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Autore: inzaghina    25/09/2020    7 recensioni
A seguito del litigio tra Lily e Severus, James si rende conto che le parole di Lily hanno più che un fondo di verità e riflette quindi sui comportamenti tenuti nel corso degli anni. La sua graduale maturazione confonde Lily, che non è pronta ad accettare un cambiamento così repentino, nonostante tutti gli amici siano pronti a farle notare che quello di James è davvero un cambiamento sincero.
[Storia partecipante al contest "Tre incantesimi — Contest fiume" indetto da Juriaka sul forum di EFP]
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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[Storia partecipante al contest "Tre incantesimi — Contest fiume" indetto da Juriaka sul forum di EFP, che si basa sul contenuto del pacchetto “Protego”, con il prompt: sussurri]


 
 
Un nuovo inizio
 
 
 


Sdraiata a supina sul letto, Lily appallottola la pergamena che ha appena terminato di leggere e sospira; quella è solo l’ennesima lettera che James Potter la ha inviato durante l’estate — missive a cui lei si è rifiutata categoricamente di rispondere. Ripensare agli eventi succeduti al G.U.F.O. di Difesa Contro le Arti Oscure è molto doloroso, anche dopo settimane, e il fatto che Potter continui a rivangare quanto successo impedisce alla sua ferita di rimarginarsi. Le cose con Severus si erano deteriorate ben prima di quello scontro sulle rive del Lago Nero, eppure Lily aveva sempre pensato che avrebbero risolto — non poteva immaginare che, proprio lui, le avrebbe rivolto simili parole. Nonostante le scuse ricevute non è riuscita a perdonarlo, non davanti all’evidenza della frattura che si era creata tra lei e quello che per anni aveva considerato uno dei suoi migliori amici: un allontanamento progredito lentamente, poi in maniera inesorabile e innegabile. Del resto la vita va così, andando avanti si è destinati a perdere qualcuno che ci si aspettava sarebbe rimasto al tuo fianco per sempre — Lily lo ha già imparato a proprie spese, quando Petunia ha iniziato a trattarla come un’estranea e a chiamarla mostro. Se è riuscita a convivere con il disprezzo della sua stessa sorella, certamente avrebbe superato la fine della sua amicizia con Severus, solo non credeva che sarebbe stato così penoso.
I messaggi di Potter poi, hanno suscitato in lei reazioni contrastanti con cui la ragazza fatica a venire a patti: non ha mai considerato molto il Capitano rosso-oro, reputandolo pieno di sé e troppo immaturo, eppure adesso non è così sicura di non essersi sbagliata sul suo conto. Una voce nella sua testa, terribilmente simile a quella della sua migliore amica Lexie, le suggerisce di riflettere sul conto del ragazzo, è a malapena un sussurro eppure non crede che potrà ignorarla ancora a lungo.
“Secondo te perché si ostina a scrivermi?”
“Immagino che se ti rispondessi che lo fa per scusarsi non mi crederesti, giusto?”
“Non pensavo che fosse il tipo che si scusava…”
“Non lo conosci, Lily, so che quello che ti sto per dire non ti piacerà, ma lui non è l’idiota immaturo che credi e comunque le persone possono cambiare.”
 
Lily sa bene che le persone possono cambiare, il punto è che lei è abituata a basarsi sui fatti e Potter non le ha dato ragione di credere che sia così — non fino alle lettere di queste ultime settimane, per lo meno. 
 
Non può immaginare che, a qualche miglio da lì, James si strugge per comprendere quale sia la ragione per cui lei non lo ha nemmeno degnato di una risposta, convinto che avrebbe avuto per lo meno avuto l’occasione di spiegarsi. Sirius, che da qualche settimana è diventato suo fratello a tutti gli effetti e vive sotto il suo stesso tetto, crede che sia meglio se le parlerà di persona; Remus gli fa notare che, dopo anni in cui ha scelto di mostrarle solo la sua immagine più superficiale, è più che verosimile che Lily non sia disposta immediatamente a credere al suo cambiamento.
“Devo farle capire che le sue parole mi hanno fatto riflettere,” mormora il Cacciatore in tono abbattuto, “ho compreso che aveva ragione e che effettivamente non mi comportavo molto diversamente da Piton...”
Remus nota con piacere l’utilizzo del cognome del nemico, piuttosto che il nomignolo con cui sono soliti definirlo, e trattiene a stento un sorriso orgoglioso. “Sai, credo che dovrai insistere, ma riuscirai a farti ascoltare da Lily...”
“Davvero?” gli occhi nocciola del suo amico si spalancano eccitati dalla prospettiva, prima che ci mediti e prosegua, “non potresti mettere una buona parola per me?”
Remus scuote la testa. “Se vuoi farle capire di essere cambiato, intercedere per te non mi sembra il piano migliore...”
“Sei proprio senza speranze, fratello,” borbotta invece Sirius, sollevando gli angoli della bocca in un ghigno di scherno.
“Vorrei vedere te al mio posto!” lo rimbecca svelto James, passandosi una mano tra i capelli già disordinati e spettinandoseli ancora di più.
“Se non ti fossi comportato da idiota e non avessi architettato ogni genere di scherzo per i primi cinque anni di scuola non ti troveresti a questo punto,” gli fa notare Sirius, strizzandogli l’occhio.
“Ti rendi conto che eravamo praticamente sempre insieme, vero?”
“Certo, ma io a differenza tua non sono innamorato di Lily Evans quindi non è un problema,” dichiara serafico l’altro, facendo spallucce.
James spalanca la bocca, a corto di parole, prima di saltargli addosso e scompigliargli i capelli e Remus si rende conto che quei due non cambieranno mai veramente
 

 
*
 

Il Binario 9 e 3/4 è caotico come sempre, il primo settembre successivo, ma Lily è Lexie riescono a salire a bordo e a individuare con facilità Marlene, Mary e Alice che le aspettano in un vagone verso il fondo del treno.
“Quante lettere ti ha scritto James alla fine?” domanda Marlene, dopo il rituale scambio di saluti.
“Nove,” ribatte la ragazza facendo una smorfia.
“E tu non gli hai mai risposto?” s’informa Mary.
La rossa scuote la testa.
“Forse sei stata un pochino esagerata,” commenta Alice.
“Se ci tiene tanto a dimostrarmi che è cambiato potrà pazientare ancora un po’, non credete?”
Le sue amiche, saggiamente, scelgono di non commentare oltre e Lexie cambia velocemente argomento per evitare che si arenino sulle mancate risposte di Lily e su quanto sia plausibile che Potter sia cambiato.
 
James dimostra di avere, davvero, l’intenzione di mostrarsi maturato: con il passare delle settimane, Lily si rende conto che non somiglia più allo sbruffone con cui ha avuto a che fare negli anni precedenti, è più tranquillo e tende a tenersi fuori dai guai. Una sera di metà ottobre, tornando in Sala Comune insieme a Remus dopo una riunione con gli altri Prefetti, lo incontrano mentre lascia la biblioteca.
“Devo dire che sei una delle ultime persone che avrei immaginato di incontrare qui, Potter,” lo apostrofa Lily, dopo che lei e Remus gli si sono affiancati.
“Ho pensato di portarmi avanti con la ricerca per il vecchio Luma, so che Remus potrebbe apprezzare questa mia scelta, essendo l’unica materia in cui sono io ad aiutarlo e non viceversa,” risponde James, passandosi nervosamente una mano tra i capelli.
“Continuo a non capacitarmi di come, uno studente acuto come te, possa avere difficoltà con Pozioni, Rem,” ribatte la ragazza.
Il suo collegaPrefetto si stringe nelle spalle. “Credo semplicemente di non essere molto portato per miscelare misture in un calderone e del resto non condivido le tue ambizioni come futura Medimaga o Pozionista…”
“Se dovessi aver bisogno, lo sai che puoi contare anche su di me,” gli ricorda quindi Lily, strizzandogli affettuosamente un braccio.
“Grazie, forse ti sorprenderà scoprire che James sa essere davvero un bravo insegnante,” le assicura Remus, mentre l’altro abbassa lo sguardo vagamente a disagio.
“Credo che la maggior parte dei tuoi problemi siano causati dall’ambiente soffocante che c’è nell’aula di Luma,” borbotta James, la mano nuovamente infilata tra i ciuffi di capelli ribelli, “con il tuo olfatto sensibile deve essere una tortura,” aggiunge poi.
E Lily percepisce di nuovo quella vocina sussurrata nella sua testa, anche se stavolta Remus si è sostituito a Lexie, e riflette su quanto James sia capace di dimostrarsi un vero amico — anche lei è a conoscenza del segreto di Remus, è stato lui stesso a confessarglielo e a dirgli come James, Sirius e Peter gli abbiano cambiato la vita con la loro vicinanza.
 

 
*
 

Il prato di Hogwarts è coperto da una spessa coltre di neve, quando Lily trova James e Sirius che litigano con due Serpeverde in un corridoio nei sotterranei e mette in dubbio il reale cambiamento del Capitano rosso-oro. Mulciber e Avery sono appesi a testa in giù — proprio come lo era stato Severus mesi prima — e la ragazza piomba nuovamente nel passato, chiedendosi se Potter non sia esattamente speculare alle persone che sostiene di disprezzare.
“Metteteli subito giù!” intima ai due compagni di casa, in tono furioso.
Sirius esegue pigramente il contro incantesimo, facendo precipitare Mulciber a terra e dando di gomito a James perché faccia lo stesso. Passano pochi attimi, ma anche l’altro ragazzo pronuncia la formula per liberare il suo avversario, e i due studenti approfittano della ritrovata libertà per scappare a gambe levate.
“Stavo cominciando a credere che fossi cambiato, ma poi ti ritrovo a fare esattamente quello che hai fatto a Severus e mi rendo conto che, evidentemente, la tua maturazione è stata solo uno squallido teatrino…”
“Non è come pensi,” mormora in tono sconfitto James, cercando invano le iridi di Lily per mostrare la sincerità che alberga nelle proprie.
“Certo, non è mai come pensano gli altri…” borbotta lei in risposta, avviandosi lungo il corridoio.
“Lily, fammi spiegare.”
“Non mi interessano le tue misere scuse,” ribatte, dando loro le spalle e lasciandoli soli.
 
Più tardi, si alza dalla poltrona su cui è stata rannicchiata a leggere per tutta la serata, troppo di cattivo umore per ridere con Lexie e le altre, il sussurro nella sua testa è diventato talmente insistente che ha rinunciato all’idea di proseguire nella lettura; forse avrebbe dovuto dargli la possibilità di raccontarle cosa era accaduto, del resto Avery e Mulciber sono rinomati per attaccare briga con gran parte della scuola.
Le braci del fuoco la ipnotizzano con i loro giochi di luce e Lily si abbraccia le ginocchia, osservando la fiamma affievolirsi poco a poco; non sa dire se siano passati pochi attimi, o minuti interi, quando qualcuno prende posto al suo fianco.
“Anche se non ci conosciamo molto, ho appurato che tu e James siete molto simili, Evans,” commenta Sirius, costringendola a distogliere lo sguardo dal caminetto.
“Che carino, sei venuto a difendere il tuo amico…”
“Vuoi forse dire che non stavi rimuginando su quando è accaduto oggi?”
“Solo perché pensavo che fosse cambiato, ma invece mi sono sbagliata,” ribatte svelta, tentando invano di nascondere il rossore che le imporpora le guance.
“Se ti dicessi che Mulciber e Avery hanno assalito alle spalle il fratello di Lexie e altri suoi due compagni all’uscita dai bagni e che uno di loro si è rotto il braccio, considereresti la possibilità che io e James ci siamo vendicati con una giusta ragione?”
“Lexie non mi ha detto nulla!” esclama la ragazza, ripensando a come aveva tenuto a distanza le amiche quella sera.
“Perché Alistair e gli altri non volevano che tutti lo sapessero,” risponde Sirius, allungando le gambe davanti a sé per poi incrociare lo sguardo di Lily, “so bene che vendicarsi di loro ci mette quasi sullo stesso piano, ma non sopporto gli attacchi da vigliacchi, soprattutto contro i più piccoli, e lo stesso vale per James.”
“Avreste dovuto dirmelo…”
“Non è che tu ci abbia dato l’occasione di farlo, Evans!”
“Ho passato la serata a rimuginare sull’odio che credevo di provare nei confronti di Potter,” mormora Lily dopo una pausa.
“Non trovi che sia inutile odiare qualcuno che ami? Se lo ami veramente voglio dire?” domanda il primogenito Black, scrutandola con quegli occhi color piombo che sembrano in grado di leggerle nel profondo.
“Io non amo Potter,” balbetta Lily, scuotendo veemente la testa.
“Va bene continua pure a mentire a te stessa, se ti fa piacere…” dichiara l’altro in tono disinteressato, alzandosi in piedi e lasciandola da sola in Sala Comune.
 
Lily non chiude occhio quella notte, riflettendo a lungo sulle parole di Sirius e sui sentimenti contrastanti che prova per James: effettivamente non lo detesta più come negli anni precedenti, ma questo di certo non significa che se ne è innamorata.
 

 
*

 
La primavera ha finalmente profumato le giornate, quando Grifondoro conquista la Coppa del Quidditch per il terzo anno consecutivo; alla festa che si tiene in Sala Comune non manca nessuno, persino la McGranitt ha fatto una comparsa e si è complimentata con la squadra — e con il suo capitano in particolare.
È quasi mezzanotte, quando Lily si trova sola affacciata a una delle finestre che danno sul Lago Nero, concentrata a osservare le sfumature che il cielo trapuntato di stelle crea sulla superficie scura leggermente increspata.
“Bella serata, eh?”
“Già,” annuisce, voltandosi per lanciare un’occhiata curiosa al suo interlocutore, “ma tu che ci fai qui? Non sei l’ospite d’onore della festa?”
“Avevo voglia di un po’ di pace…”
“Credevo che James Potter amasse essere al centro dell’attenzione.”
“E io ero convinto di averti dimostrato che, almeno in parte, ti sbagliavi su di me,” dichiara il ragazzo, scrutandola intensamente.
Lily abbassa lo sguardo, a disagio, prima di sollevare di nuovo le iridi smeraldine e incatenarle a quelle nocciola di lui. “Hai ragione, scusami.”
“Non devi scusarti,” s’affretta a tranquillizzarla James, “negli anni precedenti non ti ho dato molte ragioni per darmi fiducia, ma spero che questo sesto anno possa essere considerato il nostro nuovo inizio…”
“Perché ci tieni così tanto, James?” domanda Lily, senza nemmeno rendersi conto che lo ha chiamato per nome.
“Perché ci tengo a dimostrarti che le tue parole dell’anno scorso mi hanno fatto riflettere e mi hanno portato a capire che avevi ragione, almeno in parte, credevo fosse ovvio.”
“Pensa che, sinceramente, credevo di essere stata un po’ troppo dura con te…”
Entrambi scoppiano a ridere, spezzando la tensione che si è andata a creare.
“Che ne dici, quindi? Ti ho convinta di essere cambiato?”
Lily annuisce. “È già da un po’ che me ne sono resa conto, ma volevo sincerarmi che non fosse una facciata…”
“Sei difficile da convincere, Evans,” celia il ragazzo, inarcando divertito le sopracciglia.
“Ma come, continui a chiamarmi per cognome anche ora che io ho scelto di usare il tuo nome?”
“Non ero sicuro di avere il permesso di fare lo stesso…”
“Forse domani me ne pentirò,” borbotta, sollevando il suo bicchiere colmo di Acquaviola, “ma per stasera di concedo di chiamarmi per nome.”
“Ne sono felice, perché ho sempre adorato pronunciarlo…” dichiara, facendo tintinnare il suo Whisky Incendiario con il drink della ragazza.
“Non farmene pentire, James,” lo mette in guardia, prima di vuotare in un sorso il suo calice.
“Non potrei mai farlo, Lily,” la rassicura, “non ho intenzione di sciupare la mia possibilità,” promette, sostenendone lo sguardo serio e posandole un delicato bacio sulla guancia.

Quella sera, con il cielo stellato come unico spettatore, James Potter e Lily Evans hanno inconsapevolmente gettato le basi per il loro avvenire — un futuro in cui avrebbero finalmente fatto a patti con i sussurri che da mesi facevano riflettere Lily sui sentimenti che la legavano a James e su quanto si fossero rivoluzionati negli ultimi mesi.
 




Nota dell’autrice:
Pur essendo questa una delle coppie che più amo scrivere, ammetto di aver avuto qualche difficoltà a sfruttare al meglio il prompt del pacchetto, che ho finito per utilizzare in maniera piuttosto lata — sperando di non essere uscita dal seminato.
Ci tenevo molto a mostrare l’avvicinamento di Lily e James, a seguito del litigio con Piton, che ho colto come momento chiave per la maturazione di James; rimasto colpito dalle parole pronunciate da Lily
Ho voluto far vedere come tutti gli amici dei due fossero consapevoli ben prima di loro della portata del loro sentimento e spero di aver fornito una chiave di lettura interessante dell’inizio della loro relazione.
Tra l'altro mesi fa Maqry, all'interno del gruppo facebook "Caffè e calderotti" mi aveva dato un bellissimo prompt per scrivere di Lily e James "Threre is no point in hating someone you love. I mean, really love" tratto dal film 'Nowhere boys' e ho pensato che fosse perfetto per questa storia, quindi spero che ti possa piacere, cara.❤

 
 
   
 
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