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Autore: kamy    23/09/2020    0 recensioni
Il male avrà gli occhi color rubino e per affrontarli i nostri eroi dovranno fronteggiare per primi loro stessi.
[Remake del precedente Blood red eyes]. (Fa parte di DBNA ed è il seguito della saga: Entròphia).
Reghina appartiene a Vegeta4ever.
Elly appartiene a TheBlueMusketeer.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Storia scritta per: “Inchiostro di stelle Challenge”.

Tema numero 2:

“MASCHERA”.

Prompt: https://www.facebook.com/notes/stardustway/2-maschera-prompts/572515456989555/

 

Cap.38 Sfidare il vento e volare via

 

Goku si raddrizzò le spalline dell’armatura, strofinando la suola dello stivaletto sul pavimento.

Chichi lo raggiunse e si sporse in avanti, posandogli un bacio sulla guancia.

“Andrà tutto bene” lo rassicurò, accarezzandogli la guancia.

I due erano in un lungo corridoio sostenuto da alte colonne candide. Quella accanto a cui si erano fermati aveva un grande serpente di marmo che l’avvolgeva.

Goku si grattò il collo e distolse lo sguardo.

“Se poi non mi dimostro all’altezza? Se non sono un buon generale?” domandò.

Chichi lo abbracciò.

“Se io che sono una terrestre ho potuto adattarmi a tutto questo, ci riuscirai anche tu.

Sono convinta che sarai un grande generale, come sei sempre stato un grande eroe per tutti” disse.

Goku sussurrò: “Però non sono mai stato un buon marito”.

“Questo lascialo decidere a me. Ci siamo feriti e fatti male, ma ci siamo sempre amati. Siamo andati avanti insieme e siamo migliorati mano nella mano.

Supereremo tutto, insieme” lo rassicurò Chichi.

Goku si grattò il collo.

“Allora puoi entrare insieme a me? Lo so che non è nelle regole, ma…” esalò.

Chichi annuì, indietreggiando di un passo.

“Sarò esattamente dietro di te. Questo non è contro le regole” disse, facendogli l’occhiolino.

Goku l’afferrò per i fianchi e girò su se stesso, facendola volteggiare.

“Oh, quanto ti amo” sussurrò.

“Anch’io. Anche se spesso prendi qualche granciporro” gli rispose Chichi.

Goku si grattò la guancia.

“Ti dirò cosa vuol dire solo se andrà tutto bene” gli promise Chichi.

Son ridacchiò, annuendo.

 

***

 

Nappa camminava dietro Vegeta, guardando le spalle del più giovane ed il mantello che ondeggiava dietro di lui.

< Ormai è diventato un uomo > pensò, sorridendo orgoglioso. < Presto finalmente sarà re > pensò.

“State benissimo. Vostra madre rimarrà sorpresa” disse con tono euforico.

Vegeta schioccò la lingua sul palato.

“Benissimo? Sì, certo. Questa bugia suona ancor più falsa di quando mi hai detto che i bambini nascevano nell’orto” borbottò, incrociando le braccia al petto.

La luce si rifletteva sulla testa calva di Nappa.

< Sicuramente sembro ridicolo, stupido, inadatto, per non dire di peggio > pensò Vegeta. Sospirò. < Gli spettri dei miei antenati mi stanno giudicando. Così come i fantasmi di coloro che ho ucciso, riemergono dai miei incubi solo per tormentarmi >.

Nappa chinò il capo.

< Da bambino attendeva con ansia e gioia questo giorno. Vorrei che potesse tornare alla spensieratezza di quei tempi > si disse.

Crilin li raggiunse correndo, dimenando la coda da saiyan.

“Vegeta, eccoti qua! Meno male, non riuscivo a trovarti! Devi sbrigarti! Là fuori è già pieno di gente e… tua madre è spaventosa. Mi ha detto di farti fretta e sembrava pronta a mangiarmi se non riferivo in tempo il messaggio” gemette.

Vegeta accelerò il passo.

< Eccolo che indossa nuovamente la maschera destinata ad ogni saiyan. Per tutti dobbiamo essere sempre e solo dei guerrieri sempre pronti a scattare, alla battaglia, a primeggiare.

Persino oggi che è il suo grande giorno, vogliono che sia solo un’anonima marionetta. Il suo viso è pallido come se fosse di ceramica, potrei quasi dipingervi una triste lacrima nera a sottolineare il suo dolore > pensò Nappa.

Accelerò il passo e lo afferrò per le spalle, spingendolo abbastanza da costringerlo a correre.

“Che fai?!” strillò Vegeta.

Nappa gli sorrise.

“Evito che vostra madre divori il vostro amico. Prometto che vi lascerò andare molto prima di arrivare lì dove possano vederci”.

Vegeta ridacchiò.

“Sei il solito idiota” borbottò.

< Mi sembra di essere tornato a quando ero piccolo, quando mi divertivo a correre. Ero così veloce che mi sembrava di volare e Nappa era lì. Spesso cercava di venirmi dietro, correndo con me mano nella mano, nonostante la sua mole > si disse.

 

  
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