate di avere così l'amore che sperate. Oscar ha sposato me e porta in grembo un figlio...Il mio!!

Fersen ringhiò  premendo ancora di piu' la canna contro la tempia del giovane .

- Non si direbbe tanto felice di questa unione a giudicare dai suoi occhi arrossati! - sbottò il Conte fissandola.

Lei abbassò il viso.

- I piccoli screzi nascono sempre anche nelle migliori coppie Conte, se credete di far leva sul piccolo litigio di oggi vi sbagliate di grosso! - sbottò Andrè

Oscar ed Andrè si fissarono, la giovane vagò su quegli occhi che tanto amava, l'astio e la delusione che provava per quello che lui aveva fatto non mitigavano di certo il sentimento che provava per lui.

Andrè stava li, la pistola puntata alle tempie e lei...lei che non poteva far nulla.

Fersen trasse una corda dalla tasca della giacca , si girò verso Oscar :

- Legatelo! - le ordinò

- Scordatevelo ! - sbottò lei

- Legatelo o vi giuro che gli pianto una pallottola in  testa.

Oscar si avvicinò, , Fersen gli passò la corda, lei legò i polsi di Andrè, le loro mani si sfiorarono.

- Legatelo ben stretto! - le ordinò lui.

Oscar strinse piu' che poteva, poi si allontano'.

Fersen ritornò a rivolgersi a lui :

- Che cosa le avete fatto ehhh...?Che cosa ha portato la donna che amo a vagare di notte da sola?

- Non sono fatti che vi riguardano!

- Si invece!!! - sbottò Fersen urlando e scrollando la testa.

Oscar lo fissò, era furioso furioso e terribimente pericoloso  e quella pistola puntata alla testa la gettava nello sconforto piu' totale .

Sospirò cercando di trovare la lucidità necessaria per affrontare la situazione , cercò di mostrare una sicurezza che non aveva quando parlò:

- Lasciatelo stare Fersen!! Grandier non è piu' un problema per noi! - sussurro' - non c'è affatto bisogno di ucciderlo !

Andrè la fissò sconvolto .

- Grandier ha fatto qualcosa di grave, anzi gravissimo...- continuo' -  mi ha tradito, e non solo una volta!

Andrè sbarrò gli occhi :

- Ma che dici!!

- Taci , la nostra storia è finita!

- Ma cosa dici, cosa vai farneticando!? - si disperò

Fersen lo fissò :

- Siete un idiota servetto del cavolo !

- Lasciatelo perdere  Hans, voglio che  viva nel rimpianto di aver sgretolato la sua famiglia, dovrà chiedersi in eterno che fine hanno fatto sua moglie e suo figlio! la morte sarebbe una soluzione  troppo facile!

Fersen si avvicinò a lei, le sfiorò i capelli d'oro con dolcezza, Oscar gli sorrise :

-Adesso niente potrà piu' dividerci Hans!

Lui le sfiorò il naso con le labbra.

- Non toccatela!!!Non dovete toccarla!! - urlò Andrè

Fersen si girò minaccioso, gli puntò la pistola al petto.

- Taci!!!-urlò

Oscar respirò profondamente, si avvicinò ai due, scansò con la mano la pistola che Fersen teneva puntata :

- E' finita Andrè! - sussurrò glacile - Non avrei mai dovuto sposarti! - sussurrò fissandolo

Il giovane era sconvolto , Oscar non poteva davvero pensare a quelle cose , era un incubo!

Hans fissò Oscar estasiato, si avvicinò nuovamente a lei , Andrè lo vide allacciare un braccio alla vita di sua moglie , ribollì di rabbia .

Lei avvicinò la fronte a quella del Conte teneramente ,- mentre Andrè seguiva la scena incredulo e sconvolto.

- Oscar...Mia amata Oscar..! - sussurrò Hans cercando quelle labbra.

Oscar si avvicinò , sfiorò le sue piano.

Andrè si sentì morire , le labbra di sua moglie su quelle di Fersen , non poteva permetterlo!!

Strinse i pugni sconvolto e poco importava se Fersen l'avrebbe ucciso, senza Oscar ormai,  tanto valeva non vivere .

Ma ad un tratto Fersen attirò a se Oscar, la baciò con foga, lei si divincolò opponendo resistenza al bacio ,il Conte la fissò con odio, poi ripuntò la pistola su Andrè :

- Credevate davvero di fregarmi...eh...? Credete davvero che io sia così stupido?

Andrè fissò la sua Oscar e solo allora, libero dalla gelosia comprese che forse,  sua moglie stesse recitato solo una parte.

- Il tradimento, il finto bacio...Mi prendete per uno stupido?

- Fersen...io..

Lui la guardò in cagnesco:

- Adesso ve lo ucciderò davvero questo servo! - urlò avvicinandosi nuovamente ad Andrè:

Oscar scatto' in avanti :

- Vi assicuro che non c'è piu' nessun legame sentimentale fra Grandier e me ! - sbottò - la storia del tradimento è vera, ma non per questo desidero che muoia , è sempre il padre di mio figlio!

Fersen la fissò cercando di capire se fosse sincera.

Oscar si avvicinò ad Andrè, lo fissò con astio, poi gli mollò un ceffone :

- Vattene pure con la tua Inglesina - sussurrò - sei libero ! io mi rifarò una vita con l'uomo che da sempre ha mostrato di amarmi!

Andrè la fissò, piangeva , forse diceva sul serio, forse stava solo cercando di salvarlo, ma qualsiasi era la ragione , era comunque in pericolo.

Oscar si girò verso Fersen :

- Potete promettermi di amare sempre e solo me? Potete farlo? - sbottò fra le lacrime

Lui si avvicinò, le carezzò il viso asciugando con le mani i suoi occhi :

- Certo, certo che posso farlo mia amata, lasceremo Parigi, ce ne andremo lontano, amerò voi e vostro figlio come fosse il mio!

~Bimbe belle , finalmente ecco a voi un nuovo capitolo di Sogno. Vi ringrazio sempre per le lunghe attese e per l'affetto.
Ringrazio sempre Elektra Betty Tempest che da visione alle mie parole con le sue splendide fan art.
Buona lettura!!

"Sogno" capitolo 129

- Avete finito di vivere Grandier! - sibilo' a denti stretti Fersen  portando la canna dell'arma sulla fronte del giovane  e apprestandosi a premere il grilletto.

- State zitto bastardo!! State solo approfittando di lei!

Fersen si avvicinò, lo colpi' talmente forte che Andrè sanguinò dal naso.

Oscar sentì contorcersi le budella.

- Basta...- sussurrò - andiamo, voglio lasciarmi tutto alle spalle il prima possibile.

Fersen avvicinò la bocca alla sua, la baciò con passione  stringendola a se. Andrè la vide partecipare attivamente al bacio , si sentì morire, poi i due si staccarono.

- Andiamo Hans...sono stanca , ve ne prego! - sussurrò lei.

Fersen annuì, salì a cavallo.

Andrè sbarrò gli occhi inorridito e fissò Oscar.

Lei gli rivolse uno sguardo commosso .

Gli occhi blu, lucidi ed arrossati vagarono per lunghi attimi sul suo viso imprimendone ogni singolo particolare nella mente.

- Addio Andre! - sussurrò, poi si girò ed afferrò la mano tesa di Fersen che la aiuto' a salire  a cavallo.

Andrè sentì il cuore sgretolarsi in mille pezzi .

- Che diavolo fai? Scendi, torna qui!! Sei mia moglie Oscar!!

Andrè urlò come un pazzo strattonando i polsi legati fino a lecerarsi la pelle

Fersen gli rivolse un ultimo sguardo di sfida, quindi lanciò il cavallo al galoppo.

- Oscar...Nooo!!! - l'urlo di Andrè rieccheggio' disperato nella notte.

 

 

Il cavallo lanciato al galoppo correva velocemente mentre Oscar sempre piu' angosciata sentiva dietro di se il corpo di Fersen, lui teneva le briglie trattenendola gentilmente fra le sue braccia, non riusciva a vedere il suo viso ma immaginava la sua mimica allegra e soddisfatta.

Il cavallo si allontanava sempre di piu' dal luogo dov'era legato Andrè, si allontanava troppo velocemente.

Aveva salvato da morte certa l'uomo che amava e di quello era soddisfatta ma ora...ora chi avrebbe salvato lei?

Un'ondata di nausea la investì, involontariamente si portò una mano alla bocca, premurosamnte Fersen bloccò il cavallo.

Lei si girò a guardarlo, gli occhi grigi la scrutavano preoccupati.

- Oscar state...state bene?

Lei sopiro' :

- Si...è solo un pò di nausea , mi capita ogni tanto.

Lui le passo' la borraccia con dell'acqua lei la bevve avidamente .

- Grazie...! - sussurrò poi.

Avrebbe tanto voluto prenderlo a pugni , gettarlo giu' dal cavallo e correre verso suo marito, ma era roppo pericoloso .

Fersen era armato, era quasi sicura che a lei non avrebbe tolto un capello, ma l'idea che potesse tornare indietro ed uccidereAndrè la terrorizzava, erano ancora troppo vicini per tentare qualsiasi azione.

Doveva assolutamente farlo alloontanare ancora e prendersi del tempo per potere agire.

- Sto bene...Andiamo! - sussurrò sorridendogli falsamente . voglio allontanarmi da Parigi il prima possibile.

Fersen la guardò teneramente :

- Ancora non ci credo, finalmente avete aperto gli occhi...Finalmente siete mia! - sussurrò allungando una mano verso il suo viso .

La voglia di allontanare quel palmo dalla sua pelle investì Oscar , ma capì che farlo avrebbe significato svelare il suo piano.

Sorrise quindi sopportando quelle dita sulla pelle.

-  Fersen... Avrete la pazienza necessaria per sopportare una donna incinta? Sapete.... Sono molto diversa, mi stanco più facilmente e...  

- Non importa!  - Sussurrò lui - io vi amo e vi proteggerò da tutto e da tutti .

Oscar lo abbracciò.

Fersen sospirò con il cuore colmo d'amore

- Riposate adesso mia mata! - sussurrò poi attirandosela sul petto e ricominciando a procedere ad un'andatura moderata.

 

 

 

 

Andre continuava a dimenare i polsi nel tentativo vano di libersrsi, la mano ferita in precedenza dalla spada di Oscar bruciava maledettamente. Era un incubo ,un terrificante incubo .

La donna che amava pensava che lui l'avesse tradita ,e per concludere in bellezza quell'essere spregevole di Fersen si presentava facendo leva sui suoi dubbi e portandosela via .

Chissà dove era ora Oscar con quel farabutto che asseriva di amarla.

André respiro' a fondo, aveva avuto il sospetto che lei avesse inscenato quella farsa solo per salvargli la vita ,ma quel dubbio gli lacerava il cuore, e se invece fosse fermamente convinta di scappare con lui?

Sentí la testa scoppiare.

 

 

Dopo qualche ora, Fersen fermo' nuovamente il cavallo.

Oscar si portò una mano alla testa boccheggiando

- State bene mi amata ?sussurrò Hans

-  sì sì ,Non preoccupatevi! -  risposte Oscar cercando di prender tempo .

Quella nausea non le dava tregua e le impediva di concentrarsi sul da farsi .

La giovane maledisse di non aver portato con sé la spada , d'altronde quando era uscita da casa non si aspettava di certo di trovarsi di fronte Fersen.

Durante tutto il tragitto aveva pensato a come liberarsi di lui, aveva pensato all'eventualità di battersi a mani nude ma era troppo pericoloso,aveva valutato l'ipotesi di buttarsi giù dal cavallo mentre era al galoppo ,ma anche quello  non era fattibile, era una donna che aspettava un bambino un bambino che doveva proteggere.

Spero' solo che qualcuno trovasse Andre' e lo liberasse prima dell'alba.

Fersen la fisso;

-  Oscar a cosa state pensando?

-  A niente ...- mentí lei  - pensavo che  ho scelto di seguirvi, ma non so nemmeno quali siano i vostri piani!

Hans  si avvicinò ,le prese le mani fra le sue ,la guardo intensamente

 - Quando vi ho proposto di andare lontano non scherzavo mia cara ,c'è una nave che ci aspetta per portarci in Inghilterra

Oscar si senti morire

- co....Cosa?

- Sì mia cara ,ho pensato a tutto! Fra qualche ora prenderemo il largo lasciandoci tutto alle spalle! Nessuno ci troverà mai!!

-  Ma ...ma come avete fatto ?

- vi spiegherò tutto dopo, nella nostra cabina durante il viaggio ! - sussurro lui pregustando già il momento in cui sarebbe stato da solo con lei -  ancora non ci credo..- continuò - io e voi.  Una nuova vita ,un nuovo inizio .Vi prometto che vi renderò felice Oscar, che tutto quello che avevate a Parigi non vi mancherà ! - sussurro dolcemente con gli occhi lucidi di emozione.

Oscar lo fisso, si sentiva sporca e sleale, lo stava illudendo nel peggior modo possibile, ma se ripensava ad André e a quella pistola puntata alle tempie capiva quanto fosse necessario quell' inganno.

Fersen si avvicinò :

- Posso chiedervi un bacio prima di ripartire?

Oscar strinse i pugni:

- Certo !! - sussurrò

Hans scambio quella freddezza per pudore. Oscar rimase ferma mentre le labbra del Conte vagavano sulle sue, chiuse gli occhi reprimendo l'impulso di allontanarlo ,dopo qualche minuto il giovane si staccò, la fisso dolcemente:

- Vi scioglierete amore mio, vi assicuro che lo farete !!

Oscar imprecò sottovoce.

 

 

- Aiuto!! - André urlava a squarciagola, le strade a quell'ora erano deserte e il fatto che lui fosse nel vicolo sottostante non aiutava di certo, ma non perdeva la speranza ,non poteva perderla ,per sua moglie e suo figlio.

 

 

Girodel fissò le stelle , sospirò angosciato, il suo pensiero corse alla bella Inglesina conosciuta nelle settimane scorse.

Chissà come stava, chissà come si sarebbe potuto evolvere  il loro rapporto se lei fosse rimasta a Parigi.

Tutta quella solitudine fatta di lavoro e serate da solo cominciava stancarlo

Anche il suo algido e freddo comandante alla fine si era creato una famiglia e lui invece.. lui invece vagava per la Parigi deserta in cerca di pace.

Un grido si sovrappose al rumore degli zoccoli sul selciato , Girodel girò il viso, non c'era nessuno per strada, alzò le spalle pensando di aver immaginato il suono , ma un grido di aiuto suonò chiaro alle sue orecchie.

Scese da cavallo, si avvicinò al ponte che dava sulla Senna, si sporse e quasi non crebbe ai suoi occhi,

Giu', i polsi bloccati e legati ad un gancio  metallico arrugginito conficcato nella roccia, c'era Grandier!

 

 

 

 

- Ecco fatto! - sussurrò Girodel recidendo con un colpo di spada secco la corda.

Andrè si massaggio' i polsi :

- Vi Ringrazio Victor, adesso dobbiamo fare in fretta! Dobbiamo cercare Oscar!

- Oscar...?

- Si...E' stato Fersen a legarmi!

Victor sbarrò gli occhi :

- Cosa???

- Vi spiegherò tutto strada facendo, Fersen vuole scappare con Oscar, lei...Lei ha detto che lo seguirà ma non so se lo ha fatto perchè ha avuto una discussione con me o per salvarmi la vita...in ogni caso è in pericolo!

Victor si portò una mano alla testa:

- Devo passare a chiedere rinforzi, poi procederemo.

Andrè annuì

- Dove credete siano diretti? - chiese il tenente cominciando ad avviarsi.

Andrè scosse la testa:

- Non lo so', parlavano di andare lontano dove nessuno potrà trovarli, non saprei proprio....

Andrè si bloccò, Victor comprese immediatamente

- Grandier...non vorrei che....

- Oh...Mio Dio!! che voi sappiate Victor , ci sono navi in partenza stanotte?

- Si..- annuì lui - fra poche ore , una per l'Inghilterra!

Si guardarono smarriti

Andrè strinse la mano ferita facendola sanguinare :

- Mio Dio...Oscar...no!!!- poi cadde a terra in lacrime.

 

 

 

 

Oscar era distrutta, la stanchezza cominciava a farsi sentire ,stava per sorgere l'alba .

Aprí gli occhi ,li richiuse sospirando .

Le mani di Fersen erano strette alle biglie, il suo corpo stava dietro al suo ,  era ancora prigioniera del suo inganno.... sospiro' nuovamente.

Il conte si blocco' :

- Forza cara ,siamo quasi arrivati, adesso gli uomini che ho pagato ci accoglieranno e  ci faranno salire. Potrete riposare in un comodo letto!!

Oscar trattenne a stento le lacrime, era sfinita e non aveva ancora trovato il modo per scappare e  una volta partiti sarebbe stata condannata.

Chiuse gli occhi decisa a riposare, per riacquistare le forze la lucidità era necessaria. Hans le carezzo dolcemente i capelli, una lacrima scese giù dagli occhi blu ma per fortuna il conte non poteva vederla

 

 

Andre' e Victor galoppavano, galoppavano contro il tempo, febbrilmente ,nervosamente. Dovevano fermare quella nave ,dovevano assolutamente riuscirci

"Non farlo Oscar, non farlo!" - sussurrava Andre' ignaro del fatto  che la sua Oscar, se avesse potuto scegliere, non avrebbe mai voluto lasciare il suolo francese .

 

 

Il cavallo si arrestò nuovamente ,Oscar aprí gli occhi .

- Mia cara ,siamo quasi arrivati al porto, dobbiamo prepararci !

Oscar lo vide scendere da cavallo ,aprire la borsa e trarne fuori due impermeabili .

- Mettete uno di questi !! - sussurrò -  cercate di coprire il volto, il vostro biondo non passa di certo inosservato .

Fersen indossò il mantello a sua volta, si  calco' il cappuccio sulla testa ,Oscar fece altrettanto .

- I miei uomini ci faranno salire sulla nave, non dite una parola e lasciate fare a me!

Oscar annuí ,se l'equipaggio era d'accordo con Fersen, lei aveva ben poco da fare, a meno che... ad un tratto le venne in mente qualcosa ,qualcosa che avrebbe potuto salvarla.

 

 

- Prego signori !!  - l' addetto ai passeggeri li lascio'salire facendo l'occhiolino al Conte.

Oscar si sentì perduta ,Hans la  tratteneva per un braccio possessivamente, attraversarono gruppi di  gente ed equipaggio.

il Conte sapeva benissimo dove andare, la Guidò per un lungo corridoio ,Oscar cerco di memorizzare ogni via d'uscita .

Poi il giovane si fermò davanti la porta di una cabina, girò la piccola chiave ,la porta si aprì.

- Prego cara !  - sussurrò quindi lasciandola entrare .

Oscar guardo'il piccolo letto, si distese di botto sospirando e non togliendosi nemmeno il mantello.

Fersen sorrise, si abbassò verso di lei, la baciò sulla fronte, poi si tolse il mantello e la giacca.

Lei tremo', chissà cosa avrebbe preteso ora , doveva fingersi stanca ,più stanca di quanto in realtà non fosse .

Hans sì sdraio a sua volta e la attiro' sul  petto

- Mettetevi comoda tesoro e toglietevi il mantello il viaggio sarà lungo.

Oscar alzò lo sguardo, lo guardò cercando di non lasciare trasparire il tumulto che la pervadeva.                                                                                                                       - --Fersen io ...

Lui si avvicinò, le sfioro le labbra, lei senti la lingua audace cercare la sua .

Non poté sottrarsi a quel bacio finto ,senza amore, meccanico .

Fersen invece, eccitato e felice aveva dipinta sul viso un'espressione radiosa.

-  Avete visto , è stato più facile del previsto!

-  Già ..- sussurrò Oscar

- Sapevo che sareste venuta con me , lo sapevo Oscar, ed avevo da mesi pianificato tutto per voi, solo per voi !!

La mano audace le tolse il mantello lasciandolo cadere a terra ,poi si insinuo' sotto la camicia.

-  Aspettate!!  -  sussurro lei.

Fersen la fissò deluso.

-Io non ho mangiato, sono debole

- Avete fame mio tesoro ? - esclamò Fersen giocando con una ciocca dei suoi capelli

Oscar chiamò a raccolta tutta l'audacità di cui era capace.

Lo guardo sensualmente:

- Certo che ho fame ...e poi ...poi sarò in forze, come avete detto voi ,il viaggio è lungo!!-  detto questo intrufolo' la mano sotto la camicia toccando la pelle di Fersen

Lui infiammo' di botto ,la bacio con foga affondando le mani fra i folti capelli .

Oscar lo scostò gentilmente:

-  Procuratevi un po' di cibo poi ,poi dopo aver cenato sarò tutta vostra ! - gli sussurrò all'orecchio

Fersen sorrise, si alzò.

Oscar lo vide avvicinarsi alla porta e prendere la chiave

- Vado a recuperare qualcosa !!- sussurrò ,poi uscì,  ma sfortunatamente per lei, chiuse la porta a chiave .

Oscar strinse i pugni

- Maledizione !! - sbottò il suo piano era miseramente fallito.

 

 

Hans ritorno' poco dopo ,aveva fra le mani del pane e della frutta , giro' la chiave ed entro'  ,la poso' poi  sul piccolo comodino vicino alla porta -

Oscar stava seduta ai piedi del letto ,sorrideva felice, lui là imbocco' mentre la giovane mangiava voracemente, poi sospiro' contenta.

-  Grazie!

- Prego mia cara!!-  sussurro lui.

Il Conte la vide alzare e  raddrizzare le spalle:

-  Vi sentite meglio ?sussurrò

- Certo che sì ! - esclamò lei maliziosa ,  quindi si avvicino' a lui.

Si fissarono per qualche attimo,  poi lui allungo' una mano.

- No!- lo bloccò lei

Il giovane la guardo' dubbioso

- Non muovetevi ,  voglio fare tutto io -  aggiunse lei , quindi gli tolse la giacca.

Gli occhi blu di Oscar , quelle dita che scioglievano  il nodo della sua camicia ,  il Conte si sentì  morire.

La camicia raggiunse la giacca a terra

-  Toglietevi le scarpe ...huhmmm! -  ansimo' lei baciandogli il collo.

Con un gesto secco Fersen le getto' via.

Oscar si abbassò a sganciare i calzoni, adesso il Conte era nudo,  con la sola biancheria intima,  nudo ed indifeso davanti a lei

Oscar lo fisso:

- Siete bello, siete dannatamente bello!! -  sussurro sincera

- Anche voi... anche voi lo siete !

- Siete dannatamente bello ed astuto Fersen !! - continuo'  lei

- Si,  lo ammetto... lo sono !

- Nemmeno l'esilio è riuscito a tenervi lontano.

- Si... niente e nessuno potrà tenermi lontano da voi!!-  sussurro' con voce roca di desiderio poi si avvicinò

Oscar lo blocco nuovamente:

.-  No,  ho detto che voglio fare tutto io!! -  sussurro' sensuale,  quindi lo spinse facendolo cadere indietro sul letto.

Il giovane sorrise eccitato :

- Quanto ardore mia cara!!

Oscar fisso' la giacca, dentro la tasca c'era di sicuro la pistola, sulla giacca c'erano i calzoni , era abbastanza coperta ,quel tanto che bastava a farle guadagnare qualche minuto -

Salì a cavalcioni su lui

- Oscar....-  sussurro lui eccitato

- Fersen... esclamò lei  -  voi non sapete una cosa ....

- Cosa mia cara? -  chiese lui guardandola

Lei si abbassò, gli sfiorò l'orecchio con la lingua

 - Non mi avrete mai !! - sussurrò

Quindi balzo' giù dal letto fulmineamente.

Fu un attimo , afferrò la chiave ed uscì dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Fersen si alzò,  ma Oscar armeggiava già febbrilmente col chiavistello riuscendo a chiuderlo dentro

- Oscar!!!Tornate qui maledizione,  Oscar !!!  - lo sentì gridare e strattonare la porta , ma Oscar correva per il corridoio, correva febbrilmente, veloce verso la libertà.

"il corridoio a destra ed ancora a sinistra...."

Oscar correva veloce ripassando a memoria  le vie d'uscita, mentre i  passeggeri la fissavano sfrecciare.

Raggiunse il ponte,  sorrise, era quasi salva,  poi il sorriso le morì sulle labbra

Mare.... distesa di mare.

La nave era già salpata.

Non aveva scampo.

   
 
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